Recensione dello spotting scope Nikon Prostaff 5 82 A e degli oculari SEP-25, SEP-38W e SEP-20-60

PREMESSA

Nital, il distributore italiano dei prodotti Nikon, mi ha proposto di testare sul campo il nuovo spotting scope della serie PROSTAFF 5. È disponibile in due formati con un obiettivo da 60 mm e con un obiettivo da 82 mm. Entrambi sono acquistabili anche nella versione dritta e i angolata.Il Nikon Prostaff 5 82 A è disponibile al prezzo di 499 euro  Oltre al fieldscope, Nital offre una selezione di oculari: l’oculare SEP-25 è disponibile a 117 euro, l’oculare SEP-38W a 180,48 euro, e l’oculare zoom SEP-20-60 a 189 euro. Acquistando presso Nital, tutti i prodotti sono coperti da una garanzia estesa di dieci anni. 

Come sempre, nella recensione e nel video potrete trovare le caratteristiche tecniche di questo prodotto, i pregi e difetti, e le mie impressioni personali sul campo. Ho anche eseguito varie sessioni di digiscoping presso il noto hotspot di Germignaga, qui in provincia di Varese.

Confermo, come sempre, che i miei giudizi scaturiscono unicamente da impressioni pratiche sfruttando uno specifico esemplare che non vuole rappresentare la totalità della gamma aziendale. Lo stesso dicasi per gli oculari.

DATI TECNICI DICHIARATI DALLA CASA MADRE

Tipo Angolo (oculare inclinato di 45°)
Diametro obiettivo (mm) 82
Messa a fuoco minima (m) 6,1
Prisma di Porro
Lunghezza (mm) 392
Altezza x larghezza (mm) 113×95 
Peso (g) 960
Rivestimento delle ottiche Rivestimento interamente multistrato, rivestimento a correzione di fase (?)
Subacqueo Riempimento con azoto, subacqueo fino a 1 m e per 10 minuti
Fori per viti per il cavalletto Due fori per viti per un bilanciamento ottimale del corpo con o senza adattatore zoom per fotocamere reflex FSA-L2 + D-SLR o sistemi digiscoping.
Tipo di attacco oculare A baionetta
Oculari compatibili SEP-25; SEP-38W; SEP-20-60
Paraluce a scorrimento incorporato
Compatibile con gli oculari correnti della serie Spotting RA III

 

Prezzo in Euro – giugno 2024:

499

Distributore

https://www.nital.it/

Acquisto diretto:

https://www.nikonstore.it/sport_optics/prostaff_5_fieldscope_82_a_p_330741010

FORMATI DISPONIBILI


Come anticipato nella premessa, sono disponibili due formati da 60 mm e 82 mm sia dritti che angolati.

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ACCESSORI DI SERIE

Gli oculari vengono forniti all’interno di piccole scatole di cartone, dentro cui sono stati inseriti un astuccio per proteggerli durante l’utilizzo pratico, una busta di plastica per evitare l’infiltrazione di umidità. Sono ovviamente presenti i manuali con le istruzioni d’uso, le caratteristiche tecniche del prodotto e i tagliandi di garanzia.

l fieldscope, invece, arriva protetto da una classica scatola con colori Nikon giallo, bronzo e nero. All’interno potete trovare un manuale per l’istruzione, i tagliandi di garanzia Nikon con il numero di serie del prodotto e una borsa da campo morbida, ottimizzata con una tracolla.

Ricordo ai lettori che è presente su ogni scatola la dicitura “Nital garanzia dieci anni”; per questo motivo, è palese che, qualora acquisterete (e lo consiglio) il prodotto tramite distributore ufficiale, potrete beneficiare di una garanzia di molto superiore a quella di cui disporrete acquistando, ad esempio, all’estero o in negozi che non sono forniti dal distributore ufficiale.

 

ACCESSORI OPZIONALI

Attualmente, oltre ai tre oculari pare sia presente una staffa  FSB-UC per collegare le Nikon Coolpix. 

Personalmente, mi sono avvalso dell’adattatore Smartscope  Vario perché funziona perfettamente. Inoltre, sono riuscito a incastrare il paraluce dell’obiettivo Olympus 17 mm F1.8 ottenendo un raccordo abbastanza solido durante la tecnica di digiscoping.

FIG.1 – Sono riuscito a utilizzare il mio adattatore per smartphone Made in Austria – Smartoscope VARIO

MECCANICA E SISTEMA DI MESSA A FUOCO

Questo spotting scope è decisamente leggero; senza oculare e tappi copri-obiettivi pesa esattamente 962 g, distribuiti su circa 39 x 11 cm. Nikon dichiara un peso di 960 grammi, perfettamente in linea con quanto appurato. Lo spotting scope Nikon PROSTAFF 5 è protetto da uno scafo che pare di policarbonato di colore nero e possiede due zone gommate più ampie, dotate di trama a buccia di arancia che facilitano il grip.

Nella parte frontale, nei pressi dell’alloggiamento del prisma di Porro, è presente una armatura di gomma zigrinata dove si nota sul lato sinistro il logo Nikon e sul lato destro la scritta PROSTAFF 5. Inoltre, sopra il paraluce estraibile, è stata inserita una fascia più spessa e zigrinata   ottimizzata con un piccolo mirino che facilita l’inquadratura dei soggetti. Il fieldscope della Nikon è impermeabilizzato e riempito in azoto e in grado di resistere sino a 1 metro per 10 minuti.

 Nikon consiglia ovviamente di non utilizzarlo sotto l’acqua corrente e di asciugare umidità e residui di sabbia prima di sfruttare la meccanica del sistema di messa a fuoco. L’interno del tubo ottico è annerito con alcuni diaframmi dentro il percorso ottico; la vernice mi pare poco riflettente e abbastanza opaca.

Nella parte inferiore si puo’ vedere un grande piedino integrato nello scafo ottico, dotato di due filettature da 1/4 e 3/8  per il collegamento con le piastre fotografiche, anche quelle più lunghe, per ottenere un ottimo bilanciamento. È visibile in questo caso la dicitura “Nikon waterproof” con il diametro dello strumento e la costruzione “Made in China” oltre al numero di serie. Un piedino così grande mi ha consentito di utilizzare una piastra di 15 cm della Arca Swiss per ottenere un ottimo bilanciamento durante le sessioni di digiscoping. Certamente, vista l’esiguità del peso, non è necessario acquistare treppiedi e teste costose e ingombranti.

FIG.2 – La manopola di messa a fuoco è priva di sistema di demoltiplica

Il sistema di messa a fuoco è affidato a una lunga manopola protetta da un’armatura di gomma zigrinata. È lunga 33 mm e larga circa 20 mm; personalmente riesco a utilizzarlo con due dita. La rotazione è abbastanza fluida su entrambi i lati. La messa a fuoco minima dichiarata da Nikon per il modello da 82 mm, oggetto di questo test, è di circa 6 m.

Personalmente ho compiuto alcune prove con tutti e tre gli oculari. Osservando con l’oculare zoom SEP-20-60 sono stato in grado di mettere a fuoco esattamente a 4,90 m. Anche con gli oculari SEP-25 e il SEP-38W ho ottenuto lo stesso risultato. Da questa posizione, per raggiungere l’infinito è necessario ruotare la manopola di tre giri e tre quarti, direi quasi quattro giri. Ho raggiunto più o meno la stessa prestazione anche con gli oculari a ingrandimento fisso, anche se mi è parso di notare che forse il SEP-38W necessiti di qualche millimetro in meno di corsa per raggiungere anch’esso l’infinito.

Relativamente agli oculari, posso dire che si innestano attraverso un sistema a baionetta dotato di un pulsante di sicurezza. Sia sullo scafo ottico sia sullo scafo dell’oculare sono presenti due riferimenti bianchi che consentono di inserire con precisione gli oculari; l’aggancio avviene ruotando leggermente in senso antiorario. Il sistema di serraggio è ovviamente impermeabilizzato, così come lo sono gli oculari.

 

OTTICA

Obiettivo 

Il fieldscope Nikon PROSTAFF 5, come avrete intuito, visto il prezzo d’acquisto, non fa uso di ottiche “ED” (Extra-low Dispersion). Le immagini sono sufficientemente nitide e possiedono un buon contrasto. La prestazione è leggermente variabile in base all’utilizzo degli oculari fissi o dell’oculare a ingrandimento variabile e ovviamente perde un po’ di nitidezza superando i 40x.. La tonalità dei colori è leggermente virata verso il caldo.

FIG.3 – Un primo piano sull’obiettivo acromatico da 82 mm di diametro

 

Oculare SEP-25

È il più leggero dei tre, pesa soltanto 142 grammi. Il diametro del paraluce è di circa 56 mm, mentre la lente di campo ha un diametro di quasi 23 mm. Mi è parso di percepisce una composizione quasi totalmente di materiale metallico. Come anticipato, utilizza un sistema di innesto a baionetta per il collegamento. Il paraluce è estraibile tramite rotazione senza click  prefissati e non è possibile svitarlo completamente per facilitare la pulizia delle ottiche. Quando utilizzato con il PROSTAFF 5 da 82 mm, consente di ottenere un ingrandimento pari a 25x, con un campo reale di 2,2 gradi e un campo visivo di 51,3 metri a 1000 metri. La sua pupilla di uscita è di 3,3 mm, mentre la luminosità relativa è di 10,9. L’estrazione pupillare dichiarata è di 17,6 mm.

Per motivi di correttezza nei confronti dei lettori e dell’azienda, devo confermare che il SEP-25 che ho ricevuto in test era un prodotto “refurbished”.  Per questo motivo, potrebbe non rappresentare la qualità media degli oculari costruiti da Nikon.

FIG.4 – Il compatto oculare SEP-25

Oculare SEP-38W

Evito di citare per brevità le caratteristiche simili. Pesa 143 grammi e propone lo stesso diametro dell’oculare SEP-25. Fornisce un ingrandimento di 38x, un campo reale di 1,8 gradi con un campo apparente di 69,1 gradi, un campo visivo lineare di 31 metri a 1000 metri, una pupilla di uscita di 2,2 mm con una luminosità relativa di 4,8. L’estrazione pupillare dichiarata è la migliore dei tre, ossia di 19 mm.

 

Oculare SEP-20-60

L’oculare zoom SEP-20-60 permette di sfruttare un campo reale  di 2,1 gradi e apparente di 39,9 gradi. I dati dichiarati sono relativi all’ingrandimento più basso. Pertanto, a 20x fornisce 36 metri a 1000 metri e una pupilla di uscita di 4,1 mm, con luminosità relativa di 16,8 e una distanza pupillare di 16,9 mm. È il più pesante tra i tre, infatti pesa 232 grammi, con un diametro della lente di poco inferiore ai 21 mm.

In sintesi, per il costo a cui vengono proposti, li ho trovati decisamente convenienti. Sono resistenti all’acqua quando innestati sul corpo del field scope e sono stati sottoposti a un test di immersione di un millimetro di acqua per un minuto da un’altezza di oltre 200 mm, per una durata di 10 minuti. Anche in questo caso, Nikon consiglia di pulire le parti mobili, quindi le manopole di messa a fuoco e gli oculari, prima dell’utilizzo per rimuovere qualsiasi traccia di umidità.

FIG.5 – Anche il SEP 20-60 pur essendo uno zoom è decisamente compatto

Onestamente, tre oculari di tale qualità meccanica, se fossero proposti da altri brand, potrebbero costare anche cifre superiori.  

TRATTAMENTI ANTI-RIFLESSO

Le lenti di questo strumento sono dotate di un rivestimento interamente multistrato, progettato per massimizzare la trasmissione della luce e ridurre al minimo i riflessi indesiderati. Il rivestimento multistrato non solo migliorare il contrasto e la nitidezza dell’immagine, ma anche riduce al minimo l’effetto di flare e ghosting durante l’osservazione. Inoltre è presente un  trattamento a correzione di fase 

PRISMI

Nikon dichiara la presenza di prismi di Porro all’interno del percorso ottico sia nella versione angolata che in quella dritta.
Genericamente, la pupilla di uscita si è dimostrata circolare utilizzando tutti e tre gli oculari. Ho notato un po’ più di vignettatura ai bordi con l’oculare zoom, cosa praticamente impossibile da verificare attraverso gli oculari a ingrandimento fisso. Inoltre, in base all’intervallo di ingrandimento dell’oculare, ho notato una leggera luce diffusa con più riflessi all’interno dell’oculare zoom. Come è ovvio, gli oculari a ingrandimento fisso contengono meno di questi difetti.

FIG.5 – La pupilla di uscita della versione zoom ai massimi ingrandimenti

 

ABERRAZIONI CROMATICHE E GEOMETRICHE

Per quanto riguarda le analisi delle aberrazioni cromatiche e geometriche, ho suddiviso il test osservando con tutti e tre gli oculari, quindi all’interno di ogni sotto-paragrafo troverete le mie impressioni specifiche.

Aberrazione cromatica al centro del campo

 

Oculare zoom: Ho sottoposto l’oculare zoom come prima cosa al mio classico test del “gazebo bianco”. Al centro del campo, a bassi ingrandimenti, l’immagine della sfera metallica è quasi totalmente priva di aberrazione cromatica, si percepisce soltanto un lieve alone bluastro nella parte superiore. Il cromatismo residuo rimane ben contenuto sino a circa trenta ingrandimenti successivi, dove si percepisce un alone violaceo intorno ai bordi dell’immagine. Non è ovviamente uno strumento definibile come ED.

Oculare SEP-25: L’immagine è leggermente più nitida, tuttavia rimane un lievissimo alone di colore rossiccio-violaceo, meno invasivo rispetto all’oculare zoom agli stessi ingrandimenti.

Oculare SEP-38W: In questo caso, aumentando l’ingrandimento si percepisce maggiormente il residuo cromatico. In realtà, non è evidente in tutta l’immagine, ma sovrasta soltanto la parte superiore della sfera con un lieve alone violaceo-blu giallo che si sfuma proporzionalmente al movimento dell’asse ottico rispetto alla pupilla.

 

Cromatismo laterale

Per quanto riguarda le impressioni riguardanti il cromatismo laterale, devo confermare che mi aspettavo una maggiore presenza di cromatismo laterale, soprattutto che fosse molto più evidente rispetto a quanto percepibile al centro del campo. In realtà, con tutti e tre gli oculari, ho notato che il cromatismo laterale è meno pronunciato, forse gli oculari a ingrandimento fisso hanno mostrato di contenere decisamente bene il cromatismo laterale, in quanto ha più o meno la stessa intensità di quello visibile al centro del campo.

Curvatura di campo

Nikon dimostra, nell’analisi della planarità di campo, che la sua esperienza ottica è senz’altro ben esibita anche nella progettazione di questi oculari. Non costano eccessivamente tanto, tuttavia sono convinto che abbiano al loro interno almeno un elemento sferico. Tutti e tre gli oculari mostrano un’immagine piatta fino ai bordi del campo durante l’uso diurno. Ho constatato questo fattore analizzando dettagli sia a breve distanza sia a lunga distanza, ad esempio i micro-caratteri su dei tabelloni a oltre 500 metri e i dettagli su alcune montagne distanti chilometri. Quindi, sono oculari definibili come a campo piatto.

Distorsione angolare

Vista l’esiguità del campo di vista mostrato a 20x nell’oculare zoom, non ho percepito alcuna distorsione angolare. A venti ingrandimenti, questa inizia a mostrarsi già verso il 60% al centro del campo, aumentando ulteriormente l’ingrandimento per raggiungere il massimo a 60x si nota una distorsione angolare a cuscinetto. Anche gli oculari a ingrandimento fisso mostrano una distorsione angolare a cuscinetto; è difficile stabilire quale dei due ne mostri maggiormente, in quanto sono due formati diversi con ingrandimenti differenti. Posso confermare di essermi trovato molto a mio agio nell’utilizzo con il panning usando l’oculare SEP-38W, che si dimostra un ottimo performer, sempre che non ci sia la turbolenza diurna a inficiare le immagini.

Altre aberrazioni nell’uso astronomico

Per analizzare eventuali presenze di coma e astigmatismo ai bordi estremi del campo visivo, da qualche settimana sono solito affiancare alla mia osservazione astronomica anche il test con la stella artificiale Geoptik. Questa mia decisione dipende dal fatto di poter utilizzare uno strumento che analizza una stella con identica luminosità in tutti i test.   Per questo motivo, ho un metro di paragone abbastanza preciso.

Sono rimasto molto stupito dall’oculare zoom, che presentava un campo piatto sia a bassi che ad alti ingrandimenti, con stelle perfette sino al bordo estremo. Solitamente, in questa fascia di prezzo, trovo una buona ortoscopicità degli oculari a bassi ingrandimenti, a causa del loro esiguo campo visivo, ma di solito si nota sempre la presenza di astigmatismo e coma ai bordi estremi. Questo non è il caso dell’oculare zoom. L’oculare fisso SEP-25, invece, quantomeno l’esemplare che ho avuto modo di testare, presenta un po’ di astigmatismo a partire circa dall’80% dal centro del campo. È comunque molto piacevole nell’utilizzo ma ho sempre il dubbio che essendo un oculare “refurbished” non sia ben rappresentativo.

L’oculare SEP-38W, invece, propone stelle perfettamente puntiformi sino ai bordi estremi del campo, simile all’oculare zoom. Questo è stato evidenziato anche durante la prova pratica durante l’osservazione astronomica dei campi stellari.

Se dovessi scegliere un paio di oculari da utilizzare con questo telescopio, terrei sicuramente l’oculare zoom, soprattutto per la possibilità di ingrandire fino a 60x nell’osservazione lunare, e l’oculare SEP-38W, in quanto è molto ben corretto sino al bordo.

TEST CON LA USAF CHART A 35 METRI

Il test con la USAF CHART ha prodotto i risultati visibili nella figura 6.  Mi sono concentrato principalmente sull’oculare zoom per avere un riferimento con altri strumenti utilizzati, ma ho anche testato gli oculari fissi per confrontarli con l’oculare zoom. Posso confermare che a parità di ingrandimento, il potere risolutivo è stato identico: sono riuscito a distinguere le stesse righe verticali, orizzontali e numeri, sia con l’oculare fisso che con l’oculare zoom. Naturalmente, gli oculari fissi hanno mostrato colori più vividi e un maggiore contrasto e nitidezza, sebbene senza evidenziare differenze significative.

FIG.6 – Il test ottenuto con i vari oculari. Consiglio di cliccare sull’immagine per vederla nel formato originale

Con l’oculare PER-30W  ho notato che riuscivo a distinguere meglio le righe verticali e orizzontali rispetto a quanto visibile con l’oculare zoom. Questo potrebbe essere dovuto anche dal fatto che il mio occhio percepiva meno luce attraverso l’intervallo di ingrandimento variabile oltre a possedere un po’ piu’ di nitidezza.

Per questo motivo, ho apprezzato di più l’oculare PER-30W, che inoltre offre un ampio campo di vista. I risultati del test osservativo sono riportati nella  figura, naturalmente, sono molto soggettivi e possono variare da persona a persona in base al proprio acume visivo, alle caratteristiche psicofisiche e alle condizioni di illuminazione e turbolenza atmosferica durante le osservazioni diurne. In tutti e tre gli oculari è presente una leggera aberrazione cromatica, osservabile in maniera inferiore a 20-25 ingrandimenti e più percepibile dai 40x  fino a 60 ingrandimenti.

 

RIFLESSI IMMAGINI FANTASMA

Il test del lampione che compio in tue modalità. ponendolo al centro del campo e poi portandolo subito fuori la zona periferica inquadrata, ha mostrato la presenza di un riflesso a ore 18 in tutti e tre gli oculari, anche se gli oculari fissi mi parevano mostrare meno luce diffusa al centro del campo, non in maniera molto evidente, ma percepibile.

 

FOTOGRAFIA E DIGISCOPING

Per quanto riguarda il digiscoping, non ho potuto utilizzare le fotocamere Nikon, per tale motivo ho optato per la mia mirrorless Olympus OM-D E-M5 Mark II con obiettivo Zuiko 17 mm. In questo caso, ho notato che il paraluce svitabile dell’oculare si incastrava perfettamente sul paraluce dell’oculare risultando particolarmente fortunato. Ho anche effettuato sessioni di digiscoping attraverso il mio adattatore  Smartoscope Vario e ho scoperto con piacere che i nuovi oculari della serie Prostaff hanno lo stesso diametro dell’oculare zoom di una nota casa madre, il che mi ha permesso di utilizzare un adattatore perfetto.

FIG.7 – Un colpo di fortuna? il paraluce dello Zuiko 17 mm si incastra perfettamente sul paraluce di tutti gli oculari del Prostaff 5

Il cannocchiale si presta particolarmente  all’utilizzo del phonescoping.. È inutile acquistare mirrorless e obiettivi di altissima qualità ( a meno che li possediate già) . I risultati sono senz’altro soddisfacenti anche attraverso un semplice smartphone. Tuttavia, ho notato che in scene con luce molto critica, utilizzando la mirrorless, si evidenzia una inferiore aberrazione cromatica e piu’ nitidezza.

FIG.8 – A causa delle condizioni meteo di queste settimane, le riprese fotografiche sono state svolte in condizioni non molto, ottimale, se vedrete il video, tenete conto.
 

PROVA SUL CAMPO

Birdwatching

Ho trascorso un paio di mattine presso il classico hotspot di Germignaga alla foce del fiume Tresa e durante questo periodo ho avuto modo di osservare la nidificazione di due svassi maggiori, insieme a smerghi, aironi cenerini, gabbiani, cormorani e altri ancora. Essendo uno spotting scope di fascia media, non è realistico aspettarsi una resa dei colori e un controllo dell’aberrazione cromatica paragonabile, ad esempio, alla serie Nikon Monarch. Tuttavia, a bassi ingrandimenti con l’oculare zoom e con l’oculare SEP-25, devo ammettere di aver ammirato delle immagini decisamente nitide, con colori abbastanza brillanti e un soddisfacente contenimento dell’aberrazione cromatica residua, naturalmente. Utilizzando l’oculare zoom a 60x e talvolta osservando aironi grigi anche con l’oculare fisso da 38x, è evidente che ci sia un poco di cromatismo residuo. Per quanto riguarda il peso, le dimensioni e il funzionamento della manopola, sono discretamente buoni; la compattezza e il peso non obbligano l’acquirente ad acquistare, come già evidenziato, montature troppo costose.

FIG. 9 – Il Nikon Prostaff 5 presso la foce del fiume Tresa a Germignaga

Osservazione del paesaggio

Nel paesaggio, tra i vari oculari, ho apprezzato durante il mattino l’oculare fisso SEP-38W per la sua nitidezza e un ottimo campo apparente perfetto fino al bordo, oltre a un discreto contenimento della luce diffusa, senz’altro migliore rispetto all’oculare zoom. Certamente a 60x è possibile ammirare dei dettagli lontani che non sono facilmente percepibili a quasi metà dell’ingrandimento, anche se in questo caso talvolta si può notare un po’ di cromatismo residuo.

 

Fig.10 – Il Nikon Prostaff 5 in azione sul monte Sette Termini

Osservazione crepuscolare

Nell’osservazione crepuscolare, non ha un treno ottico luminoso come la serie Monarch o la serie EDG. Sta di fatto che ho apprezzato molto l’oculare fisso 25x. La presenza di un treno ottico meno complesso ha comportato una maggior trasparenza e un campo di vista più ampio, il che mi ha consentito di osservare i caprioli con una soddisfazione maggiore rispetto a quanto possibile con l’oculare zoom 20-60x. In questo caso, vale sempre il detto che meno lenti ci sono, più trasparente e luminoso sarà lo strumento ottico

Osservazione astronomica

Nell’osservazione astronomica, in questa fascia di prezzo ci sono vari piccoli rifrattori, a volte dotati di ottiche che ovviamente vanno accessoriati. Il Nikon Prostaff 5 non è stato concepito per le osservazioni astronomiche. Tuttavia, grazie alla planeità   degli oculari, potrete beneficiare di ottime immagini stellari sino al bordo del campo, con stelle perfettamente puntiformi. Solo le stelle più luminose mostreranno un po’ di cromatismo residuo. Anche l’osservazione lunare offre un buon dettaglio, nitidezza e contrasto, soprattutto con gli oculari fissi, come ad esempio il 38x. Certamente, se si desidera percepire più crateri lunari o dettagli dei pianeti più grandi come Saturno e Giove, sarà indispensabile avvalersi del 60x fornito dall’oculare zoom.

 

FIG.11 – Senz’altro ho apprezzato gli oculari SEP, in pratica sono corretti sino al bordo e presumo abbiano un elemento asferico all’interno

PREGI E DIFETTI

 

PREGI

  • Sistema completo: spotting scope con ben tre oculari dedicati.
  • Oculari adatti (soprattutto quelli a ingrandimento fisso) per la tecnica del digiscoping e la fotografia sportiva.
  • Oculari impermeabilizzati.
  • Doppia filettatura nel piedino integrato per l’utilizzo di barre lunghe.
  • Strumento impermeabilizzato e riempito in azoto.
  • Nitido e contrastato a medio-bassi ingrandimenti con una percezione dell’aberrazione cromatica tollerabile.
  • Oculari a sferici.
  • Possibilità di utilizzare noti adattatori per la fotografia con lo smartphone, come ad esempio lo SmartScope.

DIFETTI

  • L’oculare 25x per l’osservazione astronomica ha mostrato un poco di astigmatismo ai bordi del campo.
  • Nelle scene ad alto contrasto si percepisce, a medio-alte ingrandimenti, la presenza di aberrazione cromatica, sebbene ai bassi ingrandimenti sia abbastanza contenuti
FIG.12 – Il PROSTAFF 5 é una ottima scelta, tra le varie in questa fascia di prezzo.

IN SINTESI

 

In conclusione, all’interno di questa fascia di prezzo ci sono varie opzioni offerte dalla concorrenza, quindi è stato utile verificare se il Nikon Prostaff 5 potesse realmente soddisfare gli appassionati. Devo confermare di aver trovato un prodotto maturo, soprattutto dotato di ottimi oculari. Sicuramente l’oculare zoom a bassi ingrandimenti mostra un campo visivo limitato, come la maggior parte dei prodotti simili della concorrenza ma è sfruttabile sino a 60x seppur ci sia un lievissimo calo di nitidezza, come è giusto aspettarsi. La qualità degli oculari  e la  ottime correzione anche ai bordi del campo, grazie all’uso probabile di elementi asferici,  mi hanno fatto preferire questa soluzione rispetto ad altre, sia nell’osservazione sia nella fotografia, grazie alla resa delle immagini che, sebbene talvolta presentino un leggero aberrazione cromatica, mostrano un ottimo contenimento delle aberrazioni geometriche anche ai bordi del campo visivo. Se Nikon sviluppasse un adattatore specifico per le loro mirrorless oltre che per la serie Coolpix   penso che potrebbe offrire un kit decisamente completo per tutti gli appassionati del marchio e non solo.

 

PREZZO E GARANZIA

Il Nikon Prostaff 5 è disponibile al prezzo di 499 euro presso il distributore Nital. Oltre al fieldscope, Nital offre una selezione di oculari: l’oculare SEP-25 è disponibile a 117 euro, l’oculare SEP-38W a 180,48 euro, e l’oculare zoom SEP-20-60 a 189 euro. Acquistando presso Nital, tutti i prodotti sono coperti da una garanzia estesa di dieci anni.

 

RINGRAZIAMENTI


Ringrazio tutto il team di NITAL per aver fornito l’esemplare di questo test e per le preziose informazioni riguardo al prezzo, alla garanzia e alla disponibilità del prodotto. Vi invito ad acquistarlo direttamente tramite il sito Nikon Store o presso il vostro rivenditore di fiducia. Ricordo ai lettori  di Binomania.it che ogni azienda che invia i prodotti in visione firma un patto di imparzialità giornalistica che mi concede la libertà di esprimermi senza restrizioni alcune.

DISCLAIMER

Binomania non è un negozio, Nel mio sito web troverete unicamente recensioni di prodotti ottico sportivi, fotografici e astronomici.  Le mie impressioni sono imparziali come è dovere di ogni giornalista e non ho alcuna percentuale di vendita sull’eventuale acquisto dei prodotti. Per questo motivo, qualora voleste acquistare o avere informazioni su eventuali variazioni di prezzo o novità, vi consiglio di visitare il sito ufficiale  di NITAL cliccando sul banner che rappresenta l’unica forma pubblicitaria presente in questo articolo. Grazie!