PREMESSA
Nital, il distributore italiano dei prodotti Nikon, mi ha proposto di testare sul campo il nuovo spotting scope della serie PROSTAFF 5. È disponibile in due formati con un obiettivo da 60 mm e con un obiettivo da 82 mm. Entrambi sono acquistabili anche nella versione dritta e i angolata.Il Nikon Prostaff 5 82 A è disponibile al prezzo di 499 euro Oltre al fieldscope, Nital offre una selezione di oculari: l’oculare SEP-25 è disponibile a 117 euro, l’oculare SEP-38W a 180,48 euro, e l’oculare zoom SEP-20-60 a 189 euro. Acquistando presso Nital, tutti i prodotti sono coperti da una garanzia estesa di dieci anni.
Come sempre, nella recensione e nel video potrete trovare le caratteristiche tecniche di questo prodotto, i pregi e difetti, e le mie impressioni personali sul campo. Ho anche eseguito varie sessioni di digiscoping presso il noto hotspot di Germignaga, qui in provincia di Varese.
Confermo, come sempre, che i miei giudizi scaturiscono unicamente da impressioni pratiche sfruttando uno specifico esemplare che non vuole rappresentare la totalità della gamma aziendale. Lo stesso dicasi per gli oculari.
DATI TECNICI DICHIARATI DALLA CASA MADRE
Tipo | Angolo (oculare inclinato di 45°) |
Diametro obiettivo (mm) | 82 |
Messa a fuoco minima (m) | 6,1 |
Prisma | di Porro |
Lunghezza (mm) | 392 |
Altezza x larghezza (mm) | 113×95 |
Peso (g) | 960 |
Rivestimento delle ottiche | Rivestimento interamente multistrato, rivestimento a correzione di fase (?) |
Subacqueo | Riempimento con azoto, subacqueo fino a 1 m e per 10 minuti |
Fori per viti per il cavalletto | Due fori per viti per un bilanciamento ottimale del corpo con o senza adattatore zoom per fotocamere reflex FSA-L2 + D-SLR o sistemi digiscoping. |
Tipo di attacco oculare | A baionetta |
Oculari compatibili | SEP-25; SEP-38W; SEP-20-60 |
Paraluce a scorrimento incorporato | Sì |
Compatibile con gli oculari correnti della serie Spotting RA III |
Sì
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Prezzo in Euro – giugno 2024: |
499 |
Distributore | |
Acquisto diretto: |
https://www.nikonstore.it/sport_optics/prostaff_5_fieldscope_82_a_p_330741010 |
FORMATI DISPONIBILI
Come anticipato nella premessa, sono disponibili due formati da 60 mm e 82 mm sia dritti che angolati.
ACCESSORI DI SERIE
Gli oculari vengono forniti all’interno di piccole scatole di cartone, dentro cui sono stati inseriti un astuccio per proteggerli durante l’utilizzo pratico, una busta di plastica per evitare l’infiltrazione di umidità. Sono ovviamente presenti i manuali con le istruzioni d’uso, le caratteristiche tecniche del prodotto e i tagliandi di garanzia.
l fieldscope, invece, arriva protetto da una classica scatola con colori Nikon giallo, bronzo e nero. All’interno potete trovare un manuale per l’istruzione, i tagliandi di garanzia Nikon con il numero di serie del prodotto e una borsa da campo morbida, ottimizzata con una tracolla.
Ricordo ai lettori che è presente su ogni scatola la dicitura “Nital garanzia dieci anni”; per questo motivo, è palese che, qualora acquisterete (e lo consiglio) il prodotto tramite distributore ufficiale, potrete beneficiare di una garanzia di molto superiore a quella di cui disporrete acquistando, ad esempio, all’estero o in negozi che non sono forniti dal distributore ufficiale.
ACCESSORI OPZIONALI
Attualmente, oltre ai tre oculari pare sia presente una staffa FSB-UC per collegare le Nikon Coolpix.
Personalmente, mi sono avvalso dell’adattatore Smartscope Vario perché funziona perfettamente. Inoltre, sono riuscito a incastrare il paraluce dell’obiettivo Olympus 17 mm F1.8 ottenendo un raccordo abbastanza solido durante la tecnica di digiscoping.
MECCANICA E SISTEMA DI MESSA A FUOCO
Questo spotting scope è decisamente leggero; senza oculare e tappi copri-obiettivi pesa esattamente 962 g, distribuiti su circa 39 x 11 cm. Nikon dichiara un peso di 960 grammi, perfettamente in linea con quanto appurato. Lo spotting scope Nikon PROSTAFF 5 è protetto da uno scafo che pare di policarbonato di colore nero e possiede due zone gommate più ampie, dotate di trama a buccia di arancia che facilitano il grip.
Nella parte frontale, nei pressi dell’alloggiamento del prisma di Porro, è presente una armatura di gomma zigrinata dove si nota sul lato sinistro il logo Nikon e sul lato destro la scritta PROSTAFF 5. Inoltre, sopra il paraluce estraibile, è stata inserita una fascia più spessa e zigrinata ottimizzata con un piccolo mirino che facilita l’inquadratura dei soggetti. Il fieldscope della Nikon è impermeabilizzato e riempito in azoto e in grado di resistere sino a 1 metro per 10 minuti.
Nikon consiglia ovviamente di non utilizzarlo sotto l’acqua corrente e di asciugare umidità e residui di sabbia prima di sfruttare la meccanica del sistema di messa a fuoco. L’interno del tubo ottico è annerito con alcuni diaframmi dentro il percorso ottico; la vernice mi pare poco riflettente e abbastanza opaca.
Nella parte inferiore si puo’ vedere un grande piedino integrato nello scafo ottico, dotato di due filettature da 1/4 e 3/8 per il collegamento con le piastre fotografiche, anche quelle più lunghe, per ottenere un ottimo bilanciamento. È visibile in questo caso la dicitura “Nikon waterproof” con il diametro dello strumento e la costruzione “Made in China” oltre al numero di serie. Un piedino così grande mi ha consentito di utilizzare una piastra di 15 cm della Arca Swiss per ottenere un ottimo bilanciamento durante le sessioni di digiscoping. Certamente, vista l’esiguità del peso, non è necessario acquistare treppiedi e teste costose e ingombranti.
Il sistema di messa a fuoco è affidato a una lunga manopola protetta da un’armatura di gomma zigrinata. È lunga 33 mm e larga circa 20 mm; personalmente riesco a utilizzarlo con due dita. La rotazione è abbastanza fluida su entrambi i lati. La messa a fuoco minima dichiarata da Nikon per il modello da 82 mm, oggetto di questo test, è di circa 6 m.
Personalmente ho compiuto alcune prove con tutti e tre gli oculari. Osservando con l’oculare zoom SEP-20-60 sono stato in grado di mettere a fuoco esattamente a 4,90 m. Anche con gli oculari SEP-25 e il SEP-38W ho ottenuto lo stesso risultato. Da questa posizione, per raggiungere l’infinito è necessario ruotare la manopola di tre giri e tre quarti, direi quasi quattro giri. Ho raggiunto più o meno la stessa prestazione anche con gli oculari a ingrandimento fisso, anche se mi è parso di notare che forse il SEP-38W necessiti di qualche millimetro in meno di corsa per raggiungere anch’esso l’infinito.
Relativamente agli oculari, posso dire che si innestano attraverso un sistema a baionetta dotato di un pulsante di sicurezza. Sia sullo scafo ottico sia sullo scafo dell’oculare sono presenti due riferimenti bianchi che consentono di inserire con precisione gli oculari; l’aggancio avviene ruotando leggermente in senso antiorario. Il sistema di serraggio è ovviamente impermeabilizzato, così come lo sono gli oculari.
OTTICA
Obiettivo
Il fieldscope Nikon PROSTAFF 5, come avrete intuito, visto il prezzo d’acquisto, non fa uso di ottiche “ED” (Extra-low Dispersion). Le immagini sono sufficientemente nitide e possiedono un buon contrasto. La prestazione è leggermente variabile in base all’utilizzo degli oculari fissi o dell’oculare a ingrandimento variabile e ovviamente perde un po’ di nitidezza superando i 40x.. La tonalità dei colori è leggermente virata verso il caldo.
TRATTAMENTI ANTI-RIFLESSO
Le lenti di questo strumento sono dotate di un rivestimento interamente multistrato, progettato per massimizzare la trasmissione della luce e ridurre al minimo i riflessi indesiderati. Il rivestimento multistrato non solo migliorare il contrasto e la nitidezza dell’immagine, ma anche riduce al minimo l’effetto di flare e ghosting durante l’osservazione. Inoltre è presente un trattamento a correzione di fase
PRISMI
Nikon dichiara la presenza di prismi di Porro all’interno del percorso ottico sia nella versione angolata che in quella dritta.
Genericamente, la pupilla di uscita si è dimostrata circolare utilizzando tutti e tre gli oculari. Ho notato un po’ più di vignettatura ai bordi con l’oculare zoom, cosa praticamente impossibile da verificare attraverso gli oculari a ingrandimento fisso. Inoltre, in base all’intervallo di ingrandimento dell’oculare, ho notato una leggera luce diffusa con più riflessi all’interno dell’oculare zoom. Come è ovvio, gli oculari a ingrandimento fisso contengono meno di questi difetti.
ABERRAZIONI CROMATICHE E GEOMETRICHE
Per quanto riguarda le analisi delle aberrazioni cromatiche e geometriche, ho suddiviso il test osservando con tutti e tre gli oculari, quindi all’interno di ogni sotto-paragrafo troverete le mie impressioni specifiche.
Aberrazione cromatica al centro del campo
Oculare zoom: Ho sottoposto l’oculare zoom come prima cosa al mio classico test del “gazebo bianco”. Al centro del campo, a bassi ingrandimenti, l’immagine della sfera metallica è quasi totalmente priva di aberrazione cromatica, si percepisce soltanto un lieve alone bluastro nella parte superiore. Il cromatismo residuo rimane ben contenuto sino a circa trenta ingrandimenti successivi, dove si percepisce un alone violaceo intorno ai bordi dell’immagine. Non è ovviamente uno strumento definibile come ED.
Oculare SEP-25: L’immagine è leggermente più nitida, tuttavia rimane un lievissimo alone di colore rossiccio-violaceo, meno invasivo rispetto all’oculare zoom agli stessi ingrandimenti.
Oculare SEP-38W: In questo caso, aumentando l’ingrandimento si percepisce maggiormente il residuo cromatico. In realtà, non è evidente in tutta l’immagine, ma sovrasta soltanto la parte superiore della sfera con un lieve alone violaceo-blu giallo che si sfuma proporzionalmente al movimento dell’asse ottico rispetto alla pupilla.
Cromatismo laterale
Per quanto riguarda le impressioni riguardanti il cromatismo laterale, devo confermare che mi aspettavo una maggiore presenza di cromatismo laterale, soprattutto che fosse molto più evidente rispetto a quanto percepibile al centro del campo. In realtà, con tutti e tre gli oculari, ho notato che il cromatismo laterale è meno pronunciato, forse gli oculari a ingrandimento fisso hanno mostrato di contenere decisamente bene il cromatismo laterale, in quanto ha più o meno la stessa intensità di quello visibile al centro del campo.
Curvatura di campo
Nikon dimostra, nell’analisi della planarità di campo, che la sua esperienza ottica è senz’altro ben esibita anche nella progettazione di questi oculari. Non costano eccessivamente tanto, tuttavia sono convinto che abbiano al loro interno almeno un elemento sferico. Tutti e tre gli oculari mostrano un’immagine piatta fino ai bordi del campo durante l’uso diurno. Ho constatato questo fattore analizzando dettagli sia a breve distanza sia a lunga distanza, ad esempio i micro-caratteri su dei tabelloni a oltre 500 metri e i dettagli su alcune montagne distanti chilometri. Quindi, sono oculari definibili come a campo piatto.
Distorsione angolare
Vista l’esiguità del campo di vista mostrato a 20x nell’oculare zoom, non ho percepito alcuna distorsione angolare. A venti ingrandimenti, questa inizia a mostrarsi già verso il 60% al centro del campo, aumentando ulteriormente l’ingrandimento per raggiungere il massimo a 60x si nota una distorsione angolare a cuscinetto. Anche gli oculari a ingrandimento fisso mostrano una distorsione angolare a cuscinetto; è difficile stabilire quale dei due ne mostri maggiormente, in quanto sono due formati diversi con ingrandimenti differenti. Posso confermare di essermi trovato molto a mio agio nell’utilizzo con il panning usando l’oculare SEP-38W, che si dimostra un ottimo performer, sempre che non ci sia la turbolenza diurna a inficiare le immagini.
Altre aberrazioni nell’uso astronomico
Per analizzare eventuali presenze di coma e astigmatismo ai bordi estremi del campo visivo, da qualche settimana sono solito affiancare alla mia osservazione astronomica anche il test con la stella artificiale Geoptik. Questa mia decisione dipende dal fatto di poter utilizzare uno strumento che analizza una stella con identica luminosità in tutti i test. Per questo motivo, ho un metro di paragone abbastanza preciso.
Sono rimasto molto stupito dall’oculare zoom, che presentava un campo piatto sia a bassi che ad alti ingrandimenti, con stelle perfette sino al bordo estremo. Solitamente, in questa fascia di prezzo, trovo una buona ortoscopicità degli oculari a bassi ingrandimenti, a causa del loro esiguo campo visivo, ma di solito si nota sempre la presenza di astigmatismo e coma ai bordi estremi. Questo non è il caso dell’oculare zoom. L’oculare fisso SEP-25, invece, quantomeno l’esemplare che ho avuto modo di testare, presenta un po’ di astigmatismo a partire circa dall’80% dal centro del campo. È comunque molto piacevole nell’utilizzo ma ho sempre il dubbio che essendo un oculare “refurbished” non sia ben rappresentativo.
L’oculare SEP-38W, invece, propone stelle perfettamente puntiformi sino ai bordi estremi del campo, simile all’oculare zoom. Questo è stato evidenziato anche durante la prova pratica durante l’osservazione astronomica dei campi stellari.
Se dovessi scegliere un paio di oculari da utilizzare con questo telescopio, terrei sicuramente l’oculare zoom, soprattutto per la possibilità di ingrandire fino a 60x nell’osservazione lunare, e l’oculare SEP-38W, in quanto è molto ben corretto sino al bordo.
TEST CON LA USAF CHART A 35 METRI
Il test con la USAF CHART ha prodotto i risultati visibili nella figura 6. Mi sono concentrato principalmente sull’oculare zoom per avere un riferimento con altri strumenti utilizzati, ma ho anche testato gli oculari fissi per confrontarli con l’oculare zoom. Posso confermare che a parità di ingrandimento, il potere risolutivo è stato identico: sono riuscito a distinguere le stesse righe verticali, orizzontali e numeri, sia con l’oculare fisso che con l’oculare zoom. Naturalmente, gli oculari fissi hanno mostrato colori più vividi e un maggiore contrasto e nitidezza, sebbene senza evidenziare differenze significative.
Con l’oculare PER-30W ho notato che riuscivo a distinguere meglio le righe verticali e orizzontali rispetto a quanto visibile con l’oculare zoom. Questo potrebbe essere dovuto anche dal fatto che il mio occhio percepiva meno luce attraverso l’intervallo di ingrandimento variabile oltre a possedere un po’ piu’ di nitidezza.
Per questo motivo, ho apprezzato di più l’oculare PER-30W, che inoltre offre un ampio campo di vista. I risultati del test osservativo sono riportati nella figura, naturalmente, sono molto soggettivi e possono variare da persona a persona in base al proprio acume visivo, alle caratteristiche psicofisiche e alle condizioni di illuminazione e turbolenza atmosferica durante le osservazioni diurne. In tutti e tre gli oculari è presente una leggera aberrazione cromatica, osservabile in maniera inferiore a 20-25 ingrandimenti e più percepibile dai 40x fino a 60 ingrandimenti.
RIFLESSI IMMAGINI FANTASMA
Il test del lampione che compio in tue modalità. ponendolo al centro del campo e poi portandolo subito fuori la zona periferica inquadrata, ha mostrato la presenza di un riflesso a ore 18 in tutti e tre gli oculari, anche se gli oculari fissi mi parevano mostrare meno luce diffusa al centro del campo, non in maniera molto evidente, ma percepibile.
PROVA SUL CAMPO
Birdwatching
Ho trascorso un paio di mattine presso il classico hotspot di Germignaga alla foce del fiume Tresa e durante questo periodo ho avuto modo di osservare la nidificazione di due svassi maggiori, insieme a smerghi, aironi cenerini, gabbiani, cormorani e altri ancora. Essendo uno spotting scope di fascia media, non è realistico aspettarsi una resa dei colori e un controllo dell’aberrazione cromatica paragonabile, ad esempio, alla serie Nikon Monarch. Tuttavia, a bassi ingrandimenti con l’oculare zoom e con l’oculare SEP-25, devo ammettere di aver ammirato delle immagini decisamente nitide, con colori abbastanza brillanti e un soddisfacente contenimento dell’aberrazione cromatica residua, naturalmente. Utilizzando l’oculare zoom a 60x e talvolta osservando aironi grigi anche con l’oculare fisso da 38x, è evidente che ci sia un poco di cromatismo residuo. Per quanto riguarda il peso, le dimensioni e il funzionamento della manopola, sono discretamente buoni; la compattezza e il peso non obbligano l’acquirente ad acquistare, come già evidenziato, montature troppo costose.
Osservazione del paesaggio
Nel paesaggio, tra i vari oculari, ho apprezzato durante il mattino l’oculare fisso SEP-38W per la sua nitidezza e un ottimo campo apparente perfetto fino al bordo, oltre a un discreto contenimento della luce diffusa, senz’altro migliore rispetto all’oculare zoom. Certamente a 60x è possibile ammirare dei dettagli lontani che non sono facilmente percepibili a quasi metà dell’ingrandimento, anche se in questo caso talvolta si può notare un po’ di cromatismo residuo.
Osservazione crepuscolare
Nell’osservazione crepuscolare, non ha un treno ottico luminoso come la serie Monarch o la serie EDG. Sta di fatto che ho apprezzato molto l’oculare fisso 25x. La presenza di un treno ottico meno complesso ha comportato una maggior trasparenza e un campo di vista più ampio, il che mi ha consentito di osservare i caprioli con una soddisfazione maggiore rispetto a quanto possibile con l’oculare zoom 20-60x. In questo caso, vale sempre il detto che meno lenti ci sono, più trasparente e luminoso sarà lo strumento ottico
Osservazione astronomica
Nell’osservazione astronomica, in questa fascia di prezzo ci sono vari piccoli rifrattori, a volte dotati di ottiche che ovviamente vanno accessoriati. Il Nikon Prostaff 5 non è stato concepito per le osservazioni astronomiche. Tuttavia, grazie alla planeità degli oculari, potrete beneficiare di ottime immagini stellari sino al bordo del campo, con stelle perfettamente puntiformi. Solo le stelle più luminose mostreranno un po’ di cromatismo residuo. Anche l’osservazione lunare offre un buon dettaglio, nitidezza e contrasto, soprattutto con gli oculari fissi, come ad esempio il 38x. Certamente, se si desidera percepire più crateri lunari o dettagli dei pianeti più grandi come Saturno e Giove, sarà indispensabile avvalersi del 60x fornito dall’oculare zoom.
PREGI E DIFETTI
PREGI
- Sistema completo: spotting scope con ben tre oculari dedicati.
- Oculari adatti (soprattutto quelli a ingrandimento fisso) per la tecnica del digiscoping e la fotografia sportiva.
- Oculari impermeabilizzati.
- Doppia filettatura nel piedino integrato per l’utilizzo di barre lunghe.
- Strumento impermeabilizzato e riempito in azoto.
- Nitido e contrastato a medio-bassi ingrandimenti con una percezione dell’aberrazione cromatica tollerabile.
- Oculari a sferici.
- Possibilità di utilizzare noti adattatori per la fotografia con lo smartphone, come ad esempio lo SmartScope.
DIFETTI
- L’oculare 25x per l’osservazione astronomica ha mostrato un poco di astigmatismo ai bordi del campo.
- Nelle scene ad alto contrasto si percepisce, a medio-alte ingrandimenti, la presenza di aberrazione cromatica, sebbene ai bassi ingrandimenti sia abbastanza contenuti
IN SINTESI
In conclusione, all’interno di questa fascia di prezzo ci sono varie opzioni offerte dalla concorrenza, quindi è stato utile verificare se il Nikon Prostaff 5 potesse realmente soddisfare gli appassionati. Devo confermare di aver trovato un prodotto maturo, soprattutto dotato di ottimi oculari. Sicuramente l’oculare zoom a bassi ingrandimenti mostra un campo visivo limitato, come la maggior parte dei prodotti simili della concorrenza ma è sfruttabile sino a 60x seppur ci sia un lievissimo calo di nitidezza, come è giusto aspettarsi. La qualità degli oculari e la ottime correzione anche ai bordi del campo, grazie all’uso probabile di elementi asferici, mi hanno fatto preferire questa soluzione rispetto ad altre, sia nell’osservazione sia nella fotografia, grazie alla resa delle immagini che, sebbene talvolta presentino un leggero aberrazione cromatica, mostrano un ottimo contenimento delle aberrazioni geometriche anche ai bordi del campo visivo. Se Nikon sviluppasse un adattatore specifico per le loro mirrorless oltre che per la serie Coolpix penso che potrebbe offrire un kit decisamente completo per tutti gli appassionati del marchio e non solo.
PREZZO E GARANZIA
Il Nikon Prostaff 5 è disponibile al prezzo di 499 euro presso il distributore Nital. Oltre al fieldscope, Nital offre una selezione di oculari: l’oculare SEP-25 è disponibile a 117 euro, l’oculare SEP-38W a 180,48 euro, e l’oculare zoom SEP-20-60 a 189 euro. Acquistando presso Nital, tutti i prodotti sono coperti da una garanzia estesa di dieci anni.
RINGRAZIAMENTI
Ringrazio tutto il team di NITAL per aver fornito l’esemplare di questo test e per le preziose informazioni riguardo al prezzo, alla garanzia e alla disponibilità del prodotto. Vi invito ad acquistarlo direttamente tramite il sito Nikon Store o presso il vostro rivenditore di fiducia. Ricordo ai lettori di Binomania.it che ogni azienda che invia i prodotti in visione firma un patto di imparzialità giornalistica che mi concede la libertà di esprimermi senza restrizioni alcune.
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Piergiovanni Salimbeni è un tester e giornalista indipendente iscritto all’Albo Professionale dei Giornalisti della Lombardia. Si è laureato presso l’Università Statale di Milano con una tesi riguardante : ” I danni da inquinamento elettromagnetico e il caso Radio Vaticana”. E’ responsabile dei siti web: www.binomania.it e www.termicienotturni.it. Pubblica video recensioni sul suo canale YouTube. Dal 1997 collabora con mensili e quotidiani nazionali, sempre nei settori di sua competenza: ottica sportiva, astronomica, fotografica, sistemi per la visione notturna e termica, geologia lunare. Coltiva da sempre la passione per la scrittura, nel 2020 ha esordito con pseudonimo con un editore classico, mentre nel 2022 ha pubblicato su Amazon il suo secondo romanzo “Il Purificatore”, disponibile anche in formato e-book. Nel tempo libero leggi molti libri, pratica tiro sportivo a lunga distanza, fototrappolaggio, digiscoping, fotografia di paesaggio.