![Laughing :lol:](./images/smilies/icon/lol.gif)
Forse che nella selva fuori controllo di sigle, gli Zeiss rispondono in modo stringente alle specifiche di Abbe di apocromatismo?
Spero di ottenere qualche utile, pacata informazione (o qualche link di riferimento).
Ringrazio tutti.
Fulvio
PER POTER AVERE ACCESSO A TUTTI I PERMESSI, FARE RICERCHE, PARTECIPARE E' NECESSARIO FARE IL LOGIN, SE REGISTRATI O ISCRIVERSI.
POTETE FARLO RAPIDAMENTE UTILIZZANDO QUESTO LINK Iscriviti qui.
Grazie Piergiovanni,piergiovanni ha scritto:Ciao Fulvio, l'esemplare testato da Roberto Porta è quello di Federico (VEGA).
Piergiovanni
vincenzo ha scritto:Mai guardai in un APQ, mi piacerebbe molto. Lessi da qualche parte tuttavia che la serie AS sarebbe superiore in visuale. Vi risulterebbe ? Chissà se avremo la possibilità prima o poi di averli entrambi.
a mio modo di vedere la correzione dell'AC non è importante, quando metti l'occhio allo strumento hai già filtrato in gran parte quello che non ti interessa vedere, piccole differenze nella correzione dell'AC sono del tutto ininfluenti come abbiamo già dimostrato più volte. Poi, se si vuole, si può star lì a disquisire quale strumento ne abbia di più o di meno, ma si tratta di pura accademia.vincenzo ha scritto:Pensavo per la verità all'osservazione dei pianeti (e non all'osservazione della cromatica come target principale...![]()
)
ciao Fulvio, ti ricordiamo che le citazioni sul forum devono sempre riportare la fonte, se di dominio pubblico; scrivere "altrove" non è sufficiente, ti preghiamo pertanto di completare il messaggio o di cancellare la citazione.fulvio_ ha scritto:“…la Ohara Corporation, come ogni vetreria (e come ogni altro produttore di semilavorati) offre prodotti con lo stesso nome ma di qualità molto diversa::
L'apq non è un progetto molto vecchio, anzi lo definirei tranquillamente contemporaneo, visto che ha una ventina di anni o poco piu, quindi già si utilizzavano i "moderni" vetri a dispersione anomala, già si si utilizzavano moderni trattamenti (di cui zeiss ha addirittura precorso i tempi), molti strumenti blasonati (intedo gli APO) sono progetti di età coeva a quello degli APQ, i vari TMB (quelli proprio progettati da Thomas M. Back), i tripletti LOMO ancora montati su millemila tubi, gli eccellenti Taka FS (doppietto!), anche i vari AP EDF ed il mitico TEC140, non sono progetti un gran ché recenti, in breve sono tutti "tecnologicamente" similari, stiamo parlando di ottiche la cui evoluzione tecnologica si riesce (secondo me) ad apprezzare a distanza di generazioni non un lustri o decenni, l'unica differenza è che gli apq sono in tiratura limitata andando esauriti e fuori produzione in solo qualche anno (un po come i suoi oculari ZAOII prodotti in pochissimi esemplari e finiti nel circuito dei collezionisti dopo 5 minuti dalla presentazionefulvio_ ha scritto:E' solo che ho il desiderio di capire se un progetto di un bel po' di anni sulle spalle possa davvero essere tuttora così valido! Perché, in tal caso, tutti i discorsi su ottiche a bassa dispersione...etc, assumerebbero ai miei occhi un'importanza relativa rispetto a un progetto ottico a regola d'arte.
Mi scuso per la mancata citazione della fonte.AMMINISTRAZIONE ha scritto:ciao Fulvio, ti ricordo che le citazioni sul forum devono sempre riportare la fonte, se di dominio pubblico; scrivere "altrove" non è sufficiente, ti preghiamo pertanto di completare il messaggio o di cancellare la citazione.fulvio_ ha scritto:“…la Ohara Corporation, come ogni vetreria (e come ogni altro produttore di semilavorati) offre prodotti con lo stesso nome ma di qualità molto diversa::
Confermo l'utilizzo di fluorite minerale come elemento centrale di un tripletto spaziato in olio.Re Vega ha scritto:Ciao a tutti, da quel che so gli APQ non utilizzano FPL53 che è un vetro a bassissima dispersione ma fluorite minerale (come elemento centrale di un tripletto spaziato in olio), le cui caratteristiche di contenimento della dispersione non sono ad oggi eguagliate da nessun altro tipo di vetro.
Osservando oggi con un AS150/2250 mi sento di dire che, a parte una leggera presenza di AC che come dice Raf non pregiudica alcunché, il doppietto a lunga focale a conti fatti nel visuale planetario è preferibile in quanto mi da immagini meno nervose, mi permette l'uso di oculari comodi e si acclimata più velocemente.
Per quanto riguarda i valori di strehl, gli AS in determinate lunghezze d'onda superano addiritura quelle degli APQ; credo che in questo la lunga focale giochi un ruolo determinante così come la perizia delle mani di chi lucida le superfici.
Di seguito l'opuscolo pubblicitario Zeiss della serie APQ che custodisco gelosamente come ricordo
piccola precisazione, gli oculari dedicati agli APQ sono gli ZAO I, un filo meno performanti della seconda serie ma più rari e presenti in 6 focali di cui rarissimo il 34 mm.Angelo Cutolo ha scritto:gli apq sono in tiratura limitata andando esauriti e fuori produzione in solo qualche anno (un po come i suoi oculari ZAOII prodotti in pochissimi esemplari e finiti nel circuito dei collezionisti dopo 5 minuti dalla presentazione)
Come nella serata in allegato ?? ... Claudio..ti ricordi che parata di tubi ?? .. Zeiss APQ 130 , Zeiss 130 F15 , Il mio Tec 140 ,Tec 160 Fl ... più tubetti vari.Born to... Zeiss ha scritto:Non preoccuparti Vincenzo, credo esistano malattie ben peggiori al mondo. Se anche non si guarisce da certe piaghe diseducative non penso sia una tragedia.