Presentazione del PRONTUARIO TASSONOMICO DEI RAPACI DIURNI DELLE ALPI

di Alessandro Micheli, Quaderni del Museo Tridentino di Scienze Naturali n. 5, Trento, 2011

La necessità di avere sempre a portata di mano un prontuario o, se preferite, un vademecum che raccolga sinteticamente le informazioni riguardanti gli uccelli rapaci visibili, più o meno regolarmente, entro i confini dell’area alpina, è nata una decina di anni fa durante le campagne di osservazione della migrazione di questi uccelli. In queste situazioni, il discreto numero di specie e le svariate livree che si possono vedere mettono a dura prova le conoscenze e la memoria dell’osservatore, che richiede spesso di essere “rinfrescata” dalla consultazione di immagini o, soprattutto, informazioni di dettaglio.

C’erano e ci sono alcuni ottimi libri che soddisfano tale esigenza, ma tutti purtroppo non lesinano su peso e ingombro, con l’inconveniente di  aumentare parecchio…la fatica di portare lo zaino per raggiungere i migliori punti d’osservazione!

Rapaci diurni alpi

In attesa di un compattissimo e leggero manuale audio-video per tablet e smartphone, (che richiedono, però, sempre una fonte d’energia per funzionare e, in pieno sole, la leggibilità degli schermi è sempre critica), l’Autore non ha trovato di meglio che condensare in un prontuario di formato A5 quanto di meglio è stato scritto riguardo alla tassonomia “di campagna” degli uccelli da preda che si possono incontrare, per l’appunto, girovagando qua e là sulla Catena Alpina, anche al di fuori dei confini nazionali.

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Infatti, il libro non è deliberatamente illustrato come una “guida di campagna”, giacché si suppone che chi lo userà abbia già una discreta conoscenza delle specie e un’immagine mnemonica di esse che consenta di ipotizzare l’identità del soggetto osservato anche in assenza di illustrazioni di confronto; le poche immagini inserite servono solo a “ricordare” la specie trattata, oppure sono disegni dettagliati di particolarità morfologiche utili nelle identificazioni più critiche. L’idea è quella di favorire la trasportabilità del libro facendo a meno sia della parte iconografica delle guide illustrate, sia di peso e ingombro dei manuali più completi, pur riportando di quest’ultimi le informazioni importanti, con l’intento di ovviare alle lacune descrittive delle guide tascabili, inevitabilmente troppo succinte.

A maggior ragione, il testo non tratta né la geonemia (areali di riproduzione e svernamento) né la fenologia (quando, come e dove si spostano nel corso dell’anno) delle specie trattate, informazioni queste che riguardano più la loro biologia che la loro tassonomia e che sono riscontrabili in tutti i manuali di ornitologia.

Il volumetto, di 154 pagine, è diviso in tre parti distinte: la prima, che introduce all’osservazione degli uccelli da preda in natura (accorgimenti, strumenti, manuali) e alla corretta nomenclatura morfologica, è assolutamente da leggere per capire e sfruttare al meglio la seconda, che tratta in altrettante schede monografiche, 25 specie e una sottospecie (la Poiana delle steppe); infine, l’appendice raccoglie disegni e quadri sinottici di caratteri anatomici diagnostici messi a confronto per una migliore comprensione. Alla fine del testo, dopo una dettagliata bibliografia sull’argomento, ci sono quattro pagine bianche per l’aggiunta di annotazioni personali.

Le specie trattate sono sia quelle nidificanti sulle Alpi, sedentarie o estive, sia quelle che vi transitano  durante le migrazioni o i movimenti dispersivi  giovanili e invernali; proprio in riferimento all’area geografica considerata, per ogni specie è riportato il nome ufficiale in tutte le lingue statali delle Alpi, oltre ai principali sinonimi italiani.

Il prontuario si propone perciò di essere uno strumento per chi vuole andare oltre l’identificazione specifica (che spesso è già un grande risultato!) e riuscire a cogliere l’eventuale differenza sessuale e a dare un’età o, meglio, assegnare il soggetto osservato a una ben definita fase cronologica della vita.

Sia per raggiungere questo ambizioso risultato, sia per una veloce comprensione e prontezza d’uso del testo, è però richiesta la fondamentale conoscenza dell’anatomia esterna degli uccelli rapaci e della nomenclatura convenzionale delle parti, segnatamente del piumaggio; proprio per questo scopo, l’Autore ha rigorosamente definito termini e locuzioni gergali di uso specialistico e raro nell’apposito glossario, alla fine della parte introduttiva.

Per ulteriori informazioni sull’acquisto del  prontuario tassonomico dei rapaci diurni è necessario contattare  la Sig.ra Claudia Marcolini  del museo delle Scienze-  claudia.marcolini@muse.it –

Scaricate l’errata corrige del prontuario.

Qualche parola sull’autore.

alessandro-micheli

Alessandro Micheli: è nato a Salo’ (BS) nel 1957, collabora con il Museo delle Scienze sin dai tempi dell’Atlante provinciale trentino, partecipando ai monitoraggi ornitologici ed in particolare allo studio delle migrazioni (Progetto Alpi). Ornitologo riconosciuto a livello nazionale, per le sue competenze nei settori della tassonomia e  biogeografia, è stato per svariati anni membro del Gruppo Ricerca Avifauna e della Commissione Ornitologica italiana. Nella sua provincia d’origine, con il Coordinamento Faunistico Benacese è promotore e conduttore di studi sui rapaci diurni nidificanti e migratori nel Parco Alto Garda Bresciano, in particolare alla Cima Comer, uno dei punti principali di transito primaverile delle Alpi italiane. Ha divulgato i suoi studi in diverse pubblicazione scientifiche ospitare in riviste italiane e del Museo.