DUCATI BIMAR KRIEGSMARINE D.F. 10×80

Sono stato contattato da un importante fotografo Australiano di Sydney, Phil Aynsley., appassionato dei prodotti, vintage e non, della DUCATI Italia – BorgoPanigale Bologna.

Gira il mondo a caccia di pezzi  rari della DUCATI li fotografa professionalmente e pubblica importanti brochures e testi molto richiesti dai suoi estimatori in tutto il mondo.

Mr. Aysley desiderava poter fare un serio servizio fotografico su di un raro binocolo militare, che io posseggo, progettato dalla Zeiss Jena e costruito nel 1943 anche dalla DUCATI.

Ho acconsentito e pochi giorni fa mi sono incontrato con lui per dargli modo di eseguire quanto desiderava.

Il Binocolo DUCATI è un 10 ingrandimenti x 80 mm di diametro obbiettivi e fu utilizzato dalla KRIEGSMARINE (marina militare tedesca) soprattutto sulle navi da guerra con funzione anti-aircraft (antiaerea).

– La sua sigla militare: D.F: 10×80 mrl (sigla militare allora segreta che stava ad indicare Ducati)

– La sua sigla civile: (pezzi militari riciclati nel primo dopoguerra italiano) Binocolo 10×80 DUCATI, conosciuto anche con la sigla BIMAR (acronimo di BInocolo MARino)

Il mio esemplare, magnificamente restaurato da LUCA MAZZOLENI (foto 1>14), era stato apprestato per la fornitura militare tedesca e poi, salvatosi dal bombardamento alleato che quasi rase al suolo lo stabilimento di Borgo Panigale, fu trasformato dalla Ducati stessa in versione civile con applicazione di vernice diversa e di etichette in lingua italiana.

 

Luca Mazzoleni, per me il più valente restauratore italiano di ottiche militari e non, trovò, al di sotto della vernice civile che si stava sfogliando, la vernice grigio militare tedesca che fu scelta per il definitivo recupero/ restauro.

Posseggo anche una secondo esemplare verniciato in grigio scuro martellato  (foto 15,16,17).

Tornando a Mr. Aynsley.: al rientro in Australia ha inserito le fotografie nel suo link alla voce:

 

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Questo è il link diretto.

 

Note Storiche

All’inizio della 2° guerra mondiale la Germania disponeva di due ottiche militari 10×80 entrambe definite Antiaircraft per il riconoscimento veloce degli aerei nemici :

–          Uno, il notissimo DF 10×80 FLAKGLAS (Flakfernrohr) con oculari inclinati di 45°, ottica da cavalletto, destinata alla Wermacht: prismi Schmidt – campo 122 metri a 1000 metri – filtri colorati (foto 18, 19)

–          L’altro, il meno diffuso DF 10×80 con oculari inclinati di 80° a largo campo, destinato alla marina militare ma usato anche a terra – prismi Amici e campo di 131 metri a 1000 metri (foto 20)

Di quest’ultimo i vertici della Marina Militare lamentavano una scarsa tenuta all’umidità marina e,  ancor di più, una non eccezionale capacità di inquadrare velocemente gli stormi di aerei nemici in volo  causata dall’eccessiva inclinazione oculare di 80 gradi.

Fu così che  La Kriegsmarine chiese alla Zeiss di studiare un nuovo 10×80 marino che avesse la capacità di inquadrare rapidamente gli aerei in volo e fosse dotato anche di altre caratteristiche più adatte all’uso navale.

La Zeiss progettò e cominciò a costruire, nel 1941,   il DF 10×80 Kriegsmarine con oculari inclinati di 20° campo visivo 7°  122 metri a 1000 metri. Un vero purosangue. Caratteristiche ottiche e meccaniche senz’altro superiori.  Questa prima versione fu marcata Zeiss ed era  priva, inizialmente,  di cartuccie igroscopiche.

Fu subito sostituita dalla successiva versione,  dotata di cartuccie igroscopiche e  riempita, tramite valvole, di aria compressa. Il marchio Zeiss scomparve essendo stato sostituito dalla sigla segreta “blc” che stava ad indicare Zeiss.

Contemporaneamente La Kriegsmarine affidò il compito di affiancare la produzione tedesca con esemplari costruiti da:  Voigtlander & Söhne A-G, Braunschweig  Germany (ddx) , Optische Prazisions-Werke GmbH, Warsaw Poland (eug)  e Ducati, Italia (mrl)

 

Di questa versione DUCATI  (foto 1>14) vuole parlare il presente articoletto:

Denominato, internamente alla Ducati, BIMAR (da BINocolo MARino) fu costruito in pochissimi esemplari. Molti di questi andarono distrutti durante il trasporto in germania  e sotto i bombardamenti  alleati che rasero al suolo lo stabilimento DUCATI di Borgo Panigale Bologna.

Fortunatamente se ne salvarono alcuni esemplari  perché decentrati a Crespellano (BO) e a Cavalese (TN). Nell’immediato dopoguerra gli esemplari salvati furono riverniciati in due colorazioni civili( azzurro martellato e grigio scuro martellato (foto 15,16,17). Con i  pezzi di magazzino salvati  ne furono prodotti ancora pochissimi altri esemplari che furono offerti sul mercato civile (come recita la pubblicità allegata – foto 4)

 

Le fotografie di questo servizio mostrano un perfetto esemplare trovato a Palermo su di una nave dismessa.

E’ stato recuperato e riportato amorevolmente alle condizioni iniziali.

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