Rp Optix Wega 25×100 HQ

Da qualche anno, sul mercato nazionale, sono comparsi i binocoli giganti “Made in China” dotati di obiettivi da 100mm di diametro: un formato tanto amato dagli astrofili di tutto il mondo.

Un primo piano sugli obiettivi da 100mm

Principlamente esistono due filoni produttivi, il primo è visibile nel sito web Binocularschina. Al suo interno, infatti, è ancora pubblicizzato il binocolo 22×100, che fu creato,anni fa, utilizzando i prismi dei classici ed antecedenti 15×70.

Oltre a questo formato si può trovare anche il noto 25×100 FB, venduto, per anni, da varie aziende italiane: ad esempio, Astrotech la stessa RpOptix, etc.,etc.

Il 25×100 FB era un binocolo dotato di un ottimo rapporto prezzo-prestazioni che fu testato da binomania nel 2006

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Oltre a “Binocularschina” è essenziale citare la più nota Kumming United Optics, che propone molti prodotti, costruiti da varie aziende cinese. Questa azienda , per tale motivo è sempre foriera di tantissime novità ed innovazioni. Chi non ricorda, ad esempio, la serie Ba4 , che per anni fu scelta da Celestron per rappresentare la propria gamma di binocoli giganti. Il formato 25×100 fu presentato anche da un rivenditore italiano, il Diaframma con il marchio Night Tecnology, testai anche il loro esemplare.

La più degna di nota, ritengo sia la serie Ba8 , che ha rivoluzionato il rapporto prezzo-prestazioni rispetto ai costosissimi binocoli giapponesi degli anni 90, che nel formato 20×100 arrivavano a costare tre millioni e mezzo delle vecchie lire!

in Italia, la linea Ba8 fu lanciata da General HI-T con la sigla USM e fu disponibile in vari formati il 20×110 ed un 28×110 

Binomania, come avrete evinto, visitando i link qui sopra evidenziati, li ha testati tutti traendone impressioni più o meno positive.

(continua..)


Il binocolo sulla forcella ELLE di TECNOSKY

Il binocolo oggetto di questo test, il Wega 25×100 HQ, per ciò che concerne il rapporto prezzo-prestazioni, si pone esattamente fra la linea Ba4 e la linea Ba8.

Esso, inoltre, beneficia di una comoda messa a fuoco con rotore centrale, è decisamente più leggero dei più grandi e costosi 28×110 della linea Ba8 e le sue prestazioni ottiche e meccaniche sono un esatto trait d’union fra i due schemi ottici appena citati.

Sul sito della United Optics è noto come serie BA10 . Tuttavia Pietro Romagnoni della RpOptix mi ha confermato di ricevere direttamente questo modello dal costruttore originario e di non ordinare i prodotti dalla United Optics.

Meccanica e costruzione

In primis posso confermare che v’è poco da criticare in tali strumenti, giacché alle cifre convenienti alle quali sono proposti, non si potrebbe neppure acquistare un binocolo da birdwatching di fascia medio-alta. Per tale motivo all’interno di questo articolo, citerò le sue caratteristiche analizzandole prima da un punto di vista oggettivo ed infine rapportandole al rapporto prezzo-prestazioni.

Il Wega 25×100 HQ visto di fronte

E’ ben evidente, inoltre, che poichè, il miglior binocolo a visione raddrizzata da 80mm costa circa 3000 euro, pare chiaro a tutti che se ne dovrebbero sborsare almeno 4000 per raggiungere la medesima qualità in un formato da 100mm. E’ ovvio quindi che sia poco producente affannarsi nel cercare delle prestazioni che sono caratteristiche di strumenti decisamente più costosi. Il Weega 25×100 HQ, infatti, comprensivo di valigia di metallo, viene venduto alla modica cifra di 399 euro.

 

Questo binocolo è composto di uno chasiss di metallo leggero, i due grandi tubi ottici sono uniti da un sistema a cerniera centrale con barra di irrigidimento, su cui è fissato il sistema di aggancio, spostabile, sui supporto fotografici.
Rispetto alla serie Ba3 e Ba4, il sistema di messa a fuoco non è più singolo su ogni oculare, ma prevede un rotore centrale esterno con carrello scorrevole ed una classica regolazione diottrica sull’oculare destro. In questo modo le osservazioni a breve distanza del paesaggio e degli animali risulteranno più agevoli. La messa a fuoco minima dichiarata è pari a 25metri.

Per ciò che concerne la fluidità e la precisione, in proporzione al prezzo di acquisto, non penso si riesca ad ottenere di più: si può notare soltanto una minima d flessione del ponte centrale, composto di materiale plastico, tuttavia il rotore si è dimostrato abbastanza preciso (la situazione può migliorare sostituendo il grasso di serie) mentre la regolazione delle diottrie è in grado di mantenere efficamente la regolazione imposta.

Il binocolo viene garantito come impermeabile, anche se non sono citate le reali prestazioni. E’ riempito, con azoto per prevenire la formazione di muffe e di condensa interna. Queste caratteristiche sono utili , anche in un binocolo per uso prettamente astronomico, spesso, infatti, si osserva in presenza di forte umidità e si sottopone lo strumento a notevoli differenze di temperatura, quando, ad esempio lo si trasferisce repentinamente dal giardino alla propria abitazione.

Come anticipato, le dimensioni sono nella media per un binocolo di tale formato: 4.8Kg, distribuiti su 36cm x 26cm. Per tale motivo è utile fare uso di una robusto treppiede e di una ottima testa fotografica: molto valida, si è rilevata, ad esempio, la manfrotto Bogen 501 HDV, mentre la più piccola 701 HDV genera qualche vibrazione durante l’uso. Interessante anche il Kit proposto da RPOptix, comprensivo di treppiede in alluminio e montatura ELLE Tecnosky, un Kit che punta molto sulla leggerezza, sulla trasportabilità e su prezzo di acquisto molto conveniente.

Questa montatura sarà oggetto di una recensione specifica.

Una precisazione: quando si monta il Wega 25×10 HQ sulla ELLE Tecnoksy, a causa del grandi diametro delle lenti, è necessario sollevare il binocolo tramite uno spessore, affinchè non tocchi sulla base del supporto.

 

Lo spessore di mia proprietà’ che ho utilizzato per bilanciare perfettamente il binocolo sulla testa elle di Tecnosky.

 

Ottica

Lenti 

Le ottiche Made in China, hanno beneficiato, nel corso degli anni, di notevoli miglioramenti, questo ha comportato la presenza , anche sui prodotti economici, di ottiche che, sino a pochi anni or sono, erano disponibili su binocoli decisamente più costosi.

Sarebbe non vero dire che questi grandi obiettivi da 100mm non presentano colori spuri o altre aberrazioni, che saranno citati nel corso della recensione, ciò che però, posso asserire, con grande sicurezza è che le sue prestazioni sono superiori rispetto ai primi esemplari di 22×100 disponibili anni fa e mi è parso, migliore, anche del modello 25×100 FB.

Se poi paragoniamo il costo di acquisto proferito negli anni 2000 per acquistare un Vixen 20×100 (oltre 3 milioni di lire) ai 399 euro che servono per acquistare il Wega 25×100 HQ, direi che noi appassionati abbiamo poco da lamentarci.

Per tale motivo, il contrasto fornito, è oggettivamente più che discreto, risulta,invece, molto buono se paragonato al modico prezzo di acquisto.

Ben visibile il trattamento anti-riflesso del Wega 25×100 HQ

La resa è abbastanza neutra, il binocolo fa uso di un trattamento multi-strato antiriflesso su ogni superficie ottica. Per ciò che concerne il contenimento delle stray light, (luci diffuse) ho notato che esse s palesano sopratutto nelle condizioni di luce radente o quando si osserva nei pressi della luna piena.

 

Oculari

Un primo piano sugli oculari

L’estrazione pupillare di questi oculari è pari a 17.5mm, gli eventuali portatori di occhiali dovranno tenerne conto, per verificare se la conformazione del loro viso o la montatura dei loro occhiali consente di abbracciare tutto il campo di vista fornito.
Personalmente, ho fatto una prova con degli occhiali da sole, abbastanza spessi, ed ho notato che, abbassando le conchiglie paraluce, riesco ad osservare circa l’80% del campo. Giacchè gli occhiali da vista sono meno spesso, presumo che sia possibile, in certi casi, sfruttare quasi tutto il campo di vista.

Il campo di vista fornito è pari a 2.5°, nella media, in questo formato e nella fascia di prezzo, il campo apparente secondo la formula classica, supera i 60° di campo.

Le conchiglie paraluce, sono dotato di sistema twist up regolabile senza posizioni pre-impostate.

 

Il campo fornito dichiarato è pari a 2.4° di campo

Prismi 

Il binocolo fa uso di prismi di Porro, la pupilla di uscita del binocolo non è risultata perfettamente circolare ed è presente un minimo di vignettatura quando si osserva il cielo in piena luce. Questo fatto è normale in un binocolo situata in una fascia di prezzo simile, ed è dovuto principalmente all’utilizzo di prismi leggermente sottodimensionati. Fortunatamente sono composti da vetro Bak4, quindi la luminosità fornita è soddisfacente. Anche in questo, caso, stiamo parlando non di un difetto ma di una scelta aziendale atta a contenere il prezzo di acquisto.


Aberrazione cromatica

Minima al centro del campo, si nota soprattutto durante le forti condizioni di illuminazione. Questa aberrazione, come è lecito aspettarsi, peggiora a partire da circa il 70% del campo, dove si nota maggiormente un alone verde-viola intorno ai contorni delle immagini come tetti, fili, alberi, rapaci. Tuttavia, un rapido paragone con un mio vecchio esemplare di 25×100 FB, ha mostrato una lieve superiorità del nuovo Wega 25×100.

Direi quindi che oggettivamente il binocolo non è definibile come apocromatico, tuttavia paragonandolo al prezzo, mi è parsa una delle migliori prestazioni che ho visto in un 25×100 in tale fascia di prezzo. E’ un netto miglioramento, anche in questo caso, rispetto ai primissimi 22-25×100. Solo pochi anni fa, un’ottica simile si sarebbe fregiata della definizione “ED”.

Curvatura di campo

Anche in questo caso gli oculari, dotati di elementi asferici, consentono di godere di un buon campo piano, sino ad almeno l’80% del campo. Esternamente, la resa peggiora, tuttavia nell’uso diurno, è ancora abbastanza facile distinguere gli oggetti portati al bordo del campo.

Lo stesso test, ottenuto sotto il cielo stellato, che ricordo essere più selettivo ha mostrato un campo utile di questo strumento, osservando stelle di II magnitudine pari al 70% del Campo, il resto è inficiato da un lieve astigmatismo.
Direi quindi CM 70% CU 10% CI 20%

Distorsione angolare


E’ presente, a cuscinetto ed è minima. Nell’esemplare che ho testato si nota a circa l’85% del campo +-3

 

 

Il binocolo montato sul kit fornito da RP OPTIX: Testa Tecnosky ELLE + Treppiede in alluminio

Il binocolo montato sul kit fornito da RP OPTIX: Testa Tecnosky ELLE + Treppiede in alluminio

Uso pratico

Osservazione naturalistica.

Seppur sussista, come descritto, un filo di aberrazione cromatica, 25 ingrandimenti possono fornire delle belle soddisfazioni, soprattutto nell’ osservazioni del paesaggio crepuscolare, degli aerei, delle navi e dei rapaci.

Finalmente, i detrattori della messa a fuoco singola su ogni oculare, potranno usare con velocità a media-lunga distanza, (il binocolo mette a fuoco già a partire da circa 17 metri)

In questo modo sarà possibile seguire con maggior facilità gli involi dei rapaci, i giochi dei caprioli nei prati et similia. Di fatto, ho portato con me, durante una sessione osservativa dei caprioli, il 25×100 Wega, montandolo su un supporto da finestrino. E’indubbio che i 100mm di diametro delle lenti consenta di seguire questi simpatici angolati anche al crepuscolo, ove, oltretutto sono meno evidenti i colori spuri. A distante prossime ai 40metri, con soggetti molto veloci a causa del poco campo inquadrato, si fatica non poco a concentrarsi sul soggetto. Nessun problema, invece, l’osservazione dell’avi fauna a media -lunga distanza.

Osservazione astronomica

Un binocolo dotato di 25 ingrandimenti, con un diametro delle lenti di 100mm, è una vera e propria finestra sul cielo, tralasciando gli ovvi difetti riscontrabili nell’uso diurno in una mera analisi oggettiva, si deve però costatare che la raccolta di luce nell’uso astronomico fa dimenticare la voglia di osservare con i piccoli ed ultra costosi TOP DI GAMMA da 40mm che costano 5 volte questo strumento.

Allego,qui di seguito, una tabella che mostra il guadagno rispetto al nostro occhio. E’ovvio che un binocolo di alta qualità, risulterà, sempre, a parità di diametro, più luminoso di uno strumento dalla qualità inferiore.

Diametro obiettivi mm

Guadagno rispetto all’osservazione ad occhio nudo

Guadagno in magnitudini.

30

18

3.1

40

33

3.8

45

41

4.0

50

51

4.2

60

73

4.6

80

131

5.3

100

201

5.8

 

Lo scopo di un binocolo di tale formato è principalmente quello di navigare da costellazione a costellazione alla ricerca di oggetti celesti.
Per tale motivo sia un lieve residuo cromatico che una meccanica perfettibile, possono passare in secondo piano, se il prezzo di acquisto è molto conveniente.

 

Per tale motivo, se utilizzeremo il Wega 25×100 HQ , per questo scopo, saremmo sicuramente appagati.

Sotto un discreto cielo delle Prealpi Lombarde ho potuto osservare decine di ammassi stellari, 4 galassie nell’Orsa maggiore (m81-m81-m101 M51) La nebulosa della Lira mostra già la sua caratteristica forma, cosi come, M13 fa presagire la sua struttura stellare..La raccolta di luce, direi che è sovrapponibile a quella ottenuta osservando con un telescopio da 12-13cm.

Riporto parte di un articolo che scrissi, anni or sono, che descriveva le prestazioni (medie) di un binocolo con ottiche da100mm di diametro

“Giove mostra la SEB , la NEB ed i satelliti galileiani, Saturno seppur affogato nella luce, svela la sua forma caratteristica, mentre Venere, se si ha l’accortezza di osservarlo di giorno, mostrerà la sua fase (in caso contrario al crepuscolo l’aberrazione cromatica e la luce, non forniranno un’immagine godibile)

 

Sotto un cielo medio inquinato è possibile osservare galassie che i proprietari di un ottimo 16×70 potranno MAI vedere.
Ho visto le galassie M65 ed M66 anche dal giardino di casa, invisibili la stessa sera con un 80mm” Made in Japan”, M101, M51 M108, M109 si osservano senza troppe difficolta, mentre è possibile percepire perfettamente la struttura di M81 e di M82.

M31 a 1000m di altezza sul livello del mare è piu affascinante che nel C91/4, le galassie satelliti sono visibili e molto luminose, la vista d’insieme è mozzafiato.

M78 in Orione si osserva anche con la luna al primo quarto ed M1 nella costellazione del Toro si ammira con facilità, carpendone anche la forma.

Con pazienza una sera, ho contato 202 stelle nelle Pleiadi, ed ho raggiunto un magnitudine stellare pari a 12.

Ho visto anche innumerevoli volte m105 eNGC 3384 ed ho risolto i bordi di M12, impossibile anche con un discreto Vixen ARK 20×80.

Navigare nella costellazione di Auriga, con un 100mm e una cosa che ogni astrofilo dovrebbe fare nella sua vita, così come ammirare il doppio ammasso di Perseo che, soprattutto nei binocoli tipo astrotech optiks rivela delle stelle colorate e molto puntiformi a patto quando osservato al centro del campo di massimo contrasto.

La nebulosa Velo nel Cigno nelle limpide sere di agosto è visibile anche dal giardino di casa, periferia di Varese, a 500 metri di altezza sul livello del mare.

 

Che dire d’altro? E’ indubbio che questo binocolo sia ampiamente consigliabile a chiunque voglia accostarsi all’osservazione astronomica.

L’eventuale acquirente,con un prezzo, tutto sommato contenuto riuscirà a possedere uno strumento in grado di osservare, sotto un cielo discreto, decine e decine di oggetti, divertendosi poi nella cosiddetta tecnica dello Star Hopping, ossia, la navigazione da stella a stella, alla ricerca di nebuole, galassie et similia.

 

 

 

BOX di APPROFONDIMENTO

La collimazione del Wega 25×100

Attenzione! Ricordo ai lettori che tale operazioni farà decadere la garanzia. Per tale motivo è utile contattare il distributore per ulteriori informazioni.Queste informazioni sono rese per soli fini informativi.

Con il permesso della RP Optix ho scollato la gommatura per accedere alle viti di regolazioni. Ero curioso di verificare se il binocolo presentasse la classica posizione dei grani, presenti nei 25×100 FB. Con mia sorpresa ho appurato la presenza di un sistema di collimazione migliore , molto simile a quello presente nei binocoli Serie BA8 ( 20×100 e 28×110 ,etc.,etc.)

Come visibile nella immagine, è presente ,infatti, su ogni sede del prisma, un sistema di 3 viti di regolazioni e di tre viti di fissaggio.
Per tale motivo, dopo aver provveduto, con una cacciavite a croce a sbloccare le viti di sicurezza, sarà utile munirsi di un piccolo cacciavite a testa piatta per apportare le regolazioni del caso specifico.

Prima di agire su essi è utile smollare le viti a croce presenti a fianco di ogni sede di regolazione.

Per ulteriori informazioni consiglio di leggere questo articolo e di visitare assiduamente il Forum di Binomania ove è spesso possibile ricevere suggerimenti dagli utenti più esperti.

Per accedere ai grani di regolazione è necessario rimuovere la gommatura di protezione

Visibili

 


Suggerimenti

Ad un binocolo 25×100 che costa 399 euro, valigia compresa, non posso trovare dei difetti che possano correggersi mantenendo il medesimo prezzo di acquisto. Se si dovesse lavorare sulla meccanica, sulle ottiche, etc etc , i costi lieviterebbero in modo esponenziale.

In sintesi

Il Weega 25×100 HQè un binocolo adatto all’astrofilo, che necessita di un primo strumento a visione diretta, economico ma dotato di una buona luminosità. Grazie alla messa a fuoco centrale, questo strumento potrà anche allietare l’utente durante le sessioni panoramiche e naturalistiche, facendo, ovviamente uso di un discreto supporto. Consiglio questo binocolo anche ai birdwatchers, che con un costo, inferiore a quello, spesso proferito, per acquistare un oculare per gli spotting scopes, potranno anche avere un primo assaggio delle meraviglie del cielo. Insomma, ancora una volta…” Cielo e Natura”, meglio di cosi!