Glossario binocoli e telescopi

Premessa:  Consiglio al lettore, prima di intraprendere la lettura delle recensioni, di leggere questo breve glossario, affinché possa prendere confidenza con la terminologia presente fra le pagine di questo sito. 

 

Angolato: Uno spotting scopes (cannocchiale) può essere venduto in visione dritta o angolata. Questa caratteristica dipende dall’uso di prismi differenti. (Vedesi la voce Prisma per ulteriori informazioni)

Asferica-che. Detto di una lente. Le lenti asferiche sono utilizzate dai progettisti per eliminare le aberrazioni geometriche o  per contenerle  a livelli minimi.

Aberrazione cromatica: I binocoli dotati di ottiche semplicemente acromatiche mostrano , osservando i dettagli con molto contrast,o dei colori spuri. Questi colori possono essere rossi, blu o gialli.  L’aberrazione cromatica si nota maggiormente ai bordi del campo, arrivando ad essere impercettibile o poco invasiva, al centro del campo nei binocolo dotati di ottiche a bassa dispersione o dotati di ottiche alla fluorite.

Aberrazione sferica:  Si evidenzia quando i  raggi distanti dall’asse ottico sono focalizzati ad una distanza differente dalla lente  rispetto  a quelli che attraversano il centro del campo.  Per ovviare in parte a questo fenomeno si tende a fare uso di lenti asferiche.

Astigmatismo : Provoca una sfasatura della  focalizzazione delle linee orizzontali rispetto a quelle verticali.  Usualmente questa aberrazione è più visibile al bordo del campo di vista  e nei  binocoli grandangolari. I binocoli di alta qualità sono  ben corretti anche per questa aberrazione.

Accomodamento visivo o adattamento visivo: E’ la capacità del sistema occhio-cervello di focalizzare a varie distanze. I soggetti più giovani sono in grado di focalizzare in maniera più ampia ottenendo così una maggiore profondità di campo. Spesso soggetti diversi esprimo giudizi diversi su binocoli identici. Tale fatto è spesso dato , oltre che dalla propria acuità visiva, anche dal proprio accomodamento visivo.BaK-4. Detto di prismi di vetro crown al bario. Questi prismi forniscono delle immagini molto brillanti e nitide anche agli estremi del campo di vista con binocoli dotati di un’ampia pupilla di uscita e di un ampio campo visivo.

Binocoli angolati: binocoli dotati di un sistema di prismi che consente di osservare a 45° o a 90°. Sono i binocoli più utilizzati nel settore astronomico, in contrapposizione esistono i classici binocoli “dritti”.

Binocoli con bussola: Tipici nel settore nautico. Sono dotati di  una bussola che consente un rapido orientamento. Attualmente sono disponibili anche binocoli con bussola digitale

Binocoli giganti: binocoli dotati di un diametro delle lenti pari ad almeno 80 mm. Sono spesso utilizzati nel settore astronomico. Classico il formato 20×80, ancora ben trasportabile, arrivano sino a 141 mm di diametro.

Binocoli con intensificatore di immagini:   concepiti per un uso militare, sono molto utilizzati nel settore venatorio o nell’uso naturalistico-crepuscolare. Sono strumenti in grado di fornire una buona visione notturna, tuttavia la loro resa cromatica è poco contrastata e con tonalità verde. Solitamente sono costituiti da schemi a fosforo.

Binocoli con telemetro.: Binocoli che consentono di ottenere dei riferimenti atti a consentire la misurazione di distanze e di dimensioni. I binocoli più sofisticati consentono anche l’angolo di tiro. Grazie ad un fattore di correzione, calcolato dalla distanza e l’angolazione del terreno, è quindi possibile ottenere la visualizzazione della distanza di tiro corretta.

Binocoli stabilizzati: Sono binocoli in grado di compensare le vibrazioni indotte dall’uso a mano libera. Molto utili nei binocoli da 10 ingrandimenti, paiono indispensabili nei binocoli che forniscono ingrandimenti superiori a 12. Vi sono vari tipi di stabilizzazione.  In sintesi si possono descrivere tre tipi principali: meccanici, giroscopici e a prismi variabili.

Binoscopi: Binocoli giganti composti facendo uso di due telescopi. Possono essere composti da  telescopi  dotati di lenti (rifrattori) ma anche da schemi ottici misti. Molto costosi, pesanti ed ingombranti sono spesso utilizzati nel settore astronomico

Binocoli zoom: Binocoli dotati di ingrandimento variabile. Sconsigliati quelli di fattura economica, quelli di pregio possono risultare molto costosi.  A parità di qualità ottica un binocolo zoom non sarà luminoso come un binocolo ad ingrandimenti fissi. Tuttavia, per certi tipi di osservazione, non potendo fare uso di due binocolo o di un binocoli a basso ingrandimento e uno spotting scope, la scelta di un binocolo ad ingrandimenti variabili potrebbe essere  valida. Il consiglio generale è quello di acquistare, il binocolo zoom al prezzo più alto che ci si può permetter.

Campo di visivo o Campo reale: Il C.V. rappresenta la zona osservata attraverso il binocolo posizionato su un  punto fisso del panorama. Qualora si osservasse  una porzione di paesaggio larga 120 m  situata ad una distanza di 100o m ciò significherebbe che il binocolo fornisce un campo visivo pari a 120 m/1000 m. Spesso questo fattore è specificato in gradi di campo. Ad esempio 5.5°. 6°,7.1° e cosi via. Per calcolare il campo reale in grado partendo dal campo visivo è sufficiente dividere i metri per 17.5. Ad esempio 120:17-5=6.8° Ricapitolando, un binocolo che fornisce un campo visivo pari a 120m/1000m possiede 6° di campo.

Campo  visivo soggettivo o campo apparente. Il C.A. si può misurare in due modo. Il metodo classico prevede che esso sia definito dal campo reale moltiplicato per gli ingrandimenti del binocolo. Per tale motivo un binocolo 10×50 con 6° di campo, fornirà un campo apparente pari a 60°.
Una norma ISO  definisce i binocoli con campo pari e superiori a 60°. Campi apparenti inferiori sono meno comodi da usare e forniscono il classico “Effetto tunnel”
Un metodo più preciso è definito dalla normativa ISO 14132-1:2002 standard, come visibile in questa immagine:

In ogni modo il campo visivo non calcola semplicemente dal formato del binocolo, ad esempio 10×42, 10×50,etc.etc ma anche da altri fattori.  L’ampiezza del campo visuale apparente dipende esclusivamente dallo schema ottico e dal diametro degli oculari in rapporto alla focale degli stessi. I prismi devono essere dimensionati in misura adeguata al campo visuale apparente degli oculari per evitare cadute di luminosità ai bordi del campo(vignettatura). A differenza di ciò che pensano molti appassionati il diametro delle lenti non serve a definire sulle dimensioni del campo di vista ma solo sulla luminosità del binocolo.
Il campo di vista spesso serve anche per decretare una maggior nitidezza ai bordi. E’infatti più facile ottenere dei bordi più nitidi in binocoli dal campo di vista inferiore. Di fatto uno dei fattori che decretano un maggior prezzo di acquisto è proprio il maggior campo di vista e la capacità dei costruttori di fornire la cosiddetta “ottima resa al bordo”

Chasiss o scafo ottico:  E’ il corpo del binocolo, solitamente composto da alluminio, magnesio o policarbonati, In esso è integrato il sistema ottico, composto da lenti, prismi , obiettivi e sistema meccanico di focalizzazione.

Coma:  Nei binocoli si nota giacchè le stelle  e i punti di luce artificiali si trasformano in un classico effetto cometa. Questa aberrazione è ben visibile, nell’osservazione astronomica, ai bordi del campo.

 Compensazione diottrica: I binocoli consentono di compensare le differenze di visus fra l’occhio destro e l’occhio sinistro. Regolando alla perfezione la compensazione non sarà più necessario compiere ulteriori regolazioni e si dovrà agire unicamente sul pomello principale. Solitamente i binocoli consentono una regolazione diottrica di almeno 4 diottrie. Anche questo è un fattore da considerare prima dell’acquisto.

 

Conchiglie oculari: Sono dei paraluce che si trovano nei pressi degli oculari. Essi svolgono varie funzioni.  In linea generale servono per riparare la vista dalle luci laterali, sono anche rotabili per consentire ai portatori di occhiali di posizione l’occhio alla corretta estrazione pupillare. Consentono anche di proteggere le lenti degli oculari, dalla pioggia, dalla sabbia ed anche gli occhi dalle folate di vento.

Curvatura di campo:  Avviene quando l’immagine non si forma su un piano ma su una superficie curva. Per tale motivo mettendo a fuoco (focalizzando) al centro del campo, le immagini ai bordi risulteranno sfocate. Per verificare la presenza di curvatura di campo è quindi utile, mettere a fuoco, al centro del campo, una porzione di paesaggio o una struttura artificiale. Se spostandolo l’oggetto ai bordi del campo esso rimarrà ben focalizzato il binocolo sarà dotato di campo piatto, in caso contrario il binocolo sarà dotato di curvatura di campo.
Spesso ai bordi del campo si notano altre aberrazioni come il coma e l’astigmatismo, per tale motivo , nell’uso diurno, spesso è difficile comprendere quale di essi generi lo sfocatura dell’immagine.

Diametro degli obiettivi:  E’ la  seconda cifra nella sigla visibile sul vostro binocolo. Un binocolo 10×50, ad esempio, è dotato di lenti con un’apertura pari a 50 mm, un 20×80, pari a 80 mm e così via. A parità di qualità ottica, maggiore è il diametro e maggiore è la quantità di luce che raggiunge i vostri occhi. La definizione ” a parità di qualità ottica” è importante per comprendere che non tutti i binocoli da 50 mm, ad esempio, forniscono la stessa luminosità. Strumenti di alta qualità , ma dal diametro più piccolo, talvolta potranno risultare più luminosi di binocoli, di maggior diametro, ma di infima qualità.

Digibinnig: Tecnica fotografica che prevede l’accostamento di una fotocamera digitale compatta all’oculare del binocolo. Alcune aziende hanno  creato dei raccordi specifici per le fotocamere con zoom 3-4X e per gli Smartphone.

Distorsione angolare o distorsione ottica: Osservando ai bordi del campo del binocolo delle linee rette  sarà possibile verificare la presenza di distorsione angolare. Nel caso in cui esse appaiano ricurve, rispetto al centro del campo, ci troveremo di fronte alla distorsione ottica o angolare.

Vi sono due tipi di distorsione. Quella a barilotto, mostra un rettangolo che occupa l’intero campo di vista gonfio come un barile. Quella a cuscinetto che  mostra le linee ricurve verso l’interno come un cuscino.
Un binocolo privo di distorsione genera il cosiddetto “effetto globo ” o “effetto palla rotolante”

ED: Extra Dispersion: Detto di vetri a bassa dispersione che consentono una ottima correzione dell’aberrazione cromatica. Questo comporta una resa dei colori molto naturale, senza la presenza di colori spuri, osservando soggetti molto contrastati. (Rami in controluce, sagome dei rapaci, montagne innevate, etc.,etc.

Effetto palla rotolante o effetto globo: Quando si scruta una porzione di paesaggio con un binocolo privo di distorsione, si noterà, che , passando per il centro del campo di visione, gli oggetti inquadrati si “gonfieranno” per poi diminuire nelle dimensioni a bordo del campo. Questa percezione che è molto simile ad una sfera in rotazione è, definita “effetto globo”, “rolling ball effect” o “effetto palla rotolante” Come è possibile ovviare a tale inconveniente?
Semplicemente calcolando nella fase progettuale un minimo di distorsione ” a cuscinetto”. In questo caso il soggetto inquadrato si ingrandirà, verso il bordo, del campo di vista , tirando verso di sé l’immagine presente al centro del campo.
Ovviamente in un binocolo con distorsione angolare a cuscinetto le famose linee dritte si vedranno curve al bordo del campo. Tuttavia dato che è pressoché impossibile osservare, nell’uso naturalistico delle linee rette (non è il caso dell’osservazione degli edifici da parte degli appassionati di architettura) è ovvio che sarà preferibile ridurre l’effetto globo per potere osservare a mano libera, spaziando nel paesaggio, senza particolari disagi. Attualmente esistono varie scuole di pensiero. Quella di Swarovski che con il sistema Swarovision ha eliminato anche la distorsione angolare, aumentando l’effetto globo e quella di Zeiss ,in primis, Leica, etc., etc., che preferiscono lasciare un po’ di distorsione angolare a cuscinetto nelle loro produzioni.
Ricordo, inoltre, che la distorsione angolare viene percepita in maniera differente da soggetto a soggetto, per tale motivo, persone differenti avranno una percezione dell’effetto globo differente, seppur il binocolo sia il medesimo.

Estrazione pupillare: Anche detta distanza della pupilla di uscita. Essa si misura a partire dall’ultima lente dell’oculare. Affinché si possa godere  di una visione ottimale è necessario che la nostra pupilla si posizione alla corretta distanza. E’ ovvio quindi che i portatori di occhiali necessitino di binocoli con un ampia estrazione pupillare. Ad esempio un binocolo con una estrazione pupillare pari a 20 mm consentirà agevolmente l’uso di occhiali. Anche questo è un fattore molto importante da verificare per un corretto acquisto.

Fattore crepuscolare:  Dovrebbe indicare la resa del binocolo al crepuscolo. Questo è un fattore molto utilizzato dai cacciatori come parametro di scelta del proprio strumento.
Maggiore è il diametro degli obiettivi e maggiore è l’ingrandimento, con più facilità si potranno riconoscere i dettagli. Questo valore si ottiene moltiplicando il diametro degli obiettivi per gli ingrandimenti dello strumento ed infine ne si estrae la radice quadrata.
Ad esempio un binocolo 8×40 fornisce una F.C pari a 17.9 mentre un binocolo 10×50 fornisce un F.C pari a 22.4. Tuttavia questa formula da troppa importanza al fattore ingrandimento.  in realtà un ipotetico 100×50 risulterebbe  inutilizzabile al crepuscolo, seppur da questo calcolo il suo fattore crepuscolare sarebbe pari a 70.7!
Oltre a questo si deve tenere conto di altri fattori come; la qualità ottica, la nitidezza, la trasmissione, il contrasto, la fedeltà cromatica etc.,etc.
Di  fatto un eccellente 10×50 potrebbe risultare più luminoso al crepuscolo di un mediocre 12×60.

Focalizzare o mettere a fuoco: Per ottenere un’immagine nitida è necessario spostare alcuni elementi ottici del binocolo. Vi sono due tipi di focalizzazione. Quella esterna che attraverso un rotore (pomello) fa ruotare un carello centrale che spinge gli oculari.  In questo caso è possibile che entri polvere ed umidità dato che raramente i sistemi di focalizzazione esterna sono dotati di O-Ring.
Oltre a questo sistema è previsto anche un sistema più affidabile di focalizzazione interna che consente di  ottenere un’immagine nitida spostano le lenti interne.
Nei binocoli di derivazione militare o nautici è prevista la focalizzazione indipendente su ogni oculare. Questo consente di mantenere l’impermeabilizzazione ma preclude la focalizzazione rapida su soggetti vicini in rapido movimento

GA: binocolo con rivestimento in gomma. Ad esempio Docter B/GA

IF: Individual Focus, messa a fuoco individuale su ogni oculare.

Ingrandimento: Un binocolo 10×50 fornisce 10 ingrandimenti, un binocolo 7×30, invece, ne sviluppa 7.ne fornisce. Un binocolo dotato di 8 ingrandimenti mostra un oggetto 8 volte più grande rispetto a quanto è consentito dalle osservazioni ad occhio nudo. L’ingrandimento sviluppato da un binocolo  si può anche esprimere in un altro modo. Infatti osservando un capriolo a 100 metri, un binocolo che fornisce 10 ingrandimenti , mostra il soggetto, come se si trovasse a soli 10 metri di distanza.

Impermeabilizzazione. La maggior parte dei binocoli per uso naturalistico sono impermeabilizzati attraverso vari O-Ring che evitano all’acqua, alla polvere ed alla umidità di entrare all’interno dello scafo ottico. Negli strumenti impermeabili è utile anche riempire gli spazi interni  con azoto o con gas simili. In tal caso si può prevenire la formazione di aria umida e la condensa, in grado di provocare condense interne e, nel lungo periodo, la formazione di muffe.

Luminosità: nei binocoli la luminosità si basa sul rapporto fra diametro degli obiettivi ed ingrandimenti. A parità di qualità ottica maggiore è il diametro e maggiore è la luminosità. E’ possibile verificarla, in media, misurando la cosiddetta “pupilla di uscita.”  La luminosità, infatti,  indica, in millimetri, il diametro della pupilla di uscita la quadrato.  Un binocolo con una pupilla di uscita di 5 mm, ad esempio, possiede una luminosità di 25mm.

Parallelismo degli assi (binocolo collimato);  Un binocolo perfettamente collimato consente un parallelismo degli assi ottici su tutta la distanza inter-pupillare concessa. In caso di binocolo scollimato, si nota affaticamento visivo o una immagine sdoppiata. Nella maggior parte dei casi, con i binocoli in garanzia è utile inviare il proprio strumento alla casa madre.

Potere risolutivo: è la capacità di percepire dei dettagli minuti. In media nell’uso diurno il potere risolutivo della pupilla umana può arrivare a 80″-90″. Per tale motivo facendo uso di un binocolo di eccellente qualità che fornisca  ingrandimenti si potrà raggiungere gli 8″ 9″. Ovviamente le vibrazioni indotte dall’uso a mano libera potranno inficiare questo risultato. Per tale motivo è utile, spesso, con ingrandimenti, superiori a 10X fare uso di un supporto o di un binocolo dotato di stabilizzazione.

Prismi: I prismi nei binocoli servono a raddrizzare l’immagine. Sono principalmente di due tipi: binocoli con prismi di Porro e binocoli con prismi a tetto. Alla fine del 2012 Leica ha presentato un nuovo sistema di prismi denominato: prismi di Perger.
Per una maggior comprensione consiglio di leggere l’ottimo articolo di Ottaviano Fera

Profondità di campo. La PDC è la zona di campo di vista che risulta per l’occhio umano ben focalizzata ( totalmente a fuoco). La PDC dipende principalmente dall’ingrandimento, dalla distanza ma anche dalla capacità di accomodamento dell’occhio umano. Essa è data dal quadrato dell’ingrandimento. Un  binocolo che fornisce 7 ingrandimenti fornirà un immagine completamente a fuoco da 49m (7×7) sino all’infinito. Un 10X da 100 metri. E’ ovvio che un binocolo da 7 ingrandimenti risulta più facile da focalizzare, grazie alla sua maggiore profondità di campo.
Inoltre osservando a brevi distanza la profondità di campo apparirà ridottissima. Per tale motivo sarà necessario focalizzare con estrema precisione.
Esemplificando, qualora si focalizzerà il proprio binocolo all’orizzonte , il paesaggio risulterà completamente “a fuoco” a partire dalla distanza dell’ingrandimento del binocolo al quadrato.

Pupilla di uscita: Essa è l’apertura della luce in uscita. La luce entra dagli obiettivi ed esce dagli oculari. I piccolo cerchi, in uscita, che potete osservare mirando negli oculari rappresentano la P.U. Essa è data dal rapporto fra il diametro e gli ingrandimenti. Un binocolo 10×50 avrà una pupilla di uscita di 5 mm, un binocolo 9×63 , avrà, di contro, una pupilla di 7mm.
Matematicamente parlando è ovvio che un binocolo con una grande pupilla di uscita fornirà una grande luminosità. Tuttavia dobbiamo immagine la P.U. come un vero e proprio flusso luminoso che esce dal binocolo ed entra nelle nostre pupille. Se le notre pupille avranno un diametro inferiore a quella della pupilla del binocolo, parte della luminosità sarà perduta.
Esemplificando si può anche dire che in una giornata assolata , quando le nostre pupille hanno diametro di circa 2 mm , sarà inutile avvalersi di un binocolo 8×56 (che possiede una pupilla di uscita di 7 mm). Un rapido calcolo consente, a spanne, di calcolare il reale diametro dell’8×56 in questa particolare situazione. E’sufficiente moltiplicare il diametro della nostra pupilla per l’ingrandimento del binocolo. Ossia 2 (mm) X 8 (ingrandimenti). In sintesi , di giorno, il nostro luminoso 8×56, fornirebbe la medesima luminosità di un binocolo 8x16mm. Di contro, al crepuscolo, quando la nostra pupilla si dilaterà sino a 7 mm,  si potrà godere al massimo della raccolta di luce, fornita dagli obiettivi da 56 mm. Per questo motivo la scelta di un binocolo deve tenere conto anche dell’uso che se ne vorrà fare. Per un trekker che ama osservare le montagne di giorno, sarà preferibile un compatto 8×25, mentre chi ama osservare gli animali al crepuscolo, prediligerà un 8×56. Per un uso misto, il classico 8×42 è sempre la soluzione ideale.

La dilatazione pupillare umana varia, in media, al variare dell’età.  La soggettività genera però eccezioni. Nei bambini , usualmente, può superare anche gli 8 mm di diametro, mentre a 60 anni, di rado si  riescono a  superare i 4 mm di dilatazione pupillare.

 

Tuttavia un binocolo con un’ampia pupilla di uscita possiede altri lati positivi, oltre alla grande luminosità. Nel caso, ad esempio di uso nautico, seppure la pupilla umana sia inferiore a quella del binocolo vi sarà abbastanza spazio per “muoversi” e per compensare alle oscillazioni della barca. Anche in caso di una rapida osservazioni le pupille riusciranno, immediatamente ad accostarsi ad un binocolo con una pupilla di uscita ampia, risultando, infatti, più comodi da “indossare”

Regolazione oltre l’infinito. Tutti i binocoli possiedono un po’ di corsa oltre alla normale focalizzazione all’infinito. Questo fattore consente anche alle persone miopi che non vogliono fare uso di occhiali di trovare una perfetta regolazione. Vi sono alcuni binocoli in grado di compensare sino a 6-7 diottrie.

SW: Super Wide, detto di binocoli a grande campo.

Trattamento antiriflesso: Quando la luce attraversa il vetro non tutta entra in esso, una determinata percentuale viene riflessa, per tale motivo arrivano meno fotoni a eccitare la retina. Questo prova una immagine meno luminosa e definita.
La quantità di luce riflessa dipende dall’indice di dispersione delle lenti utilizzate. Per ovviare a tale problema è utile fare uso di un trattamento antiriflesso che, nelle realizzazioni di altissima qualità consente, per ogni elemento ottico una trasmissione pari al 99%. Questo trattamento, in linea di massima è composto da vari sottili strati depositati sulle superfici ottiche tramite un particolare sistema di evaporazione che avviene sotto vuoto. Un binocolo, ovviamente non è dotato di una sola lente, per tale motivo, la trasmissione totale, raramente raggiunge , nei binocoli di medio costo il 90%. Binocoli eccellenti sono in grado di superare anche il 95% di trasmissione totale. Fornendo delle immagini molto luminose.
Vi sono tre tipi principali di trattamento
Fully Coated: un singolo strato su tutte le superfici ottiche
Multi-Coated: un trattamento con strati multipli almeno su una superficie ottica
Fully Multi-Coated. Nei binocoli più costosi. Un trattamento a strati multipli su tutte le superfici ottiche.

Vignettatura o caduta di luce ai bordi: Spesso nei binocoli economici, osservando la pupilla di uscita si percepisce una forma quadrata e non circolare, essa dipende dalla presenza di prismi sotto-dimensionati e/o di scarsa qualità. Questo provoca anche una minore trasmissione luminosa.

WP: Water proof, binocoli dotati di un sistema di impermeabilizzazione