Era il 18 maggio del 2008 quando presentai sulle pagine di Binomania.it la recensione del binocolo USM 22×85, di produzione cinese, all’epoca commercializzato dalla General Hi-T. A quei tempi era un prodotto decisamente innovativo , un netto passo in avanti rispetto alla classica produzione di binocoli cinesi di fattura economica, con un diametro delle ottiche compreso tra gli 80 e i 100 mm, che avevano dominato il mercato negli anni precedenti.
Dopo quattordici anni, presento ancora su queste pagine la sua evoluzione. È cambiato leggermente nel formato, visto che non ha piu’ oculari che forniscono 22 ingrandimenti e possiede delle ottiche definite “ED” con un diametro leggermente inferiore. E’ venduto in Italia con il marchio IBIS (ideato da Giuliano Monti di Tecnosky)e costa 599 EURO IVA INCLUSA.
DATI TECNICI DICHIARATI DAL COSTRUTTORE
Lunghezza focale: 450mm
Lunghezza focale degli oculari: 18mm
Prismi: Porro/BAK4
Schema ottico: 7 elementi/ 5 gruppi
Trattamento: FMC (Fully Multi Coated) Multi strato su ogni superficie ottica
Campo di vista in gradi 50 M / 1000 M
Pupilla di uscita: 3.15 mm
Estrazione pupillare: 17.86mm
Distanza interpupillare: 54mm~73mm
Potere risolutivo: ≤2.5”
Minima distanza di messa a fuoco: 15m
Waterproof: si
Rimepimento in azoto: sì.
Peso. 4,6 kg
Dimensioni 46x23cm
MECCANICA E SISTEMA DI MESSA A FUOCO
In primis è interessante notare come il prezzo sia identico a quello dell’esemplare 22×85 proposto quattordici anni fa.. Questo significa che, nel frattempo, i costruttori cinesi hanno iniziato a produrre ottiche piu’ performanti rispetto a quelle disponibili nelle prime produzioni. Il binocolo richiama alla perfezione i vari formati presentati nel corso degli anni: 15×85, 22×85, 20×110, 22×110 e via dicendo.
Non è di certo leggero, la mia bilancia elettronica ha stimato un peso senza tappi di 4604 g, tuttavia è particolarmente robusto.
La presenza della barra centrale da maggiore solidità al sistema, anche se con questi rapporti di leva è sempre necessario fare attenzione, perché in caso di caduta potrebbe scollimarsi. Tecnosky garantisce il controllo della collimazione prima della spedizione. Tuttavia se dovesse arrivare scollimato, sarebbe anche possibile, provvedere personalmente, grazie alle comode viti che si trovano sulla scatola che protegge i prismi. E’ ovvio citare che, in tal caso, perdereste il beneficio della garanzia, ma nell’eventualità di acquistare questo prodotto nel mercato dell’usato, potreste star tranquilli che l’operazione di collimazione sarebbe abbastanza semplice.
Le rifiniture sono ben curate: L’armatura di colore verde propone una trama a buccia di arancia che garantisce un buon grip e serve anche a migliorare la resistenza ai graffi. E’ dotato di un supporto per il fissaggio ai treppiedi fotografici che si può spostare lungo la barra centrale grazie alla presenza di una manopola che funge da fissaggio.
Nei pressi degli oculari si notano: le tacche per la distanza interpupillare, il numero di serie e la dicitura waterproof. Essendo di derivazione militare, infatti, è riempito in azoto ed è stato utilizzato un grasso (nel meccanismo di focalizzazione degli oculari) in grado di funzionare anche alle basse temperature, seppur questo comporti una certa resistenza nella rotazione.
Il sistema di messa a fuoco è singolo su ogni oculare. Non è quindi un binocolo adatto alle osservazioni a breve distanza, come del resto era facile presagire. Grazie a un telemetro Nikon Forestry II ho stimato una distanza minima di messa a fuoco pari a 48-9 metri. Da questa distanza è necessario ruotare gli oculari di mezzo giro per raggiungere l’infinito. Non è la stessa prestazione dichiarata dal costruttore che cita 15 metri.
OTTICA
OBIETTIVI
Veniamo ora alla parte piu’ interessante. Il binocolo è dotato di ottiche da 80 mm a bassa dispersione.
Se comparato ai normali binocoli acromatici, la presenza delle ottiche ED fornisce una ottima resa dei colori e un buon contrasto con una nitidezza che, se non è paragonabile ai migliori binocoli angolati dotati di ottiche ED APO o SD è senz’altro superiore al classico 20×80 cinese di fattura economica.
La resa dei colori, infatti, è abbastanza neutra, forse un po” calda per incentivare il contrasto nell’uso diurno.
OCULARI
Gli oculari hanno una estrazione pupillare perfetta per chi non porta gli occhiali, mentre utilizzando gli occhiali da sole ho notato che si perde parte del bordo. Consiglierei quindi ai portatori di occhiali di provarlo, se possibile, prima dell’acquisto. Inquadra 50m a 1000 m, che sono circa 2.86 gradi di campo reale e quasi 72° di campo apparente. Gli oculari sono molto grandi, per questo motivo chi possiede una distanza inter-pupillare piccola potrebbe avere qualche difficoltà nell’utilizzo. Posso confermarvi che alla distanza interpupillare di 65 mm, quella tra gli oculari è di 17.27 mm.
I paraluce in gomma sono comodi e retrattili, non posso essere svitati per consentire l’utilizzo di filtri. Per garantire ancor piu’ riparo dai riflessi e per prevenire i danni, la lente di campo degli stessi è stata incassata dentro lo scafo ottico che li contiene. E’ presente una filettatura. Ho provato ad avvitare dei filtri nebulari, ma l’operazione ha avuto esito negativo.
PRISMI
Sono in vetro BAK-4 di ottima fattura. Presentano pochi riflessi e la pupilla di uscita è risultata quasi perfettamente circolare con una vignettatura ben contenuta ai bordi.
TRATTAMENTO ANTI-RIFLESSO
Non mi è dato di conoscere “la ricetta utilizzata”: si tratta comunque di un ottimo trattamento anti-riflesso,multi-strato su ogni superficie ottica. Visualmente mostra una colorazione verde e non ci sono imperfezioni.
ABERRAZIONI
ABERRAZIONE CROMATICA AL CENTRO DEL CAMPO
Il binocolo ha un egregio contenimento del cromatismo residuo. In asse è quasi impossibile notarlo nelle classiche condizioni di illuminazione, si palesa, talvolta su soggetti molto luminosi, come un lievissimo bordo viola-verde ma è decisamente ininfluente. Il mio giudizio non può essere che positivo.
ABERRAZIONE CROMATICA LATERALE
Anche in questo caso è molto ben contenuta nelle condizioni di medio utilizzo, si percepisce talvolta in controluce o su soggetti molto contrastati o luminosi a partire da circa il 75% del campo. Se mi concedete un paragone un po’ forzato, è decisamente piu’ contenuta in questo 25×80 con prismi di Porro che in molti binocoli ED 8×42 di pari prezzo. I prismi e la lunghezza focale media sono un punto a favore di questo progetto.
CURVATURA DI CAMPO
E’ presenta ma minima, ai bordi si ha ancora un buon potere risolutivo, però è necessario ritoccare leggermente il fuoco per avere una resa ai bordi (a partire da circa l’80%) del campo di vista, simile a quella al centro. In linea generale lo sweet spot è buono, e la percezione di godere di un campo di vista ben corretto avviene per circa l’80-85% del campo di vista. Come sapete la curvatura di campo è in parte compensata dal nostro accomodamento visivo e tale percezione potrebbe essere differente da persona a persona.
DISTORSIONE ANGOLARE
Si nota un po’ di distorsione angolare a cuscinetto verso il 75-80% del campo di vista, direi un 4-5%.
ALTRE ABERRAZIONI NELL’USO ASTRONOMICO
Visto il formato interessante, ho utilizzato il 25×80 ED nell’uso astronomico, dove ho evidenziato con stelle di II e III magnitudine un degrado stellare verso circa l’80% del campo di vista. Con stelle di I magnitudine la deformazione della puntiformità stellare è piu’ evidente, e inficiata sia dall’astigmatismo che dalla coma. Tutto sommato è un buon risultato, visto che la quasi totalità del campo consente una ottima visione degli oggetti stellari, soprattutto a un costo decisamente inferiore rispetto ai binocoli angolati da 80 mm di diametro.
IMPRESSIONI SUL CAMPO
L’IBIS 25×80 ED non è di certo un binocolo compatto, il suo peso, di poco superiore ai 4 kg e mezzo esige, un cavalletto robusto e una testa video performante. Personalmente l’ho installato su un treppiede in legno di fattura teutonica con testa video Manfrotto 502 che ha dimostrato di reggere abbastanza bene lo strumento.
Quando perfettamente bilanciato, grazie alla barra centrale, i tempi di smorzamento con il classico colpo sul treppiede sono di due secondi.
Abituato a utilizzare gli spotting scopes e i binocoli angolati e dritti di altissima qualità, sono rimasto piacevolmente sorpreso dalla resa ottica dell’IBIS 25×80. Ha un ottimo contrasto e una buona nitidezza, il campo apparente è di circa 72 gradi e lo sweet spot nell’uso diurno è piacevole.
Ha un ingrandimento che consente di sfruttarlo bene anche nell’uso astronomico sotto cieli medio inquinati. Le ottiche ED, inoltre, consentono delle proficue osservazioni della Luna (limitatamente al suo ingrandimento) e anche le stelle al centro del campo sono corrette, colorate e puntiformi. Il rapporto ingrandimento diametro è perfetto per vedere le galassie piu’ luminose (M81, M82, M31) e decine di ammassi stellari e nebulose. Ho notato una evidente facilità di visione tra il 16×70 e questo 25×80 rispetto al classico 20×80. In questo caso cinque ingrandimenti in piu’ fanno la differenza, anche se, ovviamente, non è luminoso come un 25×100.
A causa della sua costruzione militare non è dotato di un sistema centrale di messa a fuoco e questo potrebbe far dubitare un certo tipo di appassionati. Da considerare, inoltre, che la grandezza degli oculari potrebbe risultare un po’ scomoda per chi possiede una distanza inter-pupillare inferiore ai 65 mm. Personalmente ho preferito abbassare i paraluce gommati e incastrare l’arcata sopraccigliare vicino al bordo superiore dell’oculare. Alla mia distanza interpupillare non è possibile infatti inserire comodamente il naso.
Per il resto nulla da eccepire, penso che in tale fascia di prezzo sia abbastanza difficile trovare deo prodotti simili che consentano una buona osservazione dei panorami a media lunga distanza.
PREGI E DIFETTI
PREGI
- Ottiche ED
- Prezzo molto interessante
- Costruzione
- Campo apparente di oltre 70 gradi
- Ottimo contenimento dell’aberrazione cromatica
- Facilmente trasportabile in auto
- Valigia rigida in dotazione
DIFETTI - Non è comodo come un binocolo angolato nelle osservazioni prettamente astronomiche
- Il campo di vista non è totalmente piatto
- Gli oculari sono troppo grandi per consentire un perfetto confort a chi possiede una distanza interpupillare inferiore ai 65 mm di diametro
IN SINTESI
Ritengo l’IBIS 25×80 ED un prodotto interessante per chi esige delle prestazioni ottiche e meccaniche migliori rispetto ai classici binocoli cinesi nel formato 20×80 ma che non ha la possibilità o l’esigenza di acquistare un piu’ performante binocolo angolato.
RINGRAZIAMENTI
Ringrazio Giuliano Monti di Tecnosky per aver fornito il binocolo oggetto di questo test e per avermi consentito di citare le mie impressioni personali senza alcuna forzatura
PREZZO E GARANZIA
L’IBIS 25×80 ED costa (maggio 2021) 599 EURO IVA INCLUSA
La garanzia è di due anni
DISCLAIMER
Binomania non è un negozio, in questo sito troverete unicamente recensioni di prodotti ottico sportivi, fotografici e astronomici. Le mie impressioni sono imparziali come è dovere di ogni giornalista e non ho alcuna percentuale di vendita sull’eventuale acquisto dei prodotti.
Piergiovanni Salimbeni è un giornalista indipendente iscritto all’Albo Professionale dei Giornalisti della Lombardia. Si è laureato presso l’Università Statale di Milano con una tesi riguardante : ” I danni da inquinamento elettromagnetico e il caso Radio Vaticana”. E’ responsabile dei siti web: www.binomania.it e www.termicienotturni.it. Pubblica video recensioni sul suo canale YouTube. Dal 1997 collabora con mensili e quotidiani nazionali, sempre nei settori di sua competenza: ottica sportiva, astronomica, fotografica, sistemi per la visione notturna e termica.Nel 2021 è entrato a far parte della Patagonia PRO Team come professionista dell’outdoor. Coltiva da sempre la passione per la scrittura, nel 2020 ha esordito con pseudonimo con un editore classico, mentre nel 2022 ha pubblicato su Amazon il romanzo “Il Purificatore”, disponibile anche in formato e-book. Nel tempo libero pratica fotografia di paesaggio, caccia fotografica, fototrappolaggio, digiscoping, enduro con la mountainbike.