L’azienda tedesca Analytic Jena che detiene il marchio Docter , ha presentato, qualche mese or sono,un nuovo binocolo, dotato di prismi a tetto, nel classico formato 8×42. (disponibile anche la versione 10X). Questo strumento si inserisce di diritto nella fascia di prezzo dei binocoli di Media Gamma. Il distributore italiano dei prodotti Docter, Adinolfi, mi ha inviato un esemplare in prova, nei mesi di Aprile-Maggio. Passo ora a descrivere le mie impressioni.
Caratteristiche tecniche
ingrandimento: | 8x |
diametro lenti: | 42X |
estrazione pupillare: | 19mm |
campo visivo in gradi: dichiarato per i portatori di occhiali | 115/1000m |
distanza minima di messa a fuoco | 2.5 metri |
compensazione diottrica: | +-3 diottrie |
distanza interpupillare | 56mm-72mm |
valore crepuscolare: | 18.35 |
impermeabilizzazione: | si, riempito in azoto.waterproof |
temperatura d’utilizzo | non dichiarata |
dimensioni | 154mmx129mm |
peso | 670gr |
prezzo (GIUGNO 2011) | 825 euro- iva inclusa |
Costruzione e Meccanica
Il Docter 8×42 ED è composto da uno chassis in lega d’alluminio, dotato di finestra centrale. I progettisti sono riusciti ad ottenere un binocolo, compatto, 154mmx129mm, molto leggero, circa 660grammi e decisamente bilanciato. Il binocolo è impermeabilizzato e riempito in azoto ciò previene la formazione di muffe interne e consente l’utilizzo anche sotto la pioggia. La spessa gommatura nera è dotata, nella zona centrale, di una zigrinatura anti-scivolo, come è visibile nelle immagini.E’ presente anche una filettatura per collegare una staffa che ne consente l’uso sui comuni cavalletti fotografici.
Sistema di messa a fuoco.
Il Docter 8×42 ED è dotato di un sistema di messa a fuoco interno con pomello centrale. La regolazione diottrica,invece, è affidata ad una semplice ghiera sull’oculare destro. La compensazione delle diottrie è pari a – + 3. La messa a fuoco minima, mi è parsa migliore di quella dichiarata. (2.5metri) Da circa 2 metri occorre circa metà giro di manopola per mettere a fuoco un soggetto a 8-10 metri, è poi sufficiente un altro quarto di giro per raggiungere l’infinito.
OTTICA
Lenti e trattamento
Il Docter 8×42 ED, fa uso di ottiche a bassa dispersione , ED (Extra-low Dispersion) . Le varie superfici, compresi i prismi, sono ottimizzati con il trattamento “Docter Multitop Broadband Coated” Il contenimento dell’aberrazione cromatica al centro è buono, simile ai vari concorrenti nella medesima fascia di acquisto è visibile ai bordi del campo un residuo violaceo.
Il contrasto fornito consente una buona percezione dei vari passaggi tonali fra nero e grigio, seppur non a livelli dei binocoli TOP DI GAMMA.
Ilfattore crepuscolare di questo binocolo è pari a 18.3, la luminosità nella osservazione pratica è buona anche se non eccelle come la maggior parte dei prodotti che ho provato, vedesi ad esempio la serie Nobilem, che è foriera di altissima luminosità, ma anche di maggiori dimensioni.
Gli oculari forniscono un campo non grandangolare: trattasi di 115/1000, ossia 6.6° , questo genera una campo apparente (1) piccolo, pari a 52.8°
L’estrazione della conchiglia paraluce avviene in rotazione con varie posizioni di stop. Le conchiglie non sono smontabili.
Prismi
Non mi è dato di sapere quale vetri compongano i prismi a tetto. Dato il rapporto focale presumo si tratti del classico Bak-4.
Curvatura di campo
Il Docter 8×42 ED non presenta un campo piatto. Per tale motivo le immagini ai bordi, appaiono leggermente più sfuocate rispetto a quelle visibili al centro del campo. Il campo di vista ben sfruttabile è pari a circa il 75%-80% del campo totale fornito.
Altre aberrazioni
Nell’uso astronomico, che è un test molto critico per tutti gli strumenti, già verso il 70% del campo si nota un degrado delle immagini stellari che sono in parte imputabili alla presenza di coma, dato che non si ottengono stelle puntiformi provando a cambiare la messa a fuoco.
Distorsione angolare
Presente ed a cuscinetto. Nella media, anche in questo caso, la naturalezza nella fase del panning.
Vignettatura dei prismi
L’esemplare oggetto del test non ha mostrato cut-off nella pupilla di uscita, in effetti anche la collimazione è molto buona. Tuttavia, osservando sfondi luminosi si nota un po’ di vignettatura al bordo del campo.
Aberrazione cromatica
Come già anticipato l’utilizzo dei vetri a bassa dispersione, fornisce un buon contenimento dell’aberrazione cromatica, soprattutto al centro del campo. In condizioni di illuminazione non intensa e quando non si è in controluce, la resa cromatica è buona, anche osservando soggetti come Aironi bianchi e Garzette. Nella osservazione dei rapaci in controluce, anche al centro del campo, compare un filo di alone spurio intorno alle remiganti dei volativi. Anche in questo caso, comparandolo con un binocolo dotato di prismi a tetto, compreso nella medesima fascia di prezzo, ho verificato come il rapporto prezzo-prestazioni risulti ben allineato alla concorrenza.
Uso pratico
Ho fatto uso del Docter 8×42 ED, per un paio di mesi,opportunità di compararlo con uno dei primi binocoli 8×42 con prismi a tetto, definiti APO, risalente a qualche anno or sono. Posso confermare che il contenimento delle aberrazioni cromatiche e geometriche, in generale, è decisamente inferiore nel recente binocolo Docter. Fra i suoi pregi posso citare la buona leggerezza, il buon contrasto delle immagini al centro del campo e la messa a fuoco fluida.
Consigli al costruttore
Dato che è un binocolo per uso prettamente naturalistico, mi piacerebbe che il costruttore prevedesse un sistema di smontaggio delle conchiglie para-luce, per consentire una più agevole pulizia delle lenti degli oculari. Sono consapevole che l’aumento del campo di vista , apporterebbe spese aggiuntive all’eventuale acquirente, ma potrebbe essere una caratteristica molto allettante, che si ritrova spesso anche in binocoli in questa fascia di prezzo.
Accessori
E’ presente in dotazione una borsa in cordura nera ed una cinghia
In sintesi.
Ritengo che il Docter 8×42 ED rientri, di diritto, nella fascia dei binocoli di Media Gamma, per uso naturalistico: E’ senza dubbio un altro interessante binocolo che si aggiunge al sempre più variegato settore delle ottiche sportive.
Ringraziamenti
Ringrazio Susan Adam della Analytic Jena e Michele Adinolfi per le informazioni tecniche e per avermi concesso di usare in anteprima questo binocolo.
Disclaimer. Questa recensione è stata pubblicata nel mese di Giugno 2011. Si specifica che le impressioni d’uso sono totalmente personali e date dai tester di Binomania in completa libertà, senza vincolo e rapporto commerciale alcuno e sulla base di esperienza comprovata nell’utilizzo di tali strumenti ottici. Per eventuali informazioni, aggiornamenti e/o variazioni sui prezzi, sulle caratteristiche dello strumento, su i punti vendita autorizzati o altre informazioni in genere, si prega di contattare direttamente Adinofli cliccando sull’immagine qui di seguito.
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Piergiovanni Salimbeni è un giornalista indipendente iscritto all’Albo Professionale dei Giornalisti della Lombardia. Si è laureato presso l’Università Statale di Milano con una tesi riguardante : ” I danni da inquinamento elettromagnetico e il caso Radio Vaticana”. E’ responsabile dei siti web: www.binomania.it e www.termicienotturni.it. Pubblica video recensioni sul suo canale YouTube. Dal 1997 collabora con mensili e quotidiani nazionali, sempre nei settori di sua competenza: ottica sportiva, astronomica, fotografica, sistemi per la visione notturna e termica.Nel 2021 è entrato a far parte della Patagonia PRO Team come professionista dell’outdoor. Coltiva da sempre la passione per la scrittura, nel 2020 ha esordito con pseudonimo con un editore classico, mentre nel 2022 ha pubblicato su Amazon il romanzo “Il Purificatore”, disponibile anche in formato e-book. Nel tempo libero pratica fotografia di paesaggio, caccia fotografica, fototrappolaggio, digiscoping, enduro con la mountainbike.