Quando ho aperto la scatola del nuovo Vortex Viper HD 8×42, ho avuto un po’ di nostalgia: associo spesso questo marchio ai primi anni della mia avventura con Binomania.
All’inizio, infatti, scrivevo recensioni di strumenti ottici per astronomia, Vortex fu una delle prime aziende ad inviarmi dei binocoli per uso prettamente naturalistico. Fu anche grazie a loro che iniziai ad appassionarmi di birdwatching.
Ho trascorso dei momenti piacevoli con un esemplare di Vortex Stokes e con uno dei primi Vortex Razor. Ricordo che rimasi impressionato dall’ottimo rapporto qualità-prezzo della serie Viper e che usai spesso un Vortex Kaibab 15×56 per il monitoraggio dei rapaci nella mia zona.
Comprenderete, quindi, la mia curiosità quando Pietro Romagnoni, patron di RPOPTIX – distributore ufficiale dei binocoli Vortex, qui in Italia- mi ha consegnato un esemplare del nuovo Viper HD 8×42.

Caratteristiche tecniche dichiarate dalla casa madre.
Ingrandimento | 8 x |
Diametro delle lenti | 42 mm |
Estrazione pupillare | 18 mm |
Pupilla di uscita | 5.25 mm |
Campo di vista lineare | 136 m/1000 m |
Angular Field of View | 7.8 degrees |
Minima distanza di messa a fuoco | 1.9 metri |
Distanza interpupillare | 56-75 mm |
Larghezza | 14 cm |
Altezza | 12.4 |
Peso | 680 grammi |
Meccanica e sistema di messa a fuoco
Il binocolo mantiene il classico design con ponte ampio e cerniera centrale, pesa 697 grammi (senza tappi e bretella). Lo scafo ottico è protetto da una gommatura di colore verde scuro (caratteristica di Vortex). Il materiale è antiscivolo e la sua struttura è differente in base alle zone coperte. Nei pressi del ponte è liscio, per poi diventare “a buccia di arancia” aumentando nel frattempo il grip. Sono presenti due incavi nella zona inferiore, che sono una perfetta sede per i pollici. Impugnandolo si deve spostare un po’ il dito medio per agire sulla manopola di messa a fuoco.
Il prodotto è Made in China e propone un’ottima cura nell’assemblaggio dei componenti. Non ho notato sbavature nell’incollaggio della gomma, giochi nella messa a fuoco e polvere e graffi negli elementi ottici. Il controllo di qualità di Vortex è molto elevato, oltretutto, il binocolo arriva al cliente italiano con un successivo controllo da parte del distributore. Gli appassionati troveranno, infatti, all’interno della scatola, l’adesivo che attesta l’avvenuto “Test Ottico-Meccanico” a cura del laboratorio di RP Optix.

Il Vortex Viper HD 8×42 è anche provvisto di una filettatura per fissare i supporti universali che si collegano sui cavalletti fotografici.
Seppur sia un 8X, questa peculiarità è molto utile, soprattutto in determinate circostanze: lunghi appostamenti, osservazione astronomica, utilizzo con i supporti da finestrino e nei capanni durante la caccia fotografica.
La regolazione della distanza inter-pupillare è compresa fra i 56 mm e i 76 mm.
Il sistema di messa a fuoco è di tipo “interno”, significa che la manopola consente di muovere gli elementi ottici e meccanici all’interno dello scafo. Questo requisito dona una corsa veloce, un minor degrado degli elementi e una perfetta impermeabilizzazione, a dispetto della maggior parte dei binocoli con prismi di Porro che fanno uso di un semplice carrello centrale.
La distanza minima di messa a fuoco che ho misurato è di circa due metri, per raggiungere l’infinito, da questa distanza, si deve ruotare in senso orario la manopola per un giro completo. La corsa dai sei metri, invece è molto breve: meno di 1/8 di giro per arrivare a inquadrare soggetti molto distanti. Il rotore ha dimostrato di possedere la giusta frizione -come piace a me – né troppo fluido, né troppo duro. Non ho notato giochi o impuntamenti.

La regolazione delle diottrie sull’oculare destro è affidata a una classica ghiera (zigrinata). E’provvista di sistema di blocco: si deve sollevare per consentire la rotazione.
Il binocolo, ovviamente, è riempito in azoto e protetto da vari O-Ring per prevenire la formazione della condensa interna e delle muffe.
Nella dotazione sono compresi: un’ottima borsa in cordura, il certificato di garanzia, un piccolo manuale che illustra come apportare le prime regolazioni al binocolo, i tappi, un panno per le pulizie.
Il sistema a bretella, che consente di trasportare senza fatica la borsa e di aprirla per estrarre il binocolo, è molto utile oltre a essere fornito nella dotazione. E’ una via di mezzo fra un sistema classico a bretella e una cinghia per il binocolo.
Ottica
Obiettivi
Le ottiche del nuovo modello sono più performanti rispetto al binocolo che provai nel 2010 ma anche della precedente versione “HD” che testai nel 2013.
La resa dei colori è neutra, i colori brillanti, la nitidezza in asse- in proporzione al prezzo di acquisto- è alta, cosi’ come il contrasto.
Un osservatore esigente si lamenterà di rado di questo binocolo.
Oculari
Gli oculari forniscono un campo di vista grandangolare: 7.8° di campo, pari a 62.5° di campo. Se pensiamo che il primo esemplare di Vortex Viper 8×42 mostrava solo 6.6° di campo è inutile ribadire quanto sia migliorato il progetto.
Gli oculari possiedono due paraluci dotati di un sistema di rotazione a stop prefissati. La parte superiore è morbida per consentire un maggior comfort osservativo.
L’estrazione pupillare (di 18 mm) è ideale anche per i portatori di occhiali. In base alla forma del viso e degli occhiali sarà possibile abbracciare anche l’intero campo di vista.

Prismi
I prismi sono composti di vetro Bak 4 e ottimizzati con un sistema di correzione di fase e un trattamento dielettrico. La pupilla di uscita è circolare. Ho notato solo un lieve calo di luce ai bordi, ordinario nei prodotti ottici in tale fascia di prezzo – ma anche in molti modelli dal costo superiore.
Trattamenti
Il binocolo Vortex Viper HD 8×42 è dotato di un sistema multi-strato antiriflesso denominato XR Lens Coatic. E’ presente, inoltre, come nei modelli di alta gamma, il sistema ArmorTek, un trattamento che difende le ottiche dai graffi, dallo sporco e dall’olio. Facilita lo scorrimento delle gocce d’acqua e nello stesso tempo la pulizia delle ottiche.
Aberrazioni
Aberrazione cromatica
Quest’aberrazione è molto ben controllata. Quasi impercettibile in asse. Si evidenzia, unicamente, durante le fortissime condizioni di llluminazione. La capacità di questo binocolo di contenere il cromatismo residuo al centro del campo è migliore di un blasonato Top di Gamma dotato di ottiche definite “Plus” che ho provato qualche anno fa. Sull’asse ottico (centro del campo) la resa è veramente pregevole.
Cromatismo laterale
S’inizia a percepire osservando oggetti e soggetti, un po’ ostici, da circa il 75% del campo di vista come un lievissimo alone viola-verde intorno alle sagome principali. Questa è un’abberazione normale in tali configurazioni ottiche.

Curvatura di campo
Il binocolo non è dotato di campo piatto. Le immagini iniziano a degradare – dolcemente- da circa l’80% del campo di vista. Nell’osservazione naturalistica i particolari sono ancora ben evidenti anche all’estremo bordo. Il degrado è piu’ che altro dovuto a quest’aberrazione, giacché è sufficiente fare una piccola micro-regolazione del fuoco per ottenere delle immagini leggibili sino al bordo estremo.
Distorsione angolare
E’minima: presente a partire da circa l’85% del campo di vista. Non essendo molto sensibile all’effetto “palla rotolante “ (vedi Glossario) non posso essere molto sicuro riguardo alle sue prestazioni durante il panning (spazzolando da destra a sinistra) in estrema sintesi posso confermare che l’ho utilizzato senza fatica.
Altre aberrazioni
Per controllare se vi fossero altre (ovvie) aberrazioni geometriche, ho utilizzato questo binocolo nell’osservazione astronomica, avvalendomi di un supporto fotografico.
Le immagini stellari di media luminosità sono molto puntiformi, il degrado inizia a notarsi a partire dal 75% del campo di vista, dove appare coma e astigmatismo, difficile da definire quale dei due sia preponderante.
Non è ovviamente un binocolo ottimizzato per l’osservazione astronomica e come anticipato non ha elementi asferici al suo interno (che garantirebbero un campo piatto sino al bordo)
Utilizzerò, quindi, il mio solito schemino qui di seguito rappresentato per stelle di media luminosità.
CM: campo di massima nitidezza.
CU: campo ancora utilizzabile
CI: campo inutilizzabile
CM: 75% CI: 15% CU: 10%
La situazione peggiora leggermente con stelle molto luminose.
Prova sul campo

Ho utilizzato spesso e con piacere il nuovo Vortex Viper HD 8×42. Da appassionato di prodotti di alta qualità e proprietario di vari Top di Gamma, devo confermare di non essermi pentito di osservare con questo prodotto Vortex di Gamma Media.
Con una cifra prossima ai cinquecento euro è possibile acquistare un prodotto molto valido.
La resa dei colori è quasi perfettamente neutra: mi è parso nitido e con il giusto contrasto, la resa al centro del campo – nell giornate terse, da del filo da torcere ai binocoli di punta di molte aziende. Le reali differenze, rispetto ai Top di Gamma Vortex (di cui avrò modo di parlare nei mesi a seguire) sono presenti ma minime: una maggiore curvatura di campo e un po’ di luce diffusa ai bordi, non sempre, ma solo durante alcune osservazione in contro-luce.
Il binocolo è molto curato nei particolari, sintomo che il progetto è stato pianificato a tavolino per soddisfare le esigenze dei clienti. La nuova protezione in gomma, ad esempio, è sia bella, sia utile. La parte superiore dei paraluce è confortevole mentre gli incavi nello scafo ottico sono fatti apposta per migliorare l’appoggio dei pollici. La messa fuoco è rapida e precisa.

Ho osservato spesso i rapaci (poiane, nibbi, bruni, falchi pellegrini) durante Agosto e mi sono divertito a compararlo con un prodotto da duecento euro e uno da oltre 2000 euro.
Osservando i rapaci in controluce, si notava l’ottimo controllo dell’aberrazione cromatica del Viper HD che mostrava la silhouette dei volatili in maniera netta, precisa e senza sbordature di colore. Non si poteva dire la stessa cosa per l’entry level che faceva vedere i contorni viola e verdi e le sagome scure, che mutavano dal nero al viola scuro.
Rispetto al binocolo Alpha, le differenze, durante una giornata limpida, erano date da una resa inferiore ai bordi del campo e dalla maggiore luce diffusa ai bordi. Se calcoliamo che il Vortex Viper HD costa poco mendo di cinquecento euro e il binocolo che ho comparato ben 2250 euro, non penso ci sia altro da scrivere.

Termino, scrivendo che questo binocolo, come tutti i prodotti Vortex, è dotato di garanzia “A VITA”.
Non penso ci sia molto di cui lamentarsi.
PREGI
- Buon rapporto qualità -prezzo
- Campo di vista ampio
- Nuovi vetri HD
- Estrazione pupillare di 18 mm
- Ottimo contenimento delle aberrazioni cromatiche
- Garanzia a vita

DIFETTI
- Lieve calo di luce ai bordi
- Qualche riflesso ai bordi durante le condizioni di luce un po’ critica
In sintesi
Il Vortex Viper è un binocolo per neofiti esigenti o per chi, osservando la Natura da molto tempo, richiede un prodotto valido e robusto, ma non ha la possibilità di acquistare un TOP DI GAMMA. Penso che questo modello farà tremare vari prodotti della concorrenza, poiché le differenze con un binocolo da 600-800 euro sono, in certi casi…irrisorie.

Ringraziamenti
Sono grato a Pietro Romagnoni di Rp Optix per aver fornito l’esemplare oggetto di questo test. Lo ringrazio, inoltre, per avermi permesso di pubblicare questa recensione senza alcuna restrizione, lasciandomi libero di esprimere le mie impressioni.
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Disclaimer
Questa recensione è stata pubblicata nel mese di Agosto dell’anno 2018- Si specifica che le mie impressioni d’uso sono date in completa libertà, senza vincolo e rapporto commerciale alcuno e sulla base di esperienza comprovata nell’utilizzo di tali strumenti ottici. Per eventuali informazioni, aggiornamenti e/o variazioni sui prezzi, sulle caratteristiche dello strumento, su i punti vendita autorizzati o altre informazioni in genere, si prega di contattare direttamente RPOptix , distributore ufficiale per l’Italia dei prodotti VORTEX
Piergiovanni Salimbeni è un tester e giornalista indipendente iscritto all’Albo Professionale dei Giornalisti della Lombardia. Si è laureato presso l’Università Statale di Milano con una tesi riguardante : ” I danni da inquinamento elettromagnetico e il caso Radio Vaticana”. E’ responsabile dei siti web: www.binomania.it e www.termicienotturni.it. Pubblica video recensioni sul suo canale YouTube. Dal 1997 collabora con mensili e quotidiani nazionali, sempre nei settori di sua competenza: ottica sportiva, astronomica, fotografica, sistemi per la visione notturna e termica, geologia lunare. Coltiva da sempre la passione per la scrittura, nel 2020 ha esordito con pseudonimo con un editore classico, mentre nel 2022 ha pubblicato su Amazon il suo secondo romanzo “Il Purificatore”, disponibile anche in formato e-book. Nel tempo libero leggi molti libri, pratica tiro sportivo a lunga distanza, fototrappolaggio, digiscoping, fotografia di paesaggio.