PREMESSA
I lettori più attenti ricorderanno che nel mese di Dicembre del 2021 presentai una lunga disamina sui binocoli Nikon Monarch M5 e M7. Questa volta, viste le richieste pervenute soprattutto dagli appassionati di birdwatching, ho deciso di presentarvi le mie impressioni sul campo riguardo il Nikon Monarch M7 10×42 che costa 669 e beneficia di dieci anni di garanzia NITAL. L’ho testato sul campo durante le ultime settimane e sono pronto a citare le mie impressioni pratiche oltre ai pregi e ai difetti.
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DATI TECNICI DICHIARATI DALLA CASA MADRE
Modello |
NIKON MONARCH M7 10×42 |
Ingrandimento |
10x |
Obiettivi (mm) |
42 |
Pupilla di uscita (mm) |
4.2 |
Estrazione pupillare (mm) |
16.5 |
Valore crepuscolare |
17.6 |
Distanza minima di messa a fuoco (m) |
2.5 |
Campo reale di vista a 1000 m in metri |
121 – 6.9° |
Campo apparente (°) |
69° (Formula classica) |
Trasmissione di Luce |
N.D. |
Distanza inter-pupillare |
56-72 |
Regolazione delle diottrie |
+-3 |
Composizione scafo ottico |
N.D. |
Tipo di Prisma |
Prismi a tetto Schmidt Pechan |
Impermeabilizzazione |
Sì, con azoto 100 mbar |
Temperatura di esercizio (°) |
-25+63 |
Dimensioni (mm) |
142x137x57 |
Peso (g) |
680 |
Prezzo (Euro Iva Inclusa – NITAL, febbraio 2023) |
699 |
Garanzia |
10 anni |
Sito di riferimento | https://www.nikonstore.it/ |
FORMATI DISPONIBILI
La serie Nikon MONARCH M7 è disponibile nei formati 8×42, 10×42, 8×30 e 10×30. Come anticipato, ho deciso di testare sul campo il formato 10×42 perché ritengo sia quello migliore per i birdwatcher

ACCESSORI IN DOTAZIONE
Da anni, Nikon, ci ha abituati a beneficiare di ottime custodie, soprattutto per i prodotti di fascia medio alto. Anche la dotazione del Monarch M7 10×42 non delude. E’ arrivato dentro una scatola nera con una grafica moderna e accattivante. L’apertura è sigillata dall’adesivo che mostra i dieci anni di garanzia forniti dal distributore italiano Nital. Al suo interno sono presenti oltre al binocolo, una custodia, i tappi copri obiettivi e copri oculari, una robusta tracolla per il trasporto, il certificato di garanzia Nikon e un libretto con rapidi consigli sul primo utilizzo. Non ho trovato nella scatola il classico panno pulisci ottiche.

MECCANICA E SISTEMA DI MESSA A FUOCO
Il Nikon Monarch M7 10×42 è composto da un telaio in policarbonato che è stato rinforzato con fibra di vetro: è quindi leggero e robusto. La mia bilancia elettronica ha stimato un peso di 680 grammi ( senza tappi) che sono distribuiti su 142×107 mm (chiuso). E’ protetto da un’armatura di colore nero con trama a buccia di arancia che fornisce un discreto grip, oltre a prevenire danni in caso di cadute o sfregamenti contro rovi, tronchi e tutto ciò che si può incontrare in mezzo alla Natura. Ha un design classico con un ampio ponte centrale e una unica cerniera. Non ci sono flessioni neppure provando a fare pressione sull’esterno dei tubi ottici. Facendo la mia solita prova per verificare la distribuzione dei pesi ( sposto il binocolo fuori dal tavolo per metà della sua lunghezza) ho notato come sia sbilanciato verso gli oculari. Come avrete compreso questa caratteristica concede ai muscoli delle spalle e del collo di affaticarsi meno per sostenerlo nell’uso protratto, quindi è un fattore positivo. L’ergonomia è ottimale, sarebbe eccellente se la posizione della manopola di messa a fuoco fosse allineata con il dito indice, ma, grazie all’ampio ponte centrale è anche possibile spostare la mano destra, mantenendo ugualmente una ottima presa per agire sulla manopola.
Modello |
Peso |
Dimensioni ( chiuso) |
NIKON MONARCH M7 10×42 |
680 g |
142×107 mm |

Per chi fosse avvezzo all’utilizzo sotto la pioggia o in condizioni meteo un po’ proibitive, posso confermare che è impermeabile, fino a un metro di profondità per dieci minuti oltre a essere riempito in azoto. La messa a fuoco è affidata a una manopola abbastanza grande (33 mm di diametro) zigrinata e che si può ruotare anche con i guanti invernali. Come potrete vedere nella video recensione, l’esemplare che ho testato beneficia di movimenti veramente molto fluidi, senza impuntamenti, giochi o altri difetti. L’ho preferita a quelli presente su alcuni prodotti che costano oltre mille euro. La distanza minima di messa a fuoco che ho misurato è di poco meno di due metri. Da questa distanza è possibile focalizzare all’infinito ruotando la manopola in senso orario per poco meno di un giro e un quarto. Se si osserva un soggetto a cinque metri, invece, sarà sufficiente mezzo giro di rotazione per raggiungere dettagli distanti. La corsa totale di questo strumento è di poco inferiore a un giro e mezzo.

La compensazione delle diottrie è affidata a una classica ghiera sull’oculare destro. E’ dotata di blocco di sicurezza che si disattiva sollevandola verso l’alto. E’ zigrinata in una unica parte per consentire di aumentare il grip ma anche per fungere da semplice sistema di riferimento della posizione. E’ precisa e priva di blocchi. Come tutte le ghiere non è fluida come la manopola principale anche per evitare spostamenti accidentali.

Modello |
Distanza minima di messa a fuoco rilevata |
Senso di rotazione |
Raggiungiment1o dell’infinito dalla distanza minima |
Nikon MONARCH M7 10×42 |
4.95 metri |
orario |
Poco meno di un giro e un quarto |
OTTICA
Obiettivi
Rispetto alla precedente serie Monarch, la nuova M7 è stata ottimizzata con un elemento ED nel treno ottico e questo consente un buon contenimento dell’aberrazione cromatica, oltre che un interessante contrasto e una soddisfacente nitidezza. . Gli obiettivi sono incassati nel tubo ottico per quasi 10 mm e questo evita non solo di graffiarlo inavvertitamente ma anche di difendere il percorso ottico dalla luce diffusa.

Oculari
Gli oculari del Nikon Monarch M7 10×42, inquadrano 121 m a 1000 metri, osservando una zona distanza mille metri possono inquadrare 121 metri di essa. Si tratta di ben 6.9° di campo reale che con la formula classica ( campo reale x ingrandimenti) forniscono un campo apparente di 69°. Un ottimo valore che consente a questo binocolo di essere classificato come “grandangolare”.
Gli oculari hanno un diametro (nei pressi della lente di campo) di 43.77 mm, sono comodi da indossare anche per le persone con una distanza interpupillare non molto ampia. Infatti a 66 mm di distanza inter-pupillare, quella tra i tubi ottici è di 19.62 che è un valore sufficientemente sicuro per garantire una buona comodità. La lente di campo degli oculari è di 22.90, abbastanza ampia per garantirne una buona pulizia e scongiurare facili appannamenti durante l’utilizzo invernale.

Ho misurato, inoltre, una distanza interpupillare compresa tra 57.77 e 78.20 mm, mentre la distanza dalla lente di campo al bordo del paraluce estratto è di 12.50 mm.
I paraluce si alzano con un sistema a rotazione che presenta degli stop prefissati non molto evidenti. Cercando il classico “pelo nell’uovo”, forse avrei preferito che il bordo fosse leggermente più morbido per garantire maggior confort osservativo, ma è abbastanza in linea con quanto è in dotazione nella concorrenza nella medesima fascia di prezzo.
Modello |
Distanza tra gli oculari con una distanza di 66 mm |
Nikon MONARCH M7 10×42 |
19.62 mm |
Prismi
Il Nikon MONARCH M7 10×42 utilizza prismi Schmidt Pechan, la pupilla di uscita si è rilevata circolare e ho notato solo una lieve caduta di luce ai bordi. La zona intorno alla pupilla di uscita mostra alcuni riflessi interni che sono una delle differenze che lo distinguono rispetto al miglior Monarch HG.

Trattamenti anti-riflesso
I prismi beneficiano di un rivestimento multi-strato dielettrico ad alta riflessione e una correzione di fase. Per tutti gli elementi ottici è stato utilizzato un rivestimento multi-strato su ogni superficie ottica, definito “ecologico”. Rispetto alla più’ economica serie M5 è stato anche utilizzato un trattamento idrofobico e oleorepellente che assicura la protezione da sbaffi e ditate, facilissimi da pulire sugli obiettivi e la lente di campo degli oculari che evita l’agglomerazione delle gocce d’acqua, velocizza il disappannamento e la pulizie delle ottiche. Sono tutti accorgimenti da binocolo di alta qualità.
ABERRAZIONI CROMATICHE
Aberrazione cromatica al centro del campo
Di solito, tra appassionati si dice che una giornata di sole rende belli anche i binocoli brutti. Questa asserzione significa che se il cielo e limpido raramente anche un binocolo economico delude, i problemi, invece, sorgono quando si deve osservare durante una giornata uggiosa e buia. Non è il caso del Nikon Monarch M7 10×42 visto che anche durante i rari giorni di pioggia durante il mese di Febbraio ha dimostrato un buon contenimento dell’aberrazione cromatica. Ciò è possibile grazie all’elemento ED a bassa dispersione con cui è stata dotata la nuova gamma Monarch M7. All’atto pratico ho notato soltanto un lieve residuo verde-viola intorno ai bordi dei particolari più contrastati, come ad esempio i rami di un acero dietro cui si stagliava un cielo grigio ma luminoso. Al centro l’immagine rivaleggia con un binocolo Top di Gamma che sì migliore, ma di poco.
Cromatismo laterale
Il cromatismo laterale è visibile e si percepisce sui soggetti molto contrastati spostandosi leggermente dal centro del campo per poi aumentare verso i bordi. E’ una prestazione in linea con la maggior parte della concorrenza.
ABERRAZIONI GEOMETRICHE
Curvatura di campo
Questo binocolo possiede un campo grandangolare ma non è piatto come il Nikon EDG e nemmeno corretto ai bordi nella stessa percentuale del Monarch HG, anche se la differenza è minima. Nell’uso diurno la “sfocatura” ai bordi è minima e si apprezzano ugualmente i particolari. Direi che in linea generale posso beneficiare di una visione globale soddisfacente.
Distorsione angolare
E’ evidente la distorsione angolare a cuscinetto, già verso il 70% del campo . Seppur non sia molto sensibile all’effetto palla rotolante (vedesi glossario) l’ho trovato molto piacevole da utilizzare nel panning, ossia spazzolando il panorama da destra a sinistra.
Altre aberrazioni nell’uso astronomico
Analizzando le stelle, ho notato che le stelle iniziano a perdere la loro puntiformità privilegiando una forma che è inficiata sia da coma che da un po’ di astigmatismo. Questa è una prestazione simile alla maggior parte dei binocoli che non hanno un elemento asferico o uno spianatore di campo dentro il percorso ottico
TEST CON USAF CHART A 35 METRI
Ho testato il Nikon Monarch M7 10×42 con la ormai consueta USAF CHART situata a 35 metri di distanza. Per far questo ho piazzato il binocolo sul cavalletto e osservato tre volte nel corso di una giornata luminosa, completando anche il test durante una giornata piovosa. Ho poi fatto una media dei risultati che è visibile con le freccia nella immagine. Il contrasto, in questo caso, non è da Top di Gamma ma la percezione del dettaglio è quasi identica, nel senso che le linee sono risolte anche se non molto contrastate come in un binocolo “Alpha” 10X preso come riferimento.

RIFLESSI, IMMAGINI FANTASMA
La prova “lampione” ha dimostrato qualche lieve riflesso fantasma e un po’ di luce diffusa una situazione leggermente inferiore a quella visibile nel Monarch HG che presenta caratteristiche e un prezzo superiore.
PROVA SUL CAMPO
Come sempre citerò la mia esperienza nei vari settori osservativi.

Birdwatching
Chi legge Binomania dal suo esordio nell’anno 2006 sa che mi sono capitati tra le mani centinaia di binocoli e che ho avuto la fortuna di assistere anche all’arrivo dei primi binocoli di medio costo dotati di ottiche a bassa dispersione. Vi anticipo, quindi, che questo binocolo ha una aberrazione cromatica inferiore al Top di Gamma HG dei primi anni Duemila che costava oltre il triplo. I nuovi vetri ED di medio costo sono migliori dei più vecchi vetri a bassa dispersione che costavano un patrimonio. Per questo motivo attualmente ritengo non ci sia ragione di impazzire nel mercato dell’usato per cercare un Top di Gamma di quindici anni fa, quando con meno di 700 euro potete avere un prodotto nuovi con dieci anni di garanzia. Dopo questa lunga premessa avrete compreso come io abbia apprezzato il Nikon Monarch M7 10×42 nella pratica del birdwatching: è leggero, robusto, con ottiche ED e una messa a fuoco decisamente breve a partire dai cinque metri. Nelle giornate assolate non noterete residuo cromatico neppure osservando i rapaci in controluce e vi apparirà in maniera poco invasiva anche nelle peggiori condizioni. Certo… non ha un campo totalmente piatto e un alto contrasto come il Nikon EDG e la resa ai bordi è inferiore al “fratello HG”, riflessi in controluce compresi ma non penso ci sia un prodotto migliore in tale fascia di prezzo. Il suo rapporto tra ingrandimenti e diametro lo rendono un binocolo veramente appetibile per l’appassionato birdwatcher che non può e non vuole spendere un capitale.

Osservazione del paesaggio
Anche nella osservazione del paesaggio dieci ingrandimenti sono il massimo gestibile a mano libera per cogliere i dettagli forniti dal potere risolutivo. Anche in tale frangente il Monarch M7 10×42 non delude, sia per il suo contrasto alto e per il buon contenimento dell’aberrazione cromatica già citata, sia per l’ottimo campo apparente, di quasi 70° di campo che consente una totale immersione nella scena. Se poi considerate che è anche abbastanza leggero, compatto e impermeabile potrebbe essere un compagno affidabile per molte avventure.
Osservazione crepuscolare
Non ha la trasmissione luminosa del Nikon EDG e men che meno del Monarch HG che in tale frangente è risultato più performante, tuttavia nella fascia di prezzo sino a 800 euro penso sia in grado di difendersi egregiamente rispetto alla concorrenza anche se preferisco un formato più luminoso e se dovessi comprarlo principalmente per le osservazioni al crepuscolo, acquisterei l’8×42.
Osservazione astronomica
Come sempre è utile premettere che non è un binocolo specificatamente progettato per questo genere di osservazioni e non ha un campo totalmente piatto sino al bordo per concedervi di apprezzare le stelline puntiformi sino al field stop. Si fa forte, però, di un campo apparente molto elevato, di una buona puntiformità stellare al centro del campo e anche se è solo un 10X la presenza di vetri ED si nota sulle stelle più luminose e sui pianeti e la Luna dove mostra un ottimo contenimento dell’aberrazione cromatica.
PREGI DIFETTI
Pregi
- Utilizzo di ottiche ED a bassa dispersione
- Migliore nitidezza e contrasto rispetto alla precedente serie Monarch
- Campo di vista apparente molto ampio
- Buone rifiniture
- Buon contenimento dell’aberrazione cromatica
- Ottimi rivestimenti
- Impermeabilizzazione
- Buona fluidità della messa a fuoco
- Brevità della corsa a partire dai cinque metri
- Vari formati disponibili
- Dieci anni di garanzia Nital
.
Difetti
- Un po’ di riflesso intorno ai bordi della pupilla di uscita
- Avrei preferito una gomma dei paraluce un poco più morbida

IN SINTESI
Come già avevate avuto modo di leggere nella presentazione delle nuove serie M7 e M5 il formato Monarch M7 10×42 non delude. E’ un netto passo avanti per rifiniture, qualità dei vetri, nitidezza e contrasto rispetto alla precedente serie Monarch. Questo binocolo fornisce delle ottime prestazioni nella sua fascia di prezzo. E’ di poco inferiore alla serie HG ( resa ai bordi, lieve differenza di luminosità e minor contenimento dei riflessi) per il resto si è rilevato un prodotto molto soddisfacente anche per gli appassionati che necessitano di un prodotto di buona qualità senza necessariamente dover investire cifre a tre zeri. Nel formato 10×42 mi pare un binocolo perfetto per gli appassionati di birdwatching. Ancora una volta ho testato un prodotto che propone delle prestazioni di poco inferiori a binocoli dal costo decisamente superiore. Se non avete la necessità di sfruttare un campo piatto sino al bordo come quello visibile nel Nikon EDG o di godere della brillantezza del Monarch HG, il nuovo Monarch M7 potrebbe essere il binocolo perfetto per voi!
PREZZO E GARANZIA
Il Nikon Monarch M7 10×42 costa 669 euro e beneficia di dieci anni di garanzia NITAL.
RINGRAZIAMENTI
Io ringrazio Marco Rovere di Nital per aver fornito l’esemplare oggetto di questo test, ricordo, inoltre, che è possibile acquistare direttamente questo prodotto tramite il sito ufficiale https://www.nikonstore.it/
DISCLAIMER
Binomania è una rivista on-line di recensioni di prodotti ottico sportivi e astronomici. Non si vendono i prodotti che recensiti Per maggior informazioni sullo strumento oggetto di questo test e per conoscere eventuali promozioni è preferibile cliccare sul banner qui di seguito, in questo modo sarete direzionati verso il sito ufficiale del distributore che potrà darvi tutti i ragguagli commerciali.
Piergiovanni Salimbeni è un tester e giornalista indipendente iscritto all’Albo Professionale dei Giornalisti della Lombardia. Si è laureato presso l’Università Statale di Milano con una tesi riguardante : ” I danni da inquinamento elettromagnetico e il caso Radio Vaticana”. E’ responsabile dei siti web: www.binomania.it e www.termicienotturni.it. Pubblica video recensioni sul suo canale YouTube. Dal 1997 collabora con mensili e quotidiani nazionali, sempre nei settori di sua competenza: ottica sportiva, astronomica, fotografica, sistemi per la visione notturna e termica, geologia lunare. Coltiva da sempre la passione per la scrittura, nel 2020 ha esordito con pseudonimo con un editore classico, mentre nel 2022 ha pubblicato su Amazon il suo secondo romanzo “Il Purificatore”, disponibile anche in formato e-book. Nel tempo libero leggi molti libri, pratica tiro sportivo a lunga distanza, fototrappolaggio, digiscoping, fotografia di paesaggio.