Grazie alla collaborazione di Marta Galletti di Green Media Lab ho avuto la possibilità di testare per quattro mesi un tablet robusto e affidabile, il Core-T4. È venduto dalla azienda francese Crosscall e presenta delle specifiche di robustezza e impermeabilizzazione invidiabili, oltre a una serie di applicazioni valide per l’utilizzo in mezzo alla Natura. Costa 499 EURO IVA INCLUSA.
PRIME IMPRESSIONI
Ci sono pochi tablet “rugged” in vendita, per questo motivo ero alquanto curioso di testare le prestazioni del Crosscall Core-T4. Solo impugnandolo si apprezza la sua ottima costruzione. Non è di certo leggero, pesa 1600 grammi ma è perfettamente impermeabilizzato e può essere utilizzato sotto la pioggia senza alcun problema. Lo chassis di alluminio è spesso quattordici millimetri ed è composto di alluminio. Il pannello posteriore, invece, è fissato con una ventina di viti ed è composto da materiale antiscivolo che consente una presa egregia. Le porte di ricarica USB-C e la presa delle cuffie sono protette da due piccole protezioni di gomma che, nel corso del test, hanno evitato l’infiltrazione di neve, pioggia, polvere e terra.
ROBUSTEZZA E IMPERMEABILIZZAZIONE
Crosscall dichiara che il Core-T4 può resistere a una caduta da un metro e mezzo di altezza “sul cemento “e da qualsiasi angolazione. Io, onestamente, non ci ho provato, tuttavia mi è caduto varie volte nel bosco e su un sentiero, e ha resistito come promesso. L’ho immerso anche in acqua corrente e l’ho spesso lavato con la canna dell’acqua, come potete vedere in queste immagini. Offre, inoltre, una interessante protezione, definita IK06. Questa certificazione ha esito positivo facendo cadere un oggetto da 500 grammi da venti centimetri di altezza. Se calcolo le volte che ho rotto il display del mio vecchio Samsung Galaxy S7, tale prestazione non può che essere confortante. Rispetto ad altri tablet classici, i pulsanti sono stati inseriti in maniera discreta, quasi a filo con il telaio e questo consente di proteggerli dagli urti. Essendo anche un po’ sovradimensionato non ho notato alcuna difficoltà quando li ho usati con i guanti invernali e con quelli della mountainbike.

OTTIMA AUTONOMIA
Un tablet perfetto per l’utilizzo outdoor anche con basse temperature deve per forza fornire una ottima autonomia. Per questo motivo è stato equipaggiato con una batteria da 7000 mAh (Milli Ampere Ora) che a volte è durata oltre una settimana (con un uso quotidiano non intenso). Anche il sistema di risparmio energetico è molto affidabile. Potreste portarvi il Crosscall Core-T4 in montagna o al mare per un week-end senza la necessità di doverlo caricare ogni sera. Come vedrete, le specifiche hardware di questo tablet non sono da Top di Gamma, ma il tutto è stato scelto volutamente per consentire una ottima autonomia, dalla CPU alla GPU al display.
Credo sia in grado di resistere, senza problemi, ad almeno due giorni intensi di lavoro (pacchetto Office, gestione della posta elettronica, navigazione, qualche video e fotografia e come archivio, per le varie applicazioni outdoor che ho utilizzato: Zeiss Hunting- SpyPoint APP, Sky Map, etc., etc.).
OTTIMO PER L’AMBIENTE LAVORATIVO MENO PER IL GAMING
Come anticipato, la potenza di elaborazione del Crosscall Core-T4 è ottima per un utilizzo ufficio- cantiere- giornalismo- studio, sia per quanto riguarda ma non è molto performante per chi volesse giocare gli ultimi titoli. La CPU a 8 Core e la sua compagna Adreno 506 GPU sono componenti caratteristici di molti smartphone di bassa fascia, proposti circa due anni or sono, ma come evidenziato, si è trattato di una scelta molto precisa per poter garantire una ottima autonomia. Avrei forse preferito uno spazio di archiviazione interno, maggiore, in ogni modo è possibile utilizzare una scheda di memoria Micro SD (io ho optato per una Sandisk da 128 GB con un’ottima velocità di lettura).

IL DISPLAY
È composto da uno schermo da otto pollici nel formato 16-10. All’aperto è decisamente brillante e con un contrasto ottimale anche per l’utilizzo sotto il sole. I colori sono vividi e brillanti la sua risoluzione però non è full HD, dato che fornisce unicamente 1280×800 pixel, similmente a display molto piu’ piccoli.
Immagine: un primo piano sulla fotocamera da 13 milioni di pixel
FOTOGRAFIA E VIDEO
Come risaputo, i tablet non eccellono in questo frangente, ma essendo ottimizzato per l’utilizzo outdoor- lavorativo e nei cantieri, devo ammettere che è in grado di scattare foto piu’ che discrete. Questo grazie al sensore da 13 milioni di pixel ottimizzato con un flash a LED. Nella parte frontale è presente, inoltre, un piccolo obiettivo da 5 Mb che va bene per gli auto-scatti. In sintesi, in tale frangente, fornisce delle prestazioni da smartphone entry level.

UTILIZZO SUL CAMPO
Ho sfruttato il tablet della Crosscall durante alcune delle mie attività outdoor preferite. Con le fototrappole SpyPoint LINK MICRO LTE, ad esempio, ho la possibilità di ricevere le foto tramite cellulare ma con una risoluzione ridotta, per questo motivo, talvolta, esco per andare a scaricare o cambiare la micro SD. In questo caso il Crosscall Core-T4 si è rilevato perfetto. Grazie a un adattatore Micro USB potevo scaricare le immagini, visualizzarle e farle passare direttamente nella micro USB da 128 giga. Potendo contare su un’ottima autonomia. Ho, inoltre, perso il timore di andare nei boschi con il mio portatile che si poteva danneggiare sotto la pioggia o per una scivolata di troppo. In effetti è stato un vero piacere usare il Crosscall Core-T4 anche in presenza di pioggia e di neve, oppure portarlo con me dentro i capanni e le altane. Alcune risposte che avete ricevuto nel corso degli ultimi mesi, sono giunte proprio grazie al Crosscall, mentre ero a testare i prodotti sul campo.

E’ stato anche utile durante le prove con i visori termici e l’ho sempre utilizzato con le APP specifiche per poter gestire le impostazioni dei visori, oppure scaricare i video e le immagini.
Inoltre, vista l’irruenza della giovane componente della famiglia, Ester, non ho mai avuto l’ansia di farglielo utilizzare durante la settimana per giocare ai suoi giochi preferiti. A suo dire, almeno il noto gioco “Roblox” funziona alla perfezione, così come la visione di qualche cartone animato su Netflix o Amazon Prime, seppur non possieda uno schermo tra i piu’ performanti.
Spesso le uscite naturalistiche comportano lunghi momenti di attesa e avere a disposizione un tablet resistente per compiere le piccole attività d’ufficio riguardanti la mia attività giornalistica non può che farmi piacere. Il monitor, inoltre è abbastanza sensibile per consentire di abbozzare un articolo o scrivere qualche appunto riguardo le caratteristiche tecniche di un binocolo o creare una tabella con i passaggi degli animali nei pressi della fototrappola.

PREGI E DIFETTI
PREGI
- Robusto e impermeabile Conforme a IP68, MIL STD-810G e protezione IK06
- La tecnologia mobile 4G funziona molto bene
- Display Gorilla Glass 3
- Ottima durata della batteria
- Utilizzo a basse temperature esterne anche in presenza di neve
- Ottima ergonomia
- Possibilità di utilizzare i tasti con i guanti
- Perfetto per l’utilizzo ufficio, cantiere, studio, etc., etc.
DIFETTI
- Non ha una dotazione hardware all’avanguardia (ma è una scelta voluta)
- Pesante rispetto alle soluzioni non rugged
- Non è adatto al gaming
- Rispetto all’ hardware integrato costa ovviamente di piu’ dei tablet non rugged

IN SINTESI
A chi consiglio questo tablet?
Senza dubbio a chi lavora in un cantiere, in un’area portuale, in un contesto agricolo o ad esempio a chi fa ricerca sul campo (ornitologi, naturalisti, tecnici forestali, etc., etc.).
Penso che potranno beneficiarne anche gli escursionisti, chi va in barca, i fotografi naturalisti, di paesaggio, di reportage, insomma a tutti quelli che spesso sono in viaggio, in mezzo alla natura per lavoro e necessitano di un tablet resistente che consenta di compiere le normali attività che si attuano in un uggioso e stressante ufficio.
RINGRAZIAMENTI
Ringrazio Marta Galletti di Green Media Lab e CrossCall per aver fornito l’esemplare oggetto di questo test, consentendomi di citare le mie impressioni personali.
Piergiovanni Salimbeni è un tester e giornalista indipendente iscritto all’Albo Professionale dei Giornalisti della Lombardia. Si è laureato presso l’Università Statale di Milano con una tesi riguardante : ” I danni da inquinamento elettromagnetico e il caso Radio Vaticana”. E’ responsabile dei siti web: www.binomania.it e www.termicienotturni.it. Pubblica video recensioni sul suo canale YouTube. Dal 1997 collabora con mensili e quotidiani nazionali, sempre nei settori di sua competenza: ottica sportiva, astronomica, fotografica, sistemi per la visione notturna e termica, geologia lunare. Coltiva da sempre la passione per la scrittura, nel 2020 ha esordito con pseudonimo con un editore classico, mentre nel 2022 ha pubblicato su Amazon il suo secondo romanzo “Il Purificatore”, disponibile anche in formato e-book. Nel tempo libero leggi molti libri, pratica tiro sportivo a lunga distanza, fototrappolaggio, digiscoping, fotografia di paesaggio.