Adinolfi Srl, noto distributore italiano di prodotti ottico-sportivi, mi ha inviato il mese scorso un binocolo con prismi a tetto, denominato BSA 10×42.
La BSA Optics è un’azienda strettamente collegata alla BSA GUNS.
Gli appassionati di motociclismo, ricorderanno forse questo marchio, poiché per anni ha costruito delle celebri motociclette che parevano provenire da un futuro distopico. Ha anche prodotto biciclette, autobus, auto vetture, comprese le famose Daimler sino a quando, nel 1960, il marchio fu venduto a Jaguar.
Se la loro fabbrica ben si prestava alla creazione di parti meccaniche, non dimentichiamo le sue origini: fu fondata nel 1861 e da quel periodo non ha mai smesso di progettare ottiche e fucili per l’uso venatorio e sportivo.
Il binocolo che ho ricevuto in visione ha una caratteristica molto interessante: per contenere il prezzo di acquisto è composto da ottiche HD giapponesi e da componenti cinesi. L’assemblaggio avviene, ovviamente, in Cina.
Il binocolo è venduto in Italia a un interessante prezzo di 180 euro Iva inclusa.
Meccanica e sistema di messa a fuoco
Lo scafo del BSA 10×42 è di metallo e policarbonato; ha un design a “finestra centrale “(open hinge) ed è dotato di due ponti che collegano i tubi da quarantadue millimetri di diametro.
Il binocolo è gommato e garantito come waterproof. Sul rotore di messa a fuoco, infatti, è possibile vedere la dicitura che attesa la sua impermeabilizzazione, oltre che la presenza di trattamento multi-strato e di prismi in Ba-4k.
La gommatura è nera e dotata d’incavi e spessori atti ad agevolare la presa. Il binocolo pesa 643 grammi ed è lungo 150 mm e largo (da chiuso ) 105 mm.
Il sistema di messa a fuoco è interno e governato da una manopola con dimensioni nella media. Anch’essa è di policarbonato e rivestita con una gomma zigrinata che ne migliora il grip.
La ricerca del punto di fuoco, a esser pignoli, non è precisissima, ma nell’uso pratico – dato il prezzo di acquisto- non provoca particolari problemi.
La distanza minima di messa a fuoco che ho misurato è pari a due metri. Per passare da questa distanza, a soggetti situati “all’infinito” è necessario ruotare la manopola di soli 300 ° , poco meno di un giro completo.
E’ una messa a fuoco molto breve e sarà apprezzata dai birders. Presumo che la versione 8X, avendo una maggiore profondità di campo, possa fornire un risultato migliore, anche se di poco.
La regolazione diottrica sull’oculare destro è affidata a una ghiera, anch’essa zigrinata e composta di policarbonato. . Non è dotata di un blocco di sicurezza e si muove con discreta facilità. Non ci sono tacche di riferimento ma la classica freccia di focalizzazione accompagnata dai simboli + e -. Nel mio caso, lo zero di riferimento era identico alla mia “messa a fuoco”.
Lenti
Gli obiettivi, come anticipato, sono costruiti in Giappone: non sono i piu’ costosi e performanti a disposizione dei costruttori, ma giudicando il prezzo di acquisto del BSA 10×42, posso confermare che forniscono una buona resa dei colori e una discreta nitidezza. Non possiede, com’è logico, la contrasto di prodotti più costosi, ma è conforme alla categoria dei binocoli con prismi a tetto, sotto i duecento euro.
Oculari
Il campo reale fornito dagli oculari è di soli 5.5°, che corrispondono a 96 m a 1000 m, quindi inferiore ai 60° che reputo il limite minimo per entrare di diritto nel campo dei binocoli grandangolari.
L’estrazione pupillare che ho misurato con il calibro, è di undici millimetri, per tale motivo consiglio ai portatori di occhiali, di provarlo, se possibile.
I paraluce sono estraibili attraverso un sistema a rotazione, sono rivestiti con una gomma confortevole e hanno un diametro di 38 mm. Consentono quindi di essere utilizzati anche da persone con una distanza inter –pupillare inferiore a 65 mm.
La distanza inter-pupillare minima che ho misurato è pari a 55 mm, in tale circostanza gli oculari sono separati di 11 mm.
Prismi
I prismi sono composti da vetro Bak-4- Una delle due pupille di uscita non era perfettamente sferica e, ovviamente,ho notato un po’ di caduta di luce ai bordi.
Sono dei risultati nella norma in tale fascia di prezzo.
Trattamenti
Il binocolo è ottimizzato con un trattamento multi-strato anti-riflesso e con un indispensabile trattamento di fase sui prismi a tetto.
Aberrazioni
Vista la premessa della presenza di ottiche a bassa dispersione costruite in Cina, presumo che i lettori siano curiosi di sapere come si comporta riguardo al contenimento delle aberrazioni cromatiche.
Aberrazione cromatica
Quest’aberrazione, nelle normali condizioni d’illuminazione, al centro del campo, è ben contenuta: si nota osservando dettagli in controluce, come visibile in questa foto. Direi che rispetto a un’ottica acromatica, la miglior resa è evidente.
Cromatismo laterale
Il cromatismo laterale è più percepibile in un binocolo con il campo piatto, poiché i contorni delle immagini sono piu’ netti. In tale frangente si percepisce da circa il 70% del campo di vista e aumenta in maniera proporzionale procedendo verso il bordo.
Curvatura di campo
Il binocolo non è dotato di campo piatto. Le immagini degradano nell’uso diurno dall’85%. Il valore è buono ma ovvio dato il campo reale poco ampio.
Altre aberrazioni
Nell’utilizzo astronomico ho evidenziato la presenza di astigmatismo da circa l’85% del campo di vista. Le immagini stellari in asse sono abbastanza puntiformi. Non è ovviamente un binocolo che si presta molto all’osservazione astronomica, sia per la curvatura di campo, sia per il piccolo campo apparente.
Utilizzo pratico sul campo
Il binocolo BSA 10×42 s’impugna molto bene, non è neppure molto ingombrante, la posizione del rotore di messa a fuoco è perfetta, il dito indice si pone con naturalezza.
Le immagini che fornisce nelle normali condizioni di illuminazione, sono più che soddisfacenti, il binocolo va ovviamente, un po’ in crisi al crepuscolo e in presenza di foschia, dove si sente la mancanza di un po’ di contrasto, ma sto scrivendo di un prodotto che costa meno di duecento euro.
Lo ritengo un binocolo valido per iniziare a osservare la natura o da tenere come muletto in auto o nella baita in montagna.
Le ottiche HD Made in Japan, forniscono un buon contenimento delle aberrazioni cromatiche, inquadrando la luna piena, ad esempio, si nota soltanto un lievissimo alone viola-verde, peraltro non percepibile da persone meno sensibili al cromatismo residuo come il sottoscritto.
Dieci anni fa, ottiche simili equipaggiavano binocolo da almeno cinquecento euro.
Pregi
- Ergonomia della finestra centrale
- Leggerezza
- Corsa della messa a fuoco molto breve, meno di un giro
- Ottiche Hd
- Prezzo d’acquisto
- Ottima affidabilità del distributore (lo stesso di Docter)
Difetti
- Un po’ di luce diffusa in molte condizioni d’uso
- Immagine non molto contrastata rispetto a un “prismi di Porro” nella stessa fascia di prezzo
In sintesi
Il BSA 10×42 si è rivelato un interessante binocolo entry-level: è gommato, impermeabilizzato, dotato di lenti a bassa dispersione. Non è il punto di riferimento nella sua fascia per ciò che consente la nitidezza e il contrasto, ma contiene sicuramente bene l’aberrazione cromatica.
Ringraziamenti
Ringrazio Michele Adinolfi per aver fornito l’esemplare oggetto di questo test.
Ti è piaciuto quest’articolo?
Binomania consente a tutti gli appassionati di leggere gratuitamente decine e decine di recensioni di prodotti ottico-sportivi, per questo motivo, se apprezzi il nostro lavoro, potresti sostenere Binomania offrendoci un cappuccino attraverso paypal. Ti ringraziamo anticipatamente!
Disclaimer.
Questa recensione è stata pubblicata nel mese di Settembre dell’anno 2018- Si specifica che le impressioni d’uso sono totalmente personali e date dai tester di Binomania in completa libertà, senza vincolo e rapporto commerciale alcuno e sulla base di esperienza comprovata nell’utilizzo di tali strumenti ottici. Per eventuali informazioni, aggiornamenti e/o variazioni sui prezzi, sulle caratteristiche dello strumento, su i punti vendita autorizzati o altre informazioni in genere, si prega di contattare direttamente il distributore italiano Adinolfi srl
Piergiovanni Salimbeni è un giornalista indipendente iscritto all’Albo Professionale dei Giornalisti della Lombardia. Si è laureato presso l’Università Statale di Milano con una tesi riguardante : ” I danni da inquinamento elettromagnetico e il caso Radio Vaticana”. E’ responsabile dei siti web: www.binomania.it e www.termicienotturni.it. Pubblica video recensioni sul suo canale YouTube. Dal 1997 collabora con mensili e quotidiani nazionali, sempre nei settori di sua competenza: ottica sportiva, astronomica, fotografica, sistemi per la visione notturna e termica.Nel 2021 è entrato a far parte della Patagonia PRO Team come professionista dell’outdoor. Coltiva da sempre la passione per la scrittura, nel 2020 ha esordito con pseudonimo con un editore classico, mentre nel 2022 ha pubblicato su Amazon il romanzo “Il Purificatore”, disponibile anche in formato e-book. Nel tempo libero pratica fotografia di paesaggio, caccia fotografica, fototrappolaggio, digiscoping, enduro con la mountainbike.