Però su queste cose non si può prescindere dal prezzo, posso capire che Docter si fosse tenuto un gran bel margine, tanto più che che seguendo la storia scritta da Piergiovanni nelle sue varie recensioni dell'aspectem, il prezzo di lancio (iniziale) oscillava da (cito da
LINK) «2.800 a 3.200 €» (che poi arrivò nel 2017 fino a 5.200 € [
LINK], evidentemente dopo che docter aveva compreso di avere uno strumento "unico", un po come successe al kowa highlander 82 mm prima dell'arrivo della concorrenza).
Quindi considerando che il prezzo di lancio intorno ai 3.000 € fosse quello congruo, riducendo ulteriormente la marginalità, penso che si potrebbe calare fino a 2.500 € e forse (come dici tu) l'investimento per la riparazione delle macchine non gli garantisce un "ritorno"; ma riferendomi all'ipotesi APM "36x80 grandangolare", se (e ripeto SE) la ralizzazione fosse possibile rimanendo su un prezzo tra i 1.500 e i 1.700 € penso che potrebbe (il condizionale è doveroso) essere appetibile (
a quel prezzo), magari ludes potrebbe fare una "ricerca di mercato" su CN come spesso ha fatto prima di lanciare i suoi prodotti.
Una domanda tipo «Comprereste per circa 1.600 € un binocolo ED 36x80, con un campo piano di oltre 2,3°del peso di circa 5 kg e della lunghezza di poco più di 50 cm?»
Poi come già detto, rimangono (secondo me) valide le considerazioni fatte nei precedenti post, con l'attuale APM 40x80 ludes ha reso disponibile un prodotto a costo (di sviluppo) zero o quasi, sperando di attirare il cliente grazie al "nome" (ovvero alla dicitura
40x80), ma senza aggiungere assolutamente nulla lato caratteristiche.
Per come la vedo io il limite dei 1.700 € è lo spartiacque oltre il quale si valuta seriamente la spesa in più necessaria per un binocolone angolato con oculari intercambiabili, infatti vedo che il più costoso dei binocoli dritti viaggia intorno ai 1.500 € (come la serie APM MS 110 ED apo), mentre i gli ED più piccoli da 70 girano sui 1.700/1.800 € (ho escluso gli "acro" di entrambe le tipologie).