L’azienda giapponese , Kowa, fondata nel 1894, oltre ad essere una valida costruttrice di cannocchiali per uso naturalistico, progetta binocoli dal lontano 1952.
L’ultima evoluzione della specie è avvenuta nel 2006, con la nuova linea PROMINAR (Genesis). Questa serie di binocoli, che sono i top di Gamma della casa giapponese sono proposti in Italia ad un prezzo pari a circa a circa 2/3 rispetto a quello dei BIG presenti da anni sul mercato. Passo ora a descrivere le mie impressioni sul modello 8.5×44.
Caratteristiche tecniche dichiarate dalla Casa Madre
Modelli | GENESIS/XD44 PROMINAR8.5×44 |
GENESIS/XD44 PROMINAR10.5×44 |
Ingrandimento | 8.5x | 10.5x |
Diametro delle lenti | 44mm | 44mm |
Minima distanza di messa a fuoco | 1.7m (1.9yds) |
1.7m (1.9yds) |
Campo reale | 7.0° | 6.2° |
Pupilla di uscita | 5.2mm | 4.2mm |
Fattore crepuscolare | 27.0 | 17.6 |
Estrazione pupillare | 18.3mm | 16mm |
Campo di vista a 1000m/yds | 122.3m/yds | 108.3m/yds |
Dimensioni | 165mm~138mm~64mm | 165mm~138mm~64mm |
Peso | 940g (33.2oz) |
940g (33.2oz) |
La scelta degli esemplari.
Vincenzo Rizza, il responsabile commerciale di Auriga, mi ha consegnato due esemplari di Kowa XD Prominar 8.5×44 durante una sessione osservativa presso l’oasi di Brabbia a Varese, per gusto personale, per una maggiore luminosità e profondità di campo e versatilità ho deciso di testare il modello 8.5X44. Per tale motivo, tutte le mie impressioni saranno relative a questa versione.
Prime impressioni
Ottime. Il binocolo è costruito con grande cura, è ben bilanciato, con una meccanica sopraffina e con ottiche XD (Extra Low Dispersion) che anche esteticamente attirano l’attenzione fra gli appassionati. E’ presente un lieve incavo per posizionare il pollice , dei tappi paraluce con elastico di fissaggio per sui due tubi ottici, ed una comoda cinghia che ho personalmente sostituito con una bretella specifica per una mia maggiore comodità.
Meccanica
La meccanica dei Kowa XD Prominar 8.5×44 è una delle migliori che io abbia testato. La rotella della messa a fuoco centrale non è dolcissima nella rotazione ma è ben dimensionata, robusta e soprattutto precisa e priva di giochi. Comoda anche la regolazione diottrica sull’oculare destro con sistema di fissaggio, (diopter lock) che ritengo, personalmente, più comoda ed immediata rispetto a quella centrale con sistema di sgancio rapido.
Ho fatto già uso di questo binocolo all’alba in alta montagna e non ho trovato alcun problema ad usare la messa a fuoco centrale con un paio di spessi guanti in Goretex per le basse temperature, anzi la lieve zigrinatura sulla superficie della manopola aumenta il grip anche durante le sessioni osservative con la pioggia, umidità e/o con le mani bagnate. Non esiste alcun gioco, nell’assemblaggio dei tubi ottici, mentre il sistema twist- up dei paraluce è preciso.
Personalmente, a causa della spessa gommatura degli oculari ho trovato difficoltà a trovare l’esatta distanza interpupillare che mi fornisse la totale visione del campo , ovviamente sono solito fare uso dei paraluce per difendermi dalle luci parassite e per isolare al meglio la scena, il problema non sussiste se si poggia la parte superiore del bordo oculare sopra l’arcata sopraccigliare. Per tale personale motivo ho deciso di risolvere il problema sostituendo le protezioni in gomma con altre dallo spessore inferiore. Ergo, per chi possiede una minima distanza interpupillare , inferiore a 63mm , ritengo sia importante provare il binocolo prima dell’acquisto. E’una menda da pagare per avere una ottima protezione dagli urti , come si dice: Melius abundare quam deficere
Lo scafo del binocolo è di magnesio ed è davvero molto robusto, ed è ovviamente riempito di gas azoto (nitrogen filled). Ottima anche l’ergonomia e la struttura della protezione in gomma, che ha già mostrato nell’uso al quale sottopongo i miei binocoli di resistere ad urti accidentali, e alle classiche “ramate”…quando si cammina, ad esempio, in fila indiana durante le escursioni in montagna.
Ottica
E’ il cuore di tutto il sistema, in grado di fornire delle prestazioni davvero ottime.
Il Kowa XD Prominar 8.5×44 è composto da ben 4 lenti XD, similmente, ai notissimi cannocchiali TSN 880-770 apprezzati dai naturalisti di tutto il mondo. La loro composizione consente una ottima luminosità una grande fedeltà nella resa dei colori ed una totale riduzione della aberrazione cromatica (almeno ad 8.5x-10.5x)
BOX DI APPROFONDIMENTO Fluorite minerale Fluorite sintetica by KOWA Giacchè i binocoli Kowa XD Prominar non superare i 10.5x ritengo sia parso superfluo a Kowa l’uso di fluorite sintetica, per tale motivo, hanno sviluppato delle lenti ad Ultra-bassa-dispersione, in alternativa al mono-cristallo artificiale per ridurre l’aberrazione cromatica. Ufficialmente Kowa conferma che questi vetri XD riducono in maniera inferiore l’aberrazione cromatica rispetto ai vetri in fluorite sintetica, ma questa caratteristica è visibile unicamente con i cannocchiali, giacchè ad 8.5X e a 10X non ho notato alcuna traccia di residuo cromatico. Mi è parsa una fra le migliori ottiche che io abbia testato, per ciò che concerne la correzione di tale aberrazione. Nell’uso pratico le differenze fra un binocolo dotati di ottiche acromatiche e quello dotato di ottiche a bassa dispersione ED sono evidenti agli occhi di tutti, in primis l’aberrazione cromatica è ridotta, per i meno esperti posso dire, brevemente, che il residuo cromatico in un binocolo con ottiche acromatiche si evidenzia come un sottile alone rosso o viola (con gradazioni sempre differenti da ottica ad ottica) visibili sui contorni delle immagini. Proprio per tale motivo varie aziende, per i loro top di gamma, risolvono in parte il problema facendo uso di vetri ottici a bassa dispersione ED che consentono di diminuire le “sfocature di colore” Tuttavia il problema seppur limitato compare spesso anche su binocoli TOP di gamma. In questo caso i vetri XD KOWA mi pare consentano di eliminare il residuo cromatico completamente e ciò, di contro, comporta anche un aumento della risoluzione ma anche del contrasto ben visibile durante le osservazioni più ostiche, come quelle in controluce, in scarsa visibilità, etc etc..Come dire…c’è vetro ED e vetro ED. |
Prismi
I prismi del Kowa XD Prominar 8.5×44 sono del tipo Schmidt-Pechan, per una maggiore descrizione, rimando all’articolo di Ottaviano Fera comparso tempo fa sulle pagine di binomania https://www.binomania.it/binocoli/prismi.php , questi prismi sono composto da BAk4 e da SK 15 ed offrono una ottima correzione delle aberrazioni geometriche ed una minima dispersione di luce prevedono in totale 6 riflessioni e 4 passaggi aria/vetro (due prismi separati).
Trattamento antiriflesso
A causa della ovvia dispersione dei prismi , Kowa ha risolto il problema facendo uso di un trattamento multi-strato chiamato C3, il quale consente ,almeno sulla carta, di concedere una luminosità superiore rispetto a quella ottenuta con i classici trattamenti in argento o in alluminuo ed offre una riflessione prossima al 99% per tutto lo spettro visibile compreso fra i 400 ed i 700nm. Nell’uso pratico, ciò si traduce in immagini molto luminose. La mia solita prova di riflessione del viso e di caratteri stampati per verificare le potenzialità del trattamento anti-riflesso si è rilevata una fra le migliori attuate in questi anni. Le prove pratiche con il sole ai lati dell’osservatore o in forti condizioni di illuminazione, sono fra le migliori in quelle riscontrate nei binocoli con prismi a tetto.
Oculari
Gli oculari possiedono un eccellente trattamento anti-riflesso e sono composti da un sistema a 5 lenti-
Costruzione interna
Ottima. Come già ho anticipato lo scafo è in magnesio ,tutto è stato progettato in maniera accurata: interno completamente annerito, vari diaframmi, sistema di o-ring per una perfetta tropicalizzazione. Non c’è nulla di cui lamentarsi. Forse tale robustezza genera un peso leggermente superiore alla media dei binocoli di tale diametro. I progettisti si sono concessi anche un vezzo estetico: l’inserimento della sigla Prominar sul primo diaframma interno.
Curvatura di campo
Minima, ai bordi si raggiunge il fuoco con una lievissima correzione della messa a fuoc, potrei definirlo un binocolo con campo “quasi piatto”. Si evidenzia, quindi, un leggero effetto “palla rotolante “ nella fase di panning, rispetto ad altri binocoli della concorrenza che possiedono una maggiore curvatura di campo.
Distorsione angolare
Assente
Cut-off dei prismi
Non esiste e la pupilla di uscita è perfettamente circolare senza caduta di luce ai bordi
Aberrazione cromatica
Come ho già anticipato, non l’ho notata in alcuna situazione. Ho messo alla frusta tale binocolo in tantissime condizioni estreme,dove altri top di gamma hanno ceduto, Il Kowa XD Prominar 8.5×44 regge in qualsiasi test: antenne contro luce all’una di pomeriggio, garzette bianche in controluce, neve, profili delle montagne..Si ha l’impressione di avere fra le mani un binocolo in vera fluorite, anzi, contro un binocolo citato come FL il Kowa mantiene una correzione del residuo cromatico migliore anche ai bordi del campo.
Uso pratico
Terrestre
Essenzialmente lo ritengo uno dei migliori binocoli per uso naturalistico come rapporto “prezzo-prestazioni”:. La costruzione è ottima, la resa ottica eccezionale, e per alcune caratteristiche è anche migliore di alcuni top di gamma dal prezzo decisamente superiore, Grazie ai vetri XD le immagini sono sempre entusiasmanti sia per l’uso terrestre che per quello prettamente naturalistico, in una classica gita in montagna, potrete passare senza remore all’osservazione dei fiori a 1.7m e godervi il tramonto sulle Alpi, la tropicalizzazione consente, inoltre, l’osservazione sotto la pioggia, l’ umidità e la neve e la meccanica è molto affidabile.
Osservando nel Kowa XD Prominar 8.5×44 e paragonandolo ad altri strumenti è molto più facile comprendere cosa si intende per “reale resa dei colori”, nel senso che il Kowa XD Prominar 8.5×44 mi pare uno strumento molto “preciso” in grado di fornire una tonalità neutra, priva di forti dominanti di colore. Direi che si può inserire esattamente in mezzo fra la tonalità calda dei Nikon HG e quella “Ghiaccio” degli Zeiss FL LUTOTECH.
E’ anche giusto ribadire che quando si parla di Top di Gamma, le differenze di resa ottica sono quasi sempre minime e spesso a farla da padrone è il gusto personale. Personalmente amo una resa neutra, ma conosco un paio di collaboratori di Binomani che preferiscon,o senza dubbio, una tonalità calda. In sintesi, come dicevano i latini : Quot homines, tot sententiae. Ergo non posso dirvi che la tonalità neutra del Kowa è la migliore ma solo che personalmente l’apprezzo.
Osservazione del cielo stellato
Parebbe inutile esaminare un binocolo per uso naturalistico nell’osservazione astronomica, ma come ben sapete le immagini stellari sono un severo test, la puntiformità è notevole e il campo realmente sfruttabile è pari a circa l 80% cento. Solo lo Swarovski EL, da ciò che posso recepire dai miei appunti, ha saputo fare di meglio nel settore dei binocoli con prismi a tetto e dotati di campo ampio reale.La luminosità è buona e sotto un cielo molto scuro si riesce ad distinguere anche qualche galassia, come M81, M82, M33, M31, M51, penso che per questo genere di osservazioni sia preferibile la versione 10.5x.
In sintesi
Il Kowa XD Prominar 8.5×44 è un binocolo poco considerato in Italia, ad un prezzo pari a due terzi dei migliori binocoli per uso naturalistico presenti sul mercato, è possibile acquistare un ottimo strumento, con una resa ottica eccellente, ben tropicalizzato, luminoso e robusto.
La domanda sorge spontanea, ma che differenza sussiste fra questo strumento e altri top di gamma dal prezzo superiore?
In linea di massima, le differenze sono due: ossia il minore campo reale pari a 59° laddove il Leica Ultravid 8×42 fornisce 60 gradi lo Swarovski EL 8.5×42 fornisce 63 gradi e lo Zeiss FL 8×42 62 gradi:
Ed un peso maggiore pari a 940gr, contro i 790gr, del Leica, gli 820 dello Swarovski ed i 775 gr dello Zeiss.
Ringraziamenti
Ringrazio Vincenzo Rizza di Auriga SPA per avere fornito gli esemplari di questo test e Mr. Tamotsu Kitai della Kowa Company, Ltd.per le prezioni informazioni inerenti la progettazione e la composizione delle ottiche Kowa
Disclaimer. Questa recensione è stata pubblicata il 4 Novembre del 2008.Si specifica che le impressioni d’uso sono totalmente personali e date dai tester di Binomania in completa libertà, senza vincolo e rapporto commerciale alcuno e sulla base di esperienza comprovata nell’utilizzo di tali strumenti ottici. Per eventuali informazioni, aggiornamenti e/o variazioni sui prezzi, sulle caratteristiche dello strumento, su i punti vendita autorizzati o altre informazioni in genere, si prega di contattare direttamente Auriga SRL cliccando sull’immagine qui di seguito.
Piergiovanni Salimbeni è un tester e giornalista indipendente iscritto all’Albo Professionale dei Giornalisti della Lombardia. Si è laureato presso l’Università Statale di Milano con una tesi riguardante : ” I danni da inquinamento elettromagnetico e il caso Radio Vaticana”. E’ responsabile dei siti web: www.binomania.it e www.termicienotturni.it. Pubblica video recensioni sul suo canale YouTube. Dal 1997 collabora con mensili e quotidiani nazionali, sempre nei settori di sua competenza: ottica sportiva, astronomica, fotografica, sistemi per la visione notturna e termica, geologia lunare. Coltiva da sempre la passione per la scrittura, nel 2020 ha esordito con pseudonimo con un editore classico, mentre nel 2022 ha pubblicato su Amazon il suo secondo romanzo “Il Purificatore”, disponibile anche in formato e-book. Nel tempo libero leggi molti libri, pratica tiro sportivo a lunga distanza, fototrappolaggio, digiscoping, fotografia di paesaggio.