Marttiinii Skinner Martef

 Quando Piergiovanni mi ha scritto che il Dr. Kunzi, della omonima ditta, fra l’altro importatrice per l’Italia dei Victorinox , ” ci da ampia possibilità di testare i prodotti Victorinox e tutto quello che potrebbe interessare ” mi è sembrata una buona occasione per recensire un coltello particolare e che ritengo assai performante per tutte le esigenze di una vita all’aria aperta.

Non è un attrezzo di ultima generazione: l’avevo trovato sul catalogo Kunzi ( www.kunzi.it ) nel 2004, se non sbaglio, e da allora è fissato sia sulla mia giacca da pesca che sul gilet destinato alla pesca a mosca: dato che il coltello viene fornito con un solo fodero, ho provveduto a costruirmene un altro.

 

IL COLTELLO

 

L’ANTEFATTO

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Premetto che parlando di coltelli a lama fissa le mie preferenze vanno a quelli, tipo “Bowie”, di “buona” misura, con lama di almeno 18 centimetri , anche se riconosco che sono un po’ ingombranti. Per questo motivo una lama da 10 cm o poco più mi aveva, di primo acchito, lasciato indifferente. Dopo qualche mese, parlando con un amico che pratica la caccia con l’arco agli ungulati in terra balcanica, e come me è appassionato di coltelli ( e li usa sul serio!) vengo a sapere che quel Marttiini non è il solito coltellino da Boyscout, ma è un attrezzo particolare. Lui vende anche coltelli, ma in negozio ne avrà sì e no una quindicina di tipi, quelli che lui ha provato e che ritiene validi. Senza tanti discorsi, tirò fuori il coltello e mi disse: “Provalo, se non ti va bene lo riporti, se ti piace me lo pagherai.”

Un’offerta così non si può onestamente rifiutare, e fra l’altro avevo in programma di lì a poco una settimana di pesca nelle riserve del Cuneese. Dato che nei torrenti e nel bosco quello che si può sciupare di più è il fodero, me ne feci subito un altro: i rovi ed i rami infatti non perdonano, e il cuoio del fodero originale avrebbe potuto risentire di una mia caduta in acqua, non certo augurabile a quelle temperature, ma davvero non impossibile.

Fu quello un anno particolarmente redditizio e, modestia a parte, rientrai a Firenze con oltre un centinaio di belle trote, rigorosamente congelate con somma perizia. Il “bambino” si era comportato bene ed il lunedì successivo passai dall’amico a saldare il conto.

 

I due foderi: notare i graffi sul quello autocostruito.

 

IL COLTELLO

Vediamo ora le caratteristiche: misura in totale mm 225, di cui mm 120 di manico e mm 105di lama; peso del solo coltello gr 99, con il fodero gr 168. Lo spessore della lama è di mm 2,75 ed il baricentro è situato a mm100 dall’estremità del manico e a mm.125 dalla punta. Il manico è ricoperto in gomma, finemente zigrinata ai lati, e termina con un basso ringrosso “cilindrico” decentrato rispetto all’asse mediana e schiacciato, alla moda dei tradizionali coltelli lapponi; su un lato -in un ovale dal fondo dorato – la scritta: in alto “J:MARTTIINI”; sotto, il logo rappresentante un coltello dal manico rosso con la scritta Marttiini ; in basso “FINLAND”. L’impugnatura termina in alto con una bella guardia in lega di ottone, che forma una specie di becco nella parte inferiore, e che superiormente presenta tre rilievi rettilinei per facilitare la presa del pollice durante l’uso. La distanza fra le due sporgenze del manico e della guardia è di mm 95, consentendo una comoda impugnatura, assai stabile e sicura anche in condizioni di bagnato: io le trote le pulisco subito dopo la cattura, direttamente nella acque del torrente, cioè il coltello praticamente lavora sott’acqua. E vi assicuro che non mi è mai scivolato di mano.

Il Bushnell 8X42 In rapporto al Marttiini Skinner Martef

 

La lama presenta all’attaccatura del manico, dove è larga mm 19, un piccolo tallone di mm 2 che si prolunga nelle due pianelle del dorso fino a mm 5 dalla punta. Il dorso forma un angolo molto dolce alla metà circa della lunghezza, scendendo poi verso la punta; il tagliente a sezione cuneiforme (triangolare) a filo liscio si allarga, raggiungendo la massima misura (mm 23) in corrispondenza dell’angolo, per poi proseguire con una bella curva sino alla punta. La sezione della lama è “rettangolare con cuneo”, lo spessore della stessa è costante dal tallone sino a mm 5 dalla punta, rastremandosi qui a formare un cuneo.

Preparando una uscita alle sorgenti dell’Arno

 

 

LA NOVITA ‘

Quindi niente di nuovo sotto il sole, anzi molto “classico”ed anche esteticamente assai piacevole. Nel complesso, nonostante la sensazione di estrema leggerezza dovuta al ridotto peso ed all’ottimo bilanciamento, il coltello,nell’uso, trasmette una più che buona impressione di solidità. Solidità confermata poi sul campo in moltissime occasioni e con i materiali più disparati, dalla carne al legno,dalle corde ai salumi ed ai formaggi ben stagionati: l’affilatura della casa si mantiene per lunghissimo tempo, segno dell’alta qualità dell’acciaio inox usato e dell’ottima scelta dell’angolo di taglio. Ma quella che è la caratteristica più interessante della lama è la totale copertura in MARTEF, una compatta “vernice” (mi si perdoni l’approssimazione) a base di teflon che facilita il taglio, facendoscivolare sulle due facce della lama il materiale che si sta tagliando, e che, per la sua durezza, protegge bene l’acciaio sottostante dal’aggressione degli agenti naturali, piccoli urti e cadute compresi.

Il particolare della lama ricoperta Martef

 

 

Solamente l’affilatura lascia scoperto l’acciaio per una altezza di circa mm 2. Incisa sulla verniciatura della lama troviamo la scritta a mano “Marttiini Finland”.

Due parole sul fodero in cuoio in dotazione: contiene quasi integralmente il coltello che sporge superiormente di soli mm 30, più che sufficienti per una comoda estrazione, è ben resistente all’umidità; il passante per la cintura (ampio mm 60) è collegato tramite un anellino al fodero stesso.

 

CONCLUSIONI

Il coltello è ergonomicamente ben costruito, con materiali, ripeto, di alta qualità; le dimensioni ed il peso ne consentono un facile trasporto in ogni condizione; la forma della lama permette un utilizzo generico anche se votato precipuamente al taglio di carni e pelli; ottima la resistenza alla corrosione, alla ruggine ed agli urti, tant’è che dopo quasi sette anni di uso, non certo delicato, il coltello non presenta tracce di usura in alcuna parte.


LO SKINNER E LA PIPA TIROLESE

 

PULIZIA E MANUTENZIONE

Per la pulizia e la manutenzione consiglio dopo ogni uscita un lavaggio del manico con un bruschino non troppo rigido e sapone PE le mani, una accurata asciugatura, riponendo il coltello nel fodero dopo qualche ora.

Pronti ad uscire


 

Se prevedete di non usarlo per un certo periodo una lievissima passata d’olio sulla lama non farà male, ricordandosi poi di ripulirla bene prima dell’uso, con uno straccetto imbevuto di alcool.

Forse non si è capito: è un coltello che mi piace molto, anche perché il prezzo corrente si aggira mediamente intorno ai 60 euro, poco più o poco meno, a seconda dei siti e/o dei negozi.

Disclaimer. Questa recensione è stata pubblicata nel mese di Novembre dell’anno 2012.
Si specifica che le impressioni d’uso sono totalmente personali e date dai tester di Binomania in completa libertà, senza vincolo e rapporto commerciale alcuno e sulla base di esperienza comprovata nell’utilizzo di tali accessori.  Per eventuali informazioni, aggiornamenti e/o variazioni sui prezzi, sulle caratteristiche di questo coltello, su i punti vendita autorizzati o altre informazioni in genere, si prega di contattare direttamente  il distributore italiano cliccando sull’immagine qui di seguito.