Premessa
Nel settore dei binocoli con prismi a tetto disponibili a prezzi inferiori ai 300 euro, Nikon, spesso, è l’azienda che offre molteplici opzioni. Questa volta, ho avuto modo di testare il Prostaff 10×50, un binocolo entry-level, nato per l’utilizzo naturalistico.

Caratteristiche Tecniche dichiarate dalla Casa Madre
Ingrandimento (x) | 10 |
Diametro obiettivo (mm) | 50 |
Tipo | A tetto |
Messa a fuoco | Messa a fuoco centrale |
Obiettivo | Vetro Eco-glass |
Rivestimento lente | Lenti con rivestimento multistrato |
Rivestimento prisma | Alluminio |
Campo visivo (°) | 5,6 |
Campo visivo apparente (°) | 52,1 |
Campo visivo a 1000 m (m) | 98 |
Pupilla di uscita (mm) | 5 |
Luminosità relativa | 25 |
Distanza minima di messa a fuoco (m) | 5 |
Distanza di accomodamento dell’occhio (mm) | 19,6 |
Conchiglia oculare a rotazione ed estrazione | Sì |
Regolazione della distanza interpupillare (mm) | 56-72 |
Dimensioni (mm) | 187x140x65 |
Peso (g) | 815 |
Materiale del corpo | Fibra di vetro e resina policarbonata rinforzata |
Rivestimento in gomma | Sì |
Impermeabile e anti-appannante | Sì |
Adattabile al treppiedi | No |
Accessori in dotazione | Cinghia, tappi, custodia |
Meccanica e costruzione.
Seppur non raggiunga l’affidabilità, la robustezza e la cura dei modelli di fascia superiore, il Prostaff, come tutte le realizzazioni Nikon, pare ben progettato. Lo chassis è composto da fibra di vetro e resina policarbonata, il peso, di fatto, si attesa sugli 800gr, non male per essere un binocolo con lenti da 50 mm di diametro. La messa a fuoco è, ovviamente, interna, comandata da un classico pomello centrale, mentre la regolazione delle diottrie, sull’oculare destro, si avvale di una semplicissima ghiera in materiale plastico. Il sistema di messa a fuoco è onesto, senza particolari impuntamenti e con un punto di fuoco abbastanza preciso, che pare soddisfacente per l’utente medio. Con il mio accomodamento visivo sono stato in grado di focalizzare particolari a circa 4.5 metri di distanza, per passare sino all’infinito occorre ruotare la manopola di quasi un giro completo, ovviamente la maggior rotazione avviene dalla minima distanza di messa a fuoco sino ai classici 15-20 metri. Il binocolo è ovviamente waterproof (sistema di O-Ring) e riempito in azoto per prevenire la formazione di muffe.

Ottica.
Obiettivi.
Ovviamente in tale fascia di prezzo è impensabile usufruire di ottiche a bassa dispersione, non fa eccezione il Prostaff 10×50 che con le sue semplici ottiche acromatiche, esibisce, talvola, soprattutto durante le situazioni di forte contrasto, un poco di aberrazione cromatica che si percepisce come un lieve alone viola-verde intorno alle sagome dei soggetti inquadrati. L’aberrazione cromatica laterale è ovviamente superiore a quella presente in asse. La tonalità dei colori è lievemente calda.
Oculari.
Il campo di vista fornito dagli oculari del Prostaff non è grandangolare: 5.63° che diventano soltanto 56° di campo apparente con la formula classica (campo reale x ingrandimenti) , tuttavia Nikon utilizza ne dichiara soltanto 52° dato che utilizza la normativa ISO 14132-1:2002 standard (1)
Le conchiglie degli oculari, ben gommate, ruotano con sistema multi-lock. Come la maggior parte delle produzioni entry-level, non è possibile estrarle totalmente per facilitare la pulizia della lente frontale.

Prismi.
Il binocolo è composto da prismi a tetto (Bak-4). Sussiste, osservando il cielo un poco di vignettatura ai bordi del campo.
Trattamenti.
Sia le lenti che i prismi sono dotato di un rivestimento multi-strato. Tutte i componenti ottici fanno uso, invece, di vetro definito “eco” ossia privi di piombo o arsenico.

Aberrazioni.
Aberrazione cromatica.
Come anticipato, non possedendo ottiche a bassa dispersione, talvolta, il Prostaff mostra un poco di aberrazione cromatica, questo non avviene durante una illuminazione “morbida” come quella incontrabile nel tardo pomeriggio, ma spesso si verifica in caso di forti condizioni di illuminazione: cielo con luce intensa ma con nuvole, soggetti molto riflettenti, in controluce, etc.etc.
Curvatura di campo.
Non è un binocolo con campo piatto. Le immagini degradano a partire da circa il 70% del campo di vista, anche nell’uso astronomico, si nota una deformità nella puntiformità stellare a partire dal 65-70%, molto dipende anche dalla luminosità delle stelle osservate e dalle aberrazioni indotte dai nostri occhi.
Altre aberrazioni.
L’esemplare oggetto di questo test, ha mostrato la presenza di astigmatismo, osservando stelle di II e III magnitudine già a partire dal 65% del campo di vista. Non è ovviamente un binocolo progettato per l’osservazione astronomica, dove è utile (ma non indispensabile) fare uso di oculari asferici o di spianatori di campo, integrati nel percorso ottico.

Utilizzo sul campo.
Un binocolo 10×50 , leggero e abbastanza economico, come il Nikon Prostaff, fornisce delle buone prestazioni adattandosi a vari settori di utilizzo. Gli obiettivi da 50 mm, forniscono una buona luminosità, quasi paragonabile a quella di un ottimo 10×42 di alta qualità. I 10 ingrandimenti sono utili ai birdwatchers per identificare le specie più distanti, mentre la buona costruzione meccanica, il rivestimento gommato ne consentono l’uso anche durante le giornate umide o piovose. Il formato 10×50 è valido anche per un primo approccio all’osservazione astronomica, settore in cui saranno visibili, molti asterismi, stelle doppi, la luna, i satelliti galileliani, vari ammassi stellari e le galassie più luminose ( M31, M81, M82, etc.etc)
Ovviamente non stiano parlando del “primo della classe”, tuttavia la sostanza c’è anche per i veri puristi che desidererebbero affiancare al loro TOP DI GAMMA un binocolo economico da tenere sempre in auto, da portare in posti pericolosi o da regalare ai propri figli per invogliarli a praticare questo interessante hobby.

Pregi e difetti.
Pregi: buon rapporto prezzo prestazioni, leggerezza, buona cura dei particolari
Difetti: campo apparente mediocre, ovvia presenza di aberrazione cromatica.
In sintesi.
Il Nikon Prostaff 10×50 può essere una valida alternativa, all’appassionato indeciso fra l’uso generico naturalistico e il primo approccio astronomico, che necessita di compattezza, leggerezza ed anche un prezzo di acquisto non proibitivo.
Ringraziamenti.
Ringrazio Marco Rovere di Nital, distributore ufficiale dei prodotti Nikon, in Italia, per aver fornito l’esemplare oggetto del test consentendomi di scrivere le mie impressioni senza costrizioni.
Disclaimer.
Disclaimer. Questa recensione è stata pubblicata nel mese di Maggio del 2014. Si specifica che le impressioni d’uso sono totalmente personali e date dai tester di Binomania in completa libertà, senza vincolo e rapporto commerciale alcuno e sulla base di esperienza comprovata nell’utilizzo di tali strumenti ottici. Per eventuali informazioni, aggiornamenti e/o variazioni sui prezzi, sulle caratteristiche dello strumento, su i punti vendita autorizzati o altre informazioni in genere, si prega di contattare direttamente Nital SPA cliccando sull’immagine qui di seguito.
Piergiovanni Salimbeni è un tester e giornalista indipendente iscritto all’Albo Professionale dei Giornalisti della Lombardia. Si è laureato presso l’Università Statale di Milano con una tesi riguardante : ” I danni da inquinamento elettromagnetico e il caso Radio Vaticana”. E’ responsabile dei siti web: www.binomania.it e www.termicienotturni.it. Pubblica video recensioni sul suo canale YouTube. Dal 1997 collabora con mensili e quotidiani nazionali, sempre nei settori di sua competenza: ottica sportiva, astronomica, fotografica, sistemi per la visione notturna e termica, geologia lunare. Coltiva da sempre la passione per la scrittura, nel 2020 ha esordito con pseudonimo con un editore classico, mentre nel 2022 ha pubblicato su Amazon il suo secondo romanzo “Il Purificatore”, disponibile anche in formato e-book. Nel tempo libero leggi molti libri, pratica tiro sportivo a lunga distanza, fototrappolaggio, digiscoping, fotografia di paesaggio.