Premessa.
Molti birdtwatchers o naturalisti prediligono uno spotting scope leggero, soprattutto per le escursioni di lunga durata. Di fatto, non è sempre proficuo osservare o fotografare all’interno di un capanno o di un autovettura, per tale motivo, è preferibile contenere il peso e le dimensioni della propria strumentazione.
La corsa “al diametro” ha visto nascere, negli anni passati, la produzione di telescopi terrestri da 88 mm, 95 mm e addirittura 100 mm. Da sempre, però, è riconosciuto come diametro universale l’80 mm, cosi come il 40-42 mm nel settore dei binocoli. Uno spotting scope da 80 mm, di fatto, è no solo leggero ma anche abbastanza luminoso per consentire le osservazioni crepuscolari.
Se si eccettuano le soluzioni più economiche, un buon cannocchiale da 80 mm raramente supera il chilogrammo e mezzo di peso (senza oculare).
Per tale motivo, dopo aver utilizzato per un anno lo Swarovski ATX 95, ho chiesto in visione, a Swarovski Italia, un esemplare di Swarovski STS 80. Molti fra voi potrebbero pensare che sarebbe stato sufficiente sostituire il modulo da 95 mm e richiedere il modulo ottico da 85 o ancor meglio il 65 mm, tuttavia, in riferimento al diametro da 85 mm, la serie ATX è penalizzata da un peso superiore, rispetto alla serie STS, a causa del sistema integrato “prisma ed oculare zoom”.
Lo Swarovki ATx 85, infatti, pesa circa 1900 g. contro i 1650 g (compreso l’ oculare), 250 gr , per molti potrebbero essere pochi, ma in realtà, durante l’uso intenso sul campo potrebbero anche far la differenza. Notevole, invece, la differenza di peso rispetto all’ATX 30-70×95, che raggiunge i 2150 g: mezzo chilo di differenza, giusto il peso di un buon binocolo con prismi a tetto da 30-32mm.
Dati Tecnici dichiarati dalla Casa Madre
Diametro utile dell’obiettivo (mm) | 80 |
Distanza della pupilla d’uscita (mm) | 17 |
Distanza min di messa a fuoco (m) | 5 |
Compensazione diottrica di ∞ (dpt) | > 5 |
Filetto filtro obiettivo | M 82 x 0,75 |
Temperatura di funzionamento | -25 °C / +55 °C |
Temperatura di stoccaggio | -30 °C / +70 °C |
Impermeabilità | 4 m di profondità (riempimento con azoto) |
Ingrandimento | 25-50x |
Diametro della pupilla d’uscita (mm) | 3,2-1,6 |
Campo visivo (m/1000 m) | 42-27 |
Campo visivo (gradi) | 2,4-1,55 |
Campo visivo per portatori di occhiali (gradi) | 2,4-1,55 |
Campo visivo soggettivo (gradi) | 60-70 |
Trasmissione luce (%) intero prodotto | 85 |
Peso (g) Oculare dritto | 1645 |
Lunghezza (mm) Oculare dritto | 405 |
Lunghezza focale con TLS APO (mm) | 750-1500 |
Ingrandimento | 20-60x |
Diametro della pupilla d’uscita (mm) | 4,0-1,3 |
Campo visivo (m/1000 m) | 36-20 |
Campo visivo (gradi) | 2,1-1,1 |
Campo visivo per portatori di occhiali (gradi) | 2,1-1,1 |
Campo visivo soggettivo (gradi) | 40-65 |
Trasmissione luce (%) intero prodotto | 86 |
Peso (g) Oculare dritto | 1610 |
Lunghezza (mm) Oculare dritto | 405 |
Lunghezza focale con TLS APO (mm) | 600-1800 |
Costruzione e meccanica.
Lo Swarovski STS 80 è uno spotting scope leggerissimo, come appena evidenziato, la bilancia elettronica ha attestato un peso, senza oculare, di poco superiore ai 1300 grammi, questo è un peso simile a quello riscontrabile in un classico binocolo da 56 mm di diametro.
Parte di questa caratteristica, dipende dall’alluminio, di cui è composto l’intero scafo ottico. Esso risulta anche impermeabile per una caduta in acqua sino a 4 metri di profondità. E’ presente una lente neutra, situata prima del prisma, che evita alla polvere o all’acqua di entrare, qualora si decida di togliere l’oculare durante l’uso sul campo.
La protezione in gomma dal classico colore “verde Swarovski” è molto spessa, antiscivolo e ben progettata. Non ho notato la presenza di scollature o di difetti.
L’interno del tubo ottico è ben annerito e sono presenti anche vari diaframmi che evitano alla luce diffusa di abbassare il contrasto dell’immagine finale.
E”integrato un collare che ruota di 360° sotto al quale è possibile installare piastre fotografiche con le comuni viti da 3/4 1/8. E’ presente un piccolo cercatore rimovibile per facilitare la fase di puntamento.
Messa a fuoco.
Il sistema di messa a fuoco è ovviamente interno e con la caratteristica ghiera centrale che consente una ottima precisione ed una perfetta manovrabilità anche con l’uso dei guanti invernali. Swarovski non ha mai ceduto alla tecnica della demoltiplicazione, proprio per garantire agli appassionati un uso facile nel periodo invernale. Come in tutti gli spotting scopes della Casa austriaca non ho notato giochi od impuntamenti, la grossa ghiera si è dimostrata, fluida, precisa e morbida. Con il mio accomodamento visivo sono stato in grado di focalizzare ad una distanza inferiore a quella dichiarata dalla Casa Madre ( 5 metri).
Lenti
Obiettivi.
Sono il cuore del sistema, le ottiche HD ad alta definizione fornisco una resa visuale eccellente ed un’ottima resa in tutte le condizioni di illuminazione donando, nel contempo, un alto contrasto ad una eccellente nitidezza . La resa dei colori è neutra.
Oculari.
Rispetto alla serie ATX gli ATS, STS, consentono l’uso degli oculari della Casa Madre, é possibile utilizzare sia lo zoom 20-60X che il più recente 25x50W. Oggetto del mio test è stato il 25x50W. Con esso l’STS 80 ha fornito un ampio campo apparente varia da 60° sino a 70° Lo zoom è dotato di tecnologia Swarovision e risulta totalmente corretto sia per la distorsione che per la curvatura. Le immagini sono nitidissime, i colori vividi. In sintesi è un vero piacere osservare attraverso questo Kit di alta qualità.
Trattamenti.
Sul sito italiano e sul libretto di istruzione non sono citati i trattamenti utilizzato, dovrebbe trattarsi, in ogni, della solita e performante ricetta austrica; Swaroclean, Swarobright, etc.,etc.
Aberrazioni.
Ovviamente quanto ho appurato nel corso di queste settimane deriva dall’utilizzo dell’oculare 25×50 e potrebbe variare facendo uso del 20×60.
Curvatura di campo.
Inesistente, con questo oculare il campo è totalmente piatto, è uno strumento piacevole da utilizzare anche nell’uso astronomico.
Distorsione angolare.
Inesistente.
Coma e astigmatismo.
Non percepibili.
Utilizzo sul campo.
Durante il mese di Gennaio ho compiuto varie escursioni in compagnia di questo strumento. La differenza di ingombro e peso, rispetto all’ATX 95 è notevole. un piccolo cavalletto in carbonio con una testa Manfrotto Bogen 701 HDV o una piccola testa a sfera erano più che sufficienti per l’uso visuale.Per limitare l’ingombro ho prediletto, per la tecnica del digiscoping, l’uso di una compatta Canon S95 e una performante Nikon V1.
Ho utilizzato l’STS 80 principalmente per due motivi: osservare la posizione dei caprioli da un’altura per verificare quale fosse il loro sentiero preferito per arrivare nel prato e per osservare il paesaggio a lunga distanza giunto sulla cima, meta delle mie escursioni.. Quando si osserva più alti del soggetto, i telescopi dritti sono decisamente più immediati da utilizzare. Lo stesso dicasi per la tecnica del digiscoping, dove, in certi casi, per non perdere lo scatto, un telescopio “straight” fa la vera differenza.
La leggerezza, la compattezza e la precisione di messa a fuoco si sono rilevati dei grandi pregi, ovviamente, “Usaf Chart” alla mano, questo spotting scope non è stato in grado di raggiungere il potere risolutivo del fratello maggiore (anche interpolando un ingranditore 2x), tuttavia, per un uso generico e itinerante, mi è parsa una soluzione perfetta. Per gli appassionati di rapaci sarebbe, forse, preferibile, la versione angolata.
Accessori fotografici.
Per fotografare con gli Swarovski STS o ATS , come visibile in questa tabella è necessario acquistare il raccordo DSRM che consente di utilizzare sia il nuovo adapter DCB II il TLS APO. Ho utilizzato entrambe le tecniche, più che altro per il riconoscimento di soggetti a medio-lunga distanza. Mi sono avvalso di tre macchine fotografiche ideali: la vecchia Canon Power Shot S95, la Nikon V1 e la Canon EOS M. Possedendo una reflex FullFrame Canon non ho potuto utilizzarla, giacchè, come risaputo, genera una forte vignettatura e non consente di passare “al formato APS” come le reflex Nikon.
L’universalità del sistema e la sua maggior propensione all’osservazione visuale, generano una inferiore immediatezza, soprattutto nella fase di ingrandimento dell’immagine, che risulta più facile ed immediata con la serie ATX, che, come risaputo, è stata specificatamente creata per il digiscoping. Con l’STS è necessario, infatti ruotare il raccordo DSRM per ruotare l’oculare ed infine riallineare il DCB II o il TLS APO per una perfetta inquadratura.
Pregi e difetti
Pregi.
Compattezza, qualità ottica,
Difetti.
Eccetto il noto prezzo “non per tutti”, non ho nulla da criticare a questa serie di strumenti, tranne quanto citato per ciò che concerne la ripresa fotografica.
In sintesi.
Se amate le lunghe escursioni e necessitate di uno strumento compatto e di alta qualità ma che vi possa soddisfare anche nel digiscoping, l’STS 80 o l’ATS80 potrebbero essere dei validi compagni di osservazione.
Prezzi.
STS 80: Euro 2002.
Oculare 25×50:Euro 600
Oculare 26×60: Euro 490DCB
II: 335 euro IVA inclusa.
TLS APO: 449 euro. IVA inclusa.
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Disclaimer. Questa recensione è stata pubblicata il 7 di Febbraio del 2013. Si specifica che le impressioni d’uso sono totalmente personali e date dai tester di Binomania in completa libertà, senza vincolo e rapporto commerciale alcuno e sulla base di esperienza comprovata nell’utilizzo di tali strumenti ottici. Per eventuali informazioni, aggiornamenti e/o variazioni sui prezzi, sulle caratteristiche dello strumento, su i punti vendita autorizzati o altre informazioni in genere, si prega di contattare direttamente Swarovski Optik cliccando sull’immagine qui di seguito.
Piergiovanni Salimbeni è un tester e giornalista indipendente iscritto all’Albo Professionale dei Giornalisti della Lombardia. Si è laureato presso l’Università Statale di Milano con una tesi riguardante : ” I danni da inquinamento elettromagnetico e il caso Radio Vaticana”. E’ responsabile dei siti web: www.binomania.it e www.termicienotturni.it. Pubblica video recensioni sul suo canale YouTube. Dal 1997 collabora con mensili e quotidiani nazionali, sempre nei settori di sua competenza: ottica sportiva, astronomica, fotografica, sistemi per la visione notturna e termica, geologia lunare. Coltiva da sempre la passione per la scrittura, nel 2020 ha esordito con pseudonimo con un editore classico, mentre nel 2022 ha pubblicato su Amazon il suo secondo romanzo “Il Purificatore”, disponibile anche in formato e-book. Nel tempo libero leggi molti libri, pratica tiro sportivo a lunga distanza, fototrappolaggio, digiscoping, fotografia di paesaggio.