I lettori più affezionati si ricorderanno della recensione del Futurus 10×50, un binocolo economico, adatto a neofiti dell’osservazione naturalistica.
Questa volta descriverò le mie impressioni riguardo al formato 8×42, che nell’uso sul campo, si è rivelato più adatto a osservare la Natura rispetto al fratello dal maggior diametro e ingrandimento.
Il binocolo oggetto di questa recensione è lo Yukon Futurus 8×40 WA
In dotazione
Tracolla, borsa di trasporto imbottita, manuale d’uso, straccetto per la pulizia, certificato di garanzia
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Caratteristiche tecniche dichiarate dalla Casa Madre.
Formato
8×42
Estrazione pupillare
14.5 mm
Diametro della pupilla di uscita
4.3 mm
Angolo di Campo
7.5°
Campo visivo a 1000m in m
118 m
Minima distanza di messa a fuoco
8 m
Regolazione diottrica
+ – 6
Scala di regolazione oculare destro
– 4.5 + 3
Temperatura di esercizio
-30 + 40
Dimensioni
150x90xs63 mm
Prezzo (Aprile 2018) Adinolfi
89 euro IVA INCLUSA
Meccanica e sistema di messa a fuoco
Il Futurus è un binocolo economico, costa meno di cento euro, come un pranzo al ristorante con moglie e figli. Non aspettatevi di trovare e saggiare delle componentistiche ottiche meccaniche pregiate, tuttavia è stato concepito per fornire delle prestazioni più che discrete.
Il binocolo è composto di prismi di Porro, una scelta spesso d’obbligo, soprattutto nelle soluzioni entry-level, poiché è a parità di prezzo, rispetto a un binocolo con prismi a tetto, si potrà beneficiare di prestazioni ottiche migliori.
La mia bilancia elettronica ha stimato un peso pari a 775 g. distribuiti su 19 cm x 16 cm. Il binocolo è ben protetto dagli urti accidentali grazie ad una gommatura spessa. L’azienda lo pubblicizza (con un’etichetta situata sullo scafo ottico) come waterproof, anche l’escursione della temperatura di esercizio è notevole. Presumo che sia riempito in azoto, ma che la maggior parte delle sue doti “impermeabili” dipendano proprio dallo scudo di gomma che lo protegge. Anche questo binocolo, come il 10×50 che provai, si avvale dell’intelligente sistema di chiusura degli oculari, che non potrete mai di perdere. I tappi, invece, non sono fissati, ma hanno una scanalatura interna profonda che obbliga a una discreta pressione per sigillare gli obiettivi frontali.
Un bel primo piano sugli obiettivi acromatici da 40 mm di diametro.
Anche se ho penato non poco per togliere il tappo, confermo che è presente la classica filettatura per il fissaggio sopra i treppiedi fotografici.
Per essere un binocolo entry level le rifiniture sono molto buone: non ci sono difetti nell’incollaggio delle parti di gomma, non ho trovato polvere, pezzi di vernice all’interno dello scafo ottico e anche i doppietti acromatici che compongono gli obiettivi sono stati montati con cura. Rispetto alle prime produzioni cinesi, ci troviamo di fronte a un binocolo di tutto rispetto.
Il sistema di messa a fuoco è composto di una manopola centrale, sicuramente ben dimensionata e protetta con una gomma nera zigrinata. Inoltre l’oculare destro ruota per consentire la compensazione diottrica. Durante l’analisi della distanza minima di messa a fuoco ho riscontrato due fattori positivi: la messa a fuoco minima non è di otto metri come dichiarato, ma si attesta in circa cinque metri, inoltre, per passare da tale distanza all’infinito è sufficiente ruotare (in senso anti-orario) di un quarto di giro. Penso che sia una fra le migliori perfomance che abbia riscontrato durante decine di prove sul campo.
Questo fattore unito anche alla buona profondità di un campo, intrinseca in un otto ingrandimenti, lo presenta come un valido avversario di binocoli, magari più performanti e compatti, ma con una messa a fuoco decisamente più lenta. Se fosse stata lievemente più fluida, avrebbe avuto pochissimi rivali in questa fascia di prezzo. Anche il carrello centrale che fa muovere gli oculari flette pochissimo, mi è parso addirittura migliore rispetto a molte soluzioni proposte nel range dei 200- 250 euro.
Ben visibile in questo particolare l’adesivo con le varie caratteristiche del binocolo demo che ho avuto in prestito per questo test.
Obiettivi
Il Futurus 8×42 WA è dotato di un semplice doppietto acromatico che, in ogni modo, “spalleggiato” dalla presenza dei prismi di Porro e di bassi ingrandimenti, fornisce una resa di tutto rispetto.
Le immagini hanno una nitidezza discreta (rispetto a un Top di Gamma) ma ottima se paragonato al prezzo di acquisto. il contrasto è più che sufficiente e la tonalità è calda.
Oculari
Non sono palesemente il suo punto di forza, non tanto per il campo fornito (7.5°), poiché rientra alquanto nella media di quella fornita da molti avversari, ma per la loro conformazione e per la bassa estrazione pupillare, pari a 14.5 mm.
Non potendo abbassare i paraluce di gomma, che sono fissi, i portatori di occhiali non potranno usufruire dell’intero campo di vista. La distanza inter-pupillare che ho misurato è pari a 54 mm. Quindi è ideale anche per molti bambini che si vogliono accostare alle osservazioni naturalistiche.
L’intelligente sistema di copertura degli oculari.
Trattamenti
Il Futurus è dotato di un trattamento multi-strato definito True color.
Prismi
Sono di Porro e in vetro Bak-4. L’uscita pupillare non è perfettamente circolare e sono presente dei lievi cut-off, si nota, ovviamente, anche un po’ di vignettatura ai bordi, soprattutto quando si osservano sfondi chiari e molto luminosi.
Aberrazioni
Aberrazione cromatica
Il cromatismo che ho rilevato è trascurabile durante le normali condizioni di illuminazione è, invece, presente in tutte le altri condizioni e si palesa come un lieve alone verde-viola intorno ai contorni delle immagini.
Cromatismo laterale
E’ evidente da circa il 50% del campo, peggiora, ovviamente, durante le condizioni d’illuminazione con forte contrasto.
Curvatura di campo
Minima, nell’uso diurno – a parte un filo di perdita di nitidezza ai bordi – le immagini sono soddisfacenti anche sino all’estremo bordo del campo.
Distorsione angolare
Percepibile, di circa il 5-7%. I dettagli verticali iniziano a distorcere da circa il 70% dal centro del campo di vista.
La gommatura si è rilevata bella robusta.
Altre aberrazioni
Nell’uso astronomico, osservando le costellazioni si percepisce un peggioramento della puntiformi stellare a partire da circa l’80% del campo, in maniera proporzionale. Spostandosi verso il bordo, il coma e l’astigmatismo contribuiranno ad aumentare il degrado delle immagini stellari. Non è quindi un binocolo molto performante in questo specifico campo d’utilizzo, ma ho visto senz’altro di peggio.
Prova sul campo
A dispetto del suo modesto prezzo di acquisto sfodera alcune caratteristiche che reputo molto interessanti nel mero uso sul campo. In primis la ridotta corsa della messa a fuoco, non tutti i binocoli con prismi di Porro, permettono di inseguire un involo rapido con estrema rapidità. Anche le immagini fornite sono oggettivamente più che soddisfacenti.
Mi pare possa diventare un valido “muletto tutto-fare” per gli appassionati più esigenti che lasciano il proprio TOP DI GAMMA a casa, per evitare di cederlo “in pasto “ a parenti e amici durante le gite in spiaggia e in montagna.
Il giovane appassionato, invece, potrà usufruire di un efficace compagno di avventure, purché si tenga conto di questi due fattori: la minima estrazione pupillare osteggiata anche dall’assenza di paraluce di gomma pieghevoli e la distanza interpupillare pari a 54 mm.
Lo Yukon 8×40 WA si è trovato a suo agio nell’utilizzo outdoor anche in presenza di pioggia.
Pregi e Difetti
Pregi.
Rapida distanza di messa a fuoco
Buona protezione da urti e agenti atmosferici
Campo ottico migliore di molti binocoli nella medesima fascia di prezzo
Buona costruzione globale
Difetti
Paraluce in gomma non pieghevole o estraibile.
I tappi degli obiettivi non sono fissati alla gommatura.
Distanza interpupillare insufficiente per l’utilizzo con gli occhiali.
Peso e ingombro rispetto ad altri binocoli dal medesimo formato e fascia di prezzo.
In sintesi
Lo Yukon Futurus 8×42 WA è una perfetto binocolo entry-level per chiunque voglia accostarsi alle osservazione naturalistica senza spendere cifre rilevanti. E’ robusto, impermeabile, con una buona resa ottica e una luminosità più che discreta .
Lo Yukon Futurus 8×40 WA è un ottimo binocolo entry-level per chiunque voglia iniziare a osservare la Natura e non ambisca a possedere un binocolo leggero e compatto.
Ringraziamenti
Ringrazio, come sempre, Michele Adinolfi, patron dell’Adinolfi SRL: un vero signore, molto gentile, disponibile e paziente. Lo ringrazio soprattutto per consentirmi di esprimere, ogni volta, le miei opinioni senza alcuna forzatura.
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Ti ringraziamo anticipatamente!
Disclaimer.
Questa recensione è stata pubblicata nel mese di Aprile dell’anno 2018- Si specifica che le impressioni d’uso sono totalmente personali e date dai tester di Binomania in completa libertà, senza vincolo e rapporto commerciale alcuno e sulla base di esperienza comprovata nell’utilizzo di tali strumenti ottici. Per eventuali informazioni, aggiornamenti e/o variazioni sui prezzi, sulle caratteristiche dello strumento, su i punti vendita autorizzati o altre informazioni in genere, si prega di prendere contatto direttamente con Adinolfi.
Piergiovanni Salimbeni è un giornalista indipendente iscritto all’Albo Professionale dei Giornalisti della Lombardia. Si è laureato presso l’Università Statale di Milano con una tesi riguardante : ” I danni da inquinamento elettromagnetico e il caso Radio Vaticana”. E’ responsabile dei siti web: www.binomania.it e www.termicienotturni.it. Pubblica video recensioni sul suo canale YouTube. Dal 1997 collabora con mensili e quotidiani nazionali, sempre nei settori di sua competenza: ottica sportiva, astronomica, fotografica, sistemi per la visione notturna e termica, geologia lunare. Coltiva da sempre la passione per la scrittura, nel 2020 ha esordito con pseudonimo con un editore classico, mentre nel 2022 ha pubblicato su Amazon il suo secondo romanzo “Il Purificatore”, disponibile anche in formato e-book. Nel tempo libero leggi molti libri, pratica tiro sportivo a lunga distanza, fototrappolaggio, digiscoping, fotografia di paesaggio.
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