Coltello Maserin Modello 986 Hunting Knife

Il coltello viene venduto in una ampia scatola di cartoncino nero con il logo e la ditta dell’azienda produttrice “MASERIN Italy Coltellerie in Maniago dal 1960”: al’interno si trova il fodero, il coltello ( con lama protetta da cartoncino), il foglio di garanzia e di manutenzione (italiano-inglese) e un’ulteriore “pergamena” arrotolata con istruzioni (it-en) per lo smontaggio delle guancette e l’utilizzo della cavità interna, corredata di fotografie chiaramente esplicative.

 

Il coltello risulta progettato e disegnato in collaborazione con il Maestro Coltellinaio Massimo Bacchilega, e già a prima vista se ne riconosce lo stile inconfondibile.

 

 

IL PRIMO IMPATTO

L’estetica è decisamente gradevole ed accattivante: il manico chiaro d’olivo si fa apprezzare per l’ottima rifinitura, le viti di fermo delle guancette ben incassate nella loro invasatura si caratterizzano per i larghi intagli che ne permettono lo smontaggio ed il rimontaggio anche con una moneta da 1 o 2 centesimi, la lama panciuta mostra un tagliente panciuto sotto il controfilo pronunciato e la zigrinatura superiore di buona lunghezza con i dentelli inseriti all’indietro.

 

IL COLTELLO IN MANO

La piacevolezza della prima occhiata si riconferma subito prendendo in mano il coltello: immediata è la sensazione di equilibrio e robustezza di un attrezzo ergonomicamente ben realizzato, sia per la semplice funzione di taglio, che -vista la forma della lama- per la più consona funzione di scuoiatura. In particolare nell’azione di scuoio risultano fondamentali l’incavo sulla lama e la contrapposta zigrinatura superiore; quest’ultima si rivela molto efficace anche semplicemente impugnando il coltello: il pollice preme sui dentelli, l’indice ha un suo incavo specifico, le altre dita serrano bene il manico fra la protuberanza del predetto incavo e quella al termine dell’impugnatura, ove è stato ricavato un foro di giusto diametro per far passare un lacciolo di sicurezza. Sia la parte superiore del manico che quella inferiore sono leggermente convesse, per bene adattarsi alla forma della mano, sia quella decisamente massiccia dell’uomo che quella femminile, più piccola e delicata. Occorre anche notare come l’equilibrio dell’attrezzo contribuisce a una notevole sensazione di leggerezza, anche in presenza di una costruzione Full-Tang con il codolo che arriva in bella vista sino all’estremità del manico.

 

 

 

LA SOSTANZA NEI DETTAGLI

Il tagliente si presenta- come dice la Casa – a filo liscio con “affilatura a rasoio”, e si conferma all’atto dell’acquisto per un valido uso generico: dopo un mese di pesanti prove cui l’ho sottoposto il coltello, senza mai rinfrescare il filo, è ancora in grado di tagliare più volte correttamente e senza sbavature il foglio di carta tenuto fra le dita: esperimento questo da evitare per non fare perdere rapidamente il filo alla nostra lama. Quindi giudizio positivo sia sull’acciaio che sulla tempera. Per quanto riguarda l’angolo di affilatura ognuno dovrà valutarlo in base alle proprie esigenze ad al più frequente uso cui sarà destinato il coltello: come ho già detto quello della Casa risulta valido per un uso generico, anche se personalmente lo preferisco più “da carne”. Lo spessore della lama è quasi sovradimensionato per le dimensioni del coltello e per la destinazione d’uso, ma contribuisce a convalidare quella sensazione di tranquilla robustezza che ne caratterizzano la destinazione di fedele compagno di caccia e di Outdoor, da trattare con cura senza troppi riguardi. Come già detto per l’impugnatura si nota un molto buon livello di rifinitura anche per quanto concerne la lama: non è questo , e non può essere visto il prezzo, un coltello artigianale, un pezzo unico fatto e finito a mano dal maestro coltellinaio, ma per essere un prodotto industriale si deve ammettere che la Maserin ha posto una egregia cura ed attenzione nella produzione di questo oggetto sicuramente valido sia per l’estetica che per la sostanza.

Le guance del modello inviatomi per la recensione sono in olivo, ma si possono ottenere anche in cocobolo: tutti e due ottimi legno per un uso intensivo all’aria aperta, che non temono l’acqua e neppure eccessivi maltrattamenti. Per il colore chiaro e la venatura preferisco l’olivo; forse per una maggiore resistenza agli urti è consigliabile il più scuro cocobolo.

 

 

LA CAVITA ‘ PORTAOGGETTI

Il coltello è smontabile: con una monetina si svitano le due viti che fermano le guancette, all’interno delle quali è ricavata una cavità, presente anche nel codolo della lama: le istruzioni fornite dalla Maserin suggeriscono di riporvi “del paracord, esche per il fuoco, fiammiferi o una bacchettina di ferrite”. Io, come si vede dalle foto, sono riuscito a mettere dentro: n° 7 cerini, uno spillo lungo, un ago fine ed uno grosso,una spillina da balia, quattro ami di diversa misura, una “spoletta” con 6 metri di filo multifibra da pesca con carico di rottura da 10 kg , quattro piombini sferici aperti, una olivetta di piombo da 3 gr ed una micro pinzetta ( onestamente presa come ricambio da un coltellino della concorrenza d’oltralpe). Forse qualcuno potrebbe sospettare che io sia un pescatore….!

 

 

PULIZIA E MANUTENZIONE

La facilità di smontaggio e rimontaggio del coltello ne facilitano di gran lunga la pulizia e la manutenzione: al ritorno da fuori si smonta, si lava accuratamente sotto l’acqua, si asciuga il tutto MOLTO BENE, si passa un velo d’olio sulle parti in metallo, si rimonta il tutto e… si è pronti per la prossima uscita. Una volta l’anno una visita dall’arrotino di fiducia per rinfrescare il filo, e sono sicuro che per molti decenni sarà un validissimo compagno.

 

CONSIDERAZIONI FINALI

Altissimo rapporto prezzo / qualità, in considerazione dei materiali usati dal costruttore, dal design veramente accattivante, dalla cura nei dettagli. Se proprio dovessi dare un modesto suggerimento, proprio per trovare “il pelo nell’uovo”, direi che mi piacerebbe una lama più lunga di 20 millimetri ( 115 contro gli attuali 95): oltre a spostare il baricentro verso il tallone della lama, alla estremità del manico, aumenterebbe del 20% la lunghezza del tagliente, a tutto vantaggio di una maggiore versatilità d’uso.