Pentax Papilio 8.5×21

BINOMANIA PREMIUM è la nuova modalità per visitare il sito web senza distrazioni pubblicitarie e per beneficiare di alcuni privilegi. Vuoi saperne di più? Clicca qui

Chi ha avuto modo di studiare il latino avrà già presagito il campo d’utilizzo di questo binocolo, giacché la parola Papilio significa “farfalla” Da appassionato di osservazioni naturalistiche a 360° (mare, cielo, avi-fauna) ero molto curioso di testare il primo binocolo al mondo in grado di fornire una messa a fuoco macro.

Nell’uso pratico mi sono anche avvalso di un nuovo collaboratore di Binomania, l’amico biologo-entomologo Carlo Morelli che ha avuto modo, da professionista, di utilizzare su campo questo binocolo. Passiamo ora ad esporre le nostre impressioni.

Un primo piano sul Pentax Papilio 8.5×21

Caratteristiche tecniche dichiarate dalla Casa Madre

Ingrandimento 8.5X
Diametro lenti 21
Pupilla d’uscita 2.5mm
Estrazione pupillare 15mm
Campo visivo m/1000 105
Campo visivo in gradi 6° – 51° campo apparente
Distanza minima di messa a fuoco 50 centimetri
Compensazione diottrica +-4 diottrie
Trattamento anti-riflesso Multi-strato su tutte le superfici
Waterproof no
Dimensioni 116mmx110mmx55
Peso gr. 290gr
Prezzo 150 euro (da confermare)

Meccanica e Costruzione

Il Pentax Papilio 8.5×21 è un binocolo con prismi di porro dotato di uno chassis in resina policarbonata che garantisce molta leggerezza, infatti, il peso si attesta sui 300gr. Possiede un caratteristico corpo singolo con doppia asse ed una regolazione della distanza interpupillare sincronizzata.

Lo scafo è protetto da una gommatura color grigio cenere, che è risultata possedere un ottimo grip, purtroppo il binocolo non è impermeabilizzato e credo che ciò dipenda dalle caratteristiche meccaniche-ottiche che consentono un fuoco così ravvicinato.

La messa a fuoco è dotata del classico pomello di regolazione centrale, con una regolazione diottrica ad anello sull’oculare destro. Ovviamente, a causa della messa a fuoco ravvicinata, similmente ad un obiettivo macro, la corsa è molto lunga, circa 2 giri di manopola per passare dai 50cm a circa 5 metri ed un 1/8 di giro per raggiungere, in seguito,l’infinito,

Il movimento è dolce e preciso, sintomo di una meccanica ben curata, se proporzionata al prezzo di acquisto. Sempre a causa della riidotta profondità di campo, nella maggior parte dei casi, è più utile spostarsi avanti e indietro con il corpo, piuttosto che continuare a seguire i micro-spostamenti degli insetti con la manopola. insomma, molti amanti della macro-fotografia, facendo uso di questo binocolo, troveranno varie assonanze con la loro passione, ridotta PDC, (profondità di campo) messa a fuco, spesso critica ma immagini ravvicinate in grado di togliere il fiato.

Il binocolo è anche dotato di un classico ‘attacco per consentire il collegamento ad un cavalletto fotografico, una ottima opzione per certi tipi di insetti e per chi deve , ad esempio, riconoscere o disegnare la specie osservata.

Il binocolo Papilio durante il test su campo

Ottica

Il Pentax Papilio 8.5×21 è l’unico binocolo al mondo dotato del sistema CLOSE (Convergent Lens Optical System Engineering) in grado di consentire una messa a fuoco minima di soli 50cm. Molti lettori avranno notato che, osservando soggetti molto vicini, l’immagine fornita da un binocolo tende a sdoppiarsi in una specie di “otto”. Questo dipende da tre fattori: dalla distanza degli obiettivi fra loro, dalla distanza interpupillare dell’osservatore e dalla prevaricazione dell’ occhio dominante rispetto all’ altro che ha la meglio, in tale frangente e che non permette al cervello la totale integrazione di entrambe le immagini.

Tale difetto è oltremodo evidente da chi è abituato ad osservare con un occhio solo, come nel caso dell’uso con cannocchiale e/o con il telescopio.

I progettisti della Pentax hanno ideato un sistema di basculamente delle lenti, collegato alla messa a fuoco, infatti, mettendo a fuoco a breve distanza, le lenti convergeranno verso il centro, evitando l’effetto sopraccitato.

Oculari

Il Pentax Papilio 8.5×21 fa uso di oculari asferici, che però non si possono classificare “wide angle”. Il campo di vista, fornito, infatti, si attesta su un modesto valore di 6° con relativo campo apparente pari a 51°, quindi dotato del classico effetto tunnel. Ovviamente tale caratteristica deriva dalla compattezza e dalla leggerezza che i tecnici hanno voluto ottenere.

L’estrazione pupillare è pari a 15mm, quindi ancora abbastanza agevole da utilizzare da parte dei portatori di occhiali, seppur potrebbero sorgere dei problemi in base allo spessore degli occhiali utilizzati ed ovviamente alla conformazione del viso. L’estrazione della conchiglia paraluce degli oculari è dotata di sistema a rotazione libera. All’atto pratico il conniubo “estrazione pupillare- altezza dei paraluce” riesce a contenere, nella maggior parte dei casi, i riflessi esterni, soprattutto con il sole al lato o dietro l’osservatore.

Trattamento antiriflesso.

Il Pentax Papilio 8.5×21 è ottmizzato con un trattamento multi-strato anti-riflesso, le immagini fornite, le posso giudicare sufficienti nell’uso terrestre a lunga media distanza, anche se , il caratteristico sistema degli obiettivi frontali, con lente singola di protezione e correzione, genera maggiori riflessi, rispetto ad un sistema classico.
Nulla da eccepire nella osservazione di insetti, dove ho sempre goduto di un buon contrasto e di una resa dei colori molto buona.

una Inachis ripresa da Carlo Morelli, questa immagine rende perfettamente l’idea di che particolari si possono osservare con il Pentax Papilio

Prismi

Il Pentax Papilio 8.5×21 fa uso di prismi di porro in vetro Bak-4, grazie a questa caratteristica, Pentax è riuscita a creare un binocolo con una buona resa ottica, in proporzione al prezzo di acquisto. Nell’uso pratico, seppur si noti soltanto osservando il cielo diurni, ho percepito una lieve vignettatura ai bordi estremi del campo. Essa risulta ininfluente nella osservazione-macro, quando ci si concentra sul soggetto al centro del campo.

Curvatura di campo

Ho osservato, guardando nel monitor una griglia quadrata a circa 60cm di distanza, in tale frangente non ho notato nessuna curvatura di campo, nella osservazione a lunga media distanza, compare agli estremi del campo soltanto una lievissima sfericità, davvero ininfluente, simile a quella osservabile in alcuni binocoli dotati di spianatore di campo. Direi quindi che l’asserzione fatta da Pentax sull’uso di elementi asferici mi pare veritiera.

Distorsione angolare

Il Pentax Papilio 8.5×21 ha una lievissima distorsione angolare a cuscinetto, ma questo non è ovviamente un binocolo con il quale fare panning osservando, ad esempio, i germani reali, dato che chi lo acquisterà si divertirà principalmente osservando il micro-mondo.

Aberrazione cromatica

Molto contenuta, visibile unicamente, come aberrazione cromatica laterale, ai bordi del campo e su soggetti molto luminosi; di fatto, anche osservando delle farfalle illuminate dal sole, si può godere di una immagine, al centro del campo, veramente molto buona, con una ottima fedelità dei colori.

Approfondimento di Carlo Morelli- entomologo
L’utilizzo su campo del Pentax Papilio 8,5X21 mi ha concesso di testare la caratteristica peculiare di questo binocolo, ossia, la sua possibilità di mettere a fuoco i soggetti osservati a soli 50 cm di distanza. 

Il binocolo risulta particolarmente indicato per l’osservazione ravvicinata di invertebrati, in particolar modo di insetti e consente di osservare con precisione dettagli altrimenti difficili da apprezzare, se non catturando gli animali. 

Questa caratteristica lo rende utile per tutti gli entomologi che devono effettuare i rilevamenti degli invertebrati, ma risulta anche utile per tutti gli appassionati che possono utilizzarlo per riconoscere gli insetti o per osservarne il comportamento, rimanendo ad una distanza che consente di non disturbarli.

L’esperienza di osservazione, utilizzando il Pentax Papilio 8,5×21 é molto simile a quella che si può sperimentare facendo fotografia con unareflex ed un obiettivo macro ma in questo caso si ha il vantaggio, a parità di ingrandimento, di poter rimanere più distanti dal soggetto e di osservarlo “con entrambi gli occhi”. 
Il binocolo inoltre é molto leggero e questo consente di fare osservazioni prolungate senza affaticarsi troppo. La resa migliore dal punto di vista qualitativo si ha osservando soggetti ben illuminati, mentre il Papilio mostra i suoi limiti in condizioni di scarsa illuminazione, a causa del diametro limitato (21 mm) della lente degli obiettivi.

In conclusione lo si può consigliare soprattutto a chi vuole sfruttarne le capacità di messa a fuoco ravvicinata, affacciandosi con un binocolo al “piccolo mondo” che solitamente appassiona i macrofotografi

Anche Questa bellissima fotografia di Carlo Morelli ad un esemplare di Carrhotus xanthogramma , esemplifica alla perfezione cosa si può vedere osservando attraverso il Pentax Papilio

Utilizzo pratico

I lettori di Binomania sono a conoscenza, di quanti binocoli io ed i miei collaboratori abbiamo utilizzato nel corso degli anni, or bene, posso confermare, senza dubbi, che a qualsiasi persona io abbia mostrato questo binocolo, dagli esperti di binocoli ai semplici amatori, ho sempre notato in loro divertimento e stupore. La sua caratteristica principale è il suo punto di forza, non sarà ovviamente il binocolo più corretto al mondo, il più compatto o il più luminoso ma è veramente l’unico in grado di fornire una vista macro con due occhi.

Grazie al peso di poco inferiore ai 300 grammi, il Pentax Papilio 8.5×21 si trasporta agevolmente, tramite la piccola custodia in dotazione, dotata di passante per la cintura, risulta quindi un compagno di avventure che non preoccupa allorquando si deve rinunciare a parte dell’attrezzatura per limitare il peso nelle escursioni più impegnative.

Personalmente lo sto affiancando al mio solito binocolo per uso naturalistico, in tutte le escursioni lo stesso dicasi per Carlo Morelli che ha trovato un nuovo “strumento” di lavoro, dato che la sua professione consiste anche nel censire e studiare varie specie di insetti.

Oltre a ciò, può ovviamente essere utilizzato come un comune binocolo, contando anche sul fatto che la messa a fuoco da circa 5 metri all’infinito risulta abbastanza rapida ed allineata con parte della concorrenza e la resa delle immagini, grazie ai prismi di porro ed agli oculari asferici risulta più che sufficiente in otticamente parlando, ma molto buona quando la si paragona al suo prezzo di acquisto.

Carlo Morelli in azione…

Considerazioni finali

Se siete amanti della natura, del microcosmo, della fotografia macro o semplicemente volete avvicinarvi allo studio degli insetti per mera curiosità, ritengo che questo binocolo faccia sicuramente al vostro caso. Il modesto costo di acquisto, in proporzione alla sua resa ottica ed alle sue peculiarità, lo fanno un valido compagno di escursioni.

Consigli al costruttore

Penso che molti appassionati sarebbero contenti di sborsare qualche soldo in più per avere un binocolo più luminoso con lenti da almeno 30mm e magari dotato di stabilizzazione ma , ovviamente, farebbe lievitare, di molto, il prezzo di acquisto. Del resto, come anticipato da Carlo Morelli, seppur la maggior parte degli insetti sia visibile in piena luce, talvolta, osservando ragni o anche la flora, nel fitto del bosco, si sente il bisogno di un diametro maggiore.

Ringraziamenti

Ringraziamo Claudio Pelanti di Fowa per aver fornito gli esemplari di Pentax Papilio oggetto di questa recensione.

Disclaimer. Questa recensione è stata pubblicata  il 28 di Settembre 2010. Si specifica che le impressioni d’uso sono totalmente personali e date dai tester di Binomania in completa libertà, senza vincolo e rapporto commerciale alcuno e sulla base di esperienza comprovata nell’utilizzo di tali strumenti ottici.