Ho avuto il piacere di trascorrere una intera mattinata con l’amico e collaboratore Elio Biffi e due coppie di oculari molto interessanti per gli osservatori appassionati di binocoli giganti: gli oculari APM HI-FW ULTRA WIDE e i BAADER MORPHEUS®
Guarda il video riguardante la nostra comparativa!
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Grazie per l’attenzione!
Non abbiamo potuto utilizzare una coppia di Docter (Noblex) UWA che personalmente ritengo ancora i migliori oculari per l’osservazione terrestre. Avendone soltanto un siamo stati costretti a pianificare la comparativa nel seguente modo:
- Osservazione terrestre con le coppie di oculari intervallate sul binocolo APM 100 SD di proprietà di Elio Biffi
- Osservazione “con uno occhio solo” utilizzando oculari differenti sul binocolo
- Per ovviare alle differenze di resa ottica, tra gli oculari e i tubi ottici, abbiamo provveduto ad alternare gli oculari tra il tubo di sinistra a quello di destra.
Alla fine della comparativa abbiamo evinto che il controllo di qualità degli oculari e del binocolo è ottima. Non abbiamo notato differenze tra i due esemplari degli oculari APM e men che meno in quelli BAADER. Lo stesso dicasi per il binocolo APM 100 SD.
Abbiamo ovviamente anche verificato- se ancora fosse necessario farlo – che l’osservazione binoculare aumenta le prestazioni fornite dagli oculari, diminuendo nel contempo l’aberrazione cromatica e altri difetti che in alcuni casi sono piu’ percepibili nella visione mono-oculare. Il sistema occhi- cervello è molto complesso e legato a procedimenti presumibilmente non ancora molto chiari e anche differenti a parità di strumenti e condizioni. Questo dipende non solo dalle condizioni fisiologiche degli osservatori ma anche dalla loro esperienza. Potrei concludere, in estrema sintesi che osservare è un’arte. Quindi prendete queste mie impressioni e quello di Elio come prettamente soggettive e a volte anche troppo minuziose e pignole.
Caratteristiche tecniche dei tre oculari a confronto
Oculari |
BAADER MORPHEUS® ® |
APM HI-FW ULTRA WIDE |
NOBLEX (Docter) UWA |
Focale |
12.5 mm |
12.5 mm |
12.5 mm |
Estrazione pupillare dichiarata |
20 mm |
20 mm |
18 mm |
Campo apparente |
76° |
84° |
84° |
Schema ottico |
8 elementi in 5 gruppi |
Vedi schema |
8 elementi in 5 gruppi |
Water proof |
Sì |
N.d |
Sì |
Peso |
317g |
554g |
525g |
Prezzo EURO (ottobre 2020) |
232
|
295 |
800 (quando era in produzione) |
Prime impressioni
BAADER MORPHEUS® 12.5 mm
E’ il piu’ leggero della comparativa e come sapete io amo gli oculari leggeri sui binocoli, ma è anche ben costruito. Ho apprezzato il sistema Safety -Kerfs (zigrinatura antiscivolo sui barilotti ) che agevola la presa e il fissaggio nei porta-oculari. Pregevole l’idea di dotarlo di filettatura con passo M43 (D-T Ring System) per poter collegare le macchine fotografiche. È composto da un treno ottico di otto elementi in cinque gruppi (Lenti ED e al Lantanio) e fornisce un campo apparente di 76°. Grazie all’offerta di UnitronItalia, attualmente è l’oculare della comparativa con il prezzo piu’ favorevole, solo 232 EURO, contro i 295 EURO dell’APM.
APM HI-FW ULTRA WIDE 12. 5mm
Anche l’oculare ideato da Markus Ludes è ottimo.
È ben costruito, più corto del Baader ma piu’ largo e pesa quasi il doppio. Non ho trovato indicazioni sul fatto che possa essere waterproof.
La bilancia elettronica ha misurato un peso di 554 g. Mr Ludes ha confermato che è presente del vetro “esotico” decisamente piu’ costoso di quello utilizzato per le lenti dei telescopi, inoltre, ha gentilmente concesso alcuni grafici, pubblicati qui nel dettaglio.
Anch’esso possiede un sistema di filettatura simile a quello del Docter UWA, è quindi possibili compiere delle sessioni fotografiche con la tecnica del digiscoping o collegando il semplice corpo macchina della reflex. Costa quasi 300 euro.
NOBLEX (DOCTER) UWA 12.5 mm
Questo oculare è l’evoluzione del noto progetto Zeiss, passato poi a Docter negli anni Novanta e dopo il 1997 ad Analytic-Jena, l’azienda che risollevò le sorti di questo prodotti tedeschi dopo il fallimento di Herr Docter e che continuò a citare il cognome dell’ex-proprietario (Docter-Germany).
Alla fine degli anni Ottanta era già disponibile una versione terrestre che possedeva un campo apparente di novanta gradi v’era, inoltre, una versione astronomica nominata “UWV” ossia ultra Wide Angle o come dicono i tedeschi “Ultra Weit Winkel”.
La versione attuale è waterproof presenta un’estrazione pupillare di 18.5 mm, possiede uno schema ottico molto complesso, 8 elementi in 5 gruppi ed è dotato di lenti “esotiche”. Attualmente è fuori produzione. La ditta Noblex ha sospeso la produzione e non si sa neppure se sarà commercializzato. Io ne ho un esemplare e me lo tengo stretto.
Alcune importanti precisazioni
Le osservazioni terrestri sono molto differenti da quelle astronomiche. Per questo motivo un oculare espressamente progettato per l’utilizzo astronomico potrebbe non essere ideale per l’uso terrestre o viceversa. Mi sto riferendo principalmente a questi fattori:
- Oculari e distorsione: La distorsione è una aberrazione che si palesa come un “incurvamento” dei soggetti/oggetti che si possono osservano all’estremo bordo del campo di vista dell’oculare. Ci sono due tipi di distorsione: la lineare a cuscinetto che si applica spesso nei binocoli perché è piu’ adatto all’osservazione dei panorami terrestri per evitare l’effetto “Palla Rotolante” ( rolling ball effect). Vi basta inquadrare un edificio o un palo per verificane che la forma sarà concava verso il bordo del campo. Nell’uso astronomico, invece, è penalizzante la distorsione angolare di ingrandimento che deforma le dimensioni dell’oggetto inquadrato. Ad esempio il pianeta Giove o la luna, diventano ovalizzate o cambia la distanza tra due stelle doppie. In base quindi alla scelta del progettista potreste preferire un oculare nell’uso diurno e non apprezzarlo nell’uso astronomico.
- Trattamento dei rivestimenti. La maggior parte dei binocoli per uso terrestre e quindi anche gli oculari hanno un treno ottico ottimizzato per avare una trasmissione della luce intorno ai 555 nm che e quella a cui l’occhio umano è piu’ sensibile. Un ipotetico oculare “gemello” ma con un trattamento anti-riflesso differente potrebbe apparire piu’ neutro e luminoso o piu’ caldo e meno luminoso, proprio per una scelta progettuale. Anche la dominante dei colori dipende da questo, oltre che in parte dalla composizione dei vetri.
- Ultima avvertenza ma forse la piu’ importante: Le prestazioni di un oculare dipendono anche dal telescopio o dal binocolo utilizzato. Infatti il contenimento delle aberrazioni geometriche e cromatiche dipende soprattutto dallo schema ottico e dalla focale dello strumento ottico utilizzato. Quando citerò, ad esempio, l’aberrazione cromatica in asse, dovrete ricordarvi che abbiamo utilizzato un binocolo con ottiche SD; per questo motivo le prestazioni su un binocolo acromatico saranno ben differenti. Questa doverosa accortezza sarà ancora piu’ palese nella successiva comparativa astronomica, quando potrò provare gli oculari con strumenti di differente schema ottico e lunghezza focale.
Prova sul campo
BAADER MORPHEUS® ® 12.5 mm: sono perfetti per l’utilizzo con i binocoli giganti, ben dimensionati, non troppo larghi, pesano poco e sono disponibili in varie focali, se poi aggiungiamo anche l’ottima ergonomia, la filettatura per il digiscoping e il prezzo di acquisto più. basso dei tre, potrebbe essere la scelta ideale per chi deve acquistare per la prima volta oculari performanti per il proprio binocolo astronomico
La loro resa è neutra, quando si compara il MORPHEUS® sia all’APM sia al Docter. Per i motivi sopra esposti a volte sembra anche piu’ luminoso nell’uso diurno e mostra i bianchi “piu’ bianchi”. La nitidezza in asse è simile a quella dell’APM e del Docter (che forse è “leggermente” piu’ nitido). Al centro del campo non ho notato aberrazione cromatica tranne durante le osservazioni con condizioni critiche di illuminazione, mentre ho visto “qualcosa “nell’APM 12.5 sui tronchi delle betulle. (Elio, no! Molto probabilmente è meno sensibile all’aberrazione cromatica del sottoscritto)
Ai bordi del campo l’aberrazione cromatica laterale è leggermente migliore a quella dell’APM che però fornisce 84° di campo apparente. Se osservo la stessa porzione di campo inquadrato, il divario scompare.
Io e Elio abbiamo avuto forti difficolta a verificare la nitidezza in asse, a volte sembrava primeggiare l’APM , a volte il MORPHEUS® , almeno nelle condizioni di turbolenza e di illuminazione che abbiamo affrontato durante il corso del test.
APM HI-FW ULTRA WIDE 12. 5mm
È un progetto ottico pensato e voluto da Ludes per tutte le persone che desideravano una qualità simile a quella del Docter UWA ma che non potevano investire una somma di denaro così importante. (una coppia di Docter UWA poteva arrivare a costare anche 1600 euro)
L’APM HI-FW ULTRA WIDE è un oculare equilibrato, anche nell’uso terrestre. Ovviamente, come ho già anticipato, nei prossimi mesi analizzerò le sue prestazioni anche nell’uso astronomico. La distorsione percepita non da fastidi nel panning. Riguardo la distorsione di ingrandimento, portando ai bordi estremi un edificio, l’immagine si deforma in maniera quasi simile al Baader ma in maniera superiore al Docter che in questo caso mi è parso piu’ corretto.
La nitidezza è molto alta. Non abbiamo avuto la possibilità di compiere sessioni osservative con una coppia di Docter UWA; tuttavia, dalle varie prove che siamo riusciti a effettuare, almeno nell’uso diurno, l’APM ha mostrato un’ottima nitidezza. Data la tonalità calda delle immagini mostrare, nelle osservazioni a basso contrasto (un vecchio campanile in pietra avvolto nella nebbia e tronchi di betulle bianche, immerse nella bassa foschia)è parso fornire un po’ di micro-contrasto in piu’ rispetto al Morpheus® che però, lo ripeto, ha sempre dato la parvenza di essere piu’ luminoso e neutro.
DOCTER (NOBLEX) UWA 12.5 mm
Secondo me rimane ancora il “cavallo da battere”, peccato fosse costosissimo e ora anche fuori produzione. Trovo sia molto nitido e contrastato e abbia una maggior correzione della curvatura di campo al bordo con un minore cromatismo laterale, tuttavia, se dovessi fare una classifica tra prezzo e prestazioni, potrei dire tranquillamente che almeno nell’uso terrestre, il suo acquisto non è piu’ molto giustificato, viste le prestazioni del Baader Morpheus® e dell’APM HI- FW. In sintesi, il Docter, costa tre volte tanto, ma non è performante tre volte tanto (almeno nell’uso terrestre)
PREGI E DIFETTI
BAADER MORPHEUS® ® 12.5 mm
Pregi
- Prezzo di acquisto
- Ottimo contenimento dell’aberrazione cromatica in asse
- Tonalità neutra
- Trasmissione luminosa
- Nitidezza in asse
- Ampia gamma di focali disponibili
- Ampia estrazione pupillare
- Possibilità di collegare le macchine fotografiche
- Ottima dotazione di serie
- Sistema Safety -Kerfs antiscivolo sui barilotti
Difetti
- Non possiede un campo apparente ampio come gli altri due contendenti
- A volte pare fornire un micro-contrasto inferiore
- Correzione delle aberrazioni geometriche leggermente inferiore al Docter
- Cromatismo laterale leggermente piu’ visibile rispetto al Docter UWA
- Talvolta si deve trovare la giusta posizione tra paraluce e lente di campo dell’oculare per evitare l’effetto black-out.
APM 12.5 Hi-FW ULTRA-WIDE
Pregi
- Campo apparente di 84°
- Ottimo rapporto tra la correzione delle aberrazioni geometriche e il campo fornito
- Nitidezza elevata in asse
- Ampia estrazione pupillare
- Micro-contrasto alto
- Buon contenimento della luce diffusa
Difetti
- Prezzo di acquisto superiore al Baader
- Peso superiore ai Baader Morpheus®®
- Tonalità calda che ad alcuni osservatori potrebbe non piacere
NOBLEX (DOCTER) UWA 12.5 mm
Pregi
- Campo di vista ampio forse piu’ ampio degli 84° dichiarati (farò un controllo nell’uso astronomico)
- Ottima correzione delle aberrazioni geometriche
- Elevata nitidezza
- Elevato contrasto
- Possibilità di fotografare grazie alla filettatura integrata
- Ottima correzione dell’aberrazione cromatica laterale
- Waterproof
Difetti
- Prezzo di acquisto (anche se ormai fuori produzione)
- Tonalità calda che a molti potrebbe non piacere
- Assenza di tappi di serie
- Piu’ pesante rispetto ad altri oculari per binocoli
Conclusione
Questa non è stata una prova definitiva poiché, viste le premesse, sarà necessario analizzare gli oculari anche nell’uso astronomico. Di certo Elio che possedeva già una coppia di Baader Morpheus® e un esemplare di APM Hi-FW ULTRA-WIDE ha deciso di acquistare anche un altro esemplare di APM perché come ho coniato sul monte Sette Termini, mi sento di definirli:” Gemelli..diversi”.
Sono simili per la loro lunghezza focale, per la buona costruzione e l’ottimo prezzo di acquisto, ma differiscono per alcuni piccoli dettagli che in certe situazioni o in base alle preferenze degli appassionati potrebbero essere preponderanti: la tonalità neutra del Morpheus®, il grande campo apparente dell’APM e il suo micro-contrasto, il prezzo di acquisto e l’ottima varietà di focali dei Morpheus® e così via.. Per questo motivo, forse come oculari per iniziare sarebbero da preferire i Baader (anche in vista del prezzo di acquisto) ma appassionati dal palato fino, potrebbero avere in valigia anche gli APM. Insomma, uno non esclude l’altro, almeno nelle osservazioni terrestri.
L’evidenza certa è che entrambe le aziende sono riuscite a fornire a un terzo del prezzo degli oculari molto performanti che differiscono veramente molto poco dal Noblex (Docter) UWA 12,5 mm
Ringrazio Unitron Italia distributore ufficiale per l’Italia dei prodotti Baader, APM e Elio Biffi, per aver reso possibile questa comparativa.
Piergiovanni Salimbeni è un giornalista indipendente iscritto all’Albo Professionale dei Giornalisti della Lombardia. Si è laureato presso l’Università Statale di Milano con una tesi riguardante : ” I danni da inquinamento elettromagnetico e il caso Radio Vaticana”. E’ responsabile dei siti web: www.binomania.it e www.termicienotturni.it. Pubblica video recensioni sul suo canale YouTube. Dal 1997 collabora con mensili e quotidiani nazionali, sempre nei settori di sua competenza: ottica sportiva, astronomica, fotografica, sistemi per la visione notturna e termica.Nel 2021 è entrato a far parte della Patagonia PRO Team come professionista dell’outdoor. Coltiva da sempre la passione per la scrittura, nel 2020 ha esordito con pseudonimo con un editore classico, mentre nel 2022 ha pubblicato su Amazon il romanzo “Il Purificatore”, disponibile anche in formato e-book. Nel tempo libero pratica fotografia di paesaggio, caccia fotografica, fototrappolaggio, digiscoping, enduro con la mountainbike.