PREMESSA
Gli appassionati dei binocoli con prismi di Porro hanno sempre apprezzato il formato 8×32, soprattutto quello proposto dalla rinomata marca giapponese Nikon che aveva in catalogo la serie SE . Oberwerk , “senza fare troppi nomi” ha deciso di deliziare gli amanti di tutto il mondo riproponendo un binocolo con le stesse caratteristiche e dimensioni (disponibile anch’esso nei formati 8×32, 10×42 e 12×50), ma con un’importante innovazione: l’utilizzo di obiettivi in vetro FK-61 ED, che garantiscono un eccezionale controllo dell’aberrazione cromatica. Ho avuto la fortuna di ricevere questo binocolo da Oberwerk.eu, e sorprendentemente costa solo 249 euro, IVA inclusa. Davvero un prezzo modico considerando le prestazioni che offre. L’ho testato sia per il birdwatching che per osservare paesaggi e oggetti astronomici, e posso confermare che sarà una preziosa aggiunta alla mia piccola collezione.”
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DATI TECNICI DICHIARATI DALLA CASA MADRE
Modello |
Oberwerk SE ED 8×32 |
Ingrandimento |
8 |
Obiettivi (mm) |
32 |
Pupilla di uscita (mm) |
4 |
Estrazione pupillare (mm) |
15 |
Distanza minima di messa a fuoco (m) |
3 |
Campo reale di vista (°) |
8.2 |
Campo apparente (°) |
64 |
Trasmissione di Luce |
N.D |
Distanza inter-pupillare (mm) |
56-76 |
Regolazione delle diottrie |
N.D. |
Composizione scafo ottico |
N.D |
Tipo di Prisma |
Prismi di Porro |
Impermeabilizzazione |
Sì , con azoto |
Dimensioni (cm) |
12,7×16,5×5 |
Peso (g) |
790 |
Prezzo (Euro Iva Inclusa – Oberwerk.eu) |
249 |
Sito Ufficiale |
www.oberwerk.eu – www.oberwerk.com |
ACCESSORI IN DOTAZIONE
Nella scatola di di colore nero sono presenti oltre al binocolo, una borsa in cordura decisamente robusta di colore verde militare, il panno per la pulizia delle ottiche, le cinghie per il binocolo e la borsa, i tappi copri ottiche.

ACCESSORI OPZIONALI
Il sito ufficiale americano consiglia il monopiede della serie 2000 e il treppiede, della serie 3000:
MECCANICA E SISTEMA A FUOCO
Come appassionato di binocoli con prismi di Porro, mi entusiasma particolarmente il nuovo binocolo di Oberwerk. Questo è dovuto soprattutto al fatto che in passato ho posseduto il rimpianto NIKON SE 8×32. Anche in questo caso, l’ergonomia è eccellente, consentendo una presa perfetta anche per chi ha mani medio-grandi. Inoltre, il dito medio si appoggia in modo naturale sulla grandissima manopola per la messa a fuoco. I prismi di Porro non solo garantiscono una presa sicura, ma consentono anche di tenere le braccia leggermente più distanti, riducendo così l’affaticamento delle spalle.

Non si sono colori sgargianti o loghi moderni, è tutto estremamente molto classico, ordinato e pulito con alcuni inserti neri e il colore argento dei loghi “Oberwerk” e ” 8×32 ED 8.2° che spessa l’ampio ponte di comando diviso da una robusta cerniera centrale a due punti ( piu’ l’archetto degli oculari). Grazie ai prismi di Porro e alla grande manopola e al ponte di comando grande il peso è sbilanciato verso gli oculari e questo consente maggior confort nell’utilizzo protratto dato che non si deve controbilanciare il peso con i muscoli. Sono curioso di verificare l’ergonomia del 10×42 e del 12×50.L’armatura presenta uno spessore decisamente consistente, con una solida finitura di colore verde e delle zone zigrinate sui lati che aumentano la presa e la sicurezza. Dopo averlo pesato sulla mia solita bilancia elettronica, ho rilevato un peso di soli 795 grammi, distribuiti su circa tredici centimetri.

Modello |
Peso |
Dimensioni (chiuso) |
Oberwerk SE ED 8×32 | 795 g | 160 x130 mm |
La messa a fuoco non è cedevole, ma precisa e con un punto di fuoco nettamente definito. Direi che supera brillantemente la prova dello “snap test” soprattutto considerando la sua fascia di prezzo. Vorrei ricordare agli appassionati più giovani che lo “snap test” si riferisce alla capacità di un binocolo di mantenere sempre un preciso punto di fuoco sia dopo aver sfocato in intra-focale che in extra-focale.
Oberwerk dichiara una distanza minima di messa a fuoco di tre metri, ma con il mio accomodamento visivo sono riuscito a focalizzare a circa 2,8 metri. Dalla distanza di 2,8 metri, per raggiungere l’infinito, è necessario ruotare la manopola in senso antiorario di circa un giro e un quarto.
Sull’oculare destro è stata inserita una ghiera di compensazione diottrica decisamente ampia e zigrinata. La sua rotazione è molto fluida e precisa, sebbene pensassi che sarebbe stata più difficile da girare. Tuttavia, è importante notare che potrebbe spostarsi se si cammina a lungo con il binocolo al collo, poiché non è stato previsto un sistema di blocco di sicurezza.

Modello |
Distanza minima di messa a fuoco |
Senso di rotazione |
Raggiungiment1o dell’infinito dalla distanza minima |
Oberwerk SE ED 8×32 |
2.80 |
anti-orario |
Un giro e un quarto circa |
OTTICA
Obiettivi
Questo binocolo utilizza vetri ED a bassa dispersione in vetro FK-61 ED. I vetri a bassa dispersione, sono progettati per ridurre l’aberrazione cromatica, un fenomeno ottico in cui la luce bianca viene dispersa in diversi colori al passaggio attraverso una lente. Questo può causare una perdita di nitidezza e contrasto nelle immagini osservate. L’aberrazione cromatica si verifica perché i diversi colori della luce hanno lunghezze d’onda leggermente diverse e vengono focalizzati in punti leggermente diversi quando attraversano una lente. Nei telescopi e nei binocoli, l’aberrazione cromatica può manifestarsi come una sfocatura colorata intorno ai bordi degli oggetti osservati.

I vetri ED sono realizzati con materiali speciali che presentano un’indice di rifrazione variabile in funzione della lunghezza d’onda. Questo consente di ridurre l’effetto dell’aberrazione cromatica, poiché il vetro ED può focalizzare i diversi colori della luce in un unico punto di messa a fuoco.
L’utilizzo di vetri ED può migliorare la nitidezza, il contrasto e la resa dei colori nelle immagini osservate tramite binocoli e telescopi. Riducendo l’aberrazione cromatica, i vetri ED consentono di ottenere immagini più chiare e ad alta definizione. Tuttavia, è importante notare che la qualità ottica di un binocolo o di un telescopio dipende da molti altri fattori oltre ai vetri utilizzati, come il design ottico generale, la precisione della lavorazione e la qualità dei rivestimenti antiriflesso applicati alle lenti.
In questo caso, come leggerete nel paragrafo delle aberrazioni cromatiche, l’utilizzo dei vetri FK-61 ED ha concesso di ottenere immagini nitide, contrastate e con un eccellente contenimento dell’aberrazione cromatica. Anni fa era praticamente impossibile beneficiare di tali visioni in queste fasce di prezzo. Ho apprezzato molto inoltre l’incassamento della cella obiettivo nel tubo ottico perchè fornisce una specie di paraluce che oltre a prevenire graffi e urti, migliorare il contenimento della luce diffusa.
Per i piu’ tecnici posso confermare che questo vetro ED cinese ha un numero di ABBE pari a 81.6 − ed è molto simile al vetro FPL-51.
Oculari
Gli oculari del binocolo sono chiaramente di tipo grandangolare, in quanto offrono un campo visivo di 8,2°, che corrisponde a un ampio campo apparente di 65,6° calcolato secondo la formula classica.
I paraluce sono di metallo, ruotabili ma senza click stop netti e sono protetti da una morbida gomma, sebbene non siano particolarmente confortevoli. Ho notato che sono accessori già presenti su altre marche. Utilizzando un calibro, ho misurato una distanza inter-pupillare di 56-77 mm, mentre a una distanza di 66 mm tra i tubi ho rilevato una misura di 19.80 mm.

Inoltre, ho misurato la distanza dalla lente di campo dell’oculare al bordo del paraluce completamente estratto, che è di 13 mm. Il binocolo è abbastanza confortevole per chi porta gli occhiali, tuttavia consiglio, ovviamente, di verificare il comfort prima dell’acquisto, se possibile.
Modello |
Diametro lente di campo |
Diametro barilotto |
Distanza tra gli oculari con una distanza di 66 mm |
Oberwerk SE ED 8×32 |
22 mm | 45 mm | 19.80 mm |
Prismi
I prismi del binocolo Oberwerk SE ED 8×32 sono di PORRO e mi sembrano di ottima qualità. La pupilla di uscita dell’esemplare testato come potete vedere in questa immagine (e nella videorecensione) è risultata circolare. Anche la luce diffusa ai bordi è decisamente contenuta. Il diametro di 4 mm della pupilla di uscita, seppur non sia luminoso come quello di un 8×56 consente di sfruttare il diametro del binocolo anche nelle giornate piu’ fosche.

Trattamento anti-riflesso
In questa fascia di prezzo, mi aspettavo un trattamento mediocre, ma ancora una volta sono rimasto piacevolmente sorpreso. La resa è ottima e il trattamento svolge efficacemente il suo lavoro anche durante l’osservazione della luna piena, dei lampioni o dei rapaci in controluce. La colorazione mi ricorda molto quella della LOTUTECH Zeiss ed è un piacere osservare attraverso un binocolo così performante nella sua fascia di prezzo.
ABERRAZIONI CROMATICHE E GEOMETRICHE
Aberrazione cromatica al centro del campo
Ho posseduto per anni un Nikon SE 8×32 e successivamente un Nikon 8×30 E II Anniversary. Avevano molte qualità, ma soffrivano di un’evidente aberrazione cromatica (l’Anniversary un po’ meno). Al contrario, il nuovo Oberwerk SE ED è notevolmente corretto: al centro del campo visivo, l’aberrazione è praticamente inesistente. Vi invito a guardare il video in cui mostro alcuni test, semplicemente posizionando l’obiettivo della mia mirrorless sull’oculare (tenendo presente che un sensore ha una percezione del cromatismo diversa dall’occhio umano).
Cromatismo laterale
Si riscontra solo ai bordi estremi del campo visivo, ma anche in questo caso è stato fatto un ottimo lavoro di correzione.
Curvatura di campo
Non sono stati utilizzati oculari asferici per questo progetto, o quantomeno il costruttore non ne fa menzione. Posso però affermare che il campo visivo è quasi completamente utilizzabile. Solo i più esigenti noteranno una leggera sfocatura delle immagini ai bordi estremi del campo, ma nell’uso diurno, come per paesaggi, è praticamente trascurabile, soprattutto considerando l’accomodamento visivo dei più giovani. Nell’uso astronomico ne parlerò nel paragrafo specifico.
Distorsione angolare
Si osserva una leggera distorsione angolare a cuscinetto, che favorisce l’utilizzo di questo binocolo nel panning. Consiglio ai lettori meno esperti di consultare il glossario di Binomania, nella sezione che riguarda l’effetto palla rotolante.
Altre aberrazioni
Ho avuto il piacere di utilizzare questo binocolo durante diverse notti, sia a mano libera che su cavalletto, e posso dire che il 90% del campo visivo è estremamente ben sfruttabile nell’uso astronomico. L’ultimo 10% del campo mostra un po’ di coma e astigmatismo sulle stelle più luminose, ma è comunque uno strumento molto piacevole anche per l’osservazione della Via Lattea. Sono davvero curioso di testare la versione 12×50.
TEST CON USAF CHART A 35 METRI
Anche nel mio solito test con la USAF CHART posizionata a 35 metri, ho notato che la presenza del vetro ED ha consentito di ottenere ottime prestazioni. I bordi delle righe nere sono privi di colori spuri significativi. A tratti ho notato una leggera presenza di giallo-verde, ma nulla di invasivo. La nitidezza e il contrasto sono molto elevati, quasi comparabili a binocoli con prismi a tetto dal costo di 1000 euro (sì, proprio così).

PROVA SUL CAMPO
Birdwatching
Ho utilizzato questo binocolo per praticare birdwatching in diverse condizioni: sulle spiagge del Lago Maggiore, presso la Riserva Naturale Oasi Palude Brabbia e anche nel mio giardino, oltre che dal mio ufficio in casa (che ha due ampie finestre), per fare delle pause dalla stesura di articoli. Il piccolo Oberwerk presenta molteplici vantaggi. Innanzitutto, ha un’ottima capacità di gestire la luce diffusa e si comporta bene anche in condizioni di controluce. È perfetto per osservare, ad esempio, il profilo dei nibbi bruni e delle poiane che volano sopra il mio giardino a tutte le ore del giorno. Inoltre, noto una gradevole resa neutra dei bianchi, un alto contrasto e un’ottima nitidezza. I vetri a bassa dispersione sono eccellenti nel prevenire l’aberrazione cromatica e garantire una visione chiara delle penne dei rapaci o dei becchi degli aironi intenti a cacciare. La messa a fuoco non è rapida e fluida come quella dei binocoli top di gamma per il birdwatching, ma il pomello centrale è decisamente più funzionale di quello presente, ad esempio, sul mio Nikon E II 8×30.

Osservazione del paesaggio
Nell’osservazione del panorama terrestre, questo binocolo offre tutte le caratteristiche necessarie per una visione ottima: un ampio campo visivo che si estende quasi fino al bordo, luminosità eccellente, nitidezza, contrasto e vetri ED. Inoltre, è molto sicuro da impugnare e offre una stabilità notevole, permettendo di concentrarsi sui dettagli più piccoli. Anche durante il panning, sebbene io personalmente non sia molto sensibile all'”effetto palla rotolante”, ho apprezzato la distorsione angolare del binocolo.

Osservazione astronomica
Nell’uso astronomico, il binocolo sfrutta quasi tutti i suoi 8 gradi di campo visivo. Mi pare, con qualche misurazione approssimativa tramite il mio planetario, che fornisca un campo leggermente inferiore rispetto ai 8.2 gradi dichiarati, ma non è un problema rilevante. Con un budget di 250 euro, si acquista davvero un eccellente binocolo che mostra stelle puntiformi quasi fino al bordo del campo visivo. Non raggiunge la stessa luminosità del mio ZEISS SF 8×32, ma è notevolmente più economico e la sua luminosità non delude mai. È un binocolo perfetto per passeggiare nella Via Lattea, seguire gli asterismi e osservare le nebulose più evidenti, magari sotto un cielo di montagna dopo una soddisfacente escursione diurna. Devo ammettere che nei giorni in cui l’ho utilizzato, mi sono spesso rilassato a tarda notte, comodamente seduto su una sdraio tra il canto dei grilli e i suoni dei rapaci notturni, ammirando lo Zenith. Se il modello 12×50 conserva la maggior parte delle caratteristiche di questo SE ED, potrebbe diventare uno dei migliori binocoli da utilizzare ancora a mano libera (o seduti sulla sdraio).
PREGI E DIFETTI
Pregi
- Eccellente rapporto prezzo/prestazioni
- Vetri ED
- Ergonomia
- Robusto e impermeabilizzato
- Sbilanciato verso gli oculari
- Aberrazione cromatica praticamente assente
- Buona luminosità
- Campo di vista quasi perfetto sino al bordo del campo
- Ottimo contenimento della luce diffusa
Difetti
- E’ tra i binocoli 8×32 piu’ pesanti
- Avrei preferito una gomma sui paraluce piu’ morbida

IN SINTESI
Lo scopo di Kevin Busarow era quello di riportare in vita il mito degli “SE” con un nuovo binocolo Made in China. Sono totalmente convinto che ci sia riuscito con il binocolo Oberwerk SE ED 8×32, che si è dimostrato uno strumento da acquistare da aggiungere assolutamente alla propria collezione. Questo binocolo è in grado di sorprendere anche i possessori di modelli più costosi. I prismi di Porro, combinati con i vetri ED e il design classico, hanno dato vita a un binocolo di ottima qualità nella sua fascia di prezzo, adatto sia all’osservazione della natura che all’astronomia a campo largo. La capacità di ridurre l’aberrazione cromatica è eccellente e supera i progetti da cui ha tratto ispirazione. Se eravate ancora indecisi su quale binocolo acquistare nella fascia di prezzo inferiore ai 250 euro, penso che sia il momento di aprire il portafoglio senza esitazione. Io l’ho già fatto. Ora attendo con ansia il 12×50.
PREZZO E GARANZIA
L’Oberwerk SE ED 8×32 costa 249 euro IVA INCLUSA
RINGRAZIAMENTI
Ringrazio Kevin Busarow di Oberwerk.com per le preziose informazioni fornite e Pietro Romagnoni di Oberwerk.eu,.
DISCLAIMER
Binomania non è un negozio, Nel mio sito web troverete unicamente recensioni di prodotti ottico sportivi, fotografici e astronomici. Le mie impressioni sono imparziali come è dovere di ogni giornalista e non ho alcuna percentuale di vendita sull’eventuale acquisto dei prodotti. Per questo motivo, qualora voleste acquistare o avere informazioni su eventuali variazioni di prezzo o novità, vi consiglio di visitare il sito ufficiale di Oberwerk.com cliccando sul banner che rappresenta l’unica forma pubblicitaria presente in questo articolo. Grazie!
Piergiovanni Salimbeni è un tester e giornalista indipendente iscritto all’Albo Professionale dei Giornalisti della Lombardia. Si è laureato presso l’Università Statale di Milano con una tesi riguardante : ” I danni da inquinamento elettromagnetico e il caso Radio Vaticana”. E’ responsabile dei siti web: www.binomania.it e www.termicienotturni.it. Pubblica video recensioni sul suo canale YouTube. Dal 1997 collabora con mensili e quotidiani nazionali, sempre nei settori di sua competenza: ottica sportiva, astronomica, fotografica, sistemi per la visione notturna e termica, geologia lunare. Coltiva da sempre la passione per la scrittura, nel 2020 ha esordito con pseudonimo con un editore classico, mentre nel 2022 ha pubblicato su Amazon il suo secondo romanzo “Il Purificatore”, disponibile anche in formato e-book. Nel tempo libero leggi molti libri, pratica tiro sportivo a lunga distanza, fototrappolaggio, digiscoping, fotografia di paesaggio.