Pochi accessori, leggeri, acquistati con criterio e senza spendere un patrimonio, possono salvarci la vita, nelle situazioni più impensabili.
di Piergiovanni Salimbeni
Questa settimana vorrei parlare di un argomento a me molto caro, ossia quali accessori portare nel proprio zaino da escursione.
L’errore che spesso tutti i principianti compiono è uscire senza un minimo di attrezzatura, poiché pare impossibile che possa avvenire un incidente durante una breve escursione.
In realtà gli imprevisti capitano spesso in situazioni e luoghi che paiono rassicuranti e familiari. Pensate ad esempio ai classici incidenti subiti dai raccoglitori di funghi sul sentiero a pochi chilometri da casa.
Personalmente possiedo due tipi di zaini: il cosiddetto BOB ( Bug out Bag, ossia prendi e scappa) che consente a me e alla mia famiglia di beneficiare di 72 ore di autonomia in caso di una situazione di emergenza.(terremoto, incendio, etc.,etc).
Ho anche un mini-kit per le escursioni brevi che trasporto , in base alle mie necessità, nello zaino da trekking , in quello delle Guardie Ecologiche Volontarie o nella borsa fotografica.
Oggetto di questo articolo sarà quest’ultimo, giacché come anticipato ritengo sia utile affrontare qualsiasi imprevisto possa capitare non solo a me e ai miei familiari, ma anche ad eventuali escursionisti in difficoltà.
Poiché vago spesso tra boschi e paludi, avrei mille piccole avventure da raccontare, tuttavia ho realmente beneficiato di questi accessori in due particolari occasioni.
Tre anni fa ho soccorso un signore con la gamba slogata che faticava a rientrare a casa, mentre lo scorso anno un breve giro con il mio cane si è trasformato in una escursione molto lunga. Mentre rientravano a casa, una frana, avvenuta pochi minuti prima, mi ha costretto a fare il giro della montagna, in una zona priva di copertura telefonica. Un giro di un paio di ore si è trasformata in una escursione di sei, ed era già pomeriggio inoltrato.
Anche in questo caso il piccolo corredo non è stato risolutivo, ma senza dubbio ha dato un po’ di conforto.
Vediamo nello specifico i miei consigli, acquistabili (quasi) tutti rapidamente anche su Amazon. Insomma, per una volta non parleremo di ottiche sportive, ma potreste farvi un regalo di Natale utile e anche meno costoso.
1) Borraccia- Terhmos Newdora, è un prodotto contraddistinto da un ottimo rapporto prezzo prestazioni, si può scaldare anche sopra un fuoco improvvisato,ad esempio, per sciogliere e bollire la neve e mantiene caldo il classico the, per molte ore anche in pieno inverno. E’disponibile in vari colori,è ecologica e leggera, la attacco al moschettone degli zaini. Se proprio devo recriminare un lato negativo è la scarsa resistenza della vernice che nell’uso intenso tende a graffiarsi.
2) Filtro depurante
Usato una volta, proprio durante la piccola avventura dello scorso anno, dato che sia io che il mio cane stavamo patendo il caldo e l’acqua nella borraccia era finita. E’ possibile bere direttamente da ruscelli, fiumi, stagni, poiché filtra il 99.99% delle impurità. Si può utilizzarla come se fosse una cannuccia o usarla per riempire la borraccia. Filtra circa 1000 litri d’acqua (almeno questo modello) e dopo averla usata per la prima volta si deve cambiare dopo un anno. Per l’occasione la usai per filtrare dell’acqua presente in una pozza stagnante e feci una piccola scodella con la carta stagnola per dissetare me e il cane.
3) Coltellino Victorinox Swiss Army
Qui si aprirebbe un mondo, ognuno tra noi ha le sue esigenze, io prediligo questa versione per due caratteristiche: la lama principale è robusta e si estrae con una mano. La sega in dotazione e’ molto efficace.
4) Pinza multi-attrezzo
Questo modello specifico è stato un regalo gradito stato un regalo gradito, ma è possibile acquistarne di simili anche su Amazon.
Sono utili in diverse occasioni e potete usufruirne in mille circostanze: dalla semplice manutenzione dei sentieri, alla creazione di un rifugio di emergenza, al taglio di pane e salame.
Mini Kit di Pronto soccorso
Contiene lo stretto necessario per curare e disinfettare ferite o piccoli traumi. Volendo si può aggiungere una busta di ghiaccio istantaneo. Personalmente ho inserito qualche medicina per casi particolari (antipiretici, antistaminici, digestivi, anti-infiammatori). Le pillole sono custodite in una piccola capsula metallica impermeabilizzata.
Tra i vari kit vi suggerisco questi:
Teli di emergenza per trattenere il calore
Servono in realtà anche per proteggersi dal caldo: un lato trattiene il calore, un lato riflette i raggi del sole (utile anche per essere ben visibili ai soccorritori) . Consiglio di tenerne sempre un paio nella propria autovettura qualora doveste rimanere bloccati in auto per molte ore, a causa di un incidente o di una lunga coda in galleria (dove spesso, consigliano di spegnere il motore e di conseguenza anche il riscaldamento). Ricordo che un amico rimase bloccato in una galleria in Svizzera interna e beneficio’ di questo piccolo accessorio, che trattiene la maggior parte del calore corporeo.
Personalmente l’ho usato per dare conforto al signore che si era infortunato e come se fosse una tenda per proteggere me, l’attrezzatura fotografica e il cane, durante una forte e improvvisa grandinata in montagna. E’ stato sufficiente usare la paracord legata a due tronchi, poggiare il telo a mo di tenda e in pochi secondi eravamo tutti al riparo.
Paracord
Sono corte intrecciate robuste e leggere che nate per il mero uso aeronautico, disponibili in decine di colori e metrature sono utili in moltissime occasioni. Poiché sono un po’ esagerato ne possiedo anche una da trenta metri che custodisco nel baule del 4×4, tuttavia una piccola paracord da tre metri, può essere utile in decine di situazioni: dal soccorrere una persona, scendere da un sentiero franato, da supporto per una tenda improvvisata, per immobilizzare un arto fratturato fissando un bastone e cosi via.
Io ho scelto questo modello. Una sola raccomandazione: non siate tirchi e non fatevi fuorviare da offerte eccezionali di simil-paracord di bassa fattura. Questa che vi suggerisco è Made in Usa ed è veramente robusta, cio’ potrebbe fare la reale differenza nell’utilizzo sul campo.
Fischietto di emergenza e pietra focaia
Utilissimo per chiedere aiuto in caso di emergenza. Io ho scelto il simpatico gadget della Gerber pubblicizzato da Bear Green solo perché mi pareva robusto e compatto, ma ne esistono a centinaia. Nel kit è presente anche un fischietto di buona qualità e della ovatta , protetta dalle intemperie, dentro il cappuccio impermeabilizzato. Il magnesio non e’ dei più’ durevoli, ma non penso che lo userete 365 giorni l’anno. Sullo scafo sono presenti le indicazioni relative alla codifica internazionale per la richiesta di soccorso alpino.
La pietra focaia è utilissima qualora voi o il vostro zaino cadiate in acqua, dato che la scintilla si sprigiona in qualsiasi condizione, anche le più’ impossibili. Consiglio un po’ di carta asciutta per far attizzare il fuoco, va benissimo anche un fazzoletto, badando a suddividere i vari strati per far accendere subito il fuoco. Se siete nel bosco potete procurarvi un po’ di erba secca.
Questo forse è l’accessorio che utilizzo di più’ perché faccio spesso esercitare le mie figlie ad accendere un fuoco senza accendini e fiammiferi….meglio dei videogame.
Torce
Non ne potrei fare a meno. Mi piace spesso fermarmi a vedere il tramonto per fotografare e talvolta organizzo qualche breve uscita notturna in MTB:
Tra le mie preferite ci sono queste due aziende.
1) Torce Nightcore (il mio modello è ormai fuori produzione) Sono robuste, impermeabili, con una durata elevata, potente e luminose. Quella che possiedo presenta anche offendicula per difesa personale e un sistema di flash abbagliante per stordire l’eventuale aggressore (utile per le signore) E’ dotato di luce variabile, intermittente, luce rossa e blu. Ho acquistato anche il piccolo kit per il montaggio sui manubri delle mountain bike.
Questo è il link al sito ufficiale https://nitecore.com
Questo, invece, è il link su Amazon https://amzn.to/35u6n52
2) Torcia Fenix (con fascia per la testa, tipo minatori) (scelta con le stesse batterie per garantire intercambiabilità), anche essa molto robusta, potente e impermeabilizzata.
https://amzn.to/36ufXoJ
Scalda mano + batteria di scorta
In un primo tempo ero restio a portare con me ulteriore peso, un cellulare vecchio usato per le emergenze, potrebbe fare lo stesso la differenza, cosi come lo scaldamani potrebbe essere inutile, dato che in caso di reale necessità e’ più’ utile accendere un fuoco, tuttavia e’ molto comodo, dato che posso ricaricare il mio telefono per almeno un paio di volte (arrivando quindi alle classiche 72 ore, oltre a vari accessori) Tra le varie ho scelto quella di casa Celestron, più’ che altro per affezione verso il marchio.
Carta stagnola
Nulla di che, la uso solo per creare una piccola ciotola per il mio cane o nel caso dovesse raccogliere dell’acqua aggiuntiva alla mia borraccia. Vanno molto bene anche i secchi pieghevoli, magari da tenere in auto.
Candele
Quelle piatte, leggere e poco invasive. Sono perfette, ad esempio, per accendere la fascina umida che non prenderebbe fuoco con le scintille provocate dalla pietra focaia.
E voi? Cosa portate nello zaino? Attendo vostri commenti.
Piergiovanni Salimbeni è un tester e giornalista indipendente iscritto all’Albo Professionale dei Giornalisti della Lombardia. Si è laureato presso l’Università Statale di Milano con una tesi riguardante : ” I danni da inquinamento elettromagnetico e il caso Radio Vaticana”. E’ responsabile dei siti web: www.binomania.it e www.termicienotturni.it. Pubblica video recensioni sul suo canale YouTube. Dal 1997 collabora con mensili e quotidiani nazionali, sempre nei settori di sua competenza: ottica sportiva, astronomica, fotografica, sistemi per la visione notturna e termica, geologia lunare. Coltiva da sempre la passione per la scrittura, nel 2020 ha esordito con pseudonimo con un editore classico, mentre nel 2022 ha pubblicato su Amazon il suo secondo romanzo “Il Purificatore”, disponibile anche in formato e-book. Nel tempo libero leggi molti libri, pratica tiro sportivo a lunga distanza, fototrappolaggio, digiscoping, fotografia di paesaggio.