RECENSIONE DEL PRISMA DI HERSCHEL TECNOSKY 2″ CERAMICO

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RECENSIONE DEL PRISMA DI HERSCHEL TECNOSKY 2″ CERAMICO

 PREMESSA

Da anni sono un discreto appassionato di osservazioni solari in luce bianca, per questo motivo ho testato con piacere il prisma di Herschel con finestra ceramica proposto da Tecnosky.

Costa attualmente 390 euro e beneficia di due anni di garanzia. Sul sito ufficiale di Tecnosky, inoltre, è possibile usufruire della modalità di pagamento in tre rate fornita da Scalapay. Io l’ho provato su tre telescopi: Takahashi FS 128 mm F/8.1 un doppietto alla fluorite minerale. TeleVue Origin 3- 76mm f/7.4, un  tripletto cementato vintage e un Celestron XLT da 150mm F/5, il classico doppietto acromatico di corta focale da utilizzare a ingrandimenti medio bassi.

 

 

FIG.1 – Il prisma di Herschel arriva in una robusta valigetta di metallo

 

CARATTERISTICHE TECNICHE

Inizio con lo scrivere che da possessore di un filtro Baader Cool Ceramic e di aver utilizzato negli anni passati un prisma di Herschel della Intes MICRO, sono abbastanza abituato a osservare il sole in luce bianca con prodotti di ottima qualità. Da un punto di vista estetico, anche il nuovo prisma venduto da Tecnosky mostra sostanza e un ottimo design.  È venduto all’interno di una  valigetta ben imbottita e dotata di vani per l’inserimento di alcuni accessori.

È composto da uno scafo di alluminio anodizzato pesa circa 880 grammi. Per risolvere egregiamente il problema della dissipazione del calore sono state inserire alcune feritoie nella parte posteriore. È presente, inoltre, una discreta finestra di ceramica che consente di dissipare la quasi totalità del calore prodotto dalla luce solare. Grazie a questa caratteristica è possibile utilizzare la finestra come cercatore solare, senza dover necessariamente puntare a tentativi o installare un po’ di filtro solare sull’obiettivo del cercatore del telescopio.

FIG.2 – Un primo piano sulle feritoie e sulla finestra di ceramica

Un’altra ottima caratteristica del nuovo prisma di Herschel di Tecnosky è la presenza di un filtro da due pollici ND3 (densità neutrale) che consente di ridurre ulteriormente la luce trasmessa dal prisma (dichiarata una riduzione del 5%), inoltre la presenza di un filtro polarizzatore consentirà di regolare la luminosità in base alle proprie esigenze. Questo avviene grazie alla ghiera di colore rosso anodizzata.  Il filtro è ovviamente rimovibile per consentire la ripresa con le camere planetarie. Per la sicurezza della propria vista, invece, non si dovrà rimuovere il filtro ND.

FIG.3- All’interno del prisma sono presenti due filtri: un polarizzatore e un ND3

 

COME FUNZIONA QUESTO FILTRO?

 

Come avete compreso, leggendo il paragrafo precedente, questo prisma va inserito all’interno del porta oculare da due pollici del vostro rifrattore (non è possibile usarlo con newton e sistemi misti). La luce solare entra nel prisma inclinato a 45° ed è trasmessa soltanto in minima percentuale, di solito dal 5.5% al 4.5%. La luce solare in eccesso passa attraverso la finestra di ceramica termo assorbente. Questa specie di piastrella intrappola il calore radiante senza surriscaldare l’ambiente circostanze (se lo facesse potreste bruciarvi le gambe durante l’osservazione).  Questo è uno dei metodi più sicuri per osservare il sole in tutta tranquillità.

FIG.4 – La finestra ceramica funge anche da cercatore solare

 

COSA OSSERVARE?

Ritengo che attualmente l’osservazione in luce bianca sia stata un po’ superata – ingiustamente – dall’avvento dei sistemi H-Alpha. In realtà è possibile compiere delle osservazioni molto interessanti della fotosfera solare (macchie solari, facole, granulosfera, pori)  soprattutto se si utilizzano telescopi di  diametro discreto e prismi di Herschel al posto dei comuni filtri da inserire di fronte all’obiettivo.

 

PROVA SUL CAMPO

 Osservazione visuale

Ribadisco ancora una volta che è possibile utilizzare questo filtro soltanto con i rifrattori, nessuna possibilità di sfruttarlo, quindi, con Newton, Schmidt Cassegrain, Maksutov  et similia.  In realtà, sarebbe possibile osservare con un Newton modificato, sostituendo lo specchio secondario con questo prisma ma dato che la maggior parte del calore sarebbe liberato nella parte posteriore ci sarebbero evidenti riflessioni interne, oltre alla formazione di aria calda in grado di creare una elevata turbolenza focale

Per questo motivo se avete un rifrattore acromatico, HD, ED, semi apo Apo potete utilizzarlo con estrema tranquillità. Nel corso delle settimane d’utilizzo ho avuto il piacere di usarlo con i rifrattori sopraccitati ed è stata anche compiuta una sessione fotografica con un rifrattore da 10 cm F 10 di Antonio Giudici del GAV di Varese.

FIG.5 – Antonio Giudici durante il primo test fotografico

Per le mere osservazioni visuali, disponendo di un po’ di filtro solare ho fatto alcune comparative ed ho apprezzato una immagine decisamente più nitida e contrastato con il prisma di Herschel rispetto alla normale pellicola solare. Anche grazie alla presenza di un ottimo trattamento anti-riflesso sul prisma e al sistema di dispersione, le immagini sono prive di riflessi, luce diffusa con una percezione molto nitida e di alto contrasto sia delle macchie solari sia della granulazione superficiale. Tali evidenze si sono rese visibili in tutti e tre i telescopi anche se, ovviamente, il Takahashi FS128 alla fluorite ha mostrato delle immagini veramente coinvolgenti.

FIG.6 – Il Takahashi FS128 e questo prisma hanno mostrato delle ottime immagini del sole in luce bianca

Rispetto alla pellicola solare, le macchie solari appaiono decisamente più contrastate di colore nero evidente e non di un colore opaco e smunto. Anche la zona della penombra è decisamente più visibile cosi come appaiono molto più nette, quasi, incise sulla superficie solare la granulosfera. Usando il rifrattore acromatico da 150 che non eccelle di certo per contrasto, la granulosferà era molto più’ evidente con questo prisma. Ho trovato, inoltre, molto utile la presenza del polarizzatore che consente di adattare la luminosità non solo in base al telescopio utilizzato ma anche in base alle condizioni di trasparenza del cielo.

Inutile poi ribadire che grazie alla finestra in ceramica è possibile compiere osservazioni molto più sicure, rispetto al comune schema di prisma di Herschel che prevede di convogliare l’energia solare fuori dal sistema. In tal caso, infatti sarebbe necessario non esporre il nostro corpo al raggio di azione

 

Test fotografico

Per quanto riguarda il test fotografico Antonio Giudici ha compiuto una ripresa video con un telescopio  William Optics Zenistar SD un doppietto Apo da 66 mm aperto a F/ 5.9. Ha utilizzato una camera QHY5III 462 C, montatura EQ4 100 frames 30 fr7sec guadagno 27, dimensione originale 1920×1090 ed elaborato con Registax. Il seeing, purtroppo, era solo discreto.

FIG.6 – Immagine di Antonio Giudici – GAV Varese

 

PREGI E DIFETTI

Pregi

  • Ottimo prezzo di acquisto se paragonato ad altre soluzioni con finestra ceramica
  •  Presenza di un filtro ND per ridurre a valori sicurissimi la radiazione solare
  • Filtro polarizzatore rimovibile per personalizzare le osservazioni
  • Cura costruttiva
  • Finestra in ceramica
  • Facilità di puntamento anche grazie alla finestra ceramiche
  • Immagini nitide e contrastate rispetto alle comuni osservazioni con le pellicole solari

 

Difetti

Onestamente difficile trovarne, forse avrei preferito per i neofiti l’inserimento all’interno della scatola delle istruzioni per lo smontaggio del filtro polarizzatore.

FIG.7 – La postazione osservativa di Antonio, davanti al suo osservatorio privato

IN SINTESI

Il PRISMA DI HERSCHEL TECNOSKY 2″ CERAMICO si è rilevato un accessorio di qualità indispensabile per le osservazioni solari in luce bianca, è ben costruito, progettato con prima e rivestimenti di qualità e con un filtro polarizzatore rimuovibile che consente di migliorare la propria esperienza visiva in base al diametro del telescopio utilizzato e alla trasparenza del cielo, oltre a rendere possibile la ripresa solare ad alti fotogrammi. Ottimo- se comparato- alla concorrenza il rapporto prezzo- prestazioni visto che le differenze di nitidezza e contrasto sono minime.

RINGRAZIAMENTI

Ringrazio Giuliano Monti, patron di Tecnosky per aver fornito il telescopio oggetto di questo test. 

DISCLAIMER

Questa recensione è stata pubblicata nel mese di Marzo dell’anno 2023-  Si specifica che le impressioni d’uso sono totalmente personali e date dai tester di Binomania in completa libertà, senza vincolo e rapporto commerciale alcuno e sulla base di esperienza comprovata nell’utilizzo di tali strumenti ottici. Per eventuali informazioni, aggiornamenti e/o variazioni sui prezzi, sulle caratteristiche dello strumento, su i punti vendita autorizzati o altre informazioni in genere, si prega di contattare direttamente  Tecnosky 

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