Tempo fa, discutendo telefonicamente con Luca Mazzoleni di General HI-T, esposi il mio interesse nel provare un binocolo russo, tal BPO 7×30 che pareva possedere una ottima resa sino ai bordi e per di più degli oculari dallo schema ottico simile ai Nagler.
L’esperto appassionato Holger Merlitz, sul suo sito ne aveva provato un esemplare e dalle sue parole mi era parso di verificare un certo entusiasmo.
La sorpresa che sicuramente non mi aspettavo era quella di appurare, in meno di una frazione di secondo, che ,nella sua vasta collezione di binocoli, il buon Mazzoleni, possedeva un binocolo identico, venduto con la sigla “Ghost 7×30” dall’azienda produttrice e che lui aveva deciso di acquistare come campionatura, durante la fase di selezione dei binocoli che avrebbero poi portato alla creazione della General Hi-T.
Dopo poco giorni ci incontrammo a metà strada ed insieme all’USM 15×85, mi fu consegnato anche questo piccolo binocolo militare.
Mentre guidavo, tornando a casa, rammentai la frase di Merlitz che non è propenso alle sviolinate gratuite.
“All through almost the entire field, the BPO offers a razor sharp and crisp image. Some degradation is discernible only at the outermost 10% of the field.”
Passo ora a descrivere le mie impressioni su tale binocolo
Lo scafo ottico.
E’ incredibilmente massiccio. Questo binocolo, costruito nella Repubblica Indipendente del Tartastan, è stato espressamente progettato per un utilizzo militare. Lo scafo metallico è protetto da una spessa superficie in gomma, che seppur non sprizzi di design dai pori si è rilevata estremamente affidabile.
Due sganci rapidi ai bordi ne consentono la rapida sostituzione nonché la pulizia.
Questo binocolo oltre ad essere water-proof e anti-shock è garantito dal costruttore sino ad una temperatura di utilizzo compresa fra i +50 ed i –50°. Il binocolo pesa 1.100 grammi, similmente al Vixen Ultima 9×63 che possiede però un diametro degli obiettivi doppio.
Gli obiettivi.
L”acronimo BPO, deriva da Binocolo con prismi di Porro e messa a fuoco su ogni Oculare : efficace e semplice, direi.
Gli obiettivi ovviamente sono piccoli per l’uso astronomico, ma si sono rilevati molto contrastati nell’uso diurno: a causa della composizione delle lenti e del trattamento utilizzato, in vista anche dell’uso per il quale è stato progettato, le immagini sono molto contrastate ed assumono una decisa tonalità giallastra che ha la meglio sui binocoli dalla resa più pura nelle giornate colme di foschia, i puristi però sono avvisati, nessuna resa neutra come i Leica!
I copri-tappi sono ovviamente agganciati alla copertura in gomma, per prevenire eventuali perdite: di fatto in guerra ci si inchina ma non per raccogliere i tappi del binocolo.
Gli oculari.
Sono la cosa più evidente in questo strumento. Composti da ben 7 lenti, con schema 2-1-3-1 (vedete la figure qui di seguito pubblicate) consentono a questo binocolo di raggiungere ben 8.5 gradi di campo, ed un campo apparente di 60 gradi.
L’estrazione pupillare è ottima, ben 22.5 mm mentre il sistema di estrazione dei paraluce a vite è rapido comodo e preciso.
Pare derivino da quelle utilizzati nel mostruoso binocolo russo 30×180.
Il lato positivo di tale schema, similmente al famosissimo Nagler, è dato dal contenimento della curvatura di campo, grazie alla lente negativa montata nel sistema ottico.
In pratica vedendo la sua composizione pare sia un mix fra il sistema ortoscopico a tre lenti + lente negativa dei Nagler.
Purtroppo questa scelta particolare oltre a pregi ha portato anche alla variazione degli ingrandimenti e della pupilla di uscita durante l’operazione di messa a fuco. Ciò deriva dallo spostamento interno della lente negativa, ergo se l’osservatore dovesse avere una differenza di diottrie tra un occhio e l’altro verrebbero a crearsi dei notevoli problemi.
All’interno dell’oculare destro era presente di serie anche un reticolo graduato che è stato eliminato da Mazzoleni, durante un controllo minuzioso.
Prismi. Non ho potuto raccogliere alcun dato su questi prismi che sono semplicemente descritti come “High Index” penso siano in vetro Bak7.
Nota:(CM: il campo di massimo contrasto, ove le immagini sono contrastate e le stelle non mostrano distorsione.
CP:il campo panoramico ancora sufficientemente sfruttabile eche, unendosi al CM, dona panoramicità alla visione.
CI: il campo inutilizzabile, dove è presente in maniera evidente il cromatismo laterale, la distorsione e l’assenza di contrasto.
La resa ottica.
Holger Merlitz aveva ragione, questo binocolo fornisce delle immagini prive di distorsione lineare, nell’uso diurno per tutto il campo reale mostrato. Ho provato per molto tempo, osservando pali della luce e le antenne dei ripetitori a scorgere distorsione anche agli estremi del campo, ma a parte una perdita di nitidezza ed un accenno di residuo cromatico blu, non ho riscontrato nulla.
Anche nell’uso astronomico le stelle, seppur poco luminose, sono ben puntiformi sino almeno al 90% del campo.
Di fatto ho misurato queste prestazioni CM 80% CP 10% CI 10%. direi ottime: si dimostra un valido aiuto nel mostrare le costellazioni ai neofiti, anche non lo ritengo assolutamente idoneo all’uso astronomico.
Attualmente è disponibile per soli 130 euro presso questo sito internet, penso che possa far gola a molti collezionisti del genere o a semplici amatori
Disclaimer.
Questa recensione è stata pubblicata nel mese di Dicembre 2012. Si specifica che le impressioni d’uso sono totalmente personali e date dai tester di Binomania in completa libertà, senza vincolo e rapporto commerciale alcuno e sulla base di esperienza comprovata nell’utilizzo di tali strumenti ottici.
Piergiovanni Salimbeni è un giornalista indipendente iscritto all’Albo Professionale dei Giornalisti della Lombardia. Si è laureato presso l’Università Statale di Milano con una tesi riguardante : ” I danni da inquinamento elettromagnetico e il caso Radio Vaticana”. E’ responsabile dei siti web: www.binomania.it e www.termicienotturni.it. Pubblica video recensioni sul suo canale YouTube. Dal 1997 collabora con mensili e quotidiani nazionali, sempre nei settori di sua competenza: ottica sportiva, astronomica, fotografica, sistemi per la visione notturna e termica.Nel 2021 è entrato a far parte della Patagonia PRO Team come professionista dell’outdoor. Coltiva da sempre la passione per la scrittura, nel 2020 ha esordito con pseudonimo con un editore classico, mentre nel 2022 ha pubblicato su Amazon il romanzo “Il Purificatore”, disponibile anche in formato e-book. Nel tempo libero pratica fotografia di paesaggio, caccia fotografica, fototrappolaggio, digiscoping, enduro con la mountainbike.