PREMESSA
Continuo la mia analisi dei prodotti Sport Optics di Pentax. Questa volta ho scelto per i lettori di Binomania il Pentax SD 9×42 WP. Esibisce delle caratteristiche interessanti che ho avuto modo di verificare nell’utilizzo sul campo. All’interno di questo articolo e della videorecensione, esporrò, come sempre, le sue caratteristiche salienti, i pregi e i difetti che ho riscontrato durante le osservazioni pratiche.
E’ possibile acquistare questo binocolo sul sito ufficiale di FOWA a un prezzo di 449.99 euro con garanzia 2+2 (estensibile gratuitamente registrandosi gratuitamente sul sito FOWA)
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DATI TECNICI DICHIARATI DALLA CASA MADRE
Caratteristiche | Dettagli |
---|---|
Modello | SD 9×42 WP |
Prisma | A tetto |
Ingrandimento | 9x |
Diametro dell’obiettivo | 42 mm |
Campo Reale di Vista | 6,1 gradi |
Campo Visivo | 106 m a 1000 metri |
Distanza Minima di Messa a Fuoco | 2,5 m |
Pupilla di Uscita | 4,7 mm |
Estrazione Pupillare | 18 mm |
Regolazione Interpupillare | Non dichiarata |
Tipo di Messa a Fuoco | Centrale |
Supporto per Treppiede | Sì |
Dimensioni | 14,73 x 12,70 x 5,84 cm |
Peso | 666 grammi |
Distributore italiano | FOWA |
Dove acquistarlo on-line |
ACCESSORI IN DOTAZIONE
Anche in questo caso, avendo ricevuto un binocolo esposto in fiera e inviato alla stampa non ho potuto visionare gli accessori originali in dotazione. Il distributore italiano mi ha informato della presenza di un panno per la pulizia delle ottiche, una tracolla per il trasporto, i paraluce copri-obiettivi che, in questo caso, ho ricevuto insieme alla scatola, e il tappo per gli oculari. Sembra che sia presente anche una borsa in cordura.
MECCANICA E SISTEMA A FUOCO
Questo binocolo esibisce un design a finestra centrale, rispetto alla forma più classica con cerniera centrale e ponte ampio. il Pentax SD 9×42 WP spicca per la leggerezza e per un’ottima ergonomia. La mia bilancia elettronica, infatti, ha stimato un peso pari a 652 grammi, risultando quindi uno dei binocoli più leggeri della categoria. Il binocolo è protetto da una armatura di colore verde abbastanza spessa che reca ai lati i loghi Pentax; nella parte inferiore sono presenti due incavi per inserire i pollici e migliorare così la presa. Grazie alla sua conformazione con una manopola di messa a fuoco molto vicina agli oculari, il binocolo risulta abbastanza bilanciato. Si deve solo inclinare il dito indice per agire sulla messa a fuoco. Tra i dettagli degni di attenzione c’è la presenza di due asole (di metallo) per il collegamento con la tracolla che insieme alle parti superiori dei ponti non sono protette dall’armatura. Inoltre, è stata inserita la filettatura da 1/4 sul ponte anteriore, vicino agli obiettivi, e questo consente una più rapida facilità di montaggio del supporto per i treppiedi fotografici.
![Recensione del binocolo Pentax SD 9x42 WP a cura di Piergiovanni Salimbeni](https://www.binomania.it/wp-content/uploads/2024/04/pentax-sd-9x42-wp-7.jpg)
Modello |
Peso |
Dimensioni |
Pentax SD 9×42 WP | 652 g | 14,73 x 12,70 x 5,84 cm |
Appare come un binocolo robusto e solido, è impermeabilizzato con una classe JIS 6 ed è riempito di azoto. Il grado di impermeabilizzazione JIS 6 si riferisce agli standard di impermeabilizzazione stabiliti dal Japan Industrial Standard (JIS). Questo grado di impermeabilità indica che il dispositivo è protetto contro i forti getti d’acqua provenienti da tutte le direzioni, il che significa che è progettato per resistere a condizioni di pioggia intensa o schizzi d’acqua senza subire danni. Tuttavia, non è progettato per l’immersione prolungata in acqua. Per costruzione e rifiniture, sembra un binocolo di fascia superiore, anche l’interno del tubo ottico è ottimizzato con una serie innumerevole di diaframmi che contengono la luce diffusa. Non è presente un annerimento totale; ho notato un po’ di riflettività nei diaframmi, ma l’interno è decisamente ben realizzato.
Box di approfondimento | |
---|---|
Grado JIS | Descrizione |
JIS 0 | Nessuna protezione |
JIS 1 | Protezione contro gocce d’acqua verticali |
JIS 2 | Protezione contro gocce d’acqua a 15° |
JIS 3 | Protezione contro gocce d’acqua a 60° |
JIS 4 | Protezione contro spruzzi d’acqua |
JIS 5 | Protezione contro getti d’acqua |
JIS 6 | Protezione contro forti getti d’acqua |
JIS 7 | Protezione contro immersione temporanea |
JIS 8 | Protezione contro immersione continua |
Per quanto riguarda la manopola di messa a fuoco, è abbastanza grande da essere impugnata comodamente anche con i guanti invernali, ha un diametro di 33 mm ed è protetta da una armatura in gomma zigrinata. I movimenti si sono rivelati molto fluidi, sembra anche in questo caso un prodotto di classe superiore. Non ho notato giochi e impuntamenti. La distanza minima di messa a fuoco che ho misurato è di 180 cm, inferiore a quanto dichiarato (2,5 m). Dalla distanza che ho rilevato, è necessario, nel mio caso, ruotare la manopola in senso antiorario di circa 370 gradi, dopodiché si può beneficiare ancora di una corsa che comporta un giro e mezzo in totale. Tra i dieci metri e l’infinito, la corsa è decisamente breve, tanto che si deve ruotare la manopola di pochissimi millimetri. Ho apprezzato anche la ghiera di regolazione delle diottrie: non è dotata di un sistema di blocco, ma è necessario compiere una decisa flessione per ruotare la grande ghiera zigrinata, tanto che è praticamente impossibile spostarla accidentalmente durante l’utilizzo sul campo. Non ci sono tacche di riferimento, ma i soliti tre simboli: meno, centro e più.
![Recensione del binocolo Pentax SD 9x42 WP a cura di Piergiovanni Salimbeni](https://www.binomania.it/wp-content/uploads/2024/04/pentax-sd-9x42-wp-5.jpg)
Modello |
Distanza minima di messa a fuoco dell’esemplare testato |
Senso di rotazione |
Raggiungimento dell’infinito dalla distanza minima |
Pentax |
180 cm | anti orario | 370 ° |
OTTICA
Obiettivi
Anche in questo caso, Pentax non ha utilizzato sigle altisonanti come, ad esempio, la classica “HD” che si può trovare in questa fascia di riferimento. Posso confermare che le immagini sono, nella sua fascia di prezzo nitide e contrastate. La tonalità dei bianchi mi è parsa abbastanza neutra . Gli obiettivi sono incassati all’interno del tubo ottico per circa 12 mm; in questo caso, lo spazio funge sia da piccolo paraluce che da sistema per evitare graffi accidentali. Tirando le somme, potrei dire che, avendo analizzato nel corso degli anni binocoli in questa fascia di prezzo, non noto particolari differenze rispetto a questo binocolo Pentax e molti binocoli definiti HD. Non è ovviamente un binocolo con ottiche a bassa dispersione, come ad esempio il Pentax DCF ED 8×43.
![Recensione del binocolo Pentax SD 9x42 WP a cura di Piergiovanni Salimbeni](https://www.binomania.it/wp-content/uploads/2024/04/pentax-sd-9x42-wp-4.jpg)
Oculari
Gli oculari del Pentax SD 9×42 WP forniscono un campo di vista pari a 107 metri a 1000 metri. Questo dato, con la formula classica, consente di ottenere un campo lineare pari a 6,13° che moltiplicato per l’ingrandimento, raggiunge un campo apparente pari a 55°.
Non è quindi un binocolo grandangolare, ma risulta avere un campo apparente leggermente piu’ grande rispetto a vari 8×42 nella stessa fascia di prezzo.
Un altro fattore che apprezzo in questo binocolo è la dimensione compatta degli oculari. Possiede una lente di campo con un diametro di 21,12 mm e un oculare con un diametro di 40,36 mm, il che comporta una facilità di visione anche per chi possiede distanze interpupillari inferiori ai 67 mm. Nel mio caso, con una distanza interpupillare di 66 mm, la distanza tra gli oculari è di circa 23,5 mm, consentendo di indossare il binocolo senza che il mio naso tocchi il bordo degli oculari. I paraluce sono protetti da una gommatura morbida e sono dotati di un sistema di estrazione a rotazione a quattro posizioni. I movimenti sono fluidi, i click precisi e non è possibile rimuoverli completamente per facilitare la pulizia della lente di campo. L’estrazione pupillare dichiarata è pari a 18 mm. Personalmente, ho potuto misurare unicamente la distanza tra il bordo e il paraluce estratto della lente di campo, misurando una distanza di circa 12 mm. Ho notato, tuttavia, che sono in grado di osservare la totalità del campo di vista anche rimanendo con gli occhi leggermente spostati rispetto al bordo estratto del paraluce. Per tale motivo, la stima ottenuta da Pentax potrebbe essere realistica. Ricordo infatti che le aziende del settore dispongono di sistemi di misurazione più professionali di quelli che posso utilizzare personalmente. La distanza interpupillare è compresa tra i 55 mm e i 74 mm.
![Recensione del binocolo Pentax SD 9x42 WP a cura di Piergiovanni Salimbeni](https://www.binomania.it/wp-content/uploads/2024/04/pentax-sd-9x42-wp-6.jpg)
Prismi
Trattamento anti-riflesso
Il binocolo presenta un nuovo trattamento multistrato antiriflesso di un piacevole colore verde-giallo sugli obiettivi, che risulta più virato verso il verde violaceo negli oculari. Ribadisco che la tonalità dei colori mi è parsa neutra a volte virata verso il blu complice spesso il lieve cromatismo residuo che inganna la mia vista.
![Recensione del binocolo Pentax SD 9x42 WP a cura di Piergiovanni Salimbeni](https://www.binomania.it/wp-content/uploads/2024/04/pentax-sd-9x42-wp-11.jpg)
ABERRAZIONI CROMATICHE E GEOMETRICHE
Aberrazione cromatica al centro del campo
Come parrebbe lecito, utilizzando un binocolo non definito “ED”, ci si dovrebbe aspettare una aberrazione cromatica elevata. Non è questo il caso del binocolo Pentax SD 9×42 WP. Di fatto, nelle normali condizioni di illuminazione, come potrete vedere all’interno del video, analizzando ad esempio delle foglie degli alberi, non si nota praticamente aberrazione cromatica al centro. Tanto è vero che molte altre ditte, forse meno serie, avrebbero utilizzato senza particolari problemi la dicitura “ED”. Nella classica prova del gazebo bianco, si nota comunque un buon contenimento del cromatismo residuo anche sulla sfera metallica, mentre si inizia a percepire aberrazione cromatica verde-viola sulla struttura metallica di colore bianco. L’osservazione del bordo lunare o del profilo di lampioni di fronte alla mia abitazione mostra anche in questo caso un discreto contenimento. Tanto che, se dovessi dare un voto da 5 a 10, direi un buon 6+.
Cromatismo laterale
Per quanto riguarda il cromatismo laterale, anch’esso è sorprendentemente contenuto. Personalmente, ho iniziato a percepirlo verso il 60-70% dal centro del campo, mentre molti binocoli in tale fascia di prezzo mostrano un aumento della aberrazione cromatica laterale subito dopo il centro del campo.
Curvatura di campo
Utilizzo ormai nell’uso diurno come test di riferimento un gruppo di case situate a 1250 metri dalla mia abitazione. Porto al centro del campo il portone d’ingresso di una delle case e analizzo l’immagine ai bordi del campo. In questo caso, posso notare che l’immagine inizia a degradare verso il 75% dal centro del campo. Tuttavia i dettagli sono ancora ampiamente leggibili e basta ritoccare leggermente la messa a fuoco per verificare come il degrado ai bordi dipenda quasi totalmente dalla curvatura di campo.
Distorsione angolare
Ho percepito la distorsione a cuscinetto verso il 70% del centro del campo, con una percentuale di circa il 5-7%. Seppur, come sempre, vi confermo di non essere molto sensibile all’effetto “palla rotolante”, devo confermare che l’immagine con questo binocolo è decisamente piacevole.
Altre aberrazioni
Seppur non sia un binocolo specificatamente progettato per le osservazioni astronomiche, ho deciso come sempre di osservare il cielo notturno per verificare la presenza della coma e dell’astigmatismo ai bordi del campo. Ho notato che le stelle iniziano a perdere puntiformità verso il 75% dal centro del campo, al centro sono puntiformi e con un’aberrazione cromatica abbastanza contenuta che si palesa piu’ che altro osservando il bordo lunare dove si nota un lieve alone verde-giallo, violetto. Anche in questo caso i nove ingrandimenti generano una corretta via di mezzo tra l’8X e i 10x , esibendo un fondo cielo discretamente scuro anche sotto cieli medio inquinati.
Test sulle stelle | CM (campo massima nitidezza) | CU (campo utilizzabile) | CI (Campo inutilizzabile con stelle molto degradate |
PENTAX SD 9×42 WP | 70% | 10% | 20% |
TEST CON USAF CHART A 35 METRI
Se nella osservazione pratica naturalistica si potrebbe anche non percepire la differenza tra un 8x e un 9x, devo confermare che l’analisi con la USAF CHART ha dimostrato che questo binocolo riesce a farmi percepire, come visibile nella immagine le righe verticali e orizzontali del numero 2 che vedo sempre con un 10x. Mi è parso che nove ingrandimenti siano un buon compromesso tra stabilità nella gestione a mano libera e la percezione dei dettagli. Inoltre, ho verificato la presenza di aberrazione cromatica anche in asse, con un lieve alone verde-giallo e blu sui bordi neri delle righe e degli ovali della carta.
Questa è sempre una prova molto selettiva per verificare il cromatismo residuo che raramente è ripetibile in natura a meno di metterlo in crisi nella osservazione dei rapaci in controluce. In questa circostanza, si può ovviamente notare che non possa fornire le prestazioni ottiche di un binocolo al top della gamma.
![Recensione del binocolo Pentax SD 9x42 WP a cura di Piergiovanni Salimbeni](https://www.binomania.it/wp-content/uploads/2024/04/usaf-pentax-sd-9x42-wp.jpg)
PROVA SUL CAMPO
Birdwatching
Da alcuni anni utilizzo nelle osservazioni del birdwatching binocoli dotati di un design a finestra centrale. Quindi, in questo caso, sono un po’ di parte perché apprezzo molto tali caratteristiche ergonomiche. Personalmente sono in grado di inserire tre dita all’interno della finestra centrale e di operare con il dito indice sul rotore di messa a fuoco. La posizione del dito indice è leggermente inclinata ma non poi così scomoda nella pratica. Nell’osservazione dei volatili, ho apprezzato, nelle medie condizioni di illuminazione, la sua nitidezza e un buon contrasto tra soggetto e fondo cielo, anche se ovviamente non può raggiungere la qualità dei prodotti Pentax di fascia alta. Il cromatismo residuo si percepisce unicamente nell’osservazione dei rapaci in controluce, dove ad esempio, osservando le remiganti delle poiane in alcuni istanti si può percepire un lievissimo alone verde-violetto. Vi ricordo, ovviamente, che la percezione del cromatismo residuo è abbastanza soggettiva. Personalmente, ad esempio, riesco a vedere tutto il profilo di un codirosso senza cromatismo residuo, ma sono in grado di percepirlo leggermente sui rami più illuminati e contrastati. La corsa della messa a fuoco è anche abbastanza breve, soprattutto se i soggetti da osservare sono a distanze superiori ai 10 metri. Anche in questo caso, l’ingrandimento 9x è molto interessante in quanto consente di ottenere una buona stabilità delle immagini pur fornendo un dettaglio interessante.
![Recensione del binocolo Pentax SD 9x42 WP a cura di Piergiovanni Salimbeni](https://www.binomania.it/wp-content/uploads/2024/04/pentax-sd-9x42-wp-8.jpg)
Osservazione del paesaggio
Non penso sia il suo campo di elezione, tuttavia, nove ingrandimenti e un design a finestra centrale consentono di percepire particolari interessanti del paesaggio. Anche in questo caso, ho apprezzato la percezione minima del cromatismo residuo. Un altro fattore da considerare è che il suo peso contenuto, consente di trasportarlo senza particolari problemi, risultando a volte simile a quello di alcuni binocoli dotati di ottiche da 30 mm di diametro.
Osservazione astronomica
Nella osservazione astronomica ho percepito un degrado della puntiformità stellare a partire da circa il 75% dal centro del campo, i bordi del binocolo sono inficiati da un po’ di coma e astigmatismo. Al centro le stelle appaiono nitide e contrastate e il fondo del cielo è abbastanza scuro anche sotto cieli medi inquinati. La presenza di cromatismo residuo si nota principalmente osservando il bordo lunare che palesa un lievissimo alone verde viola.
Binocolo | CM | CS | CI |
Pentax SD 9×42 WP | 70 | 10 | 20 |
PREGI E DIFETTI
Pregi:
- Robusto e impermeabilizzato
- Messa a fuoco impeccabile in questa fascia di prezzo
- Design a finestra centrale
- Leggero
- Ingrandimento 9X atipico ma interessante
- Messa a fuoco minima a un metro e ottanta
- Prismi di buona qualità
- Ottima garanzia
Difetti:
- Non ha un campo di vista grandangolare
- Presenza di aberrazione cromatica nelle condizioni piu’ critiche
![Recensione del binocolo Pentax SD 9x42 WP a cura di Piergiovanni Salimbeni](https://www.binomania.it/wp-content/uploads/2024/04/pentax-sd-9x42-wp-10.jpg)
IN SINTESI
Ritengo che anche questa volta Pentax sia riuscita a creare un prodotto decisamente interessante. Seppur non raggiunga il contenimento dell’aberrazione cromatica dei più recenti binocoli definiti ED, fornisce delle caratteristiche molto interessanti, come un buona costruzione meccanica (messa a fuoco, impermeabilizzazione), possiede prismi di buona qualità, una pregevole leggerezza, un design a finestra centrale e un ingrandimento che rappresenta il giusto compromesso tra un binocolo 8x e un binocolo 10x. Personalmente, ritengo che il suo settore di utilizzo principale sia l’osservazione naturalistica, come il birdwatching e l’attività venatoria non crepuscolare.
PREZZO E DISPONIBILITA’
E’ possibile acquistare questo binocolo sul sito ufficiale di FOWA a un prezzo di 449.99 euro .
Questo prezzo include una garanzia standard di due anni, ma è possibile estenderla gratuitamente a 4 anni per godere di assistenza nel laboratorio ottico specializzato presso Fowa che si occupa di ogni riparazione sui prodotti Pentax Sport Optics.
RINGRAZIAMENTI
Ringrazio Alessandro Pistone, il marketing manager di Fowa , per aver fornito l’esemplare oggetto di questo test e per aver permesso di condividere le tue impressioni personali.
DISCLAIMER
Binomania non è un negozio, Nel mio sito web troverete unicamente recensioni di prodotti ottico sportivi, fotografici e astronomici. Le mie impressioni sono imparziali come è dovere di ogni giornalista e non ho alcuna percentuale di vendita sull’eventuale acquisto dei prodotti. Per questo motivo, qualora voleste acquistare o avere informazioni su eventuali variazioni di prezzo o novità, vi consiglio di visitare il sito ufficiale di Fowa.
Piergiovanni Salimbeni è un giornalista indipendente iscritto all’Albo Professionale dei Giornalisti della Lombardia. Si è laureato presso l’Università Statale di Milano con una tesi riguardante : ” I danni da inquinamento elettromagnetico e il caso Radio Vaticana”. E’ responsabile dei siti web: www.binomania.it e www.termicienotturni.it. Pubblica video recensioni sul suo canale YouTube. Dal 1997 collabora con mensili e quotidiani nazionali, sempre nei settori di sua competenza: ottica sportiva, astronomica, fotografica, sistemi per la visione notturna e termica, geologia lunare. Coltiva da sempre la passione per la scrittura, nel 2020 ha esordito con pseudonimo con un editore classico, mentre nel 2022 ha pubblicato su Amazon il suo secondo romanzo “Il Purificatore”, disponibile anche in formato e-book. Nel tempo libero leggi molti libri, pratica tiro sportivo a lunga distanza, fototrappolaggio, digiscoping, fotografia di paesaggio.