PREMESSA
Lo Swarovski Optik ATC 17-40×56 è uno spotting scope compatto che pesa meno di 1000 grammi, perfetto per le lunghe escursioni quando si vuole viaggiare leggeri. Attualmente, nel mese di maggio del 2024 costa 2460 euro, e mi è stato gentilmente fornito in visione da Gianni Brignoli della Armeria Brignoli. Ricordo ai lettori di Binomania che beneficiano dell’abbonamento Premium che Brignoli concede uno sconto speciale ai miei abbonati su tutti i prodotti Swarovski Optik. E’ sufficiente contattarmi per beneficiare del codice sconto.
All’interno di questa video recensione e dell’articolo, potrete leggere le mie impressioni personali e pratiche sul campo, oltre alle caratteristiche, ai pregi e ai difetti di questo strumento ottico made in Austria.
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DATI TECNICI DICHIARATI DALLA CASA MADRE
Swarovski ATC 17x40x56 | Dati Tecnici |
---|---|
Obiettivo | 56 mm |
Ingrandimento | 17-40x |
Pupilla di uscita | 3,4 – 1,4 mm |
Campo visivo a 1000 metri | 62 – 34 m |
Campo reale (in gradi) | 3,52 – 1,93 |
Campo apparente (in gradi) | 57° – 71° |
Compensazione diottrica | 5 diottrie |
Estrazione pupillare | 20 mm |
Distanza minima per la messa a fuoco | 3,4 m |
Trasmissione della luce | 88% |
Temperatura di esercizio | -25°C a +55°C |
Impermeabilizzazione | Fino a 4 metri |
Peso | 970 g |
Lunghezza | 258 mm |
Prezzo | €2460 |
Negozio di riferimento | Armeria Brignoli – Brescia |
FORMATI DISPONIBILI
Sono disponibili due modelli di questo piccolo telescopio da osservazione: l’ATC, il cui acronimo significa Angled Telescope Compact, e l’STC, ove la lettera “S” significa “Straight”, ossia dritto. È disponibile in due colorazioni: verde e arancione.
ACCESSORI IN DOTAZIONE
Questo minuscolo spotting scope è consegnato all’interno di una scatola di ottima fattura. Aprendola, si nota una scena naturalistica con un rapace che volteggia sopra le Alpi austriache. La dotazione è decisamente completa: al suo interno, oltre all’ATC 17x40x56 si trova un panno per la pulizia delle ottiche, un manuale multilingua e una cinghia per il trasporto. Non è presente una borsa morbida per il trasporto, ma come vedremo, l’ampia e spessa armatura scongiura eventuali problematiche durante l’utilizzo più intenso all’aperto.
Consentitemi ora un approfondimento riguardo alla tracolla e un altro piccolo accorgimento studiato dai progettisti Swarovski. La tracolla è molto comoda e consente di trasportare lo spotting scope in maniera semplice e immediata; inoltre, si riesce a inserire all’interno di un tascone. Un altro fattore di pregio, che denota la qualità dei particolari, è dato dal tappo copri obiettivo: si inserisce perfettamente all’interno di quello che copre l’oculare, evitando così il rischio di perderlo durante le osservazioni pratiche sul campo.
ACCESSORI OPZIONALI
Swarovski Optik offre una serie di accessori opzionali, dal kit di pulizia CSO, al supporto ETS per il fissaggio rapido su alberi e pali, al treppiede CCT in carbonio, fino alla testa per treppiede e all’adattatore per cellulare PA2. È possibile acquistare direttamente questi accessori presso Brignoli.
MECCANICA E SISTEMA DI MESSA A FUOCO
Questo spotting scope è decisamente compatto e leggero. La mia bilancia elettronica ha stimato un peso di 1046 g con il tappo copri obiettivo e il tappo copri oculare fissato con un cordoncino, che diventano 1016 g senza i tappi. Presumo che il peso dichiarato dalla azienda derivi dall’assenza del paraluce, dell’oculare, in quanto, svitandolo, la mia bilancia ha stimato un peso di 980 g. È lungo circa 26 cm.
Lo Swarovski ATC 17x40x56 è impermeabilizzato, riempito in azoto, e in grado di resistere a una temperatura di esercizio compresa tra i -25 e i +55 gradi, ed è impermeabile fino a 4 metri. Questo spotting scope è protetto da un’ottima armatura in gomma di colore arancione. Il materiale non è particolarmente antiscivolo, ma la sua forma consente di impugnarlo agevolmente per essere utilizzato a bassi ingrandimenti anche a mano libera.
Nella parte laterale, nei pressi del prisma, sono presenti due asole: una consente il fissaggio della cordicella che sostiene il tappo dell’oculare, l’altra permette l’utilizzo della cinghia per un comodo trasporto. Grazie alla sua leggerezza, si può trasportare facilmente al collo come se fosse un classico binocolo. Nella parte inferiore è stata prevista una filettatura con adattatore 1/4-3/8 per il collegamento con i treppiedi fotografici. Visti la sua leggerezza e il livello di ingrandimento, non è necessario investire in treppiedi molto robusti e pesanti. Personalmente, sono stato in grado di utilizzarlo a bassa ingrandimento sino a circa 20X anche con un semplice monopiede.
Modello |
Peso |
Dimensioni ( chiuso) |
Swarovski ATC 17-40×56 |
1016 senza tappi |
28 cm |
Il sistema di messa a fuoco avviene tramite un’ampia ghiera a collare, simile a quella degli obiettivi fotografici. Questa scelta può piacere o non piacere, ma certamente la messa a fuoco è molto fluida e precisa, senza alcun gioco o tensione. Grazie all’ampio diametro della ghiera, circa 55 mm ,con una larghezza di 43,4 mm, è possibile operare sul sistema di messa a fuoco anche utilizzando i guanti invernali o i guanti da tiro.
La distanza minima di messa a fuoco che ho stimato è di circa tre metri. Da questa distanza, è necessario ruotare la ghiera in senso orario per due giri e un quarto. Non ho notato differenze significative nel raggiungimento della minima distanza tra 14x e 40x. Ricordo ai lettori che questa prestazione dipende anche dal proprio visus
Modello |
Distanza minima di messa a fuoco rilevata |
Senso di rotazione |
Raggiungiment1o dell’infinito dalla distanza minima |
SWAROVSKI ATC 17-40×56 |
2.95 metri |
orario |
due giri e un quarto |
IL SEMIGUSCIO
Un piccolo paragrafo a parte spetta al cosiddetto semi guscio. E’ fornito in dotazione e consente di far ruotare l’anello di messa a fuoco liberamente anche quando lo spotting scope è poggiato su superfici morbide. Si fissa tramite la filettatura per il collegamento con il treppiede fotografico, garantendo così un utilizzo agevole in diverse condizioni.
Da un punto di vista ergonomico, devo confermare che entrambi i modelli, angolato e dritto, sono stati progettati per essere appoggiati senza particolari problemi anche su sostegni naturali o improvvisati sulle superfici.
In tal caso, preferisco la versione dritta; tuttavia, devo ammettere che anche la versione angolata si appoggia facilmente sopra uno zaino da trekking, un classico sacchetto di sabbia per il tiro o la fotografia naturalistica, o su qualsiasi superficie naturale che consenta un appoggio ottimale. In queste circostanze, molto dipenderà anche dalla vostra esperienza e capacità di gestire uno strumento così compatto senza fare uso di un treppiede.
OTTICA
Obiettivo
Da un punto di vista ottico, Swarovski Optik è rinomata per l’utilizzo di vetri di alta qualità. In questo caso, ci troviamo di fronte a uno strumento ottico che, almeno per quanto riguarda l’osservazione visuale, può essere definito un telescopio apocromatico. Le immagini sono neutre, nitide e contrastate, con un’ottima resa dei colori e una eccellente trasmissione luminosa in proporzione al suo diametro. Swarovski Optik dichiara una trasmissione della luce pari all’88%.
Oculare
L’oculare è integrato nello scafo ottico e non è rimovibile. Avendo posseduto uno Swarovski ATX 95 per qualche anno, mi pare identico all’oculare in dotazione alla serie Top di Gamma.
Il sistema ottico fornisce un range di ingrandimento compreso tra 17x e 40x, mentre la pupilla di uscita varia da 3,4 mm a 1,4 mm. Di conseguenza, l’ATC 17x40x56 beneficia di un campo visivo a 1000 metri compreso tra 62 metri e 34 metri, il che comporta un campo apparente di 57° a 17x e ben 71° a 40x. Il campo reale di vista è di 3,52 gradi a 17x e di 1,93 gradi a 40x tra i migliori, attualmente, in questo formato con obiettivo da 56 mm.
La compensazione diottrica dell’oculare è di cinque diottrie, mentre l’estrazione pupillare dichiarata è di 20 mm. Giudico l’estrazione pupillare perfetta per essere utilizzata almeno con i miei occhiali da sole. Ovviamente, tali prestazioni dipendono anche dalla conformazione del proprio viso e dallo spessore eventuale degli occhiali da vista.
La lente di campo ha un diametro di circa 29 mm, che è molto ampio e scongiura gli appannamenti più facili che avvengono con gli spotting scope più economici durante l’inverno, oltre a facilitare la sua pulizia. Il corpo dell’oculare è stato concepito per essere perfettamente utilizzabile con l’adattatore Swarovski PA2, rendendolo un ottimo combo per la tecnica del digiscoping.
PRISMA
Anche in questo caso ci troviamo di fronte a un sistema ottico di alta qualità, molto luminoso, trasparente con una pupilla di uscita perfettamente sferica e solo un lieve accenno di riflessi interni, come visibile in questa immagine
Trattamenti anti-riflesso
Anche in questo caso ci troviamo di fronte alla massima tecnologia concessa da Swarovski Optik nell’ultimo periodo. Il piccolo ATC 17-40×56 beneficia di un trattamento multistrato antiriflesso di altissima qualità, con una piacevole colorazione verde a tratti vivace, simile a quella dei binocoli Swarovski.
La mia classica prova di riflessione del viso per verificare quanti dettagli sia in grado di vedere e la lettura dei micro caratteri ha dimostrato sul campo un’ottima qualità di tale rivestimento. Oltretutto, dovrebbe essere ottimizzato anche se non ho trovato riferimenti specifici sul sito ufficiale riguardo a un rivestimento idrorepellente e oleorepellente che evita l’agglomerazione delle gocce d’acqua e facilita la pulizia dell’obiettivo e della lente di campo dell’oculare.
ABERRAZIONI CROMATICHE
Come sempre, dovendo analizzare le aberrazioni cromatiche ho dovuto fare una media tra quanto evidenziato a bassi ingrandimenti e quando visibile agli alti.
Aberrazione cromatica al centro del campo
Al centro del campo, l’aberrazione cromatica durante le comuni osservazioni naturalistiche è pressoché invisibile. Sono riuscito a percepire solo un lievissimo accenno durante la prova con il gazebo bianco, ma dipende molto dalle condizioni di illuminazione. Si tratta senz’altro di un prodotto che nell’uso visuale puo’ essere definito apocromatico. Vi invito a vedere il video dove mostro la classica prova effettuata inquadrando il gazebo bianco molto riflettente che ho giardino..sino a quando le rose inglesi di mia moglie non cresceranno.
Cromatismo laterale
Il piccolo ATC si conferma eccellente anche per quanto riguarda il contenimento del cromatismo residuo laterale. L’aberrazione cromatica laterale è evidente soltanto agli estremi bordi del campo, mentre molti spotting scope iniziano a mostrare cromatismo laterale già verso il 40-50%. partendo dal centro del campo. In questo caso, è stato fatto un ottimo lavoro.
ABERRAZIONI GEOMETRICHE
Curvatura di campo
Swarovski Optik è molto nota tra gli appassionati perché produce spesso binocoli e spotting scope con un campo piatto fino al bordo. Anche in questo caso, ho notato che l’ATC 17-40×56 fornisce un campo perfetto fino al bordo sia a 17x che a 40x ingrandimenti. È definibile come un telescopio da osservazione con un campo totalmente piatto.
Distorsione angolare
Ho percepito una leggera distorsione a cuscinetto a partire da circa il 70% dal centro del campo.
Altre aberrazioni nell’uso astronomico
Seppur consapevole che un telescopio con un diametro di 56 mm non sia ottimale per l’osservazione astronomica, ho comunque esaminato il cielo stellato per verificare la presenza della coma e dell’astigmatismo. Posso confermare che le immagini stellari risultano perfettamente puntiformi dal centro fino al bordo sia a 17x che a 40x ovviamente durante tutto il range di ingrandimento
Campo di massima nitidezza (CN) |
Campo ancora utilizzabile (CU) |
Campo inutilizzabile (CI) |
Puntiformità stellare inficiata da |
100% |
|
|
Nulla, ottima visione |
TEST CON USAF CHART A 35 METRI
Ho voluto compiere un test più esaustivo con la USAF CHART rispetto a quello che sono solito fare con un classico spotting scope da 80 mm utilizzato soltanto sul treppiede. Per questo motivo, ho condotto varie sessioni osservative con la USAF in tre modalità: osservazione a mano libera, appoggiando lo spotting scope sul un sacco di sabbia che utilizzo per la fotografia naturalistica per sperimentare una classica osservazione outdoor e ,infine, una sessione osservativa con il piccolo telescopio da osservazione montato sopra un leggero treppiede fotografico.
È importante notare che l’osservazione visuale a mano libera è sfruttabile soltanto agli ingrandimenti più bassi, ossia 17x. Come potrete notare dalla tabella, sono stato in grado di percepire il numero 6 e, a tratti, le righe orizzontali e verticali. Questa prestazione è molto personale e soggettiva e nel mio caso è di poco superiore a quanto riesco a ottenere con un binocolo 10x, vedete ad esempio la recensione dell’Oberwerk 12×50 che ha mostrato un risultato simile.
Con il telescopio montato sul cavalletto a 17x, è stato possibile percepire con soddisfazione il numero 6 della tabella opposta, mentre a 40x si è raggiunto con soddisfazione il numero 5 sotto la tabella 1, anche se a tratti si poteva percepire il numero 6.
Appoggiando lo spotting scope sullo zaino fotografico, certamente non si ha la possibilità di beneficiare di un supporto stabile come quello fornito dal cavalletto fotografico. Tuttavia, la situazione è decisamente migliore rispetto all’appoggio a mano libera. In tal caso, mediamente sono riuscito a vedere fino alla riga numero 4. Non sono stato in grado di evitare alcune micro vibrazioni, ma questo dipende dalle capacità individuali e da altri fattori.
RIFLESSI, IMMAGINI FANTASMA
Lo Swarovski ATC 17-40×56 denota una buona capacità di contenere la luce diffusa durante le osservazioni con luce laterale.
PROVA SUL CAMPO
Come sempre citerò la mia esperienza nei vari settori osservativi.
Birdwatching
Per quanto riguarda il birdwatching, è utile fare alcune riflessioni. Come spesso anticipato, non è possibile gestire a mano libera uno strumento che fornisca oltre dodici ingrandimenti, e anche in questo caso non ho notato eccezioni. Tuttavia, il telescopio è facilmente trasportabile: si può tenere appeso al collo, nel tascotto della giacca o nello zaino, occupando pochissimo spazio. Nel momento in cui si cerca di osservare a 17x a mano libera, la percezione dei dettagli è simile a quella ottenibile con un binocolo 10x-12x, specialmente per chi risulta più stabile nell’impugnazione.
Il pregio di questo strumento è di poter essere sostenuto con appoggi di fortuna e di poter sfruttare lo zaino fotografico o il classico sacco di sabbia o di fagioli. Come ho mostrato nella prova della USAF CHART, la risoluzione massima raggiungibile è quasi prossima a quella ottenibile quanto installato su treppiede fotografico, sebbene rimangano delle minime vibrazioni.
Da un punto di vista meramente ottico e meccanico, questo piccolo telescopio è decisamente performante. Si apprezza innanzitutto il grande campo di vista, soprattutto agli alti ingrandimenti, visto che è possibile beneficiare di un campo apparente superiore ai 70°. Le immagini sono nitide, brillanti, con colori molto fedeli e un’ottima correzione cromatica. I 40 ingrandimenti consentono di mostrare dettagli interessanti, anche di rapaci lontani. Potrebbe essere uno strumento ideale, ad esempio, se utilizzato dalla cima di una montagna, da una torretta di avvistamento, ma anche per l’osservazione di ungulati, ovviamente non al crepuscolo, sfruttando ad esempio un sacco di sabbia poggiato sul finestrino del fuoristrada.
Per quanto riguarda la tecnica del digiscoping, non posso fornirvi ulteriori informazioni sull’utilizzo con l’accessorio specificatamente progettato da Swarovski, in quanto non ho potuto testarlo. Tuttavia, essendo l’oculare praticamente identico alla serie ATX, non posso che presupporre un ottimo collegamento tra smartphone, adattatore e oculare. I video che vedrete all’interno della recensione su YouTube sono stati effettuati appoggiando a mano libera una mirrorless Olympus OMD E-M5 MARK II con un obiettivo fisso Zuiko 17 mm f1.8.
Osservazione del paesaggio
Anche riguardo all’osservazione del paesaggio, in base alla sua fascia di prezzo non è in grado di competere con un binocolo stabilizzato 18×50, 20×42. Dove puo’ eccellere è nella osservazioni a medio alti ingrandimenti, data la sua capacità di raggiungere i 40x utilizzando un cavalletto o un supporto naturale molto stabile, seppur non benefici della appagante e rilassante visione con due occhi.
Osservazione crepuscolare
Per quanto riguarda l’osservazione crepuscolare, ho potuto confrontare il telescopio terrestre ATC 17-40×56 con uno spotting scope da 65 mm. Devo dire che l’ATC, pur avendo una trasmissione luminosa pari al 85%, non raggiunge le prestazioni di uno spotting scope di media alta qualità dal diametro di poco superiore.
Devo confermare, che per essere uno spotting scope da 56 mm diametro, appare spesso come molto luminoso, questo in parte penso possa dipendere dal suo campo di vista molto grandangolare che porta ad avere una scena molto ampia con parvenza di maggiore luminosità.
Osservazione astronomica
Nell’osservazione astronomica, non beneficerete certamente di un diametro interessante e ampio con il telescopio terrestre ATC 17-40×56, quindi, è inutile acquistarlo per osservare galassie o ammassi stellari. Tuttavia, come strumento tuttofare, è possibile portarlo con voi durante le vacanze e beneficiare di ottime visioni naturalistiche di giorno, ma anche della possibilità di esplorare il cielo stellato.
In questo caso, consiglio vivamente l’uso di un treppiede fotografico per osservare le costellazioni, gli asterismi e tutto ciò che può essere percepito con un diametro di soli 56 mm. Grazie al campo apparente molto grande a 40x e alla ottima puntiformità stellare sino ai bordi del campo ho apprezzato molti asterismi e alcuni ammassi stellari. Ad esempio, il Doppio Ammasso di Perseo è veramente molto affascinante con questo piccolo telescopio.
Tuttavia, è importante considerare che non si dovrebbe acquistare per un uso astronomico specifico, dato che con la cifra volta ad acquistarlo è piu’ conveniente comprare un telescopio con un diametro più grande e addirittura dotato di montatura equatoriale motorizzata.
PREGI E DIFETTI
Pregi
– Robusto e compatto
– Oculare con un ottimo campo apparente, soprattutto a 40x
– Tecnologia Swarovision, quindi ottica apocromatica e campo piatto sino al bordo
– Ergonomia ottimale per l’utilizzo in appoggio su sostegni naturali, zaini, bean bag, etc.,etc.
– Range di ingrandimenti totalmente sfruttabile, soprattutto nell’uso diurno
– Ottima meccanica della messa a fuoco e dell’intervallo di ingrandimento dell’oculare
– Di serie è presente un semi guscio che facilita l’appoggio su zaini o bean bag
Difetti
Difficile individuare dei difetti significativi, dato che lo strumento è molto ben curato
– Il prezzo di acquisto potrebbe risultare elevato per alcuni acquirenti
IN SINTESI
Ritengo che Swarovski Optik abbia creato l’ATC 17-40×56 per chi ha la necessità di trasportare uno strumento compatto ma di alta qualità che sia in grado di fornire alti ingrandimenti. I piu’ esigenti, inoltre, apprezzeranno tutte le qualità ottiche e meccaniche che evidenziano il solito modus operandi dell’azienda austriaca.
Non è ovviamente in grado di competere per luminosità con gli spotting scope Top di Gamma da 65 mm di diametro, ma è più compatto. Non offre la stessa percezione del dettaglio a mano libera a 17x come un binocolo stabilizzato 18×50, ma quando usato in appoggio su un cavalletto fornisce 40 ingrandimenti.
Si presta sia all’attività venatoria e all’osservazione naturalistica anche in alta quota, non al crepuscolo e, come tutti i gioielli, è senz’altro desiderabile, piccolo, affascinante, ma anche molto costoso.
PREZZO E GARANZIA
Il prezzo attuale dello spotting scope compatto Swarovski ATC 17-40×56 è di 2460 euro.
RINGRAZIAMENTI
Io ringrazio Gianni Brignoli di Brignoli Armi, nota armeria bresciana, per aver fornito l’esemplare oggetto di questo test e per avermi lasciato, come sempre, libero e indipendente nel digitare le mie impressioni personali. Vi ricordo che gli utenti premium di Binomania possono beneficiare di uno sconto molto interessante sui prodotti Swarovski , dovete semplicemente contattarmi e richiedere il codice sconto.
Se lo avete perso, guardate il mio reportage presso la sua armeria
Video reportage. Una giornata con Gianni Brignoli: ritiro carabina, cannocchiali Zeiss e presentazione del negozio
DISCLAIMER
Binomania non è un negozio, Nel mio sito web troverete unicamente recensioni di prodotti ottico sportivi, fotografici e astronomici. Le mie impressioni sono imparziali come è dovere di ogni giornalista e non beneficio di alcuna percentuale di vendita sull’eventuale acquisto dei prodotti. Le aziende del settore che inviano i prodotti in prova firmano un patto di imparzialità per cui sono lasciato libero di citare le mie impressioni personali senza alcuna forzatura. Qualora voleste acquistare o avere informazioni su eventuali variazioni di prezzo o novità, vi consiglio di visitare il sito ufficiale di Brignoli Armi utilizzando il banner qui in basso che rappresenta l’unica forma di pubblicità presente nell’articolo. Grazie
Piergiovanni Salimbeni è un tester e giornalista indipendente iscritto all’Albo Professionale dei Giornalisti della Lombardia. Si è laureato presso l’Università Statale di Milano con una tesi riguardante : ” I danni da inquinamento elettromagnetico e il caso Radio Vaticana”. E’ responsabile dei siti web: www.binomania.it e www.termicienotturni.it. Pubblica video recensioni sul suo canale YouTube. Dal 1997 collabora con mensili e quotidiani nazionali, sempre nei settori di sua competenza: ottica sportiva, astronomica, fotografica, sistemi per la visione notturna e termica, geologia lunare. Coltiva da sempre la passione per la scrittura, nel 2020 ha esordito con pseudonimo con un editore classico, mentre nel 2022 ha pubblicato su Amazon il suo secondo romanzo “Il Purificatore”, disponibile anche in formato e-book. Nel tempo libero leggi molti libri, pratica tiro sportivo a lunga distanza, fototrappolaggio, digiscoping, fotografia di paesaggio.