Fujinon ha rinnovato il suo binocolo stabilizzato di alta fascia, mantenendo il formato del precedente modello. Ho avuto il piacere di utilizzare il nuovo TS-X 14×40, carpendone pregi e difetti.
di Piergiovanni Salimbeni
Dati tecnici disponibili sul sito del costruttore
Meccanica e sistema di messa a fuoco

Il binocolo ha un design sicuramente più’ moderno e lineare rispetto al vecchio Technostabi TS 14×40: le sue forme sono state ammorbidite, pare una bella ed elegante donna avvolta da un sobrio vestito nero.
La nuova armatura è in gomma antiscivolo, non ho avuto la (s)fortuna di testarlo durante una caduta, tuttavia mi pare in grado di resistere a urti di una certa intensità.
Ci tengo a precisare che è un binocolo “Made in Japan”, e il loro modus operandi si nota immediatamente nella cura dei particolari, nell’assemblaggio certosino, nella perfetta collimazione.
Il ponte di comando è ampio e può essere impugnato con disinvoltura anche indossando i guanti invernali. Non so se la positività della mia impressione sia dovuta a un progetto ben calcolato, tuttavia ho notato che il binocolo “cade verso gli oculari” e non è sbilanciato verso gli obiettivi. Questo particolare consente di affaticare meno le braccia e le spalle durante le osservazioni prolungate.
Il peso che la mia bilancia ha rilevato è pari a 1262 g, batterie e cinghia in neoprene comprese, distribuiti su 165 mm x 187 mm.
Il binocolo ovviamente è waterproof e si può tranquillamente utilizzare in barca o sotto la pioggia.

Il sistema di messa a fuoco è centrale, si spostano gli elementi ottici e meccanici interni, dispone, ovviamente, della regolazione diottrica sull’oculare destro. La ghiera è priva di blocco di sicurezza ma non è facile spostarla accidentalmente.
Fornendo quattordici ingrandimenti la sua profondità di campo massima è pari a 196 metri. quadrato dell’ingrandimento)
Questo numero a tre cifre significa semplicemente che da 196 metri sino all’infinito l’immagine è totalmente a fuoco.
Con il mio visus riesco a compensare abbastanza bene già verso i trenta metri, ci tengo a confermare che non il binocolo più’ adatto per inseguire picchi e cince all’interno di un bosco, dove una grande profondità di campo è essenziale.

La minima distanza di messa a fuoco, invece, è pregevole, è di poco inferiore ai cinque metri. Da questa distanza è necessario ruotare la manopola di solo tre quarti, in senso antiorario, per arrivare all’infinito: veramente un’ottima prestazione.
Migliore la situazione qualora il soggetto sia situato a circa quindici metri, in questo caso è sufficiente regolare la corsa di pochi millimetri.
Ottica
Obiettivi
Fujinon non dichiara la composizione degli obiettivi ma precisa che sono stati utilizzati gli stessi vetri che compongono le ottiche fotografiche Fujifilm.

Rispetto al TS 14×40 (che peraltro è ancora in catalogo) è migliorato sia il contenimento dell’aberrazioni cromatica sia la nitidezza e il contrasto. Questi sono dei fattori realmente positivi.

Oculari
Ognuno è composto di sei lenti in quattro gruppi ottici.
Non ci sono stati miglioramenti per quanto riguarda il campo inquadrato.: 70 m a 1000 m, ossia 4° di campo reale, pari a 56° di campo apparente.
Non è quindi un binocolo definibile come grandangolare.
Gli oculari sono confortevoli, così come i paraluce di gomma, che si estraggono a rotazione con stop-prefissati (tre).
L’estrazione pupillare che ho calcolato dalla lente di campo è di 12,8 mm, certamente in linea con i 13 mm dichiarati.
Alla minima distanza pupillare che ho misurato (55 mm) i due oculari distano tra loro 13,5 mm. Questi sono fattori da considerare in base alla conformazione del vostro viso.
Stabilizzazione
In un solo aggettivo, io la definirei come “FENOMENALE”. Stabilizza sei gradi, un’enormità rispetto ad altri prodotti della concorrenza che stabilizzano poco meno di un grado.
L’attivazione del sistema è affidato a due pulsanti: quello di accensione e quello per la messa in funzione dei giroscopi. Ricordo ai lettori che è possibile usare il TS-X 14×40 anche con il sistema di stabilizzazione disattivato come se fosse un binocolo classico.
Il sistema parte in pochissimi istanti, (difficile anche quantificarlo, forse poco più’ di un secondo.)
La stabilizzazione è incredibile, mai visto nulla di simile nel settore commerciale. Ritengo potrebbe compensare senza problemi anche un ipotetico TS 20×40.
A mano libera, si notano particolari che sono visibili soltanto fissando il binocolo sul cavalletto. Fujinon precisa che osservando un soggetto a 100 metri, è possibile compensare spostamenti ben 10 metri. Questa immagine, penso sia esemplificativa. Sono rimasto stupito dalla rapidità in cui si assesta immagine, bloccando letteralmente il binocolo durante un panning molto veloce: provare per credere.

Aberrazioni
Cromatica in asse
Nella maggior parte delle situazioni osservative è ben controllata. Si nota ovviamente durante le condizioni di contro-luce osservando dei soggetti ad alto contrasto (antenne, rami, rapaci, aerei). In tale caso è possibile percepire un lieve alone verde-viola intorno ai bordi delle immagini.
Cromatismo laterale
Nella normalità delle osservazioni è ben controllato,si percepisce, talvolta, in controluce a partire da circa il 65% del campo di vista.
Curvatura di campo
Nell’uso diurno l’immagine è godibile sino ai bordi del campo, si nota soltanto un’impercettibile differenza di fuoco che è compensata dal visus soggettivo.
Nell’uso astronomico le stelle di II e III magnitudine iniziano a perdere la puntiformità da circa l’80% del campo di vista.
Distorsione angolare
E’lieve, a cuscinetto, e si percepisce verso l’80% del campo di vista. Non ho invece notato distorsione d’ingrandimento. Inquadrando un distanziatore dei cavi elettrici, esso rimane perfettamente sferico anche ai bordi del campo.
Utilizzo sul campo
Utilizzo terrestre
Come ho già premesso ho apprezzato particolarmente il nuovo design, piu’ moderno ma anche compatto e leggero, ricorda un po’ alcuni prodotti della concorrenza e lo rende uniforme ai più’ piccoli TS 12×18 e 16×28. Questa caratteristica questo seppur abbia tolto un po’ di personalità al nuovo TS-X 14×40 consente una maggior confidenza agli appassionati che hanno utilizzato, magari per anni, altri binocoli stabilizzati giapponesi.
Di certo il nuovo TS-X 14×40 sbaraglia la concorrenza grazie alla sua alta capacità di stabilizzazione. Sei gradi di stabilizzazione non richiedono assolutamente sforzo o accortezza da parte dell’utilizzatore. Esemplificando posso confermare ad esempio di aver visto la croce sul Monte Zeda (che dista circa 30 km in linea d’aria da casa mia) sostenendo il binocolo con una sola mano. Con un 15×50 Canon, invece, le accortezze da adottare sono superiori. C’è da considerare che un binocolo del genere è concepito per agevolare l’utente più’ esigente nella maggior parte delle condizioni osservative, quindi, quando non è possibile osservare con un supporto. Il peso sbilanciato verso gli oculari, inoltre, consente di affaticare pochissimo l’appassionato che potrà godere di prolungate sessioni osservative con tutto il dettaglio concesso da quasi quindici ingrandimenti.
Grazie anche al trattamento anti-riflesso EBC ho notato poca luce diffusa e poco “gosthing”: l’immagine è ben contrastata e per avere una pupilla di soli 2,9 mm mi è parso anche molto luminoso, segno della trasparenza delle lenti e dell’effettivo beneficio apportato dall’EBC.
L’ho utilizzato con normali batterie AAA e seppur osservi spesso a temperature comprese tra lo 0 e i 4 gradi, sono riuscito a scaricarle solo dopo 15 ore. Ricordo che Fujinon dichiara (nelle condizioni standard) un funzionamento di diciotto ore, che diventano 22 ore, avvalendosi di batterie AA NiMH (nichel – metallo idruro)
Astronomico
Non ha un ampio campo apparente e le immagini stellari ai bordi non sono puntiformi, tuttavia, grazie alla sua incredibile stabilizzazione, mi sono divertito a risolvere stelle doppie, alla portata del suo formato. C’è da dire che il rapporto Diametro- Ingrandimento, genera una pupilla di uscita, utile per le osservazioni sotto cieli medio – inquinati, dato che il cielo è decisamente più’ scuro rispetto a un 7×42.
Sotto un discreto cielo invernale ho osservato decine di oggetti, apprezzando molto la possibilità di scivolare di costellazione in costellazione senza l’utilizzo del cavalletto.
Pregi e difetti
Pregi
- Stabilizzazione +-6°
- Costruzione impeccabile
- Nitidezza e contrasto molto buoni
- Oculari confortevoli
- Possibilità di montare filtri neutri sopra gli obiettivi
- Brevità della corsa di messa a fuoco
- Prezzo d’acquisto
Difetti
- Campo di vista non grandangolare
- Assenza della filettatura, qualora si volesse usare senza batterie.
In sintesi
Ritengo che il nuovo Fujinon TS-X 14×40 sia un ottimo binocolo stabilizzato, le sue prestazioni sono attualmente il massimo disponibile nel settore civile, anzi hanno creato un nuovo punto di riferimento. La sua qualità ottica è molto buona ma non eccelle, il campo apparente non è grandangolare, ma si acquisterà senz’altro per i vari pregi che ho citato poc’anzi.
Credo sia indispensabile anche per i professionisti (Marina Militare, Aeronautica, vigilanza ecologica, squadre anti-incendio, forze di Polizia, etc., etc.)
E’ un prodotto ben concepito e assemblato, fatto per durare per un’intera vita. Se amate stare molte ore all’aria aperta e scrutare ciò che vi circonda senza dover essere vincolati da un cavalletto, questo è il binocolo che fa per voi.
Disclaimer
Binomania non è un negozio, io sono un giornalista indipendente e nel mio sito troverete unicamente recensioni di prodotti ottico sportivi, fotografici e astronomici. le mie impressioni sono imparziali come è dovere di ogni giornalista e non ho alcuna percentuale di vendita sull’eventuale acquisto dei prodotti. Per questo motivo, qualora voleste acquistare o avere informazioni su eventuali variazioni di prezzo o novità, vi consiglio di visitare il sito ufficiale di Fujifilm, cliccando sul banner che rappresenta l’unica forma pubblicitaria presente in questo articolo. Grazie.
Piergiovanni Salimbeni è un tester e giornalista indipendente iscritto all’Albo Professionale dei Giornalisti della Lombardia. Si è laureato presso l’Università Statale di Milano con una tesi riguardante : ” I danni da inquinamento elettromagnetico e il caso Radio Vaticana”. E’ responsabile dei siti web: www.binomania.it e www.termicienotturni.it. Pubblica video recensioni sul suo canale YouTube. Dal 1997 collabora con mensili e quotidiani nazionali, sempre nei settori di sua competenza: ottica sportiva, astronomica, fotografica, sistemi per la visione notturna e termica, geologia lunare. Coltiva da sempre la passione per la scrittura, nel 2020 ha esordito con pseudonimo con un editore classico, mentre nel 2022 ha pubblicato su Amazon il suo secondo romanzo “Il Purificatore”, disponibile anche in formato e-book. Nel tempo libero leggi molti libri, pratica tiro sportivo a lunga distanza, fototrappolaggio, digiscoping, fotografia di paesaggio.