Il mondo del digiscoping è in continuo fermento, nuovi spotting scopes, raccordi, oculari adatti a praticare questa tecnica. Sino a pochi anni fa, era alquanto difficile trovare delle fotocamere compatte in grado di soddisfare e performare molto bene in questo genere fotografico, tanto che, le fotocamere adatte si contavano sulla punta di una mano.


Chi non ricorda ad esempio la Nikon 995?
Attualmente, grazie al miglioramento dei sensori, soprattutto per ciò che riguarda il rapporto segnale-rumore, dei micro-obiettivi e dei processori interni è possibile con una spesa, tutto sommato ragionevole, acquistare una macchina fotografica ideale per l’uso quotidiano ma anche ottima per le nostre sessioni di digiscoping.
24mm | F 1.8 |
35mm | F2.5 |
50mm | F 3.3 |
85mm | F.4.5 |
100mm | F 4.9 |
Massima apertura di diaframma in base alle focali
Costruzione ed impostazioni
La fotocamera è abbastanza compatta e leggera, di un raffinato colore nero e presenta un buon dimensionamento delle ghiere e dei pulsanti.
Il sistema di messa a fuoco è molto valido. Fra le varie opzioni cito, ad esempio, l’AF continuo e quello IS Servo per l’inseguimento, la multi-area o l’area singola che è regolabile con molta rapidità.
Molto utile, per l’utilizzo nel digiscoping, la possibilità di fare uso di due rotelle, poste sul resto della fotocamera, che consentono, similmente alle reflex di regolare i tempi ed i diaframmi. Utilissimo il tasto FN che si può personalizzare in base alle proprie esigenze.
Come collegamenti sono disponibili le connessioni AV, la USB e la più recente HDMI. In dotazione sono già presenti i cavi per il collegamento, per tale motivo non è necessario sborsare ulteriori soldi per il loro acquisto.
Una funzione che ritengo molto interessante è la possibilità di impostare su “automatico” la regolazione degli ISO. Esistono due impostazioni, la mia preferità nel digiscoping è quella compresa fra 100 e 400ISO e in ogni caso possiible utilizzare l’automatismo sino a fargli scegliere gli 800 ISO
Un altro fattore positivo della nuova P310, rispetto alla vecchia P300 è la minima presenza di rumore, seppur, la precedente versione fornisse “soltanto” 12 milioni di Pixel.
Ricontrollando alcuni scatti che avevo compiuto con la precedente versione, di proprietà di un amico, mi sono accorto che il rapporto segnale rumore è identico, ma con la differenza di avere a disposizione molti più pixel

Peccato per il Bracketing, che speravo si attestare sui +-2 , in realtà la Nikon P310 offre soltanto uun bracketing di +-1
Prestazioni.
Questa piccola compatta fornisce prestazioni di tutto rispetto, l’unica lacuna rispetto all’antagonista Canon S100 è l’assenza dello scatto in formato RAW, Il sensore è un BSI CMOS 1/2.3″ da 16 Megapixel, lo zoom a corredo è molto luminoso e fornice delle buone prestazioni. corrisponde ad un 24-100 F1.8- F 4.9 nel formato 35mm.
Il suo zoom ottico è quindi pari a 4.2X è disponibile anche un ulteriore zoom digitale 4X, ma questo, derivando da una interpolazione del processore è dautilizzare raramente.
Il sistema di messa a fuoco è affidato a ben 9 aree e dispone di un sistema di stabilizzazione ottico che consente a 24mm di focale di compiere scatti con 1/5 di posa senza alcun segno di mosso.
La gamma dei tempi è molto elevata ed utile al digiscoping, da 8sec sino a 1/2000 , un ottimo tempo che consente di congelare i movimenti dei rapaci più veloci.
Come anticipato non è possibile scattare in formato Raq, tututtavia il Jpeg presenta 3 livelli di risoluzione e formato mentre i filmati sono in formato 1080 p, (e inferiori) registrati in formato Mpeg-4.
Per ciò che concerne il reparto video è possibile fare uso dello zoom ottico anche in fase di ripresa ed effettuare riprese al rallentatore o con una velocità pari a 120 fps.
La Nikon P310 consente anche lo scatto di un HDR automatico: Dopo aver attivato questa funzione è semplice premere una volta solta il pulsante di scatto, la fotocamera provvederà a realizzare due immagini a diverse esposizione ed il processore le unirà per ottenere una immagine dotata di una maggiore gamma dinamica

g
Sul campo.
Ho effettuato delle riprese e degli scatti collegando la Nikon P310 al Kowa 883 Prominar.
Con tale sistema, potevo spaziare fra focali comprese tra i 2400 ed i 6000m (P310 impostata a 100mm di focale con zoom Kowa a 60X)
Cosa ho apprezzato nell’uso su campo?
In primis la buona leggibilità del monitor e soprattutto la funzione zoom, che non è visibile con un semplice parte dello schermo ma che fa uso dell’intero schermo. Questo consente di focheggiare alla precisione per ottenere buone foto di soggetti posati anche a lunga distanza
Una funzione utile che pare proprio adatta al digiscoping è la possibilità di memorizzare l’estensione e la lunghezza focale dell’obiettivo zoom all’accensione. In questo modo, dopo aver trovato l’esatta regolazione della fotocamera (allineamento asse ottico, controllo vignettatura, etc etc)potremmo vagare tranquillamente con la macchina montata sul raccordo dello spotting scopes valla ricerca del soggetto da fotografare.

Appena ne troveremo uno, l’unica preoccupazione sarà quella ci accendere la fotocamera e scattare, dato che lo zoom si posizionerà esattamente alla lunghezza focale memorizzata., Con la maggior parte delle fotocamere compatte, invece, saremo obbligati a riutilizzare i pulsanti o la ghiera dello zoom per evitare la vignettatura o per scegliere il miglior compromesso fra ingrandimento e apertura focale…e questa farà perdere tempo prezioso e magari qualche scatto interessante.
Molto utile, anche se è meglio non abusarne, la possibilità offerta dall’impostazione multi-scatto (fino a cinque scatti a piena risoluzione a 6 fps e ben 30 scatti a 1 fps). In questo modo si riempirà velocemente la compact flash e si farà lavorare molto il processore interno, di contro potrebbe essere l’unica possibilità di congelare una particolare posa di un soggetto in rapido movimento.
Perfetta l’apertura focale disponibile a 24mm, pari a F1.8 che consente di scattare anche al crepuscolo soggetti interessanti come caprioli e cinghiali.
Ho notato che non essendo disponibile il formato Raw ho sempre preferito impostare la riduzione automatica del rumore al minimo e magari poi elaborarla con un programma professionale di post-produzione. In linea generale la qualità è molto buona, e consente stampe 20x30cm sino a circa 400ISO Se si deve per forza di cose utilizzare gli 800Iso (spesso capita con gli spotting scope di diametro inferiore agli 80mm) ci si dovrà preoccupare di evitare una sotto-esposizione. Anzi, una leggera sovra-esposizione di mezzo stop con successivo regolamento in post-produzione potrebbe addirittura migliorare il risultato finale.
In linea di massima, seppur non sia disponibile il formato Raw, il bilanciamento del bianco risulta abbastanza preciso e consente di ottenere dei validi scatti senza bisogno di una successiva regolazione.
Molto buona anche la qualità video, più che sufficiente la qualità audio durante la registrazione.

Seppure la Nikon P310 consenta di scattare con il temporizzatore, in certe circostanze, avrei preferito una maggior rapidità di scatto che si può solo ottenere con il classico telecomando. Peccato che le aziende, in questa fascia di prezzo e formato optino, raramente, per questa opzione.
In sintesi
Pro: Autofocus veloce e preciso, leggerezza , file jpeg puliti sino a 400 ISO, video FULL HD, regolazione rapida dei tempi e dei diaframmi, impostazione automatica di posa limite con ISO automatici. Buona leggibilità del monitor
Contro: Aassenza del formato RAW. In caso di luce molto intensa il monitor non è particolarmente leggibile.
Se non volete spendere molti soldi con le più performanti prosumer o le reflex ritengo che i 300 euro volti ad acquistare la Nikon P310 siano veramente ben spesi
Piergiovanni Salimbeni è un tester e giornalista indipendente iscritto all’Albo Professionale dei Giornalisti della Lombardia. Si è laureato presso l’Università Statale di Milano con una tesi riguardante : ” I danni da inquinamento elettromagnetico e il caso Radio Vaticana”. E’ responsabile dei siti web: www.binomania.it e www.termicienotturni.it. Pubblica video recensioni sul suo canale YouTube. Dal 1997 collabora con mensili e quotidiani nazionali, sempre nei settori di sua competenza: ottica sportiva, astronomica, fotografica, sistemi per la visione notturna e termica, geologia lunare. Coltiva da sempre la passione per la scrittura, nel 2020 ha esordito con pseudonimo con un editore classico, mentre nel 2022 ha pubblicato su Amazon il suo secondo romanzo “Il Purificatore”, disponibile anche in formato e-book. Nel tempo libero leggi molti libri, pratica tiro sportivo a lunga distanza, fototrappolaggio, digiscoping, fotografia di paesaggio.