PREMESSA
Devo ammettere che le recensioni riguardanti i binocoli con prismi di Porro della serie SE ED di Oberwerk hanno catturato l’attenzione di molti appassionati. Per questo motivo, ho cominciato a ricevere richieste di testare la versione SPORT ED, che è dotata di prismi a tetto e sembra essere più adatta all’uso naturalistico. Grazie alla collaborazione con www.oberwerk.eu e www.oberwerk.com, ho avuto l’opportunità di testare il modello 10×42, denominato “SPORT ED 10×42”. Il prezzo è di 329 euro IVA inclusa. Esaminiamo insieme se presenta caratteristiche in grado di soddisfare gli amanti delle osservazioni naturalistiche.
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DATI TECNICI DICHIARATI DALLA CASA MADRE
Modello |
Oberwerk SPORT ED 10X42 |
Ingrandimento |
10x |
Obiettivi (mm) |
42 |
Composizione vetri |
ED |
Pupilla di uscita (mm) |
4.2 |
Estrazione pupillare (mm) |
12 |
Distanza minima di messa a fuoco (m) |
2 |
Campo reale di vista (°) |
6.5 |
Campo apparente (°) |
65 |
Trasmissione di Luce |
N.D |
Distanza inter-pupillare (mm) |
57-74 |
Regolazione delle diottrie |
N.D. |
Composizione scafo ottico |
N.D |
Tipo di Prisma |
Prismi a tetto |
Impermeabilizzazione |
Sì , con azoto |
Dimensioni (cm) |
|
Peso (g) |
670 g |
Prezzo (Euro Iva Inclusa – Oberwerk.eu) |
329 |
Sito Ufficiale |
www.oberwerk.eu – www.oberwerk.com |
ACCESSORI IN DOTAZIONE
La dotazione di serie comprende: una borsa in cordura semi-rigida, la tracolla, i tappi copri obiettivi, un panno per la pulizia delle ottiche e un libretto con le istruzioni d’uso.
MECCANICA E SISTEMA A FUOCO
Come consueto per Oberwerk, i binocoli, anche quelli di fascia medio-bassa, si distinguono per un’ottima cura dei dettagli. Lo scafo, realizzato in lega di magnesio, è leggero e protetto da una robusta armatura verde scuro, in netto contrasto con le finiture anodizzate di colore rosso, utilizzate dall’azienda per evidenziare la presenza del vetro ED nel design ottico. Sono impermeabilizzati e riempiti di azoto.
Il binocolo presenta un equilibrato bilanciamento e, grazie alla zona a buccia d’arancia sui lati, offre una presa sicura nelle mani. Con un ingrandimento 10x, può essere utilizzato comodamente anche a mano libera, ma è stata prevista una filettatura per il collegamento a un adattatore non incluso di serie, consentendo di montare il binocolo su treppiedi fotografici.
Un’altra caratteristica pregevole, che lo distingue dalla maggior parte dei prodotti in questa fascia di prezzo, è la presenza di alluminio che compone sia la manopola di messa a fuoco sia la ghiera per la regolazione delle diottrie sull’oculare destro, in sostituzione del comune policarbonato. La manopola centrale per la messa a fuoco è grande e di facile utilizzo, anche con guanti invernali, grazie alla sua ampia superficie godronata che migliora la presa. La messa a fuoco è stata stimata a poco più di due metri, e per raggiungere l’infinito è sufficiente ruotare la manopola in senso antiorario di poco più di un giro e mezzo.
Ho effettuato anche la consueta prova con la bilancia elettronica, che ha registrato un peso di 695 grammi senza tappi e tracolla. Questo peso è distribuito su circa 14 centimetri.
Modello |
Peso |
Dimensioni |
Oberwerk SPORT ED 10×42 | 695 g | 14×12.7×5 |
Per quanto riguarda la regolazione della diottria sull’oculare destro, va notato che non è presente un sistema di sicurezza dedicato. Tuttavia, poiché è necessaria una forza maggiore rispetto alla manopola di messa a fuoco centrale, il rischio di uno spostamento accidentale è molto ridotto. Non sono presenti segni evidenti di riferimento, a parte una tacca sulla ghiera rossa e i simboli tradizionali di “+” e “-” sull’armatura del binocolo.
Modello |
Distanza minima di messa a fuoco |
Senso di rotazione |
Raggiungiment1o dell’infinito dalla distanza minima |
Oberwerk SPORT ED 10×41 |
2.20 cm |
anti-orario |
Poco più di un giro e e mezzo |
OTTICA
Obiettivi
Come è noto, la serie SE ED con prismi di Porro e altri prodotti di Oberwerk utilizzano il vetro K-61 ED. Anche se non è dichiarato ufficialmente, si presume che lo stesso tipo di vetro sia impiegato. In effetti, il contrasto e la nitidezza risultano superiori rispetto ai vetri acromatici o quelli definiti HD, con un notevole contenimento dell’aberrazione cromatica in questa fascia di prezzo. La tonalità dei colori è brillante, senza raggiungere, ovviamente, il livello dei prodotti di fascia alta. Il bianco si manifesta leggermente caldo, caratteristica che ha reso piacevoli le mie prove in mezzo alla natura, tra foglie gialle e rosse.
È importante sottolineare ai lettori che la presenza dei vetri ED consente di correggere l’aberrazione cromatica, un fenomeno ottico in cui la luce bianca si disperde in diversi spettri cromatici durante il passaggio attraverso una lente. Questo può causare perdita di nitidezza e contrasto nelle immagini osservate. Nei telescopi e nei binocoli, l’aberrazione cromatica può manifestarsi come una sfocatura colorata intorno ai bordi degli oggetti osservati, noto come “alone spurio”.
I vetri a bassa dispersione (ED) sono realizzati con materiali speciali che hanno un indice di rifrazione variabile in base alla lunghezza d’onda. Ciò consente di ridurre l’effetto dell’aberrazione cromatica, in quanto il vetro ED può focalizzare i diversi colori della luce in un unico punto di messa a fuoco. Oltre a ciò l’obiettivo è stato incassato nel tubo ottico per circa dodici millimetri e questo consente sia di proteggere la lente frontale da urti e graffi sia da fungere da piccolo paraluce.
Oculari
Gli oculari offrono un campo apparente di 65 gradi, inquandrando un campo reale di 6.5°. Sono confortevoli e di dimensioni adeguate, con un diametro di 42 mm vicino alla lente di campo, risultando ottimali anche per chi ha una minima distanza interpupillare. Infatti, a una distanza di 66 mm, la distanza tra gli oculari è di 21 mm.
I paraluce sono estraibili mediante rotazione, con un sistema di click-stop poco evidente ma efficace nel permettere di fermarsi al punto desiderato. Il diametro della lente di campo è di 21.20 mm, un fattore positivo che previene l’appannamento della lente durante le giornate più fredde o in situazioni in cui ci si riscalda.
Sono protetti da una gomma morbida, anche se non particolarmente confortevole. Utilizzando un calibro, ho misurato una distanza interpupillare compresa tra 57.80 e 74.50 mm.
Inoltre, ho misurato la distanza dalla lente di campo dell’oculare al bordo del paraluce completamente estratto, che è di circa 13 mm. Pertanto, consiglio ai portatori di occhiali di provarlo, ove possibile, per verificare la capacità di percepire l’intero campo visivo offerto.
Modello |
Diametro lente di campo |
Diametro barilotto |
Distanza tra gli oculari con una distanza di 66 mm |
Oberwerk SE ED 8×32 |
21.20 mm | 42 mm | 21.20 mm |
Prismi
L’Oberwerk SPORT ED 10×42 utilizza prismi a tetto ottimizzati con rivestimenti dielettrici e rivestimenti in fase per garantire la massima trasmissione della luce e la qualità dell’immagine. Come è evidente, la pupilla di uscita è circolare, senza riflessi o bagliori immediati nelle sue vicinanze, ma si può notare una leggera presenza di bagliori nella parte più esterna.
Trattamento anti-riflesso
Sono stati applicati rivestimenti multipli a banda larga su ogni superficie aria-vetro (comunemente noto come rivestimento completamente multistrato, Fully Multi Coated). La resa è notevolmente elevata e questi rivestimenti consentono di ottenere immagini estremamente soddisfacenti, anche durante l’osservazione della luna piena o di rapaci in controluce. Avere rivestimenti di qualità su ottiche come binocoli o telescopi è fondamentale per diverse ragioni. In primo luogo, i rivestimenti multistrato riducono al minimo le perdite di luce attraverso le lenti, migliorando significativamente la trasmissione della luce e garantendo immagini più luminose e nitide. Inoltre, contribuiscono a eliminare riflessi indesiderati e bagliori, migliorando il contrasto e preservando i dettagli nelle condizioni di osservazione più ostiche.
ABERRAZIONI CROMATICHE E GEOMETRICHE
Aberrazione cromatica al centro del campo
Fino a pochi anni fa, beneficiare di vetri ED su binocoli con un prezzo intorno ai 300 euro sembrava quasi impossibile. Con la serie SPORT ED (come per la SE ED), questo sogno è diventato realtà. Le immagini al centro del campo, in condizioni di illuminazione normale, sono praticamente prive di cromatismo residuo. Soltanto gli appassionati più esigenti e sensibili potrebbero percepire qualcosa durante l’osservazione di soggetti in forte controluce, ma ciò accade abbastanza raramente. Per fare un esempio, osservando la Luna, il suo bordo illuminato al centro del campo è ben corretto, così come la sagoma dei rapaci in controluce. Penso che per questa cifra sia estremamente difficile trovare qualcosa di migliore.
Cromatismo laterale
Si nota soltanto agli estremi bordi del campo un leggero alone verde-violetto, ma questo si manifesta solo sulle sagome dei soggetti più contrastati.
Curvatura di campo
Non essendo dotato di oculari asferici, durante l’uso diurno a breve distanza, osservando tra i 30-40 metri, si apprezza un discreto dettaglio anche ai bordi del campo visivo. Tuttavia, quando si osserva all’infinito, a partire da circa il 70% dal centro del campo, si inizia a percepire un leggero degrado nei dettagli. Tuttavia, questo degrado non cancella completamente ciò che si sta osservando; ad esempio, un traliccio rimane riconoscibile, sebbene più sfocato. Per quanto riguarda l’uso astronomico, ne parlerò nel sottoparagrafo specifico. Sarei molto curioso di compararlo al SE ED 10×42 per verificare similitudini e differenze.
Distorsione angolare
Anche in questo caso, ho notato una leggera distorsione angolare a cuscinetto a partire da circa il 75% dal centro del campo, rendendo questo binocolo particolarmente adatto per il panning. Consiglio ai lettori meno esperti di consultare il glossario di Binomania, nella sezione che riguarda l’effetto “palla rotolante”
Altre aberrazioni
Ho avuto il piacere di utilizzare questo binocolo durante diverse notti, sia a mano libera che su cavalletto, e posso confermare che si percepisce la coma e l’astigmatismo verso l’80% del campo di vista, non è un binocolo progettato per questo genere di osservazioni ma senz’altro si può sfruttare con piacere.
TEST CON USAF CHART A 35 METRI
PROVA SUL CAMPO
Birdwatching
Di solito, prediligo i binocoli con prismi a tetto per due ragioni principali: innanzitutto, pratico birdwatching anche in zone molto umide e sotto pioggerelle leggere, e avere una messa a fuoco interna rispetto a un archetto esterno che muove gli oculari, come nei prismi a Porro, mi offre una maggiore tranquillità. Pertanto, ritengo che lo SPORT ED sia adatto anche a condizioni più estreme rispetto alla serie SE ED. Inoltre, è più compatto di un binocolo 10×42 con prismi di Porro; se confrontato con un TOP DI GAMMA delle stesse dimensioni, l’Oberwerk ha un vantaggio dimensionale. I vetri ED consentono di ottenere immagini eccellenti dell’avifauna con colori fedeli, anche se con una tonalità leggermente calda. Un plauso anche per la capacità di contenere discretamente luce diffusa, un aspetto non comune nei binocoli grandangolari in questa fascia di prezzo. A volte si possono notare leggeri bagliori ai bordi inferiori del campo, ma non c’è nulla di cui lamentarsi, dato che anche prodotti da oltre duemila euro possono presentare la stessa caratteristica. La manopola della messa a fuoco centrale è molto solida e precisa. Direi che potrebbe essere un ottimo binocolo da birdwatching per chi non vuole investire cifre elevate
Osservazione del paesaggio
Per queste osservazioni, preferisco sia i binocoli compatti e grandangolari 8×32 che i maestosi binocoli ad alto ingrandimento. Nonostante ciò, devo ammettere che il 10×42 SPORT ED è estremamente soddisfacente anche in questo settore. Offre un campo apparente ampio, è nitido, contrastato e impermeabilizzato per le escursioni in montagna. Grazie ai suoi vetri ED, è possibile osservare dettagli sulle cime innevate con una qualità molto soddisfacente. Inoltre, il fatto che sia più compatto di qualsiasi binocolo con prismi di Porro delle stesse dimensioni lo rende particolarmente interessante. Consiglio vivamente di provarlo presso il vostro rivenditore di fiducia. La nitidezza è ottimale, tanto che curando bene la messa a fuoco è possibile percepire le croci sulle montagne molto distanti senza particolari problemi. Nel mio caso, ho spesso osservato la croce del Monte Zeda, distante circa 22 km dal mio punto di osservazione.
Osservazione astronomica
Per anni, quando ero più giovane, facevo parte di un gruppo di astrofili che prediligeva l’osservazione binoculare. In quel periodo, c’era una convinzione diffusa che i prismi di Porro fossero migliori per osservare il cielo, mentre i prismi a tetto risultassero superiori per la natura e l’osservazione degli animali. Tuttavia, devo dire che non sono più così convinto di tale affermazione, poiché non la trovo così scontata.
Detto ciò, ho posizionato l’Oberwerk SPORT ED su un treppiede fotografico grazie a un adattatore e ho osservato la Luna a metà fase, Giove, Saturno e alcune costellazioni. Posso confermare che la Luna al centro del campo è molto nitida, i mari lunari sono molto scuri senza viraggi verso il viola e a 10x si riconoscono decine di crateri, come ad esempio il famoso trittico Ptolemaeus, Alphonsus ed Arzachel. Il bordo illuminato è molto netto e nitido, solo spostandosi verso il bordo si inizia a percepire intorno ad esso un po’ di aberrazione cromatica, ma poco invadente. Giove si presenta come un disco netto con i quattro satelliti galileiani ben evidenti, mentre Saturno mostra la sua forma allungata. Riguardo all’osservazione stellare, ho notato che al centro del campo le stelle sono puntiformi, i colori sono reali e la luminosità è comparabile a quella di un classico binocolo di Porro da 150 euro, utilizzato come paragone. Penso che ciò dipenda non solo dalla migliore qualità delle ottiche ma anche dai trattamenti antiriflesso.
Inoltre, le stelle iniziano a mostrare un po’ l’effetto della curvatura di campo e dell’astigmatismo verso l’80% dal centro del campo. Queste prestazioni sono molto simili a quelle di molti binocoli di Porro anche a un prezzo superiore, se si eccettua la migliore correzione cromatica dello SPORT ED, che si è comportato molto bene anche nella mera osservazione astronomica.
PREGI E DIFETTI
IN SINTESI
Ritengo che l’Oberwerk SPORT ED 10×42 sia un’altra piacevole sorpresa dopo aver recensito la serie SE ED. Sebbene non abbia avuto l’opportunità di confrontarlo direttamente, credo che la SPORT ED mantenga le stesse caratteristiche di ottimo contenimento dell’aberrazione cromatica e contrasto, con l’aggiunta di una migliore impermeabilizzazione e compattezza. La considero un binocolo versatile, particolarmente adatto ai birdwatcher esigenti che cercano immagini fedeli e nitide senza dover spendere cifre eccessive. Grazie alle sue caratteristiche, si è dimostrato altrettanto soddisfacente nell’uso astronomico saltuario, rivelando di essere un eccellente strumento multiuso. Certamente, è un binocolo da prendere in considerazione, e per i portatori di occhiali potrebbe essere utile verificare se la versione 8x offra un’estrazione pupillare migliore.
PREZZO E GARANZIA
L’Oberwerk SPORT ED 10×42 costa soltanto 329 euro IVA INCLUSA
RINGRAZIAMENTI
Ringrazio Kevin Busarow di Oberwerk.com per le preziose informazioni fornite e Pietro Romagnoni di Oberwerk.eu, per aver fornito il binocolo oggetto di questo test pratico sul campo.
DISCLAIMER
Binomania non è un negozio, Nel mio sito web troverete unicamente recensioni di prodotti ottico sportivi, fotografici e astronomici. Le mie impressioni sono imparziali come è dovere di ogni giornalista e non ho alcuna percentuale di vendita sull’eventuale acquisto dei prodotti. Per questo motivo, qualora voleste acquistare o avere informazioni su eventuali variazioni di prezzo o novità, vi consiglio di visitare il sito ufficiale di Oberwerk.com cliccando sul banner che rappresenta l’unica forma pubblicitaria presente in questo articolo. Grazie!
Piergiovanni Salimbeni è un tester e giornalista indipendente iscritto all’Albo Professionale dei Giornalisti della Lombardia. Si è laureato presso l’Università Statale di Milano con una tesi riguardante : ” I danni da inquinamento elettromagnetico e il caso Radio Vaticana”. E’ responsabile dei siti web: www.binomania.it e www.termicienotturni.it. Pubblica video recensioni sul suo canale YouTube. Dal 1997 collabora con mensili e quotidiani nazionali, sempre nei settori di sua competenza: ottica sportiva, astronomica, fotografica, sistemi per la visione notturna e termica, geologia lunare. Coltiva da sempre la passione per la scrittura, nel 2020 ha esordito con pseudonimo con un editore classico, mentre nel 2022 ha pubblicato su Amazon il suo secondo romanzo “Il Purificatore”, disponibile anche in formato e-book. Nel tempo libero leggi molti libri, pratica tiro sportivo a lunga distanza, fototrappolaggio, digiscoping, fotografia di paesaggio.