Binocolo ALPEN OPTICS TETON 8×42 – Prismi ABBE KOENIG – 599 euro. Un media gamma luminoso

PREMESSA

Sempre alla ricerca di binocoli interessanti da testare, ho notato nel vasto catalogo di Ziel. una nuova marca di binocoli. Si tratta della Alpen Optics con sede in Germania. Nel mese di luglio dovrei testare il loro nuovo binocolo stabilizzato 20×42. Nel frattempo, pareva interessante proporre ai lettori il binocolo dotato di prismi a tetto Abbe-Koenig , il TETON 8×42. Attualmente è disponibile in Italia a un prezzo di 599 EURO IVA inclusa pagabili anche comodamente in tre rate tramite il servizio PayPal. La garanzia è a vita.

E’ possibile acquistare su: https://www.ziel.it/prodotto/binocolo-alpen-teton-8×42/

 

Vi anticipo che il binocolo è dotato di obiettivi con vetro ED, rivestimenti di fase di alta qualità e, soprattutto della presenza di prismi   Abbe-Koenig  che risultano più costosi e più luminosi rispetto ai più comuni Schmidt-Pechan. All’interno di questa recensione e nel video potrete, come sempre, leggere le mie impressioni personali sul campo, le caratteristiche tecniche di questo binocolo, i suoi pregi e i suoi difetti.

 

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DATI TECNICI DICHIARATI DALLA CASA MADRE

Caratteristica Dettaglio
Diametro 42 mm
Ingrandimento 8x
Impermeabile
Campo Visivo 390FT / 129M
Rivestimenti delle Lenti Fully Multi Coated
Tipo di Focheggiatore Centrale
Impermeabilizzato
Messa a Fuoco Minima 0.90 m
Materiale del Corpo Magnesio
Prisma Abbe-Koenig
Trasmissione della Luce 92%
Tipo di Conchiglie Oculari Estraibili a rotazione
Peso 795 g
Prezzo 599 euro
Distributore Italiano Ziel.it

ACCESSORI IN DOTAZIONE

 

Il binocolo è proposto all’interno di una sobria scatola di cartone di colore verde su cui compaiono alcune caratteristiche tecniche del prodotto e il marchio Alpen Optics. Al suo interno, oltre al binocolo, potrete trovare un copri oculari, i tappi copri obiettivi, una tracolla dotata di un comodo sistema di aggancio/sgancio rapido, un manuale multilingua e il certificato di garanzia Deluxe fornito dall’azienda tedesca. È presente anche un piccolo panno per la pulizia delle ottiche. Inoltre, in dotazione, potrete trovare una borsa in cordura decisamente ben fatta, di colore verde antigraffio, che è in grado di sostenere per qualche ora anche una pioggia intensa.

FIG.1 – La ricca dotazione a corredo dell’Alpen Optics TETON 8×42

MECCANICA E SISTEMA A FUOCO

L’Alpen Optics TETON 8×42 esibisce un design che prevede un ampio ponte centrale e un’unica cerniera che divide i due tubi. Nella parte superiore del  robusto ponte è presente una grande manopola zigrinata di messa a fuoco, mentre nella parte anteriore è stato inserita la filettatura per il collegamento agli adattatori per i treppiedi fotografici protetta da un tappo personalizzato che reca il logo Alpen.

Il binocolo è protetto da una armatura abbastanza rigida di colore verde scuro e propone delle zone laterali con forma differente e zigrinate che migliorano l’ergonomia e la presa durante l’utilizzo pratico anche se non è presente alcun incavo nella parte inferiore. Grazie alla sua conformazione, il peso risulta leggermente sbilanciato verso gli oculari, il che facilita l’utilizzo intenso in quanto le spalle e le braccia non devono compensare per troppo tempo un peso sbilanciato verso gli obiettivi.

FIG.2 – Un primo piano sull’Alpen Optics TETON 8×42

Personalmente ho trovato agevole impugnare il binocolo con il dito indice sulla manopola di messa a fuoco, altre due dita sul ponte e il mignolo nella parte inferiore dei tubi ottici. In questo modo sono riuscito a mantenere un ottimo comfort osservativo, un buon bilanciamento e una postura abbastanza naturale per quanto riguarda la rotazione del dito nella fase della focheggiatura. Per allineare con maggior precisione il dito è necessario spostarlo leggermente verso l’oculare. Confermo che questo è un fatto prettamente soggettivo.

La mia bilancia elettronica ha stimato un peso di 843 grammi senza tracolla e tappi per gli obiettivi. Non è un punto di riferimento in quanto a leggerezza ma vorrei anche considerare che i prismi Abbe-Koenig sono piu’ grandi degli Schmidt Pechan.

 Il binocolo è composto da un telaio in lega di magnesio, è dichiarato impermeabile e riempito in azoto in grado di resistere a un immersione con una colonna di acqua di un metro per trenta minuti. Sulla parte laterale sono presenti due asole esterne che consentono l’aggancio alla tracolla. Come anticipato nel paragrafo relativo agli accessori, la tracolla è dotata di un sistema di sgancio rapido, e questo ritengo sia molto utile oltre che una finezza in tale fascia di prezzo.

FIG.3 – L’Alpen Optics TETON 8×42 è impermeabilizzato e riempito di azoto

 

Modello

Peso

Dimensioni  

 ALPEN OPTICS TETON 8×42 843 g 17×11.5 mm

Ottima la prestazione della manopola di messa a fuoco. In primis, è metallica e possiede delle buone dimensioni (34 mm x 24 mm); per questo motivo è facilmente utilizzabile anche con i guanti invernali o da tiro. La distanza minima di messa a fuoco che ho stimato con il mio accomodamento visivo è pari a 180 cm. Per raggiungere l’infinito, è necessario ruotare la manopola in senso antiorario di poco più di un giro completo, direi circa 370 gradi. A questo punto rimane ancora un quarto di giro di corsa.

 

Modello

Distanza minima di messa a fuoco dell’esemplare testato

Senso di rotazione

Raggiungimento dell’infinito dalla distanza minima

ALPEN OPTICS TETON 8×42

180 cm anti-orario 370°

La regolazione delle diottrie sull’oculare destro è affidata a una ghiera zigrinata, anch’essa metallica, con un diametro di 44,4 mm e uno spessore di 8,4 mm. Anche in questo caso non ho notato giochi o impuntamenti. Non è dotata di un sistema di sicurezza per bloccarla, ma visto che bisogna esercitare un po’ di pressione nella fase di rotazione, è praticamente impossibile che accidentalmente si possa spostare la regolazione personalizzata. Onestamente ho testato binocoli dal costo superiore con una meccanica meno precisa.

 

OTTICA

Obiettivi

L’azienda dichiara la presenza di un obiettivo ED. Ormai i lettori avranno imparato a comprendere che in queste fasce di prezzo l’acronimo ED, ossia Extra Low Dispersion (vetro a bassa dispersione), può voler dire tutto o può voler dire niente. Sostanzialmente, un binocolo ED presenta un buon contenimento dell’aberrazione cromatica rispetto a un semplice binocolo acromatico, anche se è leggermente inferiore rispetto ai binocoli definibili come apocromatici, che spesso sono citati con vetri, ad esempio, SD, APO, FL o altro ancora. La mia prova pratica ha rivelato che nel test selettivo, analizzando il gazebo bianco situato nel mio giardino, la sfera metallica, quando posizionata perfettamente in asse, risultava priva di aberrazione cromatica nelle giornate limpide ma esibiva un “filo” di residuo spuro nelle giornate uggiose e in controluce.  Nelle normali condizioni di illuminazione e nell’utilizzo naturalistico, quindi osservando piante, rami e paesaggi, al centro del campo il binocolo è  definibile come strumento ED ma non è apocromatico. La nitidezza al centro del campo è molto soddisfacente, il contrasto si è rivelato medio-alto, mentre la tonalità dei colori mi è parsa abbastanza neutra, con talvolta la percezione di vedere delle immagini un po’ calde. La brillantezza elevata rispetto a prodotti di fascia simile ma con prismi Schmidt- Pechan comporta, secondo me anche una maggior percezione del cromatismo residuo giacchè anch’esso è piu’evidente.
 
FIG.4 – Un primo piano sugli obiettivi ED

Oculari

Gli oculari dell’Alpen Optics TETON 8×42 forniscono un campo di vista di 129 metri a 1000 metri. Con la formula classica, questo significa beneficiare di un campo reale di 7,4 gradi, che fornisce un campo apparente pari a 59,2 gradi. Dato che giudico la grandangolarità di un binocolo sopra i 60 gradi di campo apparente, posso confermare che, per ciò che mi compete, questo è un binocolo che per un soffio non può essere inserito tra i binocoli definiti  “grandangolari”. Il diametro della lente di campo è di 20,88 mm, mentre quello degli oculari nei pressi di essa, con i paraluce retratti, è di 42,18 mm. Alla mia distanza interpupillare, quella tra gli oculari è di circa 20 mm e posso confermare che, per quanto mi riguarda, è un binocolo molto confortevole. La gomma degli oculari non è tra le più morbide, tuttavia il comfort migliora grazie alla sua forma e al diametro, che risulta confortevole anche per i visi occidentali e per gli adolescenti. Direi che il comfort ottimale si attesta a partire da 65 mm di distanza interpupillare. Per quanto riguarda la meccanica dei paraluce, anche in questo caso ho notato un’ottima cura. Questo binocolo è dotato di un sistema di paraluce con meccanica click-stop a rotazione. La battuta, quando totalmente estratta, produce un rumore evidente, il classico “click”, mentre le due posizioni centrali sono lievemente più anonime. I paraluce non sono totalmente estraibili per facilitare la pulizia della lente di campo. Ho misurato con il calibro digitale la distanza tra la lente di campo e il bordo del paraluce misurando circa 14 mm, tuttavia anche in questo caso riesco a osservare la totalità del campo rimanendo leggermente staccato dagli oculari.

Ho provato a osservare il campo di vista con i miei occhiali per la luce blu che uso al computer e sono stato in grado di osservare tutto il campo di vista.

FIG.5 – La forma degli oculari mi ha consentito un buon confort anche se la gomma dei paraluce non è morbidissima

Prismi

 

Un’altra caratteristica che mi ha interessato particolarmente è stata la presenza di prismi Abbe Koenig rispetto ai più classici ed economici Schmidt-Pechan   che solitamente si utilizzano in prodotti dal costo superiore. 

I prismi Abbe-Koenig, utilizzati nei binocoli di alta gamma, sono apprezzati per la loro capacità di fornire immagini luminose e nitide grazie alla loro superiore trasmissione luminosa, che può superare il 90%. Questo li rende ideali per l’osservazione in condizioni di scarsa illuminazione, come al crepuscolo o di notte.

Al contrario, i prismi Schmidt-Pechan,   presentano una trasmissione luminosa inferiore, solitamente inferiore all’85%. Questo è dovuto al fatto che i prismi Schmidt-Pechan richiedono un rivestimento riflettente su alcune delle loro superfici per mantenere la qualità dell’immagine, il che può ridurre la trasmissione complessiva della luce.

FIG.6 – Non male il contenimento dei riflessi intorno alla pupilla di uscita in questo binocolo da 599 euro

Inoltre, i prismi Abbe-Koenig non necessitano di rivestimenti aggiuntivi per le loro superfici riflettenti interne, poiché queste riflettono la luce in modo totale, riducendo ulteriormente le perdite di luce e migliorando la qualità dell’immagine.

Queste caratteristiche rendono i prismi Abbe-Koenig superiori in termini di trasmissione luminosa rispetto ai prismi Schmidt-Pechan, garantendo immagini più luminose e di alta qualità. Tuttavia, i prismi Abbe-Koenig sono generalmente più costosi da produrre, il che si riflette nel prezzo finale dei binocoli che li utilizzano oltre ad essere piu’ pesanti.

La pupilla di uscita è risultata circolare e non si nota una evidente luce diffusa. Analizzando la pupilla, direi che è un ottimo risultato in questa fascia di prezzo. Osservando il cielo illuminato a mezzogiorno, anche la vignettatura al bordo estremo è veramente minima; il field stop non è  molto netto.

Trattamento anti-riflesso

Per quanto riguarda i rivestimenti, Alpen Optics dichiara di aver utilizzato un rivestimento di fase PXA e un rivestimento  sui prismi  definito SHR, che consente un’ottima trasmissione della luce e della luminosità. L‘azienda dichiara una trasmissione luminosa del 92% che è senz’altro un ottimo valore in tale fascia di prezzo. I trattamenti superficiali su tutte le superfici ottiche sono full multi-coated, ossia multistrato su ogni superficie ottica. La colorazione mi ricorda il binocolo Victory Zeiss Victory SF; si tratta di un piacevole colore violaceo-rosso. Ho confrontato questo trattamento antiriflesso con alcuni binocoli top di gamma che ho in casa e alcuni prodotti compresi tra i 300 e i 500 euro. Devo confermare di essere piacevolmente rimasto sorpreso anche dalla qualità del trattamento fornito dall’Alpen Optics, sintomo che questa azienda sta cercando in tutti i modi di farsi notare nel settore della media gamma.

FIG.7- Il trattamento degli Alpen Optics è di una piacevole colorazione rubino

ABERRAZIONI CROMATICHE E GEOMETRICHE

 

Aberrazione cromatica al centro del campo

Come anticipato per quanto riguarda il contenimento dell’aberrazione cromatica, nel paragrafo riguardante gli obiettivi, posso riconfermare che l’aberrazione cromatica al centro del campo nelle normali condizioni di illuminazione su soggetti naturali è poco visibile. Si inizia a palesare come un alone verde-violaceo intorno alle sagome più luminose,in contro luce, come aerei, rami, bordo della luna piena. Nelle comuni condizioni di illuminazione, analizzando paesaggi naturali con alberi, foglie e rocce, è abbastanza contenuta; talvolta si palesa su cielo grigio osservando rapaci in controluce e aerei. Confermo quindi che si tratta di  un binocolo definibile come ED, seppur non abbia una qualità totalmente apocromatica.

Cromatismo laterale

Anche il contenimento dell’aberrazione cromatica laterale dipende dalle condizioni di osservazione. Si percepisce maggiormente su soggetti molto contrastati, come il classico gazebo bianco interno ai tralicci, mentre è leggermente più contenuta nelle osservazioni naturalistiche. Si manifesta con la presenza di un po’ di alone verde-violaceo che aumenta proporzionalmente all’allontanamento dal centro del campo. Tuttavia, tutto sommato, la sua entità è decisamente contenuta, molto simile anche a prodotti definiti e di prezzo superiore..

 

Curvatura di campo

Per quanto riguarda la curvatura di campo, ho sottoposto il binocolo a due prove: la prima consiste nell’osservazione a breve distanza, tra tre e quattro metri; la seconda nell’analisi dei dettagli a lunga distanza. Nel primo caso, posso confermare che l’immagine ai bordi rimane ancora ben leggibile. A lunga distanza, osservando i micro caratteri di un cartello, i tralicci della luce e i dettagli del paesaggio , si inizia a percepire un po’ di degrado dell’immagine verso l’80-85%. In parte, l’immagine migliora mettendo nuovamente a fuoco; ciò significa che parte del defocus è dovuto alla curvatura di campo, ma in realtà ci sono altre aberrazioni.

Distorsione angolare

Ho notato una evidente distorsione a cuscinetto già a partire dal 65-70% dal centro del campo. Come ricordate, non sono molto sensibile all’effetto palla rotolante, quindi non posso dire se in realtà questa distorsione angolare possa migliorare il suo utilizzo rispetto a un binocolo dotato di meno distorsioni. Nel mio caso, ho comunque giudicato l’Alpen Optics TETON decisamente comodo da sfruttare nel panning.

Altre aberrazioni

Per quanto riguarda le altre aberrazioni geometriche, ossia la coma e l’astigmatismo, ho analizzato in primis tramite una stella artificiale Geoptik, oltre a sottoporre il binocolo all’osservazione dei campi stellari. Si percepisce la presenza di un po’ di coma e astigmatismo a partire da circa l’80% dal centro del campo. La situazione può migliorare in base alla luminosità della stella e alla turbolenza atmosferica. Senza dubbio, è un binocolo che non è stato progettato per la mira osservazione astronomica, ma ha un target più rivolto all’osservazione naturalistica.

 

 

Test sulle stelle CM (campo massima nitidezza) CU (campo utilizzabile) CI (Campo inutilizzabile con stelle molto degradate
ALPEN OPTICS 8×42  80%  10% 10%

TEST CON USAF CHART A 35 METRI

Il test con la  USAF CHART è stato condotto attraverso una media di tre osservazioni, diurne a mezzogiorno e serali. Ho evidenziato lo stesso potere risolutivo ottenibile con i prodotti al top della gamma; ovviamente, non possiede nitidezza, contrasto e contenimento del cromatismo residuo paragonabile a prodotti da €2000. Quello che è spiccato ed evidente, anche nell’uso diurno ma soprattutto nella osservazione serale, è che la presenza dei prismi Abbe Koenig  offre effettivamente una ottima brillantezza delle immagini. Il test con la USAF CHART ha comunque mostrato  aberrazione cromatica,  Ricordo agli elettori che il test con la “USAF CHART” è molto selettivo anche per quanto riguarda il cromatismo residuo, similmente al mio test personale definito del gazebo bianco, in quanto laddove c’è un forte contrasto tra zone nere e bianche, si evidenzia maggiormente il residuo cromatico.

FIG.7 – Il risultato del TEST di risoluzione con la USAF CHART è nella media dei prodotti testati, solo qualche Top di Gamma e qualche “fuori classe” riesce a risolvere una riga piu’ piccola a 8x.

RIFLESSI E IMMAGINI FANTASMA

Nella osservazione diurna dei rapaci con il sole laterale ho notato un po’ di luce diffusa nella parte inferiore del campo di vista , ma mai nulla di cosi’ invasivo e atipico che io non abbia notato in un prismi a tetto tra i 400 e gli 800 euro.  La prova “Lampione”  ha rivelato la presenza di un po’ di riflessi portando la fonte di luce fuori dai bordi laterale. Insomma, non ne è esente ma non è neppure la peggior prestazioni vista, direi, nella media, nella sua categoria e fascia di prezzo.

 

PROVA SUL CAMPO

Birdwatching

L’Alpen Optics TETON 8×42 si inserisce in una fascia di prezzo dove c’è molta concorrenza. Per quanto riguarda l’osservazione del birdwatching, ho apprezzato alcune sue caratteristiche. In primis, la manopola di messa a fuoco risulta avere una buona meccanica, con una corsa decisamente breve ed è composta comunque da materiale metallico. La rotazione è fluida sia in ritorno che in entrambe le posizioni. La messa a fuoco minima inferiore a 2 metri concede anche di compiere delle belle osservazioni, magari da capanno o da tenda mimetica. Il residuo cromatico, come già ribadito più volte, è abbastanza contenuto ma talvolta presente; nella media delle osservazioni si può percepire soltanto osservando controluce su rapaci o, ad esempio, gazze posate sui rami su uno sfondo molto contrastato. In questo caso, ci troviamo di fronte a una prestazione che è nella media  e non eccelle tra i binocoli con prismi a tetto nella sua fascia di prezzo.
 
FIG.8 – Il sottoscritto osserva le poiane dal monte Sette Termini
 

Osservazione del paesaggio

Non è un binocolo completamente grandangolare, ma non è neanche dotato di campo piatto. Nell’osservazione del paesaggio si sostiene molto bene grazie all’ergonomia e al suo peso ben bilanciato verso gli oculari. Nitidezza, contrasto e proporzionali alla concorrenza; presenta anche una piacevole tonalità dei colori.

 

Osservazione crepuscolare

Dove penso abbia dei punti in più rispetto alla parte della concorrenza fino a 800-1000 euro è nella osservazione crepuscolare grazie ai  prismi Abbe Koenig. Ho voluto compiere una comparativa approfondita utilizzando vari prodotti di varie fasce di prezzo, praticamente i binocoli che possiedo e alcuni degli strumenti che ho in visione per i test. La fascia di prezzo era compresa tra i 200 e i 2500 euro. Devo confermare che l’Alpen Optics TETON pare perfettamente sfruttabile dagli appassionati delle osservazioni crepuscolari, in quanto la presenza di prismi Abbe Koenig è veramente un punto a favore rispetto alla maggior parte della concorrenza in quella fascia di prezzo. Le immagini al crepuscolo sono risultate più luminose dei classici binocoli tra i 200 e i 500 euro, arrivando a raggiungere delle prestazioni che nella prima parte del crepuscolo erano abbastanza simili a quelle di binocoli al Top della GAMMA, quando era ormai quasi notte si notava leggermente la luminosità di un binocolo da oltre 2000 euro ma certamente con maggior evidenza si notava la differenza tra gli Alpen e un binocolo con prismi a tetto Schmidt Pechan nella sua stessa fascia di prezzo. 

Credo che questo sia il suo reale punto di forza.

FIG.9 – Ottime prestazioni crepuscolari per un binocolo da 599 euro.

Osservazione astronomica

Nell’osservazione astronomica, non beneficia  certamente di un campo ultra grandangolare e di una estrema puntiformità stellare ai bordi; tuttavia, come evidenziato nell’uso crepuscolare, la buona trasmissione luminosa si è evidenziata anche nel utilizzo astronomico. La presenza di prismi ABBE KONIG, che ritengo di ottima qualità in questa fascia di prezzo, ha fornito delle immagini decisamente luminose. Sotto cieli medio inquinati, sono rimasto abbastanza stupito, in quanto ha fornito più o meno la stessa luminosità nell’osservazione della galassia di binocoli al top della gamma che possiedo. Soltanto in alcune condizioni sotto un cielo molto scuro  il top di gamma usato come confronto mostrava un po’ di luminosità in piu’, ma onestamente non in maniera significativamente più evidente rispetto al divario di prezzo. 

 

PREGI E DIFETTI

Pregi:

  • Presenza di prismi Abbe Koenig
  • Trasmissione luminosa del 92%
  • Luminosità crepuscolare astronomica paragonabile a prodotti dal prezzo  superiore.
  • Ghiere metalliche
  • Ottima meccanica della messa a fuoco e della ghiera di regolazione della diottria sull’oculare destro
  • Scafo in lega di magnesio e non in policarbonato
  • Ottima meccanica della messa a fuoco e della diottria dell’oculare.
  • Distribuzione tramite un’azienda molto seria ( Ziel).
  • Garanzia a vita

Difetti:

  • Si nota maggiormente la presenza di cromatismo residuo rispetto ad alcuni binocoli in questa fascia di prezzo forse anche per le immagini piu’ brillanti
  • Non è tra i binocoli piu’ leggeri in base al suo formato ma dipende dalla presenza dei prismi Abbe Koenig

 

FIG.10 – Un binocolo che ritengo sia molto specializzato nella osservazione crepuscolare, oltre a possedere una ottima meccanica

IN SINTESI

In sintesi, il binocolo Alpen Optics Teton 8×42 rappresenta un’ottima scelta per gli appassionati che cercano uno strumento luminoso e di qualità senza dover affrontare i costi elevati dei modelli Top di Gamma. Con una spesa inferiore ai 600€, offre una combinazione di caratteristiche tecniche e prestazioni ottiche che lo rendono competitivo nella sua fascia di prezzo. Gli obiettivi ED fornisco una buona nitidezza e contrasto, mentre i prismi Abbe-Koenig, solitamente presenti in binocoli di fascia superiore, contribuiscono a una brillantezza e luminosità delle immagini crepuscolari, ottime in tale fascia di prezzo. La meccanica della messa a fuoco e della regolazione diottrica, entrambe composto da materiale metallico e non da policarbonato sono un altro punto a favore oltre allo scafo in lega di magnesio e non in policarbonato. Lo reputo molto adatto alle osservazioni crepuscolari .

 

 

PREZZO E DISPONIBILITA’

Attualmente è disponibile in Italia a un prezzo di 599 EURO IVA inclusa pagabili anche comodamente in tre rate tramite il servizio PayPal. La garanzia è a vita. E’ possibile acquistare su: https://www.ziel.it/prodotto/binocolo-alpen-teton-8×42/

FIG.11 Il binocolo Alpen Optics è distribuito in Italia da Ziel con garanzia a vita e un’ottima assistenza post-vendita.

RINGRAZIAMENTI

In particolare, vorrei ringraziare Marco Masat di Ziel per aver fornito l’esemplare oggetto di questo test e per avermi concesso la libertà di esprimere le mie impressioni personali senza alcuna forzatura di valenza commerciale.

 

DISCLAIMER

Binomania non è un negozio, Nel mio sito web troverete unicamente recensioni di prodotti ottico sportivi, fotografici e astronomici.  Le mie impressioni sono imparziali come è dovere di ogni giornalista e non ho alcuna percentuale di vendita sull’eventuale acquisto dei prodotti. Per questo motivo, qualora voleste acquistare o avere informazioni su eventuali variazioni di prezzo o novità, vi consiglio di visitare il sito ufficiale  di Ziel