Il piccolo Carlo intervista…Piergiovanni Salimbeni

Ho pensato a lungo se pubblicare questa intervista, tuttavia non potevo esimermi dal farlo, soprattutto perché il piccolo Carlo, che frequenta le Scuole Elementari, ha voluto svolgere il compito assegnato dalla sua maestra, scegliendo me come protagonista!

Devo ammettere di essere molto felice. Carlo non ha scelto un calciatore, un attore o uno YouTuber di videogames ma uno strano personaggio che vaga (sempre piu’ raramente) per oasi e montagne in compagnia del fido binocolo e di altri strumenti ottici.

Il compito assegnato era il seguente: “immagina di intervistare un tuo personaggio preferito. Scrivi le domande che vorresti fargli e se possibile contattalo.”

Beh, Carlo mi ha contattato e io ovviamente ho risposto in tutta sincerità, su argomenti che la maggior parte dei lettori di Binomania non conosceva. In accordo con i suoi genitori, ho deciso di mantenere privati alcuni dettagli della vita di Carlo, tuttavia ho voluto fargli questa sorpresa, pubblicando su Binomania la sua intervista.

Bravo Carlo hai fatto un ottimo lavoro! 😊Spero di incontrarti in uno dei prossimi eventi di Binomania.

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Ciao Piergiovanni, la mia maestra mi ha dato un compito molto bello, devo intervistare un personaggio preferito e io ho scelto te. Hai voglia di rispondere alle mie domande?

Ciao Carlo, che onore, ti ringrazio tantissimo. Sono pronto!

 

Quanti anni hai e dove abiti?


Ho compiuto 46 anni il 17 di Febbraio, abito in provincia di Varese, in un paesino vicino alla piccola valle chiamata Valganna.

 

Alla mia età osservavi con il binocolo?

Beh, è un discorso molto lungo e complesso, caro Carlo e cercherò di sintetizzarlo. Ho iniziato a osservare quando avevo circa cinque anni, quindi ero piu’ piccolo di te, mia nonna possedeva un binocolo nautico 7×50 perché è nata in Toscana. I miei avi, da parte di mia nonna, erano ingegneri navali, maestri di ascia, sommergibilisti e la passione per i binocoli l’ho appresa da lei. Mio nonno, inoltre, era sempre in mezzo alla natura e quindi sono sempre stato abituato a vedere i binocoli in casa.

Immagine: una foto di repertorio, di circa venti anni fa. Io mentre osservo con il Vixen BT 125

Preferisci guardare gli animali o il cielo?

Bella domanda! Con il binocolo “dei nonni” ho iniziato a guardare innanzitutto il cielo. Alla tua età avevo un piccolo telescopio e la passione mi ha portato a scrivere sulle riviste di astronomia negli anni Novanta, quando ancora ero all’Università. La passione sfrenata per la Natura è arrivata dopo, quando ho iniziato a interessarmi alla fotografia naturalistica e ho deciso di esplorare il fantastico mondo dei binocoli da birdwatching. Correva l’anno 2000 e tu, ovviamente, non eri ancora nato.

 

Cosa posso studiare per fare un lavoro come il tuo?

 Molto bene, ho un nuovo concorrente! Bravo Carlo…ovviamente sto scherzando. In realtà, se ami la Natura ti consiglierei di intraprendere lo studio delle Scienze Naturali, mentre se ami il Cielo, di studiare Fisica o Astronomia. Purtroppo è molto difficile lavorare nel settore prettamente divulgativo, non ci sono scuole di ottica naturalistica o astronomica, si impara quasi tutto sul campo o attraverso la gavetta. Io ho appreso nel corso degli anni le nozioni riguardanti l’astronomia ottica e la fotografia e le ottiche sportive, ma ogni giorno imparo qualcosa di nuovo. Se ami la Natura, altri bei lavori  potrebbero essere la Guardia Forestale nel corpo dei Carabinieri, l’etologo e il tecnico faunistico o forestale. Ovviamente tutti lavori intelligenti e socialmente utili ma che non ti daranno uno stipendio altissimo, ma visto che tu hai deciso di intervistare me e non un trapper, comprendo già ti che pasta tu sia fatto.

 

Cosa hai studiato e quali sono stati i tuoi primi lavori?

Ho affrontato due studi completamente differenti. Non tutti i lettori sanno che ho conseguito una Laurea Magistrale in Giurisprudenza (settore forense penale) all’Università degli Studi di Milano, piu’ che altro per forma mentis e per accontentare mio padre che voleva che seguissi le sue orme nella Guardia di Finanza.  Infatti, molti amici, scherzando mi chiamano “l’avvocato del binocolo”. Sono, inoltre, un giornalista iscritto all’Ordine Professionale dei giornalisti della Lombardia. Da ragazzo avrei voluto fare il criminologo ma ero anche interessato alla Storia dell’inquisizione. Sai… le streghe, il Medioevo e così via; tuttavia, il mio cuore batteva per la Natura e l’Astronomia. Ero soprattutto un gran appassionato di Luna, così, dopo la Laura in Legge, visto che l’avvocatura non faceva per me, decisi di approfondire la mia passione per la Geologia Lunare anche se i corsi universitari di Geologia non ne parlavano in maniera approfondita e iniziai successivamente a specializzarmi nella divulgazione astronomica. Ricordo che mio padre se la prese moltissimo e non mi parlò per molte settimane…

Immagine: foto di repertorio, correva l’anno 1998 ed ero alle prese con lo Zeiss APQ 130 dell’amico Federico Caro

Alla fine degli anni Novanta, iniziai la mia prima collaborazione redazionale con il mensile di Astronomia “Nuovo Orione”, nel contempo ero uno dei coordinatori del Geological Lunar Researches, un gruppo internazionale di astrofili che studiava la geologia lunare. Successivamente, ho collaborato per anni con la rivista “Le Stelle” diretta da Margherita Hack, dove facevo parte dello Staff Tecnico che si occupava di testare e recensire i telescopi, ma visto che non avevo spazio per parlare dei miei amati binocoli, nel 2006 ho fondato Binomania.it.  Ho curato anche alcuni manuali d’uso di telescopi e accessori. Molti astrofili italiani hanno letto i miei testi senza esserne a conoscenza. All’epoca si evitava di creare “Guru” del settore e le collaborazioni erano spesso molto discrete. Come vedi, il mio è stato un percorso atipico e contorto.

Spero che tu, invece, riuscirai sin da giovane a seguire un percorso sicuro e dettato dalla passione e che possa donarti un lavoro proficuo e appagante.

Immagine: Mio padre, in una foto d’epoca. Ricordo che dopo un breve periodo di contrarietà, apprezzò il mio interesse per la divulgazione ottica astronomica e naturalistica. Purtroppo è morto quando avevo trent’anni e non ha potuto vedere l’evoluzione di Binomania

 

 

Questo è tuo lavoro? O nei hai un altro? Ho visto delle tue foto con una divisa verde. Sei un militare?

Come avrai letto su Binomania, sino a settembre avevo un lavoro part-time all’80% che mi consentiva di gestire questo sito e mantenere la mia famiglia, ma a causa del Covid-19 l’ho perso. Per questo motivo, quest’anno ho parlato con mia moglie e con le mie figliole e le ho informate che era giunto il momento di provare a dedicare tutto il mio tempo a Binomania. Attualmente ci lavoro tutti i giorni: dal mattino sino alla sera e spesso anche di notte. Collaboro, inoltre, come giornalista indipendente, con varie riviste del settore e sto ultimando un altro libro, questa volta sulle ottiche sportive. Il secondo passo che sto per compiere è di trasformare Binomania in una rivista accreditata.

Riguardo la “divisa verde” ti posso rispondere che non sono un militare. Sono una Guardia Ecologica Volontaria. È un servizio gratuito di volontariato che mi impegna quattordici ore al mese. È molto bello, stai in mezzo alla Natura e la proteggi. Attualmente faccio vigilanza presso la Riserva Naturale Palude Brabbia. Ti consiglio, quando sarai più grande, di informarti sui corsi che si tengono in ogni Provincia o Regione

Immagine: una foto di qualche anno fa, durante un servizio di vigilanza come Guardia Ecologica Volontaria

Hai altre passioni o guardi solo con il binocolo?

No, in realtà ho molte passioni, decisamente troppe. Sono iper-attivo, ma tu non seguire il mio esempio. Dormo cinque ore a notte, leggo molti libri, dai romanzi ai saggi, ai manuali tecnici di fotografia e di astronomia ai libri di Storia. Diciamo che quando inizio una passione cerco sempre di approfondirla. Non osservo solo con il binocolo, come avrai visto, uso anche il telescopio, i visori notturni e le trappole fotografiche. In linea di massima amo vedere tutto ciò che mi circonda e che la gente distratta non riesce a percepire.  Da ragazzo, inoltre, ho praticato Karatè ma ero anche un grande appassionato di moto da Enduro, e sino a dieci anni fa scendevo con la bicicletta da Downhill lungo i sentieri delle mie valli. Attualmente possiedo una bici da enduro che riesco ad usare raramente. Ho 46 anni, quindi, ho avuto molto tempo per praticare molte passioni, amo anche la musica lirica, il Nordic Walking, camminare con le ciaspole al tramonto o fotografare il paesaggio privo di tracce umane.

Immagine: un’altra mia passione che ho dovuto diminuire dopo le fratture vertebrali ma che pratico ogni tanto, con attenzione

Mi potresti descrivere la tua giornata lavorativa?

Certamente, ma potresti rimanere deluso. Anche se sembra un po’ strano, con questo nuova attività, ho pochissimo tempo per praticare le mie passioni. Molti lettori credono che io trascorra tutta il giorno tra boschi e paludi, osservando con i binocoli o sotto il cielo, testando i telescopi. In realtà, trascorro spesso dieci ore al giorno seduto a scrivere per Binomania, per le riviste e a rispondere ai lettori. Quest’ultima attività è molto impegnativa. Mi occupa spesso oltre otto ore alla settimana. Sono sempre in dubbio se continuare a farlo, ma non riesco ad abbandonare il rapporto “vivo” con gli appassionati.

Diciamo che la mia giornata tipica è questa: mi sveglio alle 7.00, preparo la colazione alla figliola  più piccola e mentre lei e la grande si preparano con l’aiuto di mia moglie, ne approfitto per rispondere mezz’ora ai lettori. Ritornato da scuola, verso le 8.20, faccio una colazione con mia moglie (anche lei è una blogger, ma nel settore letterario) e spesso discutiamo sugli impegni che ci aspettano. Generalmente scrivo dalle 8.30 alle 12.30 (articoli per Binomania, articoli per le riviste, etc., etc.)  oppure usciamo a girare un video. Non avendo nonni vicini che ci possono aiutare, dobbiamo sempre far coincidere gli impegni con le uscite e le attività scolastiche. Dopo pranzo, quando ho tempo, mi concedo, due volte a settimana, una camminata di un’ora o un giro in MTB. Spesso quando cammino nei boschi, sfrutto il tempo, telefonando alle aziende o ai collaboratori per pianificare le recensioni. Trascorro poi il resto della giornata scrivendo articoli, testando i prodotti e collaborando con le riviste del settore. Ceniamo abbastanza tardi, verso le ore 20. Successivamente ho tre possibilità: sedermi con mia moglie sul divano a vedere un buon film, leggere un buon libro, oppure uscire per testare un telescopio o un visore notturno. Vado a letto abbastanza tardi, spesso dopo la mezzanotte, e prima di addormentarmi, trascorro un’altra mezz’ora a leggere, ad aggiornare il sito o a rispondere ai lettori. Poi c’è tutta la nuova attività che riguarda il canale YouTube. Dobbiamo pianificare le uscite, verificare la presenza di vento, neve, pioggia e far combaciare i giorni utili con i prodotti da testare.  Avendo anche un paio di nuovi collaboratori che mi aiutano, devono riuscire a coordinare i loro impegni con i miei. C’è poi tutta la questione relativa alla pubblicizzazione dei contenuti sui Social, dove ho spesso l’aiuto di mia moglie.

Immagine: non sono sempre nei boschi, anzi, ormai passo la maggior parte del tempo nel mio ufficio..casalingo

Anni fa ho dovuto abbandonare l’amministrazione del Forum, per fortuna ho dei validi collaboratori che mi aiutano in questo. Curo, invece, personalmente la parte informatica del sito, tranne settori molto specialistici dove mi avvalgo di professionisti del settore. All’atto pratico, non posso quantificarti quante ore lavoro in un giorno, a volte anche dodici, tredici, ma visto che è in primis una passione, riesco a gestire una mole di lavoro abbastanza elevata, senza troppi problemi.

Il segreto è pianificare attentamente la settimana, e lo faccio sempre il venerdì precedente. Se vedessi il mio calendario, sorrideresti. È tutto programmato: dal taglio dell’erba in giardino, all’uscita a piedi, al test del binocolo in una particolare zona. Poi, ovviamente, gli imprevisti sono sempre dietro l’angolo. Questa settimana, ad esempio, il vento ha rovinato una video-recensione e ho perso un pomeriggio intero per andare a girare con mia moglie, le parti mancanti della video recensione.  Anche la produzione di materiale con i telescopi, i visori notturni o le trappole fotografiche è molto impegnativo e non nego, che spesso, invidio gli YouTubers che girano in diretta dalla loro stanza o gli influencers che si fotografano con un orologio d’oro e fanno migliaia di visualizzazione senza far…nulla. 😊


 Spero che anche tu avrai la possibilità e il tempo di praticare varie passioni che ti accenderanno l’anima. Ricorda: la cultura rende lo spirito indipendente e soprattutto le passioni animano la vita e la rendono meravigliosa.