Anni or sono Minox affidò la produzione dei suoi binocoli da 58mm al Giappone, all’epoca erano presenti nel catalogo tre modelli: il Minox BD 8×58 BR (privo di ottiche ED) il MInox BD 10×58 ED ed il BR BD 15×58 ED. Quest’ultimo è stato recensito da binomania mesi or sono. Il nuovo Minox HG 8×56 BR ASPH, invece, è prodotto negli stabilimenti in Germania e si fregia dell’acronimo “High Grade” che rappresenta i migliori binocoli dell’azienda tedesca.
Caratteristiche tecniche dichiarate dalla Casa Madre
Modello | MINOX 8×56 HG |
Ingrandimento | 8x |
Diametro obiettivi |
56 mm |
Pupilla di uscita |
7 mm |
Campo di vista |
108m /1000m (6.2°) |
Estrazione pupillare |
20.8mm |
Fattore crepuscolare | 21.2 |
Messa a fuoco minima |
5 m |
Regolazione diottrica | +/- 2 dpt. |
Dimensioni | 196mmx145mmx66mm |
Waterproof | si |
Tipo di prisma | Tetto |
Trattamento delle lenti | FMC |
Sistema di regolazione delle conchiglie paraluce | Twist-up |
Temperatura di funzionamento | -10 + 50° |
Peso |
1080 gr |
Prezzo (shop on-line) Minox.de | 1149 euro |
Grazie alla collaborazione di Minox Germania ho avuto la possibilità di utilizzare un esemplare, per qualche che mese. Passo ora ad esporre le mie impressioni.
Prime impressioni
Il Minox HG 8×56 BR ASPH è un binocolo con prismi a tetto, con uno chasiss in magnesio suddiviso da una cerniera centrale. Come è prassi in casa Minox, il binocolo è decisamente compatto e leggero, in proporzione al suo diametro. La bilancia elettronica ha misurato un peso, senza tappi ed oculari pari a 1160gr ( di poco superiore a quello dichiarato) .che sono oltretutto ben distribuiti. 14cm x 11cm.
Seppur il diametro delle lenti inizi ad essere importante, il binocolo risulta quasi perfettamente bilanciato. L’ergonomia è buona e la gomma nera vulcanizzata, con incavi per i pollici, possiede un discreto grip anche con le mani sudate.
Il binocolo è impermeabilizzato ed è riempito in azoto. I paraluce degli oculari presentano un classico sistema di estrazione a rotazione (twist-up) con 4 posizioni pre-impostate.
Rispetto alla vecchia serie, il modello Made in Germany è stato migliorato anche nella costruzione interna, il binocolo presenta un nuovo sistema di O-ring ed è quindi impermeabilizzato ed ottimizzato con azoto. E’ presente anche una filettatura per collegare lo strumento alle comuni teste fotografiche. Tuttavia a causa dell’ampio diametro delle lenti, l’osservazione alla minima distanza pupillare è praticamente impossibile con i comuni supporti standard.
Globalmente il binocolo è molto curato, l’esemplare fornito in dotazione presenta delle lenti perfette prive di segni, polvere, bolle o striature. L’interno dello scafo ottico è ben opacizzato e durante il percorso ottico si possono trovare vari diaframmi che ostacolano la diffusione delle stray light
Messa a fuoco .
Il sistema di focalizzazione del Minox HG 8×56 BR ASPH è interno con rotore centrale, mentre la compensazione delle diottrie è affidata ad una ghiera metallica e con un buon grip, installata sull’oculare destro. Perfetta la zigrinatura del rotore che consente un ottima presa durante l’uso su campo.
Anche in questo caso ho apprezzato la messa a fuoco del binocolo tedesco che si è dimostrata priva di giochi e di impuntamenti oltre ad essere ben precisa.
Il binocolo si avvale, inoltre, del sistema QCF” Quick Close Focusing”. In effetti è possibile passare dalla distanza minima di messa a fuoco , pari a 5 metri, all’infinito, con soltanto 320° di manopola. Prima del fondo corsa rimane ancora una notevole escursione per le persone ipovedenti. Come la maggior parte dei binocolo Minox la focalizzazione avviene in senso anti-orario.
Grazie alla scala graduata presente nella parte centrale del rotore è possibile disporre di un discreto sistema di misurazione delle distanze, seppur non abbia, ovviamente, la precisione di un telemetro laser.
Ottica
Minox non fa cenno dei materiali utilizzati, precisano unicamente che, per questo modello, si sono avvalsi di vetri speciali acquistati da un noto “Glass Expert”. Tale asserzione può dire tutto come dire nulla, in ogni modo, anticipo che la resa ottica globale è molto buona. Di fatto questo binocolo presenta un buon contrasto al centro del campo, immagini luminose ed un residuo cromatico molto contenuto, in proporzione al suo formato e schema ottico.
Oculari
Gli oculari del Minox HG 8×56 BR ASPH non sono wide angle, dato che forniscono soltanto 6.2° di campo. (108m a 1000 m ). Tuttavia essendo un classico formato crepuscolare non sono neppure pochi. Cito ad esempio qualche numero della concorrenza, con un prezzo d’acquisto alquanto simile, ma con uno schema differente (prismi di porro).
MODELLO | campo di vista | peso dichiarato | miglior prezzo trovato sul web (Novembre 2012) |
Minox HG 8×56 BR ASPH | 108/1000 | 1080 gr | 875 euro |
Steiner Nighthunter XP 8×56 | 112/1000 | 1070 gr | 899 euro |
Nobilem Docter 8×56 B / GA | 110/1000 | 1350 gr | 746 euro |
I paraluce sono dotati di sistema “twist up” a rotazione con 4 posizioni pre-fissate, non è prevista la loro rimozione per le operazioni di pulizia.Ottima l’estrazione pupillare:21.2 mm , un valore che farà felice molti portatori di occhiali. Questo ovvia, in parte, la minima regolazione delle diottrie che per questo binocolo è pari a +-2.
Trattamenti
Il Minox 8×56 HG è ottimizzato con un sistema anti-riflesso innovativo, ideato in casa Minox. L’M* coating, infatti è formato da 21 strati su ogni superficie che sono ottimizzatio in base alle lunghezze d’onda dello spettro di luce visibile. Minox dichiara che con questo sistema il binocolo fornisce una percentuale di trasmissione prossima al 92%, un buon valore considerato il suo prezzo di acquisto e lo schema a tetto, più “esoso “di luce rispetto ad un sistema con prismi di porro II. (1)
Per ciò che concerne il trattamento applicato ai prismi di Pechan Bak-4 è stato fatto uso della tecnologia Minobrigth. Questo trattamento dovrebbe fornire, almeno sulla carta una trasmissione della luce pari al 99.8%
Prismi
Il binocolo è composto da un sistema di prismi a tetto Pechan. La casa tedesca dichiare di aver utilizzato dell’ “high tech special glass”. Dovrebbe trattarsi con molta probabilità di vetro Bak-4.
Nell’esemplare il mio possesso i riflessi interni erano nella media, mentre le pupille di uscita erano perfettamente circolari. La vignettatura ai bordi è praticamente ininfluente.
Curvatura di campo
Non è un binocolo dotato di campo totalmente piatto ma le sue prestazioni sono molto interessanti. Osservando le cime delle montagne ad oltre 4000 metri di distanza, direi che è il campo di vista è sfruttabile per oltre il 90% , oltretutto al bordo estremo la leggibilità delle immagini è ancora decisamente buona.
Con un esempio pratico potrei confermare che osservando un lariceto a lunga distanza, ai bordi è ancora possibile percepire la forma dei tronchi con un effetto “blurring” molto contenuto.
Distorsione angolare
Ho calcolato una distorsione a cuscinetto di circa il 3-4% a partire da ‘70% del campo. La resa durante il panning è buona, almeno per il sottoscritto. Ricordo, infatti, ai lettori che la percezione dell’effetto palla rotolante (2) è molto soggettivo.
Prova astronomica
Come risaputo l’osservazione stellare è molto più severa rispetto a quella diurna. Ho avuto modo di osservare, per varie notti, attraverso questo strumento.
In tale circostanza il Minox HG 8×56 BR ASPH è in grado di mostrare le stelle di seconda magnitudine perfettamente puntiformi sino al 75% del campo. Poi si nota, gradualmente la presenza di un po’ di coma.
Data del test astronomico: 5 Novembre 2012
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Modello
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Minox 8×56 HG |
Campo di massima niditezza con stelle di III magn.puntiformi
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CM75%
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Puntiformità delle stella nel CM 10/10
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8.5/10
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Altre aberrazioni
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25% coma (CU 10- CI 15%)
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Aberrazione cromatica
Nella maggior parte delle condizioni osservative il Minox HG 8×56 BR ASPH mostra delle immagini ben corrette per ciò che concerne l’aberrazione cromatica.
Si percepisce, come è ovvio, soltanto, nelle condizioni di illuminazione molto critiche e su soggetti molto luminosi o riflettenti e soprattutto nelle ore più luminose della giornata.
Direi che al centro del campo la resa è definibile come apocromatica, permane un poco di aberrazione cromatica laterale a partire da circa il 75% del campo.
Soltanto pochi anni or sono era praticamente impossibile, per gli appassionait di tutto il mondo, acquistare un binocolo con prismi a tetto, di tale diametro e prezzo, cosi corretto per l’aberrazione cromatica.
Osservazione pratica.
I pregi di un binocolo di tale formato sono molteplici: il grande diametro consente una buona luminosità durante le osservazioni crepuscolari, inoltre una pupilla di uscita di ben 7 mm di i diametro risulta molto “comoda” da indossare.
Di fatto è molto facile inquadrare al volo un soggetto senza preoccuparsi di centrare alla perfezione la pupilla di uscita, un’operazione molto difficile,ad esempio, con un 18×50. Sintetizzando potrei dire che un binocolo con 7mm di pupilla di uscita è uno strumento sempre generoso, in qualsiasi condizione di luce e di utilizzo.
Spesso è anche apprezzato dagli amanti dei rapaci che usano binocoli molto luminosi per osservare meglio i dettagli del piumaggio celati dall’ombra del controluce.
Rispetto ai vari concorrenti con prismi di porro di tale formato, il iInox, presenta due caratteristiche interessanti; un velocissimo sistema Quick Focus, valido anche per alcuni tipi di osservazione dell’avi-fauna ed una miglior compattezza. Una rapida comparativa con un esemplare di Docter Nobilem 8×56 ha mostrato proprio questi pregi.
Seppur il binocolo con prismi di porro, risultasse leggermente più luminoso durante l’osservazione crepuscolare il Minox, alla lunga è risultato più trasportabile e più veloce nel focalizzare l’avi-fauna a breve-media distanza.
Nella mera osservazione pratica si può apprezzare una buona resa cromatica, abbastanza neutra. Il contrasto al centro del campo è più che buono, la resa ai bordi pregevole, l’aberrazione cromatica molto contenuta. Inoltre, grazie al suo peso fornisce un buon rapporto- ingombro-luminosità, tanto da non far rimpiangere all’utente un binocolo dal diametro inferiore.
Lo potrei definire un binocolo tuttofare, ideale sia per l’osservazione itinerante degli ungulati che per l’osservazione astronomica sotto cielo bui, seppur non disdegni un uso più generico, viste le sue dimensioni, tutto sommato contenute.
In sintesi
Il Minox HG 8×56 BR ASPH è decisamente un’ulteriore ottima alternativa ai vari binocoli con prismi di porro, per uso-venatorio-naturalistico, presenti sul mercato. Fa della leggerezza e del rapido sistema di focalizzazione uno dei suoi punti di forza. Inoltre la sua produzione totalmente “made in Germany” dovrebbe essere una ulteriore garanzia in caso di riparazione o sostituzione rispetto ai vecchi esemplari ormai fuori produzione che Minox commissionava ad un’azienda Giapponese. Come al solito la garanzia Minox è a vita.
Accessori a corredo
Una custodia, una cinghia, i tappi ed un panno per la pulizia.
Suggerimenti e critiche
Nulla da rilevare.
Ringraziamenti
Ringrazio Andrea Schmidt Angel di Minox Germania per aver fornito l’esemplare oggetto di questo test.
Disclaimer. Questa recensione è stata pubblicata nel mese di Novembre del 2012 Si specifica che le impressioni d’uso sono totalmente personali e date dai tester di Binomania in completa libertà, senza vincolo e rapporto commerciale alcuno e sulla base di esperienza comprovata nell’utilizzo di tali strumenti ottici. Per eventuali informazioni, aggiornamenti e/o variazioni sui prezzi, sulle caratteristiche dello strumento, su i punti vendita autorizzati o altre informazioni in genere, si prega di contattare direttamente Minox Germania cliccando sull’immagine qui di seguito.
Piergiovanni Salimbeni è un giornalista indipendente iscritto all’Albo Professionale dei Giornalisti della Lombardia. Si è laureato presso l’Università Statale di Milano con una tesi riguardante : ” I danni da inquinamento elettromagnetico e il caso Radio Vaticana”. E’ responsabile dei siti web: www.binomania.it e www.termicienotturni.it. Pubblica video recensioni sul suo canale YouTube. Dal 1997 collabora con mensili e quotidiani nazionali, sempre nei settori di sua competenza: ottica sportiva, astronomica, fotografica, sistemi per la visione notturna e termica.Nel 2021 è entrato a far parte della Patagonia PRO Team come professionista dell’outdoor. Coltiva da sempre la passione per la scrittura, nel 2020 ha esordito con pseudonimo con un editore classico, mentre nel 2022 ha pubblicato su Amazon il romanzo “Il Purificatore”, disponibile anche in formato e-book. Nel tempo libero pratica fotografia di paesaggio, caccia fotografica, fototrappolaggio, digiscoping, enduro con la mountainbike.