Lo scorso anno, più’ precisamente il 1 di Maggio 2016, l’azienda NOBLEX GmbH rilevo’ la società “Analytic Jena”. Quest’ultima era nota per aver acquisito nell’anno 1997 il 40% dei dipendenti della Docter-Germany (fallita il 15 Novembre del 1995) che aveva riportato in auge decine di prodotti della Jenoptik Carl Zeiss Jena GmbH ( per maggiori informazioni consiglio vivamente di visitare questo link).
Binomania, nel corso di questi anni, ha recensito tutti i prodotti Docter, cito ad esempio il Docter Aspectem, il cui nonno era lo Zeiss Asembi, oppure il Docter B/GA 7×42 discendente diretto dello Aus Jena 7×40 BGA e la famosa serie con prismi di Porro “Nobilem.
Purtroppo nel mese di Aprile del 2016 i binocoli “Nobilem” sono stati eliminati dal catalogo tedesco, con sommo rammarico del sottoscritto e di centinaia di appassionati.
Noblex non ha informato i fanatici del loro brand sui motivi che hanno portato a questa dipartita, personalmente presumo sia avvenuta per almeno uno di questi fattori:
1) In tutto il mondo vi sono ancora decine di binocoli nei magazzini dei distributori e l’azienda sta semplicemente facendo esaurire le scorte.
2) L’arrivo della serie di binocoli con prismi a tetto con ottiche a bassa dispersione (ED) da 42 mm e da 56 mm è diventata la prediletta dei cacciatori di tutto mondo non solo per la loro maggiore compattezza .
Per questo motivo ero curioso di comparare, con maggiore attenzione, il Docter Nobilem 8×56 al Docter OH/ED 8×56 per comprendere se il prodotto con prismi a tetto di nuova concezione fosse realmente migliore.
I lettori più’ affezionati ricorderanno che entrambi gli strumenti avevano partecipato alla sfida fra crepuscolari, di cui io, Paolo Monti e Maner Agnoloni scrivemmo premessa, svolgimento e conclusione in un lungo articolo datato 2013.

Ciononostante se all’epoca fu incoronato il re del Crepuscolo (leggesi Zeiss Victory FL 8×56) non avevamo avuto nè il tempo, nè la possibilità di sondare tutte le caratteristiche di ogni prodotto.
Seppur sia vero che un cacciatore o un amante delle osservazioni crepuscolari prediligano un’alta luminosità è anche vero che vi possono essere ulteriori pretese a decretare la scelta del binocolo ideale.
Grazie alla collaborazione di Desiree Sachs di NOBLEX GmbH ho potuto testare due esemplari per un paio di mesi.
Iniziamo questa comparativa, analizzando, i dati tecnici forniti dalla Casa Madre.
Modello | Docter 8×56 ED/OH | Docter Nobilem 8×56 |
---|---|---|
Ingrandimento | 8x | 8x |
Ø Diametro obiettivi | 56 mm | 56 mm |
Ø Pupilla di uscita | 7 mm | 7 mm |
Prismi | Tetto (con correzione di fase) | Prismi di Porro |
Estrazione pupillare | 20 mm | 17.5 mm |
Distanza inter-pupillare | 55 – 74 | |
Fattore Crepuscolare | 21.2 | 21,17 |
Distanza minima di messa a fuoco | 3 m | 3.8 m |
Campo di vista | 125 m / 1000 m | 110 m /1000 m |
Sistema di messa a fuoco | messa a fuoco centrale | messa a fuoco centrale |
Tenuta stagna | 0.1 bar | |
Regolazione diottrica | ± 3.5 | |
Riempimento | azoto | azoto |
Larghezza | 155 mm | 205 mm |
Altezza | 210 mm | 214 mm |
Peso | 1350 g | 1350 g |
Garanzia | 30 anni | 30 anni |
Prezzo | n.d | Fra i 900 e i 1080 (migliori prezzi on-line) |
Vorrei iniziare questa disamina citando ciò’ che scrissi sui due prodotti tre anni or sono.
“In tale frangente mi sono particolarmente concentrato sulle prestazioni dei due progetti di casa Docter: tetto contro porro, vecchio contro nuovo, linea classica contro finestra centrale. Non le definirei delle vere e proprie differenze, bensì delle mere ma piacevoli sfumature che potrebbero, tuttavia, ammaliare, vicendevolmente, molti appassionati.
Il Docter Nobilem 8×56, formoso ed appagante, seppur mostrasse un campo di vista leggermente inferiore, era forte d’un maggior contenimento delle aberrazioni geometriche e cromatiche ai bordi del campo, il giovane Docter ED/OH, lanciato e dal design moderno, esibiva invece un pizzico di contrasto in più che svelava i tronchi degli alberi e la vegetazione in maniera più “decisa” e piacevole. Migliore la tridimensionalità dello schema con prismi di Porro, osservando degli alberi a 50 metri di distanza dietro cui si stagliava la montagna. Una certezza a cui siamo abbastanza abituati.”
All’epoca utilizzavo con molto profitto un esemplare di Docter Nobilem 8×56 che mi ha accompagnato per svariate ore durante l’osservazione degli ungulati e dei caprioli della mia valle, la verde, umida Valganna in provincia di Varese, per tale motivo i miei occhi ed il mio cervello erano molto assuefatti all’uso di questo eccellente binocoli dotato di prismi di Porro.

Attualmente potendo gestire con maggiore equità i due binocoli ho dato maggior importanza ad altre caratteristiche del binocoli Docter 8×56 ED/OH. Inizio con le più’ interessanti.
- Il campo di vista: 125 m contro 110 m (a 1000 m) per molti potrebbero essere una inezia, in realtà hanno la loro grande importanza perché dopo un week-end trascorso con il Docter OH/ED 8×56 mi sentivo schiacciato ed oppresso dal minor campo di vista del Nobilem 8×56. Il maggior campo ottico, inoltre, crea una irreale percezione di maggiore luminosità, forse perché sono inquadrate ulteriori zone “luminose” di campo.
- L’ingombro laterale e il peso. Il Docter OH/ED 8×56 è facilmente inseribile all’interno del tascotto laterale della mia borsa fotografica, un cacciatore o un naturalista alla ricerca di compattezza potrebbero sceglierlo proprio per questo motivo. La mia bilancia elettronica, inoltre, ha rilevato un peso differente da quello dichiarato dal costruttore: 1360 grammi per il Docter OH/ED 8×56 contro i 1477 grammi del Nobilem 8×56 (che pero’ non può’ togliere i tappi degli obiettivi, essendo fissati alla gommatura di protezione)
Non posso invece negare l’assenza di una maggiore tridimensionalità del Docter Nobilem 8×56 che, graziato dalla maggior distanza degli obiettivi, fornisce una sensazione di immersione della scena migliore, anche se, in parte essa è resa vana dal minor campo di vista. Insomma, ancora una volta, il Docter OH/ED 8×56 mi ha fatto dubitare se fosse meglio apprezzare questa caratteristica, ammirare maggiori dettagli del paesaggio o inquadrare qualche esemplare in più’ all’interno di un branco di cinghiali.

Ho, invece, ancora dei dubbi riguardo a quale sia il più’ comodo da utilizzare nel lungo periodo. Il Docter Nobilem 8×56 , infatti è più’ ergonomico e fornisce una presa più’ stabile grazie alla maggior larghezza dello scafo ottico. Il Docter OH/ED 8×56, invece, è meno ingombrante da trasportare, soprattutto durante i lunghi tragitti, inoltre, la finestra centrale consente un ottima presa, insomma..sono due design molto differenti che potrebbero generare reciprocamente fautori e detrattori.

I binocoli sono cosi dissimili fra loro che è anche alquanto difficile, per me, decretare quale sia il migliore dal punto di vista meccanico.
Il Docter Nobilem 8×56 ha un solido scafo ottico, ben gommato, una messa a fuoco centrale molto solida anche se non è rapida e scorrevole come quella del Docter OH/ED 8×56. Il Nobilem, inoltre, mette a fuoco a una distanza leggermente superiore al binocolo con prismi a tetto, le mie prove hanno rilevato circa un metro e mezzo. Il raggiungimento all’infinito avviene con un giro di manopola circa (anche se alla medesima distanza minima del Nobilem, l’ED/OH risulta leggermente più’ rapido a raggiungere l’infinito.
Osservando con il Docter OH/ED 8×56 le qualità che fanno veramente la differenza sono la scorrevolezza della manopola e la sua posizione: se con il Docter Nobilem 8×56 è possibile girare il rotore con il dito medio oppure costringere l’indice a una scomoda angolazione, quello del nuovo binocolo con prismi a tetto si trova proprio nel punto preciso di appoggio del dito indice.
Alla lunga ritengo che questa caratteristica consenta un maggior confort, a meno che il possessore faccia poco uso della focalizzazione , ad esempio nel caso in cui osservi dei soggetti lontani sfruttando l’ottima profondità di campo caratteristica di un 8×56.
Il Docter OH/ED 8×56, inoltre, è equipaggiato con degli oculari che presentano un maggior diametro ed una estrazione pupillare più’ ampia, adatta quindi ai possessori di occhiali, di contro. per chi possiede una distanza inter-pupillare stretta, i grossi paraluce degli oculari potrebbero ad ostacolare la visione lasciando poco spazio per l’inserimento del naso.

Resa Ottica.
Qui, ragazzi, è stata dura, molto dura. Il Docter Nobilem 8×56 , seppur sia composto da semplici ottiche acromatiche, possiede un buon contenimento dell’aberrazione cromatica, anche grazie al basso ingrandimento fornito, tuttavia, al centro del campo l’8×56 OH/ED ha mostrato maggiore nitidezza e contrasto. Per fare questa prova ho aspettato una giornata uggiosa con un forte chiarore: c’erano cinque gradi sottozero ed un cielo bianchissimo che avrebbe provocato una bella nevicata se la temperatura fosse stata superiore. Osservando i rami in controluce di un paio di aceri ho notato che:
- Al centro del campo i rami erano più’ nitidi nel Docter OH/ED 8×56 che mostrava maggiormente i particolari del legno.
- Il colore dei rami era decisamente più’ “intenso” nel Docter OH/ED 8×56, sintomo di un maggior contrasto che consentiva di staccare con maggior facilità le zone chiare da quelle scure.
- Nel Docter OH/ED 8×56 , sempre al centro del campo, non c’era traccia di aberrazione cromatica, mentre il Docter Nobilem 8×56 mostrava una tonalità leggermente rosacea con accenni di aberrazione cromatica anche al centro del campo.
- Il cromatismo laterale era, in ogni modo, presente nel binocolo con prismi a tetto, il Nobilem pareva soffrirne di meno, tuttavia analizzando il campo inquadrato, ciò che era già affetto nel Nobilem era ancora perfettamente corretto nell’OH-ED. Quindi a parità di campo inquadrato, alla fine dei conti il nuovo Docter OH/ED 8×56 è risultato piu’ corretto.
Un bel primo piano sull’ottimo trattamento anti-riflesso delle lenti da 56 mm di diametro.
Contenimento delle aberrazioni geometriche.
Beh, in questo frangente non c’è comparazione che tenga: il nuovo Docter OH/ED 8×56 possiede delle caratteristiche migliori: il campo di vista è più’ piatto, decisamente meglio dello Zeiss Victory FL 8×56 o del Victory HT 8×54, la distorsione angolare consente un ottimo panning, mentre nell’uso astronomico la puntiformità ai bordi permette delle “passeggiate celesti” più’ appaganti ( grazie anche al maggior campo di vista).
Luminosità.
Come avevo già evidenziato tre anni or sono, al centro del campo il Docter Nobilem 8×56 pare fornire una immagine leggermente più’ luminosa, tuttavia il Docter 8×56 ED/OH grazie al micro-contrasto più’ alto riesce a “staccare” meglio i soggetti inquadrati dal contesto e quindi il mio è sempre stato un continuo altalenar di preferenze.

In sintesi.
Con questo articolo spero di dare una riposta definitiva agli appassionati che, venuti a conoscenza della “dipartita” della serie Nobilem mi hanno scritto preoccupati per sapere se veramente il nuovo Docter OH/ED 8×56 potesse sostituire il Docter Nobilem 8×56 .
Cercando di cancellare il mio amore per i prismi di Porro, mantenendo, nel contempo, la razionalità di un tester neutrale, devo ammettere che i punti a favore del ED/OH 8×56 sono veramente molti:
Il Docter OH/ED 8×56, infatti, è:
- Piu’ leggero.
- Meno ingombrante.
- Possiede una estrazione pupillare migliore.
- Una distanza minima focalizzazione maggiore.
- Una messa a fuoco più’ scorrevole.
- Un contenimento dell’aberrazione cromatica migliore
- Maggiore nitidezza e contrasto.
- Un campo reale e apparente più’ ampio.
- Ai bordi mostra le stelle più’ puntiformi..
- Un campo ottico più’ piatto.
Cosa cambierei?
- I paraluce degli oculari, a causa della mia conformazione del viso e della distanza inter -pupillare, che nel mio caso è di 63 mm.
- I tappi degli obiettivi che giudico troppo economici in proporzione alla qualità del prodotto.
- Lo gradirei anche in una bella versione verde, che riprenda una delle colorazioni della serie Nobilem.
Anni fa si sentenziava che un binocolo con prismi a tetto non sarebbe mai riuscito a superare le prestazioni di un binocolo con prismi di Porro senza costare molto di più’. Ritengo che il passato sia passato e che il nuovo Docter OH/ED 8×56 sia veramente un valido successore del Docter Nobilem 8×56. Con un prezzo medio di 1000 euro potrebbe dare del filo da torcere a binocoli blasonati dal costo ben superiore.
Largo ai giovani!
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Disclaimer. Questa recensione è stata pubblicata nel mese di Gennaio dell’anno 2017- Si specifica che le impressioni d’uso sono totalmente personali e date dai tester di Binomania in completa libertà, senza vincolo e rapporto commerciale alcuno e sulla base di esperienza comprovata nell’utilizzo di tali strumenti ottici. Per eventuali informazioni, aggiornamenti e/o variazioni sui prezzi, sulle caratteristiche dello strumento, su i punti vendita autorizzati o altre informazioni in genere, si prega di contattare direttamente Adinolfi S.r.l., importatore ufficiale dei prodotti Docter per l’Italia.
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Piergiovanni Salimbeni: Lavora in qualità di Opinion leader nel settore ottico sportivo da oltre quindici anni. E’ l’autore e fondatore di Binomania. Collabora ed ha collaborato, inoltre, con varie riviste italiane: Itinerari e Luoghi, Cacciare a palla, Armi e Tiro, La Rivista della Natura, Nuovo Orione, Le Stelle, Coelum. Appassionato di fotografia di paesaggio, potete vedere le sue fotografie visitando: www.piergiovannisalimbeni.com