Recensione GHT ED 8×42

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Tre mesi or sono ricevetti una telefonata da Luca Mazzoleni della Generalhit, il quale mi disse “Salimbeni, forse ci siamo, dopo lungo cercare ho finalmente trovato un’azienda seria che sta progettando un valido binocolo a tetto con un campo “ENORME” Rimanga in attesa.”
Le settimane passarono impazientemente, alla fine venni informato che questa operazione sarebbe stata l’ultima della General Hi-T, pareva quindi che Mazzoleni volesse “finire con il botto” la sua operazione commerciale durata, purtroppo per noi appassionat,i pochi anni, ma che ha consentito di conoscere a noi binofili italiani, spesso in anteprima mondiale, una serie interessantissima di binocoli…avremo modo di discuterne in separata sede.

Un bel primo piano sul GHT ED 8×42

Insieme a Mazzoleni si interessò a questa operazione commerciale un altro grande amante dei binocoli, Marco Lucchini, proprietario della storicowww.binocoli.it.il quale, dopo aver saggiato qualche campione, presso il suo negozio, contro la maggior parte di quelli disponibili nel suo catalogo, decise di unirsi a questo progetto. Attualmente è la binocoli.it che propone in vendita i nuovissimi GHT ED 8×42 e GHT 10×42

Per tale motivo, dopo un breve assaggio di qualche esemplare , presso la sede di Generalhit, ricevetti prima di Natale, da Lucchini, un altro esemplare di GHT 8x42ED che attualmente, grazie alle sue prestazioni, è entrato a far parte della mia piccola collezione. Ciò mi ha consentito e mi consentirà nel corso dell’anno di compiere ulteriori confronti.

Passo ora a descrivere le mie impressioni.

Caratteristiche tecniche dichiarate dalla Casa Madre 

Modello 8×42 ED 10×42 ED
diametro (mm) 42 42
ingrandimento (x) 8 10
Lenti A bassa dispersione A bassa dispersione
Campo reale ° 8.3 6.8
Campo apparente ° 66.4 68
Messa a fuoco minima (m) 1,5 1,5
Dimensioni 8mm) 136x129x52 136x129x52
Peso (gr) 720 730
Colore verde verde
Prezzo 2013 (Offerta Binocoli.it) euro 399 399
L’amico Giuseppe Cozzi durante una fase del test

 

Meccanica e sistema di messa a fuoco

Il GHT ED 8×42 possiede una buona costruzione. La meccanica, che attualmente ha superato il primo mese di utilizzo, è risultata precisa , non ho notato alcun gioco nella regolazione della distanza interpupillare e nel sistema di compensazione della regolazione diottrica che è affidato ad un sistema a pressione, molto facile ed intuitivo e che consente di regolare sia il fuoco principale che la compensazione facendo uso di un solo dito.
La messa a fuoco minima è ottima, il costruttore la dichiara pari a 1.5metri ma all’atto pratico è risultata migliore, seppur di poco. Sono apparsi anche molto funzionali i paraluce con sistema ad estrazione che consentono di compiere delle regolazioni precise in base alle condizioni di illuminazione, all’uso di occhiali ed alla conformazione del viso.L’unico difetto: non amo particolarmente i tappi copri obiettivi, dato che avrei preferito un sistema ad elastico che ne consentisse il fissaggio allo scafo ottico.

 

un rapido confronto come il Kowa 8.5×44

Lo scafo interno è composto da una innumerevole serie di diaframmi. Confrontandolo con uno dei primi binocoli cinesi a tetto, definiti ED, costruiti cinque anni or sono, si nota quanta sia attualmente la cura costruttiva operata dai costruttori orientali, che stanno iniziando da un paio di anni a proporre strumenti davvero pregevoli. Del resto pare che , attualmente, anche le aziende più rinomate abbiamo iniziato a commissionare alcuni modelli ai costruttori cinesi i quali personalizzano i progetti su richiesta aziendale. Anche la custodia rigida con vari scomparti che è fornita a corredo, è anni luce rispetto alle prime “buste in plastica” nera grossolane e più simile a quelle che sono fornite con i binocoli di alta gamma.

Anche il GHT ED 8×42 ha seguito il medesimo iter, l’esperienza della General Hi-t, unita a quella della azienda Binocoli.it di Marco Lucchini, ha consentito l’importazione di uno strumento che potrebbe essere uno dei migliori “Medio costo” per uso naturalistico.
Il binocolo è shockproof e waterproof e la ottima gomma vulcanizzata consente una presa sicura ed affidabile anche con le mani sudate.
Risulta inoltre pregevole il contenimento dei pesi operato dai costruttori, il binocolo pesa circa 700 gr. Personalmente ,facendo uso di un Kowa 8.55×44 , noto immediatamente gli oltre due etti in meno durante le lunghe escursioni e seppur sia leggero è ancora facilmente impugnabile, anche se ovviamente non consente una presa “ferma e sicura” con solo un porro sa fare.

Ottica

La definirei in tre parole: limpida, corretta e con colori reali. Non mi è dato di conoscere l’esatta composizione delle lenti del GHT ED 8×42, in ogni modo il costruttore ha confermato che il doppietto è composto da due vetri ED; infatti, posso confermare che le loro prestazioni rientrano, senza alcun problema, nelle ottiche definite a “Bassa Dispersione”, anzi sono addirittura superiori, nel contenimento dell’aberrazione cromatica ad alcuni binocoli dal costo ben superiore. Il binocolo è molto luminoso, la trasparenza delle ottiche ha dimostrato di dare una marcia in più rispetto ad un economico tetto da 200 euro che ho provato al crepuscolo come confronto.

 Prismi 

Presumo siano vetri BAk-4. Appena avrò ulteriori informazioni aggiornerò l’articolo.

Trattamento antiriflesso

In un binocolo di grande campo e per di più a tetto è necessario che tutte le componenti ottiche siano ottimamente trattate per prevenire riflessi fastidiosi durante le osservazioni. Il GHT ED 8×42 fa uso di uno dei più recenti multi-trattamenti creati in Cina. Avendo a che fare con un binocolo da 8 gradi di campo e con un diametro degli oculari molto ampio, temevo che potessero esserci dei problemi nelle osservazioni in condizioni di illuminazioni molto critiche, ma anche in questo caso ho dovuto ricredermi, i progettisti sono riusciti a trovare un ottimo compromesso. Si notano soltanto dei riflessi con il sole a circa 2 gradi dal bordo del campo , mentre nella osservazione “Inutile” dei lampioni serali si è piazzato nella fascia dei binocoli da 800-900 euro.

Oculari

Binocoli.it non fornisce indicazioni riguardo il sistema di lenti che compongono gli oculari, ma visto l’ampio campo apparente fornito , trattasi di oculari wide angle. Per esemplificare, facendo un piccolo test, calibro alla mano con alcuni binocoli di mia proprietà, il diametro degli gli oculari delGHT ED 8×42 è identico a quello del più costoso e pregiato Kowa 8.55×44. Prominar, ossia di ben 23mm.

Un confronto fra oculari…

Distorsione angolare e Curvatura di campo

Osservando con il GHT ED 8×42 si nota, immediatamente, come tale strumento sia stato ottimizzato per inseguire gli animali in volo nella fase di panning. E’ presente un po’ di distorsione angolare che consente una esatta percezione della sfericità e dei soggetti inquadrati in fase di scorrimento destra-sinistra.
Anche la curvatura di campo è inferiore da destra a sinistra rispetto che dall’alto verso il basso. Analizzando i bordi laterali del binocolo si fa fatica a capire quando inizi a presentare un poco di curvatura di campo, giacchè anche all’estremo bordo v’è bisogno di una piccola correzione di fuoco per rimediare al problema. Oserei dire, dovendo dare delle percentuali che la “resa globale ” di questo binocolo è ottima sui lati sino al 85%-90% per arrivare sino all’80% dall’alto verso il basso. Questo forse è il miglior risultato ottenuti, fra i vari binocoli a tetto provati in tale fascia di prezzo.

Cut-off dei prismi

In tre esemplari testati , non ho notato nessun cut-off, la pupilla di uscita risulta sferica ed illuminata. Tutti i tre binocoli presentavano una perfetta collimazione.


Aberrazione cromatica

Passo ora a descrivere le prestazioni del GHT ED 8×42 in un settore molto importante per gli amanti delle osservazioni naturalistiche, ossia la capacità di fornire colori puri privi di aberrazioni cromatiche.
Un binocolo compatto, dal costo pari a 500-600 euro, con un grande campo apparente e con un rapporto focale molto aperto, deve possedere davvero una ottica molto performante per non mostrare il classico alone (viola o verdastro che sia) in particolari condizioni di illuminazione. Spesso, purtroppo, nel corso degli anni ho anche dovuto notare come binocoli a tetto costosissimi non fornissero delle immagini cosi egregie rispetto alla loro fama e che, ogni qualvolta lo si faceva notare al costruttore, si tentava di eufemizzare il problema, elogiando di contro la compattezza dei tetto, la loro grande velocità di spostamento del fuoco etc etc..facendo sempre passare questo “problema” in secondo piano.

Attualmente, ritengo che i costruttori cines,i con il nuovo progetto “GHT ED”abbiano dato una bella lezione di ottica a molti big, dato che questo binocolo, seppur costando quasi tre volte meno il mio Kowa e ben 4 volte meno i vari top di gamma, riesce a contenere l’aberrazione cromatica in maniera maggiore rispetto al divario di prezzo ed oltretutto fornendo uno dei campi reali più grande in questo settore di 8×42 a tetto ed un’ottima compattezza.. Ovviamente permane un filo di residuo cromatico ai bordi estremi del campo, mentre al centro del campo, nella maggior parte delle condizioni di illuminazione è davvero difficile distinguere del cromatismo. Esso compare, seppur in maniera lieve, osservando i rami degli alberi innevati in forti condizioni di controluce. In sintesi le immagini di questo binocolo risultano molto piacevoli.

La domanda che i lettori si porranno è se questo binocolo sia in grado di vincere contro il Kowa Prominar 8.5×44, la risposta è ovviamente no, a livello ottico, il Kowa rimane uno dei migliori binocoli presenti sul mercato mondiale, le immagini nel Kowa sono leggermente più nidite e secche ed il residuo cromatico,al centro del campo è pressochè invisibile, ma il campo mostrato dal KOWA è inferiore. C’è anche da considerare che il Kowa costa circa 1200 euro, qui si sta parlando di un binocolo che, seppur sia proposto ad un prezzo promozionale, non superare la soglia dei 600 euro.Vi rimarrebbero anche i soldi per comprare uno spottingscope discreto e aumentare le possibilità di osservazione naturalistica. Come al solito per aver poco di più si deve spendere decisamente di più.

Box: il campo di vista del General Hi-T ED 8×42
Questa caratteristica merita una precisazione a parte. Come si è potuto evincere da questo articolo le prestazioni “generali” del GHT ED 8×42 sono davvero molto buone, ma tale fattore è ancor di più evidenziato quando si compara il campo reale fornito da questo binocolo rispetto a quello fornito da strumenti dal medesimo rapporto ingrandimento- lente e prezzo di acquisto. Se poi si confronta il campo fornito, con binocoli dal prezzo decisamente superiore, lo stupore aumenta in maniera esponenziale.
Di fatto, confrontando questo strumento con binocoli che generano soltanto 6.7°-7.4° di campo si potrà notare come la maggior parte di questi strumenti, a circa l’80% del campo,(quindi sui 6-6.5° esibit)i, inizi a creare aberrazioni di ogni sorta, mentre il GHT ED 8×42 è in grado di mostrare la totalità del campo inquadrato dalla concorrenza ( 7-7-5°) in maniera “perfetta”, riuscendo , oltretutto a spingersi, sino agli 8 gradi di campo. Un valore che ritengo, incredibile, soprattutto per la capacità che hanno avuto i progettisti di mantenere una ottima resa globale.NOn oso pensare cosa possano fare, con un investimento superiore e con componenti ancor più di qualità

Uso pratico

Chi fa uso di binocoli a porro e di binocoli a tetto, provando il GHT ED 8×42, penserà di avere un ottimo mix- fra le mani, ossia un binocolo con un campi ampio come un ottimo strumento con prismi di porro che fornisce 8 ingrandimenti, con una compattezza, una messa a fuoco rapida e minima come un binocolo a tetto può dare e con delle prestazioni ottiche da binocoli a tetto, compresi in una fascia superiore ai 500 euro.

In definitiva, osservare l’avi fauna ma anche il paesaggio in un tetto da 8.3° di campo che consente un velocissimo panning grazie alla rapidità della messa a fuoco , sino a pochi anni or sono era consentita solo , a patto di poter sborsare una cifra molto considerevole.
Personalmente devo ammettere che il GHT ED 8×42 è diventato il mio binocolo da “osservazioni generiche”, dato che funziona bene sia nell’uso terrestre-panoramico che nell’avi-fauna, i compromessi si stanno riducendo sempre di più al minimo, con questi nuovi strumenti.

Ringrazio Marco Lucchini della www.binocoli.it per aver fornito i vari esemplari per questo test.