Le domande dei lettori

Aggiornato 29.10.2021 

In questa pagina troverete alcune delle domande che ricevo quotidianamente e a cui ho deciso di dare una risposta pubblica.

Vi invito a visitarla spesso, perché sarà sempre aggiornata. Ricordo ai lettori che possono inviare le loro domande compilando questo modulo.

Chi volesse essere citato non solo con il nome ma anche con il cognome, potrà indicarlo in fase di completamento della richiesta.

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DOMANDE E RISPOSTE
(astronomia, birdwatching, osservazione naturalistica, fototrappolaggio, fotografia, consigli per gli acquisti, scelta del  binocolo, scelta del telescopio, e altro ancora!

 

Oggetto: visione termica e visione notturna

Buon giorno Salimbeni, ho scoperto i suoi ottimi video su Instagram e sono entrato con gioia in questo particolare mondo. Sono di professione un naturalista e un videomaker esperto di riprese naturalistiche, vorrei affiancare alla mia videocamera professionale Canon un sistema di ripresa notturna ma non so se preferire i visori termici o i visori notturni. Le cosa mi consiglierebbe? il mio budget è di circa 3000-4000 euro.

Complimenti e buon lavoro
Marco Righetti 

 

Caro Marco, in primis complimenti per la sua attività professionale. Difficile rispondere, visto che si tratta di scelte molto personali. Le posso eventualmente elencare i pregi e i difetti dei due sistemi, anche di fronte a un mese di lavoro notturno per la ripresa del bramito. Sul campo un buon visore notturno dotato di una torcia IR è in grado di illuminare soggetti distanti sino a 250-300 metri con un  un potere risolutivo che è proporzionale all’obbiettivo frontale, agli ingrandimenti e nel caso dei visori digitali alla dimensione del sensore. Le scene riprese, inoltre, sono molto piu’ naturali con un bianco e nero che mostra la maggior parte dei dettagli dei soggetti ripresi. Tuttavia sono pressoché inutilizzabili in presenza di nebbia, un fattore che dovrebbe considerare visto che io non conosco i suoi luoghi abituali di ripresa. Le posso confermare che senza un visore termico non avrei potuto ottenere alcune scene riguardanti l’accoppiamento dei cervi . Di contro la “traccia termica” è molto irreale e le dimensioni dei sensori piu’ grandi non superano ancora i 700pixel. Se dovesse optare per delle riprese impossibili con la visione notturna, il termico sarebbe senz’altro una bella soluzione. Io mi aspetto grandi novità nel 2022, con sensori da almeno 1000 px. Se non ha fretta potrebbe essere molto utile attendere ancora qualche mese. Cari saluti.

Piergiovanni

Oggetto: collimazione Maksutov Netwon

Ciao Piergiovanni ho letto con estremo interesse la tua recensione del Maksutov-Newton MN68.
Ho comprato questo telescopio nel mercato dell’usato ma è scollimato e vorrei capire come sistemarlo.  
 Grazie per l’attenzione
 Tiziano

 

Oggetto: Kowa Highlander

Caro Salimbeni, la saluto dicendo che la sua recensione del Kowa Highlander non mi ha fatto dormire per qualche giorno, non riesco ancora a comprendere come mai dopo la presentazione dei nuovi binocolo APM, Oberwerk, IBIS, il Kowa mostri ancora un notevole fascino. Mi potrebbe dire perché dovrei preferirlo a soluzioni piu’ economiche? Grazie. Franco

 

Buon giorno Franco, in effetti il Kowa Highlander non fece dormire neppure me quando lo provai per la prima volta a casa di Luca Mazzoleni. Ricordo benissimo quel pomeriggio. Stavano testando un binoscopio costruito da Luca, con due rifrattori ED da 102 mm e specchi Matsumoto. Arrivò Corrado Morelli e piazzò quel minuscolo binocolo a fianco dei due rifrattori. A 50x l’immagine del Kowa era incredibilmente nitida e contrastata. Fu proprio quello a convincermi a fare il grande passo. Sa, attualmente la qualità dei nuovi binocoli “made in China” è molto elevata, utilizzano ottiche ED o SD e hanno la possibilità di farci osservare a ingrandimenti piu’ elevati dei 50X consentiti da Kowa. Dell’Highlander, però apprezzo ancora la compattezza, la costruzione molto robusta, mi è capitato di vedere soltanto un esemplare leggermente scollimato, ma decine di Kowa in perfetto ordine anche dopo anni di utilizzo un po’ estremo. Lo stesso non posso direi per i prodotti di nuova costruzione. Le celle degli obiettivi Kowa, inoltre, sono dotati di un doppio eccentrico e la gabbia che contiene i prismi e un capolavoro costruttivo. Inoltre, il sistema per il fissaggio degli oculari si è sempre rilevato, ottimo e ben impermeabilizzato. Personalmente ho usato il Kowa anche sotto la pioggia ma avrei qualche remora a farlo con i suoi successori. Cosa dire? Il Kowa è ancora un punto di riferimento e soprattutto è stato preso come riferimento per la produzione di APM e Oberwerk. Sarebbe bellissimo vedere un nuovo Kowa Highlander con le fantastiche ottiche del TSN-99.Tocca  a lei decidere, analizzando pregi e difetti e le sue esigenze personali. Cari saluti

Piergiovanni

 

Ciao Tiziano,  la collimazione di un  sistema ottico Maksutov Newton è equivalente a quella che si utilizza per la regolazione di  un riflettore newtoniano , l’unica differenza è data dalla assenza della razze che sostengono il secondario,  in questo caso, sorretto dal menisco correttore. La modalità, in ogni caso, è abbastanza semplice da descrivere ma un po’ ostica da svolgere alla perfezione soprattutto le prime volte e  se si opera senza l’aiuto di un’altra persona. La prima operazione da compiere è quella di verificare l’esatta collimazione dello specchio secondario. Per far questo si deve posizionare il tubo ottico  privo di tappo verso il cielo diurno ed analizzare, osservando attraverso il porta-oculari, la posizione dello specchio che rifletterà l’immagine del suo occhio. In questo caso, per far si che il tuo occhio sia posizionato esattamente al centro del porta-oculari è possibile adottare  ( se ne hai ancor in casa) un vecchio tubo porta pellicole fotografiche forato al centro oppure un vecchio oculare danneggiato e quindi inservibile al quale dovrai , ovviamente, togliere le  lenti.  Durante la regolazione non  devi agire sulla vite centrale che regge lo specchio per non variarne l’assialità,  tranne quando  l’immagine del secondario al posto di essere circolare risulterà  ovale. In questo caso  dovrai svitare anche la vite che lo sostiene e posizionarlo esattamente verso il tubo che contiene l’oculare sino ad osservare una immagine circolare.

Dopo aver collimato il secondario  dovrai agire sul sistema ottico del primario, dove sono ben visibili sul fondo della cella  tre coppie di viti, agendo su di esse, si dovrà spostare  il riflesso del tubo porta-oculare esattamente al centro della immagine prodotta dal secondario. A questo punto non rimarrà che attendere una serata dall’ottimo seeing per apportare le ultime correzioni agendo sulle coppie di viti appena citate dopo aver analizzato un’immagine di diffrazione stellare ad alti ingrandimenti. 
Buone osservazioni. 
Piergiovanni

 

Oggetto: binocoli stabilizzati

Buongiorno Piergiovanni e tanti complimenti per l’eccellente qualità del tuo lavoro. Sarei interessato ad acquistare un binocolo stabilizzato e ho letto con molto interesse ed attenzione la tua recensione del FUJINON TECHNO-STABI TS-X 1440, reputando estremamente interessante la caratteristica di questo prodotto di arrivare ad una correzione delle vibrazioni di 6 gradi.  Vorrei porti qualche domanda:
hai in programma nel prossimo futuro una comparativa su questa tipologia di oggetti?

  1. potresti segnalarmi altre opzioni qualitativamente paragonabili?
  2. esistono sul mercato prodotti con maggiori ingrandimenti sulla stessa fascia di prezzo (o comunque non sostanzialmente differente)?
  3. hai avuto modo di valutare la tecnologia di stabilizzazione su prodotti Sig Sauer?

Grazie per il tuo tempo e un caro saluto a te.

Walter

Caro Walter, grazie per i complimenti. Secondo la mia opinione la stabilizzazione del nuovo Fujinon 14×40 è tra le migliori, se non la migliore per l’utilizzo nautico. Purtroppo non ci sono molti concorrenti, nel senso che il Canon 15×50 stabilizza solo +- 0.7°, lo Zeiss 20×60 ritengo sia un po’ troppo ingombrante e non è impermeabilizzato egregiamente come il Fujinon. Ci potrebbe essere la opzione dei nuovi stabilizzati tipo Sig-Sauer e Kite Optics,  ma non ho ancora avuto il piacere di ricevere un esemplare da Sig Sauer. Penso che dovremo attendere ancora un bel po’.Resta sintonizzato su Binomania.it e sul canale YouTube. Cari saluti.

 

Caro Piergiovanni scusa per l’ora tarda, avrei una domanda da porti. Se dovessi scegliere come fotografare gli animali cosa preferiresti: il teleobiettivo o lo spottingscope con un telefono o una mirrorless?
Grazie e ..buona notte:-)

Michele Rosi

 

Ciao Michele, non ti preoccupare, dormo pochissimo e come vedi sono qui, anche alla una di mattina, pronto a risponderti 🙂 Direi che una tecnica non esclude l’altra, onestamente però quella che mi da piu’ soddisfazioni e piu’ emozioni e la classica caccia fotografica, la capacità di riuscire a studiare la zona, la specie e alla fine scattare una foto da vicino senza disturbare il soggetto. Il digiscoping lo prediligo principalmente per certi tipi di ripresa dove non è possibile o permesso avvicinarsi alla specie. A volte è piu’ utile a un birdwatcher nudo e crudo che ama avere una testimonianza del proprio avvistamento che a un purista fotografo che predilige una stupenda inquadratura, un ottimo sfocato e una nitidezza eccellente.

 

Buon pomeriggio Piergiovanni

Scusami che ti faccio sempre domande….

La fluorite del 128 può deteriorarsi se è stato X tanti anni 15/20…. Chiuso nella sua confezione di cartone . Dicono che essendo igroscopica e avendo tanti anni, il rifrattore e’ facile che nn abbia più le caratteristiche, o, ne abbia ancora per poco tempo. (Quindi vale molto poco…dicono) io nn so quanti ne abbia il tuo 128. Tu mi puoi dire se e’ tutta verità’ quello che dicono…. Io credo se fosse rimasto all’umidità’…. Grazie Piergiovanni 
Paolo

 

Ciao Paolo, nella lente frontale del Takahashi FS 128 è presente un trattamento superficiale molto resistente che evita proprio tale problema. Devi semplicemente fare un po’ di attenzione,  ma nulla di così impraticabile. In inverno quando c’è moltissima escursione termica tra l’esterno e l’interno,  personalmente porto dentro il tubo ottico avvolto in una  coperta per non far formare la condensa. Dopo di che tolgo i tappi e lo lascio asciugare in un ambiente di casa che non sia troppo vicino a fonti di calore, come ad esempio un calorifero  o un camino (preferirei non fargli subire uno shock termico magari da -12 a +25). Lo lascio asciugare per un paio di ore e infine inserisco il silica gel all’interno del focheggiatore e all’interno del paraluce. Ci sono appositi contenitori, ma puoi anche costruirli con poca spesa.

Mi sento anche di sfatare il mito che la fluorite si graffi facilmente. Questo è l’obiettivo del mio Takahashi FS128 dopo anni di uso e qualche operazione di pulizia, basta avere solo un po’ di accortezza. Anni fa un “noto astrofilo” provo’ a vendermi  un  esemplare con la lente frontale completamente graffiata, asserendo che era la normale “vita” di un doppietto alla fluorite che era destinato a graffiarsi anche con una semplice pulizia! Da non credere..

Per il resto, goditi tranquillamente il tuo telescopio.

Buona serata.

Buon pomeriggio Piergiovanni,  ti seguo e ti faccio i complimenti per il sito. Gradirei un tuo prezioso consiglio per l’acquisto di un binocolo 8×32(Leica ultravid?). Posseggo uno Swarovski 8,5 x 42 ed un cannocchiale Swarovski ATS 80 HD. Vivo in Abruzzo ed ho la fortuna di poter osservare gli orsi marsicani.

 Ciao, bellissimo posto quello in cui vivi!  Il Leica Ultravid 8×32 è un ottimo prodotto che ho sempre apprezzato per la nitidezza in asse e la resa dei colori, quindi se volevo una conferma da parte mia, l’hai avuta 😊 Buone osservazioni!

 

 

Spett. Dott. Salimbeni,

la disturbo per chiederle un suo prezioso consiglio sull’acquisto di un binocolo che userei per l’osservazione natura paesaggi e anche animali. Dopo aver letto varie recensioni mi sarei orientato su un 10×42 con un budget che nel caso valesse davvero, appena potrebbe arrivare sui 1200 euro.  

Ecco i modelli che avrei selezionato:

1) Zeiss Conquest HD 10x 42

2) Nikon Monarch 7  10x 42

3) Steiner Wildlife 10×42

4) Swarowsky SLC 10x 42  

Ecco quale di questi modelli mi consiglierebbe? e se per lei ce ne fosse un altro migliore di questi o piu’ recente a parità di prezzi quale sarebbe il suo consiglio? La ringrazio anticipatamente se riuscirà a rispondermi

  Alberto

 

 Buon giorno Alberto, nessun disturbo, mi fa piacere rispondere ai lettori anche se spesso in ritardo a causa dei vari messaggi che ricevo quotidianamente. Tra i binocoli da lei proposti se dovessi fare una mia mera scelta personale opterei per lo Zeiss, oppure per lo Swarovski SLC, le consiglio di andare a leggere le recensioni su binomania, per avere una precisa descrizione delle mie impressioni. Inserirei pero’ anche altri “due arrivi” che ho avuto il piacere di testare in questi mesi, al posto del Monarch 7, opterei senz’altro per il Monarch HG, non disdegni inoltre il Fujinon HC Hyper Clarity, perché secondo il mio avviso, potrebbe far impallidire alcuni “Media-Gamma” molto piu’ famosi. Anche di questi trova sempre le recensioni su Binomania.it (e in alcuni casi anche sul canale YouTube)

Cari saluti

Piergiovanni

 

 

Buongiorno sig. Piergiovanni, mi perdoni ma non riesco ad iscrivermi al forum per poter mettere in vendita il mio binocolo. Può gentilmente inviarmi le info per l’iscrizione ed i passaggi? Cordialmente.

Matteo

               

Buon giorno Matteo. Mi dispiace, trovi delle difficoltà.

Ecco il procedimento.
Devi andare su: https://www.binomania.it/phpBB3/ucp.php?mode=register
Accettare la GDPR e infine iscriverti, ricordandoti di inserire Nome, password e mail e la conferma di registrazione (devi rispondere  a una semplice domanda)

Buona partecipazione.

Gentile Binomania,
Ho letto proprio ieri su un gruppo Facebook che esistono binocoli con una profondità di campo di 14 metri? Cosa significa?
Cari saluti.
Giorgio Alessi

Buon giorno giorno, nel settore dei binocoli la profondità di campo è la capacità che ha un binocolo di mostrare una porzione di campo inquadrata perfettamente a fuoco. A livello teorico è data dal quadrato dell’ingrandimento, quindi un 7x mostra una immagine completamente a fuoco da 49 metri sino all’infinito, un 10X, da 100 metri un ipotetico 5X , da venticinque metri. In realtà grazie alla nostra compensazione visiva è possibile che il sistema occhi-cervello, accomodi ancor di piu’ l’immagine, ma non a un punto tale da poter avere tutto a fuoco da 14 metri sino all’infinito. Per tale motivo la giudico la solita stima ottimistica citata da molte aziende che lascia il tempo che trova. Cari saluti

 

Gentilissimo Piergiovanni,

è da poco che seguo le tue recensioni e le trovo molto interessanti.

Volevo chiederti dei consigli per l’acquisto di un binocolo per birdwatching.

In realtà per il lavoro che svolgo, lavoro come ricercatrice in ambito ornitologico, dovrei optare per un binocolo top di gamma, ma non mi trovo ora nella posizione di poter spendere quanto richiesto per quei modelli.

Il mio budget è limitato a 400-500 euro.

Il binocolo che ho usato fino ad oggi e perso poco tempo fa era un Celestron Outlander XL 10×42 comprato più di 12 anni fa. Sinceramente mi ero trovata bene con questo modello ovviamente non era ai livelli dei piu’ costosi Zeiss o Leica etc..

Vorrei quindi cogliere l ‘occasione adesso per passare a qualcosa di un po’ meglio.

Tra le caratteristiche da considerare sicuramente direi la presenza del correttore per le diottrie. Porto gli occhiali da sempre e generalmente non mi piace usarli quando guardo col binocolo.

Opterei per ripetere l’esperienza con un binocolo 10x (almeno) di ingrandimenti a meno che tu non abbia consigli a riguardo.

Sono minuta, per cui eviterei binocoli eccessivamente grandi e pesanti da portar dietro in escursioni o lavoro di campo.

Se potessi suggerirmi qualche modello in questa fascia di prezzo mi sarebbe sicuramente di aiuto.

Magari anche un suggerimento per un paio di modelli leggermente più prestanti nel caso decida di fare uno sforzo sul budget da spendere. Avevo visto la tua recensione sul Fujinon HC 8×42 Hyper – Clarity  che se non sbaglio si aggira sui 870 euro. Mi era sembrato che tu fossi soddisfatto delle caratteristiche di questo modello. Ti ringrazio in anticipo . Un cordiale saluto. Letizia Campioni

 

Carissima Letizia, complimenti, in primis per il tuo lavoro.  Nella fascia di prezzo sui 400 Euro, anche a te posso consigliar i seguenti binocoli.

Nikon Monarch 7 8×42
Meopta Meopro Hd 8×42
Vortex Viper HD 8×42

Zeiss Terra ED 8×42
Kowa BD II XD 8×42

Riguardo il Fujinon, si, mi è piaciuto particolarmente, per resa dei colori, nitidezza, contrasto e contenimento dell’aberrazione cromatica. L’unico “difetto” se così si può definire e che potrebbe graffiarsi un po’ visto in alcune parti “metallizzate”. Fai attenzione alla estrazione pupillare, però, visto che mi è parsa inferiore ai 18 mm dichiarati.

In quella fascia di prezzo mi sento anche di consigliarti il Meopta MeoPro Air HD https://www.binomania.it/meopta_air/ , oppure lo Zeiss Conquest HD 8×42

 

 

Salve, sono un neofita appassionato di astronomia.

Non ho mai posseduto strumenti “seri” e vorrei acquistare un binocolo che mi consenta di osservare il cielo senza l’obbligo del treppiedi. Ho provato a leggere il più possibile nei forum, ma ho trovato tutto e il contrario di tutto. Fermo restando il budget che non voglio superare di €200, secondo il tuo autorevole parere quale è il miglior binocolo possibile? La mia attenzione si è fermata sulle serie Aculon e Action EX di Nikon ma considerando che la serie EX costa circa il doppio.

L’incertezza più grande resta l’ingrandimento: 7×50, 10×50, 12×50, 16×50 ? Quale mi consigli?

 

  Ciao, se il tuo budget è inferiore ai duecento euro è molto difficile trovare qualcosa di veramente performante, soprattutto perché agli astrofili piace vedere le stelle puntiformi sino al bordo del campo TS MARINE 10×50 ED APO o marchiato come preferisci. Riguardo i formati da te citati, escluderei il 7×50, la differenza principali tra un 10×50 e un 16×50 sussiste nell’ingrandimento che potrebbe mostrarti maggiormente i crateri lunari o altri dettagli su soggetti un po’ ostici per un 10X, ma saresti costretto a optare per un cavalletto, visto che è molto difficile gestire a mano libera, ingrandimenti superiori a 10X, ergo la mia scelta propenderebbe per un buon 10×50 come quello citati. Il pregio del NIkon ACtion EX, sarebbe la messa a fuoco centrale, che pero’ non è un fattore preponderante se lo userai prettamente per osservare il cielo.
Cieli Sereni

 

Corpo del messaggio:

Buongiorno,

le scrivo per avere un parere in merito alla scelta di un binocolo sulla fascia 8×32.

Leggendo e rileggendo nei forum le varie impressioni quello che ho ottenuto sono sempre più dubbi. Ma vengo al sodo.

Ordino quello che sulla carta poteva essere un buon prodotto, anche per il budget che mi ero dato, un Vixen Atrek II 8×32. Quando lo sono andato ad usare mi sono accorto che era come guardare in un acquario inoltre se era a fuoco al centro non lo era nei bordi e mi creava affaticamento. Non ultimo il comando di messa a fuoco veramente non all’altezza della costruzione che devo dire buona.

Io non avendo mai avuto i prismi a tetto non sò se si comportano tutti allo stesso modo ma adesso mi ero focalizzato sul pentax 8×32 DCF WP modello di diverso tempo fa, entro il mio budget, ma made in japan solo che non potendoli provare non so come si comportano.

 D’altronde per un modello molto portabile non ha senso per me arrivare a spendere oltre € 500,00.

 Chiedo un aiuto se possibile

Saluti Stefano

 

P.S. Complimenti per la tua passione

 

Ciao Stefano, grazie per i complimenti. Se non puoi spendere oltre 500 euro, difficilmente troverai prodotti nella fascia di prezzo del Vixen Atrek II (costa meno di 200 euro)  che potranno soddisfarti completamente. La correzione delle aberrazioni geometriche al bordo prevedere la progettazione di schemi ottici spesso costosi e complessi che quando uniti a un campo grandangolare, possono arrivare a farti spendere oltre 1500 euro.

Un binocolo con un buon rapporto prezzo prestazioni, rimane sempre il prisma di Porro nella versione 6×30, 8×30 di cui ho parlato spesso su Binomania, lo vende ad esempio Kowa, ma lo ha in catalogo anche Vixen. Ecco, questa potrebbe essere una valida soluzione per iniziare. Ti invito a vedere questa mia video recensione https://youtu.be/VSWDvWKrnrY e a cercare su Binomania le recensioni di questi piccolo Porro. Cari saluti.

 

 

Caro Piergiovanni,

Mi sono avvicinato da poco al mondo dei binocoli e spotting scopes passando per la fotografia.  Dopo aver iniziato a muovere i primi passi, mi sono reso conto che a livello globale, non solo Italiano, le informazioni a riguardo sono alquanto scarse e poco dettagliate. Tanta ammirazione quindi ed un grazie per il canale che hai creato, e dal tipo di divulgazione che porti avanti, con i migliori auguri per svilupparlo al meglio. Colgo l’occasione per farti alcune domande e forse adesso che ci penso, poterti dare uno spunto per uno dei video potenzialmente più “virali” sui binocoli (secondo me): “Binocoli Carl Zeiss vintage”

 Mio padre ha tuttora un comune 8×30 CZJ Jenoptem acquistó all’epoca da una rivista fotografica, e grazie a questo esemplare, quasi mint/intonso, che mi sono avvicinato al genere. Ora sebbene gli Zeiss vintage siano tra i più popolari binocoli vintage, non ho personalmente trovato molte informazioni tra i vari modelli, e comparazioni sul campo, ecc. La domanda che ti faccio è la seguente: Quali degli Zeiss vintage ancora in circolazione vanno prediletti per qualità ottiche e perché?

P.s. a favore della mia tesi di cui sopra, il primo video che mi fece scoprire il tuo canale fu proprio la comparativa tra il Kern Aarau, Carl Zeiss West e Swarovski Habicht, coincidenza? Forse… Un cordiale saluto. Cordially
Marco

 Ciao Marco, in primis, grazie, per i complimenti, noto con piacere che il canale YouTube sta portando nuovi appassionati su Binomania, anche se in realtà, il sito è presente on-line dal 2006 😊. Riguardo i binocoli Zeiss vintage, ci sarà senz’altro l’occasione giusta per scrivere un articolo storico molto completo, ma come comprendi sarebbe un po’ difficile dare una risposta completa ed esaustiva all’interno di questa rubrica. Ci sono stati molti binocoli Zeiss che mi hanno colpito per le loro prestazioni: potrei citare, ad esempio, lo Zeiss Oberkochen 8x30B,  lo Zeiss BLC 7×50 Kriegsmarine, lo Zeiss Dodecarem 12×50 B, oppure lo Zeiss Asembi. Rimane sempre il problema di trovare esemplari in perfetto ordine e che non richiedano evidenti e costosi interventi di manutenzione e riparazione. Se vuoi, scrivimi nuovamente e fammi sapere in che settore li vorresti utilizzare (paesaggio, birdwatching, oppure astronomia). Un caro saluto.

 

 

Ciao sono un tiratore da lunghe distanze, oltre i 300 metri e sto cercando uno spotting scope da usare sia in poligono che all’aperto, almeno 60 ingrandimenti, con focale da 90 per verificare dove effettivamente metto i colpi sparati. Non so cosa acquistare senza svenarmi, potrebbe anche andarmi bene un scope per le stelle, magari cinese, senza spendere troppo. Grazie. Giacomo.

 

Caro Giacomo, se non vuoi spendere troppo ti consiglio l’acquisto di un piccolo Maksutov Cassegrain da 90mm, ti invito a vedere la mia recensione su YouTube. https://youtu.be/PxfJcE7uaZY

 

  

Ciao Piergiovanni,

son finito sulla tua pagina, dove recensisci il telescopio in oggetto, cercando il modo di rimuovere il peso dietro il primario ma, quando parli della procedura eseguita dall’ing. Paolo Lazzarotti e rimandi al box, ecco, io questo box non l’ho trovato :D. Due domande:

Potresti per piacere postarmelo o correggere la pagina, includendolo? Nel caso io scoprissi, alla fine, che il tutto sarebbe molto complicato (parlo della rimozione del peso) conosci qualcuno che dietro equo compenso potrebbe farlo? Considera che abito a Reggio Emilia ma se ne vale la pena sarei disposto a muovermi (ovviamente nei giusti limiti) 

 

Ciao, non tutti sanno che per un certo periodo Meade, propose anche il tubo ottico del Maksutov senza contrappeso che era necessario per le versioni su forcella LX50 e LX200. Personalmente ho posseduto due Maksutov Cassegrain della Meade, nel corso degli anni, uno già privo di contrappeso e l’altro con contrappeso. La rimozione è alquanto semplice, quanto brutale, ma la consiglio unicamente a persone un po’ esperte che sanno “dove mettere le mani”. Dopo aver rimosso le componenti ottiche è necessario staccare il contrappeso che è saldato in vari punti al tubo ottico. Sostanzialmente le uniche differenze che verificherai riguarderanno un notevole alleggerimento del tubo ottico e una miglior ambientazione interna grazie alle ventole che potranno lavorare in modo ottimale. Ti invio una fotografia dell’epoca. Non è piu’ presente il box perché era stato curato da Paolo Lazzarotti e dovrei chiedere il suo consenso nella pubblicazione. Lo faro’ nei prossimi giorni, anche perché non sei il primo a pormi questa domanda. Per ciò che concerne un bravo tecnico potrei consigliarti Davide Dal Prato della Torre del Sole https://lofficina.eu/team/davide-dal-prato/

 

Corpo del messaggio:

Buongiorno, Mi chiamo Pietro De Col, sono da poco iscritto al suo canale YouTube e le faccio i miei complimenti, siccome abito a cortina di Ampezzo volevo un suo parere riguardo ad un binocolo che vorrei comperare per osservare la fauna più che altro cervi, caprioli e camosci.

Il mio budget sarebbe 400-600€ lei mi può consigliare qualcosa?

Qua i cacciatori della zona mi hanno consigliato un 10x 42 però non volevo spendere troppo per il mio utilizzo

 

Grazie mille

Pietro De Col

 

Buon giorno Pietro, se il suo utilizzo fosse diurno il 10X42 potrebbe essere un valido compromesso tra gestione a mano libera, diametro e luminosità, tuttavia un 8×42 sarebbe piu’ luminoso per un eventuale uso crepuscolare. In quella fascia di prezzo ci sono vari prodotti interessanti. Le farò, semplicemente, qualche nome:

Nikon Monarch 7 8×42
Meopta Meopro Hd 8×42
Vortex Viper HD 8×42

Zeiss Terra ED 8×42
Kowa BD II XD 8×42
Cari saluti

 

Buonasera Piergiovanni, sono Alessandro. Mi ha risposto sul commento al video su YouTube dell’Ibis 120.

Sto valutando l’acquisto di un binocolo con oculari intercambiabili. Sono un amante del cielo profondo e posseggo un Dobson da 18″ e altri strumenti. Vorrei pero trovare un binocolo performante sul deep e che mi consenta anche qualche visione di pianeti e luna decenti. Sono consapevole che questi binocoli non sono telescopi, infatti per i pianeti in futuro potrei poi affiancarci un C8.

L’indecisione e se orientarmi sul 100 ED o sul o sul 120 Semi apo. prezzo simile, l’ED spinge più su ingrandimenti mentre il 120 ha qualche cm in più.

Per la tua esperienza su cosa ti orienteresti?

 Ciao Alessandro, personalmente possedendo già un telescopio Dobson di grande diametro, opterei per sfruttare i benefici di un ottimo binocolo, senza esagerare con l’ingrandimento. Acquisterei un binocolo con ottiche SD, APO, tipo l’APM SD oppure l’Oberwerk 100 SD.

 

 

Buonasera Piergiovanni, volevo farle i complimenti per il suo nuovo canale YouTube, sono un astrofilo da trent’anni e non avevo ancora avuto il piacere di vedere delle recensioni imparziali e professionali, visto che altri canali sono spudoratamente sponsorizzati da aziende del settore con personaggi poco esperti ma di impatto. Ascolto sempre solo pregi e mai, dico mai, nessun lato negativo. Vengo al sodo, se dovessi comprare un binocolo di alta qualità per guardare la luna ad alti ingrandimenti, cosa acquisterebbe.

Cieli Sereni

Massimo

Caro Massimo, grazie per i complimenti, non posso giudicare le scelte di alcune aziende o il modus operandi di altri appassionati.  Personalmente su Binomania collaboro con le aziende che mi lasciano libero di citare le mie impressioni, compresi i difetti. Sto semplicemente cercando di trasportare la mia passione per le ottiche anche su YouTube anche se preferisco ancora scrivere articoli e corredarli di fotografie.. Venendo alla tua domanda, senza dubbio dovresti acquistare un binocolo con almeno ottiche ED APO o SD (APO). Se sei astrofilo da molti anni e osservo con i telescopi, necessiti di un binocolo che mostri poca aberrazione cromatica nella osservazione lunare.

Cieli Sereni anche a te.

Piergiovanni

 

 

Buonasera da qualche tempo seguo i suoi interventi e mi sono iscritto al canale Youtube. Sono appassionato di escursioni in montagna. Vorrei acquistare un binocolo atto allo scopo ma ho visto che il range di costi varia molto. Sono a chiedere la cortesia se possibile di indicazioni. Non riesco a capire se meglio 8x 25 o 8×42, sempre riguardo per la mia attività. Ultimo ma non ultimo propone oppure è disponibile per delle serate? Grazie dell’attenzione Silvano


Buona sera Silvano, difficile consigliarle cosa potrebbe essere meglio per lei. In linea di massima chi va in montagna per delle lunghe escursioni predilige un binocolo compatto, tipo l’8×25. L’appassionato invece di fauna “crepuscolare” potrebbe preferire un prodotto tuttofare e abbastanza luminoso come l’8×42 e..in certi casi la via di mezzo, l’8×32 è spesso la soluzione migliore. Riguardo la disponibilità di organizzare serata, la invito a visitare questa pagina:  https://www.binomania.it/consulenza/

Cari saluti

 

 Spett. Dott. Salimbeni

Cortesemente potrebbe darmi un giudizio sul binocolo 34 x 110. La qualità è simile al 28×110? Gli ingrandimenti sono reali ossia 34? Anche per il 28 gli ingrandimenti sono reali? Grazie. Antonio

Buon giorno Antonio, i binocoli con ottiche da 110 mm hanno decretato, qualche anno fa la capacità dei cinesi di produrre binocoli di alta qualità. In Italia furono importati per la prima volta dalla General Hi-T nei formati da 85 mm e 110mm. Su binomania trova varie recensioni a riguardo. Non ho avuto il piacere di testare la versione da 34X che vedo molto adatta alle osservazioni astronomiche, presumo che l’ingrandimento sia reale, come lo era l’esemplare da 28X che testai anni fa. In linea di massima sono buoni prodotti soggetti a soltanto due problemi: la scollimazione, magari dovuta al trasporto e l’acquisto di un supporto molto stabile, sia per il peso che per il rapporto leva.

 

 

Ciao Piergiovanni,

volevo chiederti un consiglio sull’upgrade del mio binocolo Minox BF 10×42 BR (vecchia versione quella con la godronatura sul rivestimento). Pur trovandolo un binocolo onesto, mi sono reso conto dei limiti che ha e volevo migliorare la qualità delle mie osservazioni. Vado in montagna e cammino abbastanza specie nel parco d’Abruzzo e le mie osservazioni sono panorami e fauna grossa (Orsi, Cervi, camosci), ma non disdegno occasionalmente avifauna.

Puoi consigliarmi un binocolo 8×42 che sia un buon miglioramento rispetto alla situazione attuale e magari abbia un prezzo non da top? Ti ringrazio anticipatamente

Giovanni

 Ciao Giovanni, in primis, complimenti per le zone che frequenti e non nego mi piacerebbe vivere proprio in quella zona. Riguardo l’upgrade del tuo precedente binocolo ti posso dire che nella fascia compresa tra i 500 e i 1100 euro ci sono molti prodotti interessanti, dai Vortex Viper HD,  ai Kowa BD XD II, , ai Meopta Air, ai  Fujinon HC sino ad arrivare ai Nikon Monarch HG. Ti consiglio di leggere le loro recensioni che puoi trovare su Binomania.it

 

Buongiorno. Possiedo un Carl Zeiss Jena 10×50 degli anni 80 di mio papà. Negli anni 90 a causa di una caduta è stato sistemato (Credo da DUSI e ROSSI di Milano) sostituendo i prismi (non so se entrambi). Ora vorrei risistemarlo (soprattutto per la visone a larghissimo campo) in quanto le ottiche (o i prismi o entrambi) si sono opacizzati e mancano di contrasto.  In termini di pulizia dell’immagine andiamo maluccio. Il Nikon Aculon 10×50 (solo per fare un esempio) ovviamente vince a mani basse. So che la domanda è difficile ma vorrei sapere se il costo della riparazione ne fa valere la pena.   Grazie

 

Buon giorno, la sua è una domanda molto sovente, ci sono tanti appassionati che devono riparare un binocolo usato e purtroppo spesso il prezzo per la riparazione potrebbe superare il valore dello strumento. Altre volte, invece, è molto difficile reperire i pezzi di ricambi. Se ne vale la pena? Dipende. Se il binocolo ha un valore affettivo, senz’altro. Ho visto persone spendere cifre folli anche per riparare moto d’epoca, in altri casi, meglio tenere il vintage nella vetrinetta e investire i soldi per un Top di Gamma, magari da pagare a rate che la divertirà per anni ed anni.

Buone osservazioni

 

 

Buongiorno le scrivo perché vorrei avere un consiglio sull’acquisto di un binocolo. Ero interessato a un 8×32 di fascia medio bassa. Ero indeciso sul Vortex Diamondback HD 8×32 o sul Hawke Frontier HD 8×32( o Endurance  ed). Altrimenti se decidessi di  spendere qualcosa in più ero indeciso tra il Kowa BD II XD e lo Zeiss TERRA ED. Sapremmo darmi un consiglio o paragone tra i diversi prodotti o eventualmente consigliarmene altri? Grazie per il suo tempo buona giornata.

Lorenzo

Caro Lorenzo, a dispetto di molti appassionati che consigliano prodotti mai provati, preferisco tacere. Non ho infatti mai osservato con i modelli Hawke da te citati e non saprei cosa dire. Posso solo confermati che il Vortex Diamond è un buon prodotto come rapporto prezzo-prestazioni. Tra Kowa e Zeiss ci sono delle differenze che per alcune persone potrebbero decretare una scelta senza rimpianti. Invito anche a te a leggere le recensioni complete di questi binocoli che trovi su Binomania.it

Buona scelta!

 

 

Ti contatto in relazione alla richiesta di opinioni che hai avanzato qualche tempo fa sui progetti di Binomania per il 2021. Mi sembra, infatti, di aver capito che anche YouTube sia diventato per il tuo progetto un canale fondamentale. Oggi pomeriggio leggevo una discussione su Cloudy Night sul nuovo Swarovski NL Pure. Ho notato che hai segnalato la tua Anteprima ma non la recensione. Ecco, ho pensato se non sarebbe produttivo, per il tuo progetto, investire su un mercato più ampio. Gira e rigira in Italia siamo “quattro gatti” per un argomento (quello delle ottiche sportive) comunque di nicchia. Mi è piaciuta molto l’idea delle video-recensioni. Le trovo molto dirette, dinamiche. Fanno presa. Soprattutto, al netto delle tue competenze nel settore hai anche una naturale capacità comunicativa ed empatia con il fruitore. Perché, quindi, non espandere il prodotto sul mercato internazionale? Penso a Cloudy Night ma immagino esistano tanti altri canali, in modo da intercettare un consenso più ampio da veicolare su YouTube.

Per le recensioni in forma di articolo penso funzioni google translator. Ma per le video-recensioni si tratterebbe di inserire il testo in inglese di ciò che spieghi. Certo è un lavoraccio ma potrebbe valerne la pena. Addirittura girare i video direttamente in inglese (mi pare sia una lingua che conosci bene). Magari sarebbe uno sprone per noi lettori un pò a crudo della lingua. E’ un’idea buttata li. E sono sicuro che ci avrai già pensato. Il punto è che si tratta di raggiungere il maggior numero di utenti interessati e il mercato italiano è saturo.

Forse avresti fatto cosa buona se ti fossi interessato da sempre di tecnologia. Quando i vedo i numeri di Galeazzi su YouTube (recensioni sugli smartphone) penso che possa essere un lavoro a tutti gli effetti! Un caro saluto e in bocca a lupo per i tuoi progetti!  

Fulvio

 

Carissimo Fulvio grazie per i preziosi suggerimenti. Esiste soltanto un problema reale: il tempo. Per produrre un video settimanale occorrono almeno due giorni e mezzo, spesso tre. Senza calcolare il tempo speso per il test sul campo (per i telescopi astronomici posso spendere anche varie notte in attesa delle condizioni meteo adatte) . Infine si deve lavorare alla stesura dell’articolo, l’uscita per girare il video,, i vari tagli, il videoediting, la impaginazione dell’articolo e la scelta delle foto. Senza mia moglie che fa da videomaker, potrei anche impiegare una settimana di tempo per produrre un video. Ci sono YouTubers, ricchi e famosi come, ad esempio, Galeazzi che hanno una intera troupe che gira, elabora, produce e pubblica il video. In questo settore di nicchia non è possibile, sino a quando la cultura in Italia verso l’uso di questi strumenti non cambierà. Nel frattempo spero che avrai notato la presenza di sottotitoli (anche se generati attraverso un sito web dedicato) nei maggiori video che sto producendo.

 

 

Buongiorno Piergiovanni, sono un lettore del tuo ottimo Binomania.it e ti seguo anche sul canale Youtube.

Mi permetto un consiglio che può rendere molto più gradevole la lettura degli articoli su Binomania. Quando scorro la lista degli articoli sono consono fare un click destro su ogni articolo interessante per aprirlo in un altro tab e farmi così una lista di articoli da leggere o inserire nei bookmark.

Con Binomania purtroppo non posso perché il click destro è disattivato per bloccare la copia di immagini o testi. Perché questa scelta? Immagino che vuoi proteggere le belle foto ma si possono copiare comunque con qualche manipolazione in più e alla fine il risultato è solamente di rendere la lettura del sito scomoda, che peccato! Comunque complimenti per l’eccellente lavoro e le auguro molto successo per questa sua nuova avventura!

 Cordialmente

Roberto L

P.S. ho già comprato un Nikon EDG 7×42 et uno Nikon 8×30 EII per colpa tua, Nikon dovrebbe pagarti una commissione e io se non la smetto di seguirti finirò con il comprare pure lo Swaro NL Pure e un paio di Zeiss LOL

 Buon giorno Roberto, come da tua richiesta, dopo aver riflettuto, ho deciso di consentire il salvataggio e la stampa degli articoli, spero di aver fatto contento te e altri lettori. Grazie per i complimenti e per gli auguri! Riguardo la commissione: se avessi preso una commissione su tutti i binocoli comprati dai lettori o sulle riposte date, penso che sarei un uomo abbastanza ricco 😊

 

 

Buongiorno, avendo acquistato di recente un vecchio cannocchiale Swarovski AT 80 con oculare 20-60 in ottime condizioni, ho letto la recensione del nuovo ATS 80 e mi interessava la parte che riguarda l’utilizzo con gli oculari astronomici tipo VIXEN LV 4 e 6mm.

Chiedo gentilmente se anche sul l’AT 80 posso utilizzarli con simili prestazioni, ho visto che è difficile trovare la focale 4mm, che dovrebbe corrispondere a circa (focale 461mm/4) 115 ingrandimenti, ho trovato una focale VIXEN LV 2.5 è troppo spinta, meglio stare piuttosto su un 5mm.

Ringrazio e in attesa di risposta saluto cordialmente.

Roberto

Ciao Roberto, se l’attacco a baionetta è identico, sarebbe possibile utilizzare l’adattatore Swarovski citato nell’articolo che però non è piu’ in commercio. Potresti chiedere a un bravo tornitore di creartene uno specifico, oppure, di sfruttare la nuova tecnologia di stampa 3d. Riguardo gli oculari, nell’usato trovi i Vixen LV, ma vanno ancor meglio i Takahashi LE, oppure i Televue Delite o i Baader Morpheus. Calcola che i telescopi astronomici hanno l’obiettivo frontale inserito a pressione con  degli O-ring per garantire l’impermeabilizzazione e la loro collimazione ad alti ingrandimenti non è mai ottimale come, ad esempio, quella di un buon telescopio astronomico dotato di doppietto spaziato in aria.

 

 

Caro Salimbeni, ho visto nel web una sua recensione su alcuni binocoli, e alla fine Lei ha detto di aver scritto e messo in rete un metodo per una accurata collimazione di questi strumenti, magari anche non superlativi. Ho cercato nel suo sito, ma non riesco a trovare nulla . Le sarei grato se mi potesse inviare tramite PDF le istruzioni, oppure mi dia il link dove posso scaricarlo. Grazie moltissimo della sua cortesia.  

Italo

Caro Italo, buon giorno, trova l’articolo completo a questo indirizzo: https://www.binomania.it/collimare-binocolo/

 

 

Ciao Salimbeni, avrei una domanda un po’ indiscreta da porti. Ma te li regalano tutti i prodotti che provi? Cari saluti. Angelo

 

Ciao Angelo, sarei un felice uomo ricco su qualche isola tropicale, dato che nel corso degli ultimi trent’ anni (se considero anche il materiale testato per le riviste) avrò maneggiato prodotti per centinaia di migliaia euro. So di deluderti, ma la risposta è: No. Li ho in visione per alcuni settimane, in alcuni casi mesi, poi l’azienda organizza il ritiro. Oltretutto sono sempre responsabile per eventuali danni provocati ai prodotti.

 

Salve, sono uno studente universitario di Scienze Politiche. dovendo fare una Relazione sul prodotto in oggetto indicato, (Nikon 15×56) nelle mie ricerche ho letto il bell’articolo che avete pubblicato sul vostro sito. volevo sapere se potevo avere delle ulteriori informazioni che non riesco a reperire facilmente come ad esempio che tipo di innovazione rappresenta rispetto a prodotti della stessa tipologia o he tipo di tecnologia l’azienda ha adottato per la realizzazione del prodotto o ogni altra utile informazione sareste in grado di fornirmi. Vi ringrazio nel caso vorrete rispondermi saluti.

 Carissimo non ci sono novità eclatanti in questa serie di prodotti, rappresentano la continua ricerca di Nikon (come le altre ditte) di produrre prodotti interessanti in fasce di prezzo abbordabili. Rispetto alla versioni con ingrandimenti inferiori, posso solo dirti che sono stati utilizzati oculari con una lunghezza focale differente per avere un ingrandimento medio. Se di particolarità possiamo parlare, sono dei binocoli compatti e leggeri come un classico 8X42 ma che grazie ai 15X possono essere utili in vari settori d’utilizzo, dalla sorveglianza all’osservazione astronomica. Inoltre, anche se ci fosse qualche eclatante innovazione sarebbe citata a chiare lettere nelle caratteristiche tecniche, se invece, stai cercando “ricette” riguardanti la composizione dei trattamenti o delle lenti, la maggior parte delle aziende ci tiene a non divulgare per fini che ben comprenderai. In bocca al lupo per la tua relazione.

 

 

Ciao Piergiovanni, sono capitato casualmente nel tuo sito e ho scoperto che anche tu sei di Varese (io di Bizzozero per la precisione). Volevo approfittare della tua conoscenza e chiederti un consiglio. Ho trovato in vendita usato uno Zeiss 8×30 Oberkochen. L’annuncio è questo :  ……..

Cosa ne pensi? Puoi darmi qualche consiglio? Grazie per il tuo tempo! Davide 

Carissimo Davide, anche per te vale lo stesso consiglio che do a tutti gli appassionati che vogliono acquistare un prodotto vintage e l’ho riassunto qualche mese fa in questo articolo: https://www.binomania.it/binocolo-usato-vintage/

 

 

Buon giorno,

sto valutando l’acquisto di un binocolo stabilizzato e non riesco a decidermi su quale faccia al caso mio. ho letto diverse utili recensioni sul suo sito ma comunque non riesco a decidere, ho pensato quindi di scrivere a lei che è esperto per un consiglio.  Il mio uso sarebbe principalmente in barca a vela dove vorrei un binocolo che ingrandisca decisamente di più del classico 7/8×50 da barca e quindi che sia stabilizzato per poter reggere meglio l’ingrandimento. quindi ovviamente deve essere impermeabile vorrei però che si possa usare anche senza pile se ci si trovasse in quella condizione. lo vorrei non troppo ingombrante se possibile in quanto sicuramente non lo lascerei in barca e quindi dovrei sempre portarmelo appresso. lo userei saltuariamente anche in montagna per delle escursioni.

  I modelli che per adesso sto valutando sono i seguenti:

– Fujinon TS-X 14×40 (anche se non lo trovo in vendita)

– Canon 10x42L IS WP (forse non ingrandisce abbastanza)

– Canon 15×50 IS All Weather (mi sembra molto ingombrante)

Ce ne sono altri possibili?

Lei quale sceglierebbe al mio posto? La ringrazio in anticipo, un cordiale saluto. Gregorio .

 Salve Gregorio, per robustezza, qualità della impermeabilizzazione e per un uso prettamente nautico, io opterei per il nuovo Fujinon 14×40 di cui trova la recensione su Binomania.it. il Canon ha una buona qualità delle lenti ma stabilizza poco per un intenso uso nautico, il Canon 10×42 ha una qualità ottica paragonabile ai Top di Gamma nel settore naturalistico, ma come ha già anticipato, lei è alla ricerca di un ingrandimento superiore alla media.

Buona serata

 

 Buonasera Piergiovanni,

mi chiamo Marco, ti scrivo da Verona, e ti volevo chiedere qualche rapida informazione sul binocolo astronomico Vixen da 126mm e un breve confronto con l’Ibis da 120 in vista di un possibile “upgrade”.

1) possiedo una montatura a forcella per binocoli giganti: è possibile utilizzarla (larghezza dello scafo permettendo) per alloggiarvi il Vixen? E’ sufficiente procurarsi una piastra Vixen da fissare sotto il binocolo?

2) la “maggiorazione dei prismi” presente sull’Ibis da 120 si ritrova parimenti anche sul Vixen? Come “luminosità” si possono considerare paragonabili, o si può propendere per uno dei due?

3) “provengo” da un Nexus 100, il cui sistema di bloccaggio degli oculari mi fa di tanto in tanto quasi dannare per la mancanza di collimazione tra gli oculari: i due binocoli presi in considerazione hanno un sistema di bloccaggio migliore e tra loro paragonabile o uno dei due risulta sensibilmente migliore?

  Grazie per queste preziose informazioni, un cordiale saluto

  Marco

 

Caro Marco, non so che forcella tu possegga, ma almeno di qualche produzione artigianale penso sia impossibile inserire il BT126 che è dotato di un sistema specifico per essere inserito rapidamente nella sua forcella dedicata. Tra l’IBIS di produzione cinese e il Vixen BT126 ho apprezzato maggiormente la qualità e la cura costruttiva del Vixen. Non ho potuto compararne la luminosità ma i 6 mm in piu’, potrebbero farsi sentire in qualche modo. Inoltre il BT126 ha un rapido sistema di collimazione dei prismi che piu’ facile da praticare, rispetto alla collimazione degli pseudo eccentrici sugli obiettivi. Certo è che il Vixen è molto piu’ costoso e l’arrivo dell’Oberwerk BT127 che allo stesso prezzo, propone un tripletto di qualità “apocromatica” potrebbe essere un ennesimo problema per la tua scelta definitiva. Ti invito ad aspettarne la recensione

Cieli Sereni

 

Caro Salimbeni e buon anno. Noto con piacere l’aumento delle recensioni astronomiche su Binomania. Colgo l’occasione per chiederle se mai ha avuto il piacere e se mai proverà questo telescopio: sto parlando del BAADER APO 95/580 CaF2 Travel Companion? Pensa sia meglio del Takahashi SKY 90 o di altri strumenti di pregio? CI sarà mai una recensione su Binomania?

Cari saluti e grazie ancora per il suo lavoro!

Fabio

Caro Fabio, grazie per i complimenti, le do una indiscrezione: nel 2022, ci saranno delle belle novità riguardo le recensioni astronomiche, come ad esempio la prova di altri telescopi Televue ma anche dei TEC. Penso sia anche avverabile effettuare un test del Baader APO da lei citato, mi devo solo organizzare con il distributore italiano che è UnitronItalia Instruments. Pensi che se un’azienda non ha in magazzino un prodotto, lo deve comprare specificatamente dal fornitore/produttore, anche per un semplice test e non essendo io alle dipendenze di un’azienda specifica come “ambassador”, capisce che potrebbe anche essere controproducente, in caso di miei impressioni negative, non dovrebbe ovviamente essere un problema per un telescopio come quello da lei citato, perché almeno dai dati tecnici pare essere un prodotto di qualità.

 

 

Buonasera ho un Hensoldt militare 10×50 che vorrei fare pulire le ottiche e i cristalli hanno una leggera nebbia. Desidero un preventivo di massima e le tempistiche per il lavoro . Grazie

F.Parigi

Buona sera sig. Parigi, colgo l’occasione per usare la sua domanda per rispondere pubblicamente a tutti gli appassionati che intendono riparare un binocolo. In primis, essendo io giornalista, non me ne posso occupare, non ne avrei neppure le competenze, mi affido a vari riparatori in base alle esigenze e zona in cui risiedono gli appassionati. In linea di massima è sempre necessario avere tra le mani il binocolo per comprendere il reale stato di degrado e per avere un preventivo medio. Spesso, infatti, possono accadere anche inconvenienti in fase di smontaggio e trovare componenti danneggiati non visibili alla vista. Anche per lei vale sempre la solita risposta: se è un valore affettivo può valere la spesa, in altri casi, meglio risparmiare i soldi per un prodotto nuovo e mettere in bella mostra il vintage in una vetrinetta. Glielo dico proprio senza alcuna velleità commerciale, proprio perché non ho alcun interesse né a venderli e né a ripararli.

Buona serata

 

 

Buongiorno dott. Salimbeni,  

Le scrivo per chiedere gentilmente un consiglio circa un’ottica Vixen VMC260l.

 Lo strumento è nuovo, acquistato da un paio di settimane. Mi sono accorto che lo specchio primario mostra delle striature rettilinee un po’ irregolari. Non sono graffi, piuttosto sembrano degli aloni larghi pochi mm e lunghi diversi cm.

Il venditore mi ha detto che è una cosa normale dovuta alla lucidatura automatica dello specchio e non un difetto.

L’importatore, Bresser, mi ha risposto che non sono sicuri, ma che probabilmente è una caratteristica dell’alluminatura che Vixen fa individualmente su ogni specchio e non rappresenta un difetto.

Pur avendo posseduto e utilizzate molti strumenti nella mia vita, non avevo mai notato delle striature di questo tipo sugli specchi a uso astronomico. Devo dire che l’immagine nel telescopio è ottima, quindi gli specchi dovrebbero essere ben lavorati. Non sono però in grado di valutare la riflettività e l’efficacia dell’alluminatura.

Dato che lo strumento è nuovo, sono un po’ preoccupato, sia per le prestazioni, sia anche per il suo futuro valore se dovessi decidere di rivenderlo.

Se possibile, le sarei grato se potesse darmi la sua opinione in base alla sua vasta esperienza.

 

Salve Gianluca, dopo aver vagliato le fotografie le posso confermare che è nulla di irreparabile ma si tratta di residui dovuti all’imperizia del venditore che non lo ha ben controllato prima della vendita. Si muova di conseguenza, magari contattando un negozio specializzato che possa ovviare al problema con una semplice pulizia dello specchio.

Cari Saluti.