Ho provato la montatura a pantografo GEOPTIK BINOPLUS per binocoli astronomici

La GEOPTIK BINOPLUS è una specifica montatura per binocoli astronomici (anche da 120 mm di diametro) composto da forcella, sistema a pantografo e treppiede in alluminio. L’ho ricevuta in visione da Geoptik che è l’ideatore di questa soluzione e costa  655.74€. Personalmente l’ho testato con il mio Docter Aspectem 40×80 e con un classico 25×100 e non vedo l’ora di esporvi le mie impressioni in questo video e nell’articolo.

 

 

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CARATTERISTICHE TECNICHE

 

Nome Geoptik BINOPLUS
Descrizione Forcella a parallelogramma con treppiede dedicato
Massima estensione del treppiede (altezza) 1420 mm
Massimo peso caricabile con 1 contrappeso da 5 Kg 3,5 Kg
Massimo peso caricabile con 2 contrappesi da 5 Kg 9 Kg
Peso del treppiede in alluminio 6 Kg
Peso del pantografo 10 Kg
Peso complessivo 22 Kg

ACCESSORI DI SERIE

La Geoptik BINOPLUS arriva in un grande scatolone che pesa circa 30 chilogrammi, l’interno è perfettamente protetto da una sagoma di materiale assorbente che protegge tutti gli accessori che compongono questa montatura molto particolare. I componenti principali sono: la forcella con la culla, una maniglia che facilita il movimento della bascula, il sistema a parallelogramma, un treppiede in alluminio, il sistema di sicurezza, un contrappeso di serie da 5kg, pomelli e piedini a punta per il fissaggio su terreno morbido. La dotazione si conclude con un valido manuale con le fasi di montaggio chiaramente descritte.

FIG.1 – La Geoptik BINOPLUS con installato il Docter Aspectem 40×80

ACCESSORI ACQUISTABILI SEPARATAMENTE


Per chi utilizza binocoli con peso superiore ai 3.5 kg è necessario acquistare il peso aggiuntivo da 5kg (77.87€)  ma ritengo che sia molto utile possederlo per migliorare anche l’assestamento delle vibrazioni. Dovendo utilizzare il Docter Aspectem, ho dovuto optare  rapidamente per un peso non originale. Consiglio anche la sacca per il trasporto tipo “pack-in-bag” che costa 69.68.

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LE MONTATURE A PANTOGRAFO

Le montature a pantografo rappresentano un’innovazione fondamentale nel campo dell’osservazione con i binocoli, offrendo agli appassionati di astronomia e di osservazione terrestre un ottimo livello di comfort e praticità. Questi dispositivi, se intelligentemente progettati, consentono di liberarsi dal peso dei binocoli di grandi dimensioni, evitando nel contempo errate posture, diminuendo l’affaticamento e permettendo di concentrarsi sull’esperienza  osservativa.

La caratteristica  principale di queste montature è il loro meccanismo a pantografo, che permette di regolare l’altezza e l’angolazione dei binocoli in modo fluido e senza sforzo mantenendo nel contempo l’oggetto inquadrato anche quando una persona piu’ bassa o piu’ alta osserverà con voi.

FIG.2 – Il pregio principale del pantografo è la possibilità di osservare allo zenith con un buon confort

MECCANICA E SOLUZIONI

A prima vista, avendo esplorato varie soluzioni artigianali e maturato una notevole esperienza nell’osservazione astronomica con binocoli dritti, ho percepito subito l’attenzione ai dettagli e la dedizione di Geoptik nel concepire questa montatura a parallelogramma. Ogni aspetto sembra essere stato attentamente selezionato sia per contenere il peso  sia per soddisfare specifiche funzioni.  Il treppiede  è in alluminio, la forcella in acciaio inossidabile, il braccio del contrappeso è di lamiera verniciato a polvere ,mentre gli spessori della culla sono di un particolare  policarbonato che consente un serraggio ottimale rispetto, ad esempio, al teflon.

Peso massimo caricabile

Inizio con il confermarvi che la montatura BINOPLUS è stata progettata per sostenere binocoli con un peso massimo di 9 kg.  La robustezza del sistema unita alla possibilità di aggiungere due contrappesi da 5 kg ciascuno, oltre alla facoltà di  regolare la barra dei contrappesi, sembrano  poter assolvere a questo compito senza particolari intoppi anche se è meglio non estrarre totalmente le gambe del supporto.

Come anticipato, il sistema è composto da tre componenti principali e, come illustrato nel paragrafo dedicato al montaggio, questa operazione può essere facilmente eseguita da un singolo individuo.

Treppiede

Il treppiede, realizzato interamente in alluminio, è ottimizzato con un design a triangolo e un perno centrale. Tre barre basculanti consentono una rapida stabilizzazione della struttura. Tre ampie leve, di comoda gestione anche durante le fredde giornate invernali con  i guanti, svolgono anche la funzione di sicurezza per le barre centrali di ciascun piede. L’altezza massima raggiungibile dal treppiede è di 1420 mm e il peso è di 6 kg. Sono presenti dei puntali in dotazione per i terreni morbidi e per agevolare il trasporto è stata aggiunta una cinghia removibile fissata a una delle tre gambe metalliche.

FIG.3 – Il treppiede totalmente estratto ma questo comporta un netto aumento delle vibrazioni, circa 5-6 secondi di assestamento con il Docter

Pantografo

Il pantografo si distingue per la sua solida progettazione e robustezza, ancor più notevoli grazie alle sezioni circolari di alleggerimento. Nonostante queste considerazioni, il dispositivo pesa complessivamente 10 kg, dimostrando una struttura che offre affidabilità e stabilità. Dotato di un sistema di fissaggio al treppiede con passo M14 e di cuscinetti di ampie dimensioni, capaci di garantire movimenti fluidi, il pantografo si rivela molto versatile. Le guide collocate sulla sua sommità consentono una sicura installazione della forcella. Tra le varie soluzioni adottate, è degna di nota l’opzione di estrarre la barra dei contrappesi per migliorare il bilanciamento dello strumento. Inoltre, grazie a un blocco dell’asse orizzontale che avviene tramite un semplice  fermo meccanico  il pantografo si blocca in una posizione stabile evitando i movimenti incontrollati- In questo modo si possono montare sia i contrappesi sia  la bascula che sostiene il binocolo in tutta sicurezza. Le viti, per lo più a brugola, comprendono anche alcune tradizionali viti a croce. Inoltre, il pantografo è sottoposto a una verniciatura a polveri epossipoliestere (RAL 7035), che conferisce una notevole resistenza alle intemperie e alla formazione di graffi superficiali.

Forcella e culla

La forcella, pre-assemblata per comodità, include la culla interna, che consente l’impiego di viti da 1/8, avrei preferito vedere anche il passo da 3/8. Il sistema di montaggio rapido, come accennato precedentemente, ottimizza l’ancoraggio al pantografo tramite due ampie manopole. Le movenze della culla sono agevolate da componenti in policarbonato, i cui livelli di attrito possono essere regolati mediante altre due manopole. Un’ulteriore comodità è rappresentata dalla presenza di una maniglia utilizzabile sia a destra che a sinistra, agevolando così i movimenti dell’intera struttura.

FIG.4 – In questa immagine si nota il doppio vano per l’inserimento della barra che blocca i movimenti, semplice ma funzionale

Procedura di montaggio della Montatura a Parallelogramma

Vorrei precisare che l’ho eseguita da solo. All’inizio  è necessario inserire la maniglia e la forcella. Successivamente, ho potuto completare il montaggio in soli quattro passaggi: apertura del treppiede, fissaggio del pantografo, inserimento del peso e montaggio del binocolo.

 

La completa procedura di montaggio della montatura  è la seguente:

  1. Iniziate aprendo il treppiede e assicurandovi che la configurazione a triangolo sia posizionata correttamente.
  2. Nel caso sia necessario, sostituire i puntali in gomma con quelli appuntiti.
  3. Impostate l’altezza desiderata del treppiede mediante l’uso delle leve di fissaggio.
  4. Prendete il pantografo e inserite la piccola barra designata come sistema di sicurezza.
  5. Montate il pantografo sul treppiede utilizzando la vite M14 nell’apposito supporto visibile sulla base del treppiede.
  6. Posizionate la forcella sulla culla, prestando attenzione a seguire attentamente le guide per garantire un montaggio sicuro.
  7. Se necessario, procedete al montaggio della maniglia per facilitare gli spostamenti.
  8. Aggiungete il contrappeso o i contrappesi insieme al binocolo sulla montatura.
  9. Rimuovete il sistema di sicurezza che era stato precedentemente inserito.
  10. Opzionalmente, per ulteriore bilanciamento, potete spostare avanti e indietro la barra del contrappeso, assicurandovi di fissare saldamente il pomello.

 

BILANCIAMENTO

Ho utilizzato, come menzionato in precedenza, principalmente il mio binocolo DOCTER ASPECTEM 40×80, e raccomando di leggere la recensione specifica su questo modello. Inoltre, ho avuto l’opportunità di utilizzare anche due binocoli classici: 20×80 e 25×100 ed ho verificato  che l’uso del contrappeso fornito di serie è stato sufficiente, anche grazie alla possibilità di regolare l’estensione della barra contrappeso. Nel caso del binocolo Docter ASPECTEM  40×80, invece, ho dovuto aumentare il carico per ottenere un bilanciamento corretto. Possiedo altri tre contrappesi Geoptik: uno da 10 kg, uno da 5 kg e uno specificamente progettato per il bilanciamento dei telescopi Schmidt Cassegrain. Purtroppo  l’anello interno del contrappeso da 5 kg è stato concepito per  le barre più spesse delle montature astronomiche, motivo per cui ho optato per uno dei vari contrappesi cinesi da 5 kg che uso in situazioni di emergenza sulla vecchia Vixen GP.

FIG.5 – Il sistema regge due pesi da 5 kg per un totale di 10 kg, un peso ottimale per sostenere strumento da 100 mm di diametro

Avrei gradito una bolla in dotazione ma è possibile inserirne una con un po’ di velcro o doppio nastro adesivo sulla base del pantografo vicino al dado di fissaggio.

 

PROVA SUL CAMPO

 

OSSERVAZIONE ASTRONOMICA

Ho condotto le osservazioni sia presso la mia residenza sia sul Monte Sette Termini, utilizzando principalmente il binocolo Docter Aspectem 40×80.  In questo caso ho messo molto alla prova la struttura visto che ho usato il treppiede totalmente estratto e il pantografo alla massima inclinazione . Rispetto alle classiche soluzioni che uso:  treppiede in carbonio con testa o con forcella, la montatura a pantografo Geoptik Binoplus si è rivelata ottimale per le osservazioni con un binocolo dritto, specialmente per osservare allo zenith. Per coloro che cercano un’esperienza osservativa meno veloce e più confortevole è addirittura possibile sedersi comodamente sotto la culla del pantografo, magari con una sedia sdraio molto comoda, e godersi lo spettacolo.

FIG.6 – Come potete vedere il sistema di blocco funziona alla perfezione e si puo’ installare il binocolo senza paura di repentini ribaltamenti

Personalmente, ho trovato molto apprezzabile la facilità con cui il pantografo permette rapidi spostamenti dalle nebulose agli ammassi stellari, impossibile da ottenere con un treppiede e una testa video, questo appare come una  sorta di  reale “navigazione stellare” rapida e  molto fruttuosa. Va da sé che il treppiede completamente esteso e il pantografo inclinato verso lo Zenith  non assorbano rapidamente le vibrazioni, calcolate tra 5 e 6 secondi con il Docter.  La situazione migliora, con il treppiede a metà altezza dove ho notato un dimezzamento delle vibrazioni. La complessità della struttura comporta un assorbimento delle vibrazioni meno repentino di un classico treppiede con testa, che  però può migliorare notevolmente in determinate circostanze.

Questo dipende da vari fattori: il peso e le dimensioni del binocolo. il Docter Aspectem, ad esempio, è decisamente lungo e può risultare più complesso da gestire rispetto al più pesante ma compatto Kowa Highlander. Inoltre, la superficie su cui si appoggia il BINOPLUS,  può avere un impatto significativo, meglio optare per un soffice terreno erboso.

FIG.7 – La maniglia si puo’ montare anche sul lato opposto

La scelta tra l’estensione della barra contrappesi  e l’uso di un  peso aggiuntivo  è altrettanto decisiva. Personalmente, ho preferito la prima opzione: optare per due pesi con una leva inferiore piuttosto che cercare un equilibrio estremo attraverso un’eccessiva estensione della struttura. Consiglio, infatti, di acquistare il secondo peso da 5 Kg per sfruttare al meglio questa montatura.

Credo che il  più grande vantaggio della montatura Geoptik Binoplus risieda nella capacità di navigare agevolmente, sfruttando l’effetto “binocolo sospeso” e di consentire degli agevoli spostamenti alla ricerca degli oggetti preferiti.  Questo è piu’ evidente rispetto a un tradizionale treppiede che può comportare continue regolazioni durante la stessa sessione osservativa, soprattutto per chi usa binocolo non angolati e vuole osservare con discreta comodità allo zenith.

Inoltre, risulta particolarmente adatta per consentire la visione degli stessi oggetti – all’interno della stessa serata – a persone di diverse altezze, poiché l’inquadratura della porzione di cielo rimane costante anche abbassando il pantografo.

PREGI E DIFETTI

Pregi

  • Impareggiabile per l’osservazione astronomica con binocoli dritti
  • Movimenti fluidi e rapidi
  • Si può montare e smontare da soli
  • Possibilità di regolare velocemente il bilanciamento durante la sessione di osservazione senza richiedere assistenza.
  • Sistema di sicurezza che evita ribaltamenti improvvisi
  • E’ in grado di supportare senza problemi binocoli classici e angolati sino a 100 mm di diametro. Non ho provato con i binocoli da 120 mm. 
  • Considerando la capacità di carico dichiarata e in confronto alle poche alternative concorrenti, il prezzo risulta decisamente vantaggioso.

Difetti

  • Peso e ingombro. Le montature a pantografo tendono ad essere più ingombranti e pesanti rispetto a un tradizionale treppiede fotografico, rendendo il trasporto meno agevole.
  • Non è veloce nella fase di installazione come un classico treppiede con testa.
  • Personalmente, avrei preferito la possibilità di bilanciare anche  il binocolo tramite un piccolo sistema a pinza che consentisse la regolazione della piastra posta sotto il binocolo.
  • La forcella e la culla non possono ruotare a destra e a sinistra,  ma questa è stata una scelta progettuale per migliorare la capacità di carico, la solidità strutturale  e la riduzione delle vibrazioni.
FIG.8 – La BINOPLUS in attesa della notte

IN SINTESI

In sintesi, ritengo che la montatura Geoptik Binoplus sia un prodotto ben progettato e costruito che richiede solo alcune piccole attenzioni nell’uso pratico per sfruttare appieno le sue potenzialità . Geoptik è riuscita a creare un prodotto commerciale che offre un equilibrato mix tra prestazioni, capacità di carico e prezzo di acquisto. Questa montatura è ideale per coloro che amano osservare il cielo con binocoli classici, ma è altrettanto adatta per le associazioni di astrofili che necessitano di un supporto che permetta non solo di navigare agevolmente attraverso il cielo, ma anche di condividere l’oggetto celeste inquadrato con persone dall’altezza differente. Seppur non sia compatta e leggera come un tradizionale treppiede con testa fotografica, offre un’esperienza osservativa completamente diversa e, a tratti, entusiasmante. Senz’altro consigliata per i veri “binofili” ossia gli amanti del binocolo classico di medio-grande diametro che lo utilizzano prettamente per osservare il cielo. Prezzo ottimo.

RINGRAZIAMENTI

Io ringrazio  Ezio Bonafini di per aver fornito lo strumento oggetto di questo test, consentendomi di citare le mie impressioni pratiche sul campo.

DISCLAIMER

Binomania non è un negozio, Nel mio sito web troverete unicamente recensioni di prodotti ottico sportivi, fotografici e astronomici.  Le mie impressioni sono imparziali come è dovere di ogni giornalista e non ho alcuna percentuale di vendita sull’eventuale acquisto dei prodotti. Per questo motivo, qualora voleste acquistare o avere informazioni su eventuali variazioni di prezzo o novità, vi consiglio di visitare il sito ufficiale  di Geoptik cliccando sul banner che rappresenta l’unica forma pubblicitaria presente in questo articolo. Grazie