Spesso i lettori di Binomania scrivono chiedendomi se esiste un binocolo leggero, compatto, dotato di ottiche ED e che non costi uno stipendio. Presto detto: Nikon Monarch5 8×42!
Dopo averne testato brevemente un esemplare, mesi or sono, e dopo aver saggiato le prestazioni del Monarch 5 20×56 ED, ho chiesto a Nital il formato da 42 mm, che ho avuto modo di utilizzare durante le prime settimane dell’anno.
- La serie Monarch 5 da 42 mm di diametro è decisamente compatta e leggera.
Caratteristiche tecniche dichiarate dalla Casa Madre.
Diametro lenti (mm) | 42 |
Ingrandimento (mm) | 8x |
Rivestimento completo multistrato | Sì |
Rivestimento dielettrico a specchio del prisma ad elevata riflettenza | Sì |
Conchiglia oculare a rotazione ed estrazione | Sì |
Impermeabile | Sì |
Campo visivo (°) | 6,3° |
Campo visivo apparente (mm) normativa ISO 14132-1:2002 standard | 47,5° |
Campo visivo a 1000 m (m) | 110 |
Estrazione pupillare (mm) | 19,5 |
Messa a fuoco minima (m) | 2,5 |
Dimensioni (mm) | 145x129x54 |
Peso (g) | 590 |
Prezzo Euro IVA Esclusa Febbraio 2014 | 402,00 |
Costruzione meccanica e sistema di messa a fuoco.
Il Nikon Monarch 5 seppur sia proposto ad un prezzo di poco inferiore ai 500 euro, si atteggia da primo della classe: vetri ED, spessa gommatura, impermeabilizzazione, leggerezza.
Lo scafo ottico in alluminio, infatti, ha consentito ai progettisti di limitare il peso a poco meno di 600 g. La sua leggerezza si apprezza appena lo si impugna. Si potrebbe
trasportarlo al collo per ore, questo è un peso più simile ad un classico binocolo da 30 mm che ad un luminoso 42 mm. In effetti, con l’arrivo delle nuove ottiche a bassa dispersione, decisamente più economiche che in passato è possibile ottenere strumenti compattissimi ma che esibiscono una qualità ottica ben superiore ai binocoli di fascia superiore degli anni 2000.
La gommatura e le rifiniture del binocolo sono molto valide, bello anche il design sagomato che prevede anche un incavo laterale per un migliore appoggio del palmo delle mani. Eccellenti anche gli anelli di fissaggio dei tappi copri lenti che mi sono parsi molto efficaci durante l’uso sul campo.

Badando maggiormente alla sostanza che alle innovazioni tecnologiche la serie Monarch 5 è dotato di un sistema di focalizzazione interno, affidato ad un bel rotore centrale e alla classicissima ghiera per la compensazione diottrica presente sull’oculare destro.
Che dire? Poco da eccepire: buona la fluidità come è prassi nei binocoli Nikon, zero imputamenti o giochi. nNche in questo caso risulta superiore a certe soluzioni decisamente più costose. La ghiera di regolazione, ben zigrinata, è priva di sistema di blocco, tuttavia dovendo praticare un po’ di pressione per ruotarla non pare necessitarne.
La messa a fuoco minima è dichiarata in due metri e mezzo, a questa distanza grazie alla compattezza e la minima distanza dei tubi ottici è possibile osservare senza troppo disagio. Per raggiungere i 15 metri si deve girare la manopola di circa 3/4 di giro.da questa distanza all’infinito occorre ruotare la manopola di pochissimi millimetri. La regolazione verso l’infinito avviene in senso orario.
Obiettivi.

Lenti.
Il binocolo fa uso di ottiche a bassa dispersione. Ovviamente non abbiamo di fronte la medesima qualità della serie EDG, in ogni modo, la resa risulta superiore ad un classico binocolo acromatico. Di fatto l’aberrazione cromatica si nota più che altro nelle classiche situazioni di contro-luce, oppure osservando la luna piena o i fili elettrici durante una giornata nuvolosa. In tale caso compare un “lievissimo” velo di aberrazione cromatica intorno alle immagini, direi paragonabile a quello visibile nei Top di Gamma di pochi anni or sono. Presente, un po’ di cromatica laterale a partire da circa il 70% del campo.
La tonalità dei colori mi è parsa leggermente calda, la nitidezza al centro del campo molto, molto buona, di poco inferiore a quella di un binocolo di fascia alta.
Oculari.
Gli oculari forniscono una buona estrazione pupillare di quasi 20 mm, risulta quindi agevole l’osservazione alla maggior parte dei portatori di occhiali.

Buona la gomma dei paraluce che purtroppo non sono totalmente estraibili. Per contenerne il costo e le aberrazioni geometriche il binocolo non fornisce un ampio campo di vista. Soltanto 6.3°. Chi ambisse a campi apparenti maggiori dovrà necessariamente affidarsi ad altre soluzioni.
Prismi.
La pupilla di uscita nell’oculare sinistro risulta lievemente vignettata, minima, ma presente la caduta ai bordi dell’immagine osservando il cielo diurno.
Aberrazioni.
Curvatura di campo.
Il Monarch 5 8×42 non è un binocolo provvisto di campo piatto. Nel suo percorso ottico non sono previste lenti asferiche o spianatori di campo. La curvatura di campo si evidenzia a partire da circa il 75% del calo di vista, fortunatamente il calo è graduale e la leggibilità ai bordi si mantiene buona. Di giorno e in soggetti giovani è possibile compensare quasi totalmente questa aberrazione trovando un punto di focalizzazione medio fra quello richiesto al centro del campo e quello ai bordi. Maggiore quindi la percezione di questa aberrazione durante l’uso crepuscolare.

Distorsione.
Si nota un po’ di distorsione a cuscinetto a partire da circa il 70% del campo di vista. Non è eccessiva, l’effetto palla rotolante è parzialmente visibile, almeno per la mia percezione visiva.
Coma e astigmatismo.
Nell’osservazione astronomica, con stelle di II magnitudine si nota astigmatismo a partire da circa il 75% del campo di vista.
Uso pratico.
Il Nikon Monarch 5 8×42 consente di entrare nel settore dei binocoli con vetri ED ad una cifra onesta, spesso sul web inferiore ai 350 euro.
La resa ottica è di tutto rispetto, cosi come la nitidezza al centro del campo. Eccellente la sua leggerezza ed anche l’ergonomia. Nikon cura le rifiniture anche nei prodotti
di fascia bassa e pare che tenga molto alla serie Monarch, forse perchè è una fra le più utilizzate dai birdwatchers di tutto il mondo.

In sintesi.
Il Monarch 5 8×42 è un interessante acquisto per tutti gli appassionati di osservazioni naturalistiche che non vogliono o possono spendere cifre molto alte. Il marchio è garanzia di eventuale assistenza post-vendita nonché di un alto controllo di qualità.
Pregi e difetti.
Fra i pregi cito, la nitidezza al centro del campo, la presenza di lenti ED, la leggerezza, l’ergonomia, la buona messa a fuoco e una comoda estrazione pupillare
Fra i difetti cito il campo apparente inferiore a soluzioni con prismi a tetto nella medesima fascia di acquisto.
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Disclaimer. Questa recensione è stata pubblicata nel mese di Febbraio del 2014 Si specifica che le impressioni d’uso sono totalmente personali e date dai tester di Binomania in completa libertà, senza vincolo e rapporto commerciale alcuno e sulla base di esperienza comprovata nell’utilizzo di tali strumenti ottici. Per eventuali informazioni, aggiornamenti e/o variazioni sui prezzi, sulle caratteristiche dello strumento, su i punti vendita autorizzati o altre informazioni in genere, si prega di contattare direttamente Nital SPA cliccando sull’immagine qui di seguito.
Piergiovanni Salimbeni è un tester e giornalista indipendente iscritto all’Albo Professionale dei Giornalisti della Lombardia. Si è laureato presso l’Università Statale di Milano con una tesi riguardante : ” I danni da inquinamento elettromagnetico e il caso Radio Vaticana”. E’ responsabile dei siti web: www.binomania.it e www.termicienotturni.it. Pubblica video recensioni sul suo canale YouTube. Dal 1997 collabora con mensili e quotidiani nazionali, sempre nei settori di sua competenza: ottica sportiva, astronomica, fotografica, sistemi per la visione notturna e termica, geologia lunare. Coltiva da sempre la passione per la scrittura, nel 2020 ha esordito con pseudonimo con un editore classico, mentre nel 2022 ha pubblicato su Amazon il suo secondo romanzo “Il Purificatore”, disponibile anche in formato e-book. Nel tempo libero leggi molti libri, pratica tiro sportivo a lunga distanza, fototrappolaggio, digiscoping, fotografia di paesaggio.