Recensione del telescopio Celestron StarSense Explorer DOB 10”

PREMESSA

Grazie alla collaborazione di Celestron Italia   ho avuto la possibilità di osservare per qualche settimana con il telescopio Celestron StarSense Explorer Dobson da 10″ di diametro. La tecnologia definita StarSense è  un sistema di assistenza tramite applicazione per smartphone che vi anticipo non stravolge, bensì assiste la filosofia della osservazione astronomica classica. In questa configurazione ottica ( è disponibile avvalendosi di vari telescopi) costa 1229 euro IVA Inclusa e beneficia di tre anni di garanzia.

 

Prima di iniziare vi propongo di iscrivervi gratuitamente al canale YouTube e di venire a trovarmi su:

https://www.binomania.it/phpBB3/index.php 

Il forum ufficiale dal 2010

https://www.facebook.com/binomania

La pagina ufficiale di Binomania

https://www.facebook.com/groups/termicienotturni

Il gruppo dedicato alla visione notturna e alle fototrappole

https://www.facebook.com/groups/binocoli

Il gruppo per gli amanti dei binocoli, degli spotting scope e dei telescopi astronomici

https://www.instagram.com/optics_reviews/

La mia pagina Instagram 

https://twitter.com/binomanianews

Tutte le news su Twitter

https://www.termicienotturni.it

Il sito web dedicato alle recensioni di strumenti ottici e digitali per la visione notturna

 

STORIA DEL TELESCOPIO DOBSON

John L. Dobson,  nato nel 1915 e morto nel 2014, è stato un astrofilo statunitense diventato famoso per la creazione di un telescopio a riflessione (Newton) provvisto di una montatura semplice , economica e facilmente trasportabile che ha concesso a migliaia di appassionati in tutto il mondo di acquistare strumenti di medio-grande diametro, investendo delle cifre inferiori a quanto fosse possibile in precedenza. 

Grazie alla serie StarSense, come leggerete, Celestron non ha stravolto la semplicità di questa configurazione bensì l’ha migliorata in maniera intelligente ed economica senza obbligare gli appassionati a investire in costosi sistemi GOTO. Io l’ho provata per varie sere, anche in presenza dei lampioni e della Luna Piena e devo ammettere di essere rimasto molto soddisfatto, a patto di utilizzarla in maniera corretta.

SOSTIENI BINOMANIA!

Se apprezzi le  recensioni, i video e gli articoli, puoi sostenere Binomania con una donazione tramite PayPal.
I fondi saranno utilizzati per pagare le spese di rinnovo del sito, del forum e le spese vive per la creazione delle video recensioni.
Grazie!

 

FIG.1- Il logo Celestron accompagnato dalla sigla della nuova serie StarSense

 

DATI TECNICI DICHIARATI DALLA CASA MADRE

 

Schema ottico

Newton Dobson

Diametro (mm)

254

Composizione obiettivo

Specchi

Vetro Utilizzato

Pyrex (sia primario, sia secondario)

Lunghezza focale (mm)

1200

Rapporto focale

f/4.7

Ingrandimento massimo suggerito (X)

600

Spessore specchio primario (mm)

30

Spessore specchio secondario (mm)

11.5

Asse minore del secondario (mm)

64

Focheggiatore

Focheggiatore Crayford 2”

Moti Micrometrici

Manuale

Composizione tubo ottico

Acciaio

Composizione montatura

Legno

Peso Totale (kg)

24.86 kg (13.6 OTA + 11.26 montatura)

Applicazione per il funzionamento

StarSense Explorer app

Distributore ufficiale per l’Italia

www.auriga.it

Sito di riferimento:

www.celestron.it

Prezzo EURO IVA INCLUSA

1229 EURO comprensivo di montatura Dobson, cercatore e oculare da 25 mm

 Garanzia

Tre anni di garanzia su tutti i telescopi della serie Starsense Explorer

 

ACCESSORI IN DOTAZIONE E TEMPO DI MONTAGGIO

Il telescopio Dobson Celestron StarSense Explorer 10″  è spedito all’interno di due scatole, la più grande che contiene il telescopio Newton da 250 millimetri di diametro e  la più piccola che contiene la montatura Dobson, le viti, le chiavi, gli accessori per il montaggio, un oculare da 25 mm di diametro , il porta oculari e un piccolo cercatore RED DOT. Personalmente ho preferito assemblarla con le chiavi in dotazione, senza utilizzare un avvitatore a batteria multi-funzione. Una persona senza alcuna assistenza, impiega circa un’ora per il primo montaggio, compreso anche il tempo proferito nella lettura del manuale delle istruzioni. Nel mio caso, ho impiegato poco di più, visto che ho ripreso la fase di montaggio, che potete vedere nella videorecensione, e quindi ero anche impegnato per migliorare l’inquadratura o per verificare il corretto funzionamento della mirrorless.

FIG.2 – La montatura Dobson è molto semplice da assemblare

 

MECCANICA E SISTEMA DI MESSA A FUOCO

Da un punto di vista prettamente estetico lo trovo piacevole e ben realizzato.  Ho anche apprezzato particolarmente il colore grigio rispetto al classico nero che contraddistingue i telescopi e accessori Celestron che possiedo da anni. La verniciatura è stata applicata con dovizia, senza imperfezioni. Anche l’interno del tubo propone una opacizzazione funzionale.
Nella parte superiore del tubo ottico sono presenti il focheggiatore, il supporto per smartphone che è poi il cuore del sistema StarSense e un classico cercatore con punto rosso (red dot) che funziona con una semplice batteria.

FIG.3 – Un particolare sul semplice cercatore a punto rosso


 Il focheggiatore da due pollici prevede anche un adattatore per gli oculari da 31. 8 mm. Non è presente in dotazione un tubo di prolunga ma va a fuoco con la maggior parte degli oculari che ho testato.  La corsa del tubo focheggiatore è di 37.80 mm.

Nella parte inferiore è presente un semplice sistema porta oculari, che accoglie quattro oculari (uno con barilotto da 50.80 mm e gli altri con barilotto da 31.8 mm). La ovvia collisione tra la montatura e il tubo ottico è scongiurata da una piccola sezione gommata che dovrete inserire durante il fissaggio dei sette componenti di legno che formano la semplice montatura Dobson.  

Ripeto quanto ho anticipato nel paragrafo riguardante gli accessori di serie: il telescopio è gestibile facilmente da soli, senza l’aiuto di un’altra persona. Il peso totale è di circa 25 kg e una persona di buona costituzione fisica è anche in grado di spostarlo in tutta facilità. Grazie al rapido sistema di smontaggio tra il tubo ottico e la montatura altazimutale, attuabile tramite due semplici manopole, è possibile dividere i due componenti principali (circa 14kg il tubo e circa 11 kg la montatura) per facilitare il compito. I movimenti della montatura sono affidati sull’asse orizzontale a un semplice anello di teflon fissato tramite due viti e a quattro cilindri di  teflon che servono per muovere il tubo sull’asse verticale.  
 Sul tubo ottico sono presenti un pomello e una maniglia per facilitare lo spostamento del tubo ottico.  Pecca di questi sistemi così semplici e la impossibilità di bilanciare il peso del tubo ottico qualora si utilizzassero oculari e accessori di un certo peso, personalmente non ho avuto particolari problemi utilizzando oculari da due pollici con pesi di 400-500 grammi. Con il visore binoculare, in base a quali accessori utilizzavo, dato che il peso poteva raggiungere quasi un chilogrammo sono stato costretto a stringere con più forza le manopole che fissano il tubo ottico alla montatura.

FIG.4 – Il montaggio del tubo ottico è molto rapido grazie alle due manopole ben dimensionate e in grado di funzionare come frizione per bilanciare in parte il tubo ottico nel caso si usassero accessori e oculari pesanti

 

OTTICA

Specchio primario e secondario e collimazione

Per quanto riguardo lo schema ottico, si tratta di un classico telescopio di Newton , per i meno esperti, posso confermare che è composto da specchi e non da lenti. Lo specchio primario ha un diametro di 254 mm, la sua lunghezza focale è di 1200 mm e questo genera un rapporto focale di F/ 4.7. Sia il primario sia il secondario sono composti da vetro Pyrex. Il primario presenta uno spessore di 30 mm, mentre il secondario, di 11.5 millimetri.

FIG.5 – Un particolare sullo specchio parabolico da 250 mm di diametro

Lo specchio è trattenuto da sei clip ed è presente un marker centrale per il controllo basilare dell’allineamento che si opera attraverso il sistema a tre coppie di viti (in realtà formato da una manopola + vite a taglio). Il sistema ottico è arrivato sufficientemente allineato, anzi sono rimato abbastanza sorpreso dal buon posizionamento di serie dello specchio primario. Lo specchio secondario è stato installato con un off set che prevede il posizionamento al centro del tubo ottico.

FIG.6 – Lo specchio secondario ha un classico offset centrale

Apprezzabile anche la presenza di tre piccole manopole che consentono la regolazione dello specchio secondario dato che spesso e volentieri i costruttori sono soliti prediligere delle viti a croce di fattura economica.   Per facilitare le operazioni di collimazione anche se consiglio un sistema come il REEGO è presente in dotazione, un tappo da 31.8 mm con un piccolo. Colgo quindi l’occasione per riproporre due articoli apparsi su Binomania.it tempo fa e firmati da Raffaello Braga che potrebbero aiutare i neofiti ad allineare i telescopi Newton.

Star Test

 Dopo aver lasciato ambientare il telescopio per circa un’ora e mezza (anche se con le temperature miti di questo periodo ho notato che si ambienta in meno di un’ora) ho provveduto a compiere il classico star test. Per essere un Newton di fattura commerciale e con un costo molto soddisfacente, ho apprezzato lo star test che ha fornito. L’ottica mi è parsa ben lucidata, senza bordo ribattuto e soprattutto con un minimo accenno di aberrazione sferica in proporzione al suo rapporto focale. Non avendo operato particolarmente sullo specchio primario pensavo si potesse presentare qualche problema di ottica tensionata o di astigmatismo che non è stato rilevato nello star test di questo esemplare. Quindi un plauso a Celestron Italia per il controllo di qualità operato.


Trattamento-antiriflesso

Lo specchio primario parabolico è ottimizzato con il noto trattamento Celestron XLT che aumenta la trasmissione luminosa e il contrasto delle immagini fornite.

SISTEMA CELESTRON STARSENSE

Prima dell’arrivo della tecnologia StarSense, Celestron proponeva in catalogo solo due tipi di montature altazimutali, quelle economiche e prettamente manuali e la serie computerizzata definita NextStar decisamente costosa. Proprio per questo motivo ho anticipato che la nuova serie StarSense Explorer ha ottimizzato ancor di più la filosofia di John Dobson, dato che con poca spesa è possibile facilitare la ricerca e il puntamento degli oggetti celesti oltre a beneficiare di una guida audio che illustra le principali caratteristiche dell’oggetto osservato o da osservare. Ovviamente è disponibile anche su altre configurazioni ottiche che vi invito a visitare sito di Celestron Italia.

FIG.7- L’applicazione gratuita Starsense Explorer installata nel mio smartphone rugged CAT62 S PRO

 

Come funziona?

Il funzionamento è abbastanza semplice a patto di seguire alcuni accorgimenti.
In primis è necessario installare l’applicazione per smartphone “StarSense Explorer by Celestron”. Sul sito Celestron Italia è disponibile una lista degli smartphone compatibili. L’applicazione è dotata di alcuni brevi video esplicativi che assistono l’utente nella operazione.  Sarà necessario attivare lo smartphone con il codice a otto cifre fornito con l’acquisto del telescopio. Questo codice si potrà utilizzare per 5 device. Vi anticipo che dovrete allineare correttamente il piccolo cercatore RED DOT con l’immagine visibile nell’oculare di serie. Io ho preferito avvalermi di un vecchio oculare Celestron serie Halloween da 40 mm per facilitare l’inquadramento successivo dei soggetti ma è stato progettato (dopo anni di ricerca, test e sviluppo) per funzionare bene anche con l’oculare di serie che ha una focale di 25mm. Di fatto prove successive hanno evidenziato tale intento.
 Potrete utilizzare le due manopole presenti sul cercatore per il corretto allineamento A questo punto sarà sufficiente   aprire il coperchio che copre lo specchio, allineare lo smartphone utilizzando le manopole che sono identiche all’adattatore fotografo NEXyz e centrare lo smartphone. In alcuni casi, e dipende dalla focale dell’obiettivo fotografico del vostro smartphone, potreste anche vedere una parte scura a causa della vignettatura.
Se vedrete il riflesso dell’obiettivo fotografico nello specchio comprenderete che dovreste aver fatto un buon lavoro.

FIG.8 – Una schermata dell’applicazione che si è rilevata molto intuitiva nell’utilizzo


Se vedrete ad esempio la stella Rigel nell’oculare e avrete allineato con dovizia il cercatore, l’app farà fare una fotografia allo smartphone che mostrerà la parte di cielo inquadrato. A tal punto dovrete soltanto far combaciare la stella Rigel visibile nella fotografia con il reticolo dello StarSense. Per migliorare l’allineamento potete ingrandire il reticolo con il touchscreen e affinarlo.
Dopo pochi istanti il telescopio sarà allineato sfruttando anche i  sensori del vs telefono. Vi raccomando ovviamente di consentire all’APP di sfrutta la geolocalizzazione del vs smartphone oltre all’utilizzo della fotocamera. Comparirà un cerchio rosso intorno a Rigel e vi basterà spostarvi sulla mappa dello smartphone, puntare un altro oggetto e l’app vi guiderà verso l’oggetto con dei riferimenti anche sonori. Una specie di star hopping guidato dall’intelligenza artificiale.

 

Funziona?

Direi di si, l’ho usato sia con la Luna Piena, sia sotto le luci cittadine, l’importante è allineare il sistema con una porzione di cielo che mostri delle stelle e che consenta allo smartphone di fare una foto in grado di far comprendere all’app la corretta posizione. Comprenderete quindi che è possibile allineare se si vedranno sotto le luci cittadine la Cintura di Orione ma sarà impossibile farlo in presenza di nuvole che coprono la maggior parte delle stelle.

 Nel caso in cui tocchiate il tubo per caso o si trovi su un terreno molto cedevole o che risente delle vibrazioni, il mio consiglio è di stare fermo per il ricalcolo della posizione che avverrà in pochi istanti. E’ disponibile, inoltre, un database discreto con vari oggetti, con una descrizione sintetica e suggerimenti per la osservazione. E’ anche disponibile una guida audio, ancora in lingua inglese.

FIG.9 – L’oculare zoom Kowa si è rilevato un eccellente modo per osservare rapidamente – a ingrandimento variabile – gli oggetti inquadrati con lo StarSense Explorer

PROVA SUL CAMPO

 Dopo aver analizzato nello specifico i vari componenti e le caratteristiche di questo strumento ottico penso sia giunto il momento di scrivere in sintesi le mie impressioni sul campo scaturire dal montaggio, dall’utilizzo dello StarSense e dalle prestazioni del telescopio con obiettivo da 250 mm di diametro.  Non ho avuto il piacere di provare tutta la gamma StarSense che prevede anche due Schmidt Cassegrain, un piccolo Newton e un piccolo rifrattore ma devo ammettere che i modelli Dobson, il 10” e l’8” in catalogo, sono i più luminosi e performanti per sfruttare il sistema StarSense. La montatura altazimutale si monta rapidamente, il tubo è ben realizzato e le ottiche di buona qualità, soprattutto in proporzione al prezzo, dato che per circa 1300 euro si compra un binocolo di media gamma da 42 mm di diametro. L’allineamento è fulmineo sia con smartphone non molti dotati per quanto riguarda il reparto fotografico (come il mio CAT 62PRO) sia con telefoni migliori come l’Iphone di mia figlia. Onestamente da appassionato di rifrattori da 5-6 pollici e utilizzatore di uno Schmidt Cassegrain con montatura a forcella molto leggera, non mi verrebbe mai in mente di montare tutte le sere un Newton da 25 cm su una montatura equatoriale. Devo ammettere, invece, di non aver avuto alcun problema a portare fuori anche tutte le sere, dopo una giornata passata a scrivere, testare prodotti o al poligono questo telescopio. Basta svitare due manopole appoggiare il tubo ottico (nel mio caso sul tavolo o sul divano) portare fuori la base e fissare nuovamente il tubo con le manopole. Se si eccettua l’ovvio periodo per l’ambientazione termica anche questo Dobson da dieci pollici sarebbe un telescopio “grab and go”, ossia “prendi e vai”, pronto all’uso.

FIG.10 – Il Celestron StarSense Explorer DOB 10″ in attesa della notte


Il diametro di 25 cm, inoltre consente di percepire innumerevoli dettagli anche sulla superficie lunare, mio oggetto preferito e anche su tantissimi oggetti del Cielo Profondo anche senza dover necessariamente raggiungere buie località montane. Grazie al sistema StarSense anche gli astrofili più esperti e magari un po’anziani potrebbero rinnovare il desiderio di osservare spesso perché facilitati dallo StarSense che evita oltretutto le posizioni da contorsionisti che si attua almeno nel primo puntamento con il cercatore. I neofiti beneficeranno di un assistente nella ricerca che a dispetto dei sistemi Goto vi mostrerà nel display la corretta posizione degli oggetti che senz’altro saranno anche registrati mentalmente. È uno strumento che non richiede alimentazione, cavi e cavetti, eccetto il funzionamento dello smartphone. Insomma, come avrete compreso mi è piaciuto particolarmente.

 

PREGI E DIFETTI

Pregi

  • Rapporto prezzo prestazioni favorevole
  • Facilità di montaggio e trasporto
  • Buona qualità degli specchi
  • Possibilità di cercare gli oggetti con molta facilità
  • Sistema StarSense rapido e immediato
  • Diametro perfetto per osservare centinaia di oggetti del cielo profondo
  • Sistema di allineamento rapido ed efficace a patto di seguire pochi accorgimenti
  • Il sistema StarSense funziona anche sotto cieli medio inquinati

     

Difetti

  • Come tutti i telescopi newton sarà necessario imparare a collimare questo schema ottico
  • È necessario possedere uno smartphone con le specifiche indicate
  • Nel caso di pesanti accessori si dovrà compiere qualche accorgimento per bilanciare il tubo ottico.
FIG.12- Un particolare sulla cella regolabile che contiene lo specchio primario dotata di sistema con tre coppie di viti push and pull

IN SINTESI

Da sempre sono appassionato di osservazione visuali, non amo particolarmente l’astrofotografia da quanto è diventata più un esercizio grafico estetico che un genuino e appassionato contatto con il cielo. Inoltre da appassionato di strumenti a rifrazione di alta qualità mai avrei pensato di apprezzare un sistema Dobson economico ma devo essere onesto con me stesso e citare con imparzialità le mie impressioni. È indubbio che il sistema Celestron StarSense sia la corretta evoluzione del sistema Dobson nato per osservare con facilità e a poco costo. Se prima era necessario acquistare costosi sistemi GOTO ora sarà ancora tutto più facile. Godrete dell’assistenza del vostro smartphone per rapide e proficue sessioni osservative in una modalità realmente facile e intuitiva a patto di seguire alcune regole che ho citato all’interno dell’articolo. Il grande diametro di questo telescopio, inoltre, vi consentirà di osservare decine di oggetti del cielo profondo ma anche eccellenti visioni della Luna.

 

PREZZO

Il telescopio Celestron StarSense Explorer Dobson da 10″ costa attualmente (Marzo 2023) 1229 euro IVA INCLUSA e beneficia di tre anni di garanzia.

DOVE E COME ACQUISTARE QUESTO TELESCOPIO

Ricordo ai lettori che Celestron è distribuita in esclusiva da AURIGA SPA ed è possibile trovare l’elenco dei rivenditori autorizzati sul sito www.celestron.it

 

RINGRAZIAMENTI


Ringrazio Valerio Zuffi di Auriga (Celestron Italia) per aver fornito l’esemplare oggetto di questo test, lasciandomi libero di citare le mie impressioni personali sul campo

 

DISCLAIMER

Binomania non è un negozio, Nel mio sito web troverete unicamente recensioni di prodotti ottico sportivi, fotografici e astronomici.  Le mie impressioni sono imparziali come è dovere di ogni giornalista e non ho alcuna percentuale di vendita sull’eventuale acquisto dei prodotti. Per questo motivo, qualora voleste acquistare o avere informazioni su eventuali variazioni di prezzo o novità, vi consiglio di visitare il sito ufficiale di Celestron Italia cliccando sul banner che rappresenta l’unica forma pubblicitaria presente in questo articolo. Grazie!