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E’ risaputo: il binocolo crepuscolare per eccellenza è l’8×56. Binomania ne ha testati molti, nel corso degli anni, soprattutto quelli di alta gamma, dotati di luminosissimi prismi di Porro, oppure di costose lenti alla fluorite.
Fortunatamente vi sono anche molti prodotti dal prezzo medio e, talvolta, si ha anche la fortuna di scovare quelli contraddistinti da un ottimo rapporto prezzo-prestazioni.
Dopo aver “cestinato” un paio di prodotti di mediocre qualità, sono rimasto affascinato dal Meopta Meopro HD 8×56 che, a discapito del basso prezzo di acquisto (di poco superiore ai 600 euro) vanta delle caratteristiche degne di essere analizzate, come i vetri HD e un peso pari a solo 1036 grammi (pesati con la bilancia elettronica.)
Caratteristiche tecniche dichiarate dalla Casa Madre.
Binocolo | Meopta Meopro 8×56 HD |
---|---|
Diametro | 56 mm |
Ingrandimento | 8x |
Prismi | a tetto – Schmidt/Pechan |
Pupilla di uscita | 7 mm |
Estrazione pupillare | 18.5 mm |
Campo a 1000 m | 105 m/1000 m |
Campo ottico in gradi |
6.0° |
Campo apparente | 48 ° |
Distanza minima di messa a fuoco | 2.2 m |
Fattore crepuscolare | 21.2 |
Trattamento delle lenti | Multi-Strato |
Correzione diottrica | – 3.0 / + 3.0 dpt |
Sistema di messa a fuoco | Centrale |
Riempimento | azoto |
Waterproof | Si |
Fogproof | Si |
Lunghezza | 178 mm |
Larghezza | 143 mm |
Distanza inter -pupillare | 58 – 73 mm |
Peso | 1030 g |
Garanzia | Dieci anni (con estensione garanzia a 30, tramite registrazione sul sito Meopta. |
Prezzo (Bignami Marzo 2018) Iva Inclusa | 627.00 |
Meccanica e messa a fuoco.
Il Meopta Meopro HD 8×56 è un binocolo dal design classico (cerniera centrale) il ponte di comando è abbastanza ampio e robusto e, oltre a garantire una buona presa, evita ai tubi ottici di flettere. Lo scafo è protetto da una spessa gomma di colore verde militare che ha dimostrato di svolgere alla perfezione il suo compito durante l’utilizzo in mezzo alla Natura.
Per consentire un confort migliore e una presa con i pollici più sicura, sono presenti degli incavi nella parte posteriore dello chassis.
Seppur sia un “8x”, è dotato della filettatura che consente di utilizzare i raccordi per il collegamento ai treppiedi fotografici. Questa caratteristica è utile per gli appostamenti sulle altane e capanni.
I paraluce di gomma possiedono un sistema a rotazione senza clic-prefissati, purtroppo non si possono estrarre totalmente per facilitare la pulizia delle lenti degli oculari.
Essendo un binocolo adatto a un uso naturalistico intenso, è ovviamente impermeabilizzato e riempito in azoto per prevenire la formazione – all’interno dello scafo- di condensa e/o muffe.
Il sistema di messa a fuoco è interno e si attua attraverso la rotazione di una manopola centrale, discretamente grande, questa caratteristica consente un utilizzo confortevole anche con i guanti invernali.
I movimenti si sono rilevati fluidi e quasi totalmente precisi, (a volte compare un poco di gioco). La regolazione diottrica non è molto ampia, pari a solo -+3 diottrie, mentre è presente una semplice ghiera sull’oculare destro per la compensazione visiva. Quest’anello in policarbonato zigrinato non beneficia di un sistema di blocco, ma non ho riscontrato alcuno spostamento accidentale.
La distanza minima di messa a fuoco – con il mio visus- che ho riscontrato, è inferiore ai due metri. Per raggiungere un dettaglio situato all’infinito, è necessario ruotare la manopola in senso anti-orario, di un intero giro.
Molto piu’ veloce, invece, la focalizzazione dai sei metri all’infinito, dove sono sufficienti pochi millimetri di corsa.
Obiettivi.
Come anticipato, questo binocolo è dotato di due obiettivi definiti come HD (High Definition). Seppur a livello ottico, tale definizione non esista, posso confermare che si tratta di lenti a bassa dispersione, le immagini fornite sono nitide e contrastate, l’aberrazione cromatica ben corretta.
I colori sono brillanti, la tonalità è quasi neutra, leggermente virata verso il giallo.
Oculari.
Com’era facile presagire, dato il prezzo di acquisto medio, l’azienda ha preferito dotare questo binocolo di ottiche HD e non di oculari grandangolari, del resto se così fosse, il prezzo d’acquisto sarebbe dovuto essere meno conveniente. .
Il campo di vista, infatti, è solo discreto, pari a 6°, circa 105 m a 1000 m, quindi non confrontabili con i mostruosi 130 m del mitico Zeiss FL 8×56, che ovviamente costava quasi quattro volte in più.
L’estrazione pupillare, invece, è buona: 18.5 mm. Per questo motivo anche i portatori di occhiali potranno osservare l’intero campo di vista.
Il confort degli oculari è perfetto per un viso occidentale: gli oculari e i paraluce di gomma non sono molto grandi e questo consente, anche a chi ha una distanza inter-pupillare molto piccola di osservare con estremo confort senza che il naso rimanga incastrato fra essi.
Prismi.
Il Meopta MeoPro 8×56 fa uso di prismi Schmidt/Pechan (6 riflessioni e 4 passaggi aria-vetro) che non sono luminosi come gli Abbe Konig, ma piu’ compatti. La pupilla di uscita è perfettamente circolare, mentre osservando il cielo luminoso del mezzogiorno ho notato un poco di vignettatura.
Aberrazioni.
Aberrazione cromatica.
Molto ben corretta: simile a molti 8×56, 8×52 dal prezzo superiore di almeno altri cinquecento euro. Le immagini al centro del campo- durante le normali condizioni di illuminazione- ne sono esenti. Si nota soltanto durante le condizioni più critiche (dettagli in contro luce, rapaci su cielo grigio) e quasi mai in asse. Questo penso sia uno dei migliori pregi di questo binocolo.
Cromatismo laterale. Quest’aberrazione è presente e aumenta con il peggiorare delle condizioni d’illuminazione della scena. Osservando oggetti in controluce s’inizia a percepire già verso il 55-60% del campo di vista, come un lieve alone verde-viola, intorno al contorno delle immagini. Tutto sommato, in tale frangente, l’ho trovato allineato alla concorrenza.
Curvatura di campo.
Le immagini – anche grazie al modesto campo apparente – sono quasi totalmente corrette sino ai bordi del campo. Nell’uso diurno quest’aberrazione è ben controllata tanto che spostando gli oggetti al bordo del campo la percezione dei dettagli non diminuisce molto.
Distorsione angolare.
Anche in questo caso, come nella maggior parte dei binocoli per uso naturalistico, è stata prevista una lieve percentuale di distorsione angolare a cuscinetto che aiuta, durante il panning, a ottenere delle immagini più’ rilassanti, evitando il “rolling ball effect”.
Per maggiori informazioni si legga il glossario nella parte inerente la distorsione.
Altre aberrazioni.
Dato che questo binocolo possiede un diametro utile anche per l’osservazione del cielo stellato, ho anche tratto le mie impressioni dall’analisi dei campi stellari. Rispolverando la mia antica tabella “CM (campo di massima nitidezza) CU (campo utilizzabile )CI (campo insufficiente) posso confermare che il Meopta Meopro 8×56 HD ha raggiunto questi risultati:
CM: 75% – CU:15% – CI: 10%
L’estremo bordo del campo è affetto da un poco di astigmastimo che si nota maggiormente con stelle di grande luminosità (I e II magnitudine.)
Prova sul campo.
Per anni ho posseduto un eccellente binocolo con prismi a porro 8×56, che allo stato dei fatti costava circa 300 euro in più, ma era certamente più ingombrante e faceva uso di semplici lenti acromatiche. Per questo motivo ho trasportato volentieri, durante le mie escursioni crepuscolari e durante la vigilanza come Guardia Ecologica Volontaria, questo binocolo.
L’ampio diametro delle sue lenti, non consente un perfetto bilanciamento, tuttavia grazie al ponte e alla manopola ben dimensionata, Il divario fra il peso delle lenti e quello della zona- oculari è stato reso meno drammatico. L’ergonomia è molto buona, anche grazie alla grandezza dei tubi ottici e all’incavo inferiore per i pollici.
La messa a fuoco, seppur non sia precisa come quella dei Top di Gamma, si è rivelata semplice e funzionale. Non ho notato blocchi o tensioni, forse, avrei preferito una minore fluidità.
Le immagini, se si accetta il fatto di non poter avere un ampio campo di vista, sono nitide con un deciso contrasto e godono, inoltre, di una correzione dell’aberrazione cromatica in asse, ottima, tanto da non essermi mai pentito di aver lasciato a casa un TOP DI GAMMA. Per esemplificare posso dire che il contenimento di quest’aberrazione è migliore rispetto al mio ex- Docter Nobilem 8×56, uno dei binocoli piu’ apprezzati per le osservazioni crepuscolari.
La profondità di campo, inoltre, grazie anche al basso ingrandimento è eccellente, la teoria prevede il quadrato dell’ingrandimento, ma con un’ottima illuminazione della nostra pupilla, gli occhi e il cervello “lavorano meglio” e compensano meglio i difetti. Per tale motivo anche al crepuscolo, ho sempre percepito una buona PDC già a partire dai quaranta metri.
Pregi e Difetti
Fra i pregi cito:
- Ampio diametro degli obiettivi
- Vetri a bassa dispersione
- Buona estrazione pupillare
- Buona costruzione meccanica
- Cura dei dettagli
Fra i difetti cito:
- Scarso campo di vista
- Scarsa compensazione delle diottrie
In sintesi
Il Meopta Meopro HD 8×56 è un valido binocolo di medio costo, adatto anche a un pubblico esigente che preferisce avere un ottimo contenimento dell’aberrazione cromatica in asse e un’alta luminosità a dispetto del campo apparente.
Non è ovviamente un TOP DI GAMMA da 2000 euro, in tal caso sarebbe un po’ più corretto, avrebbe un maggior campo di vista, gestirebbe meglio la luce diffusa, visibile ai bordi del campo, osservando con le pupille dilatate e sarebbe un filo più nitido e contrastato. Ancora una volta per avere poco di più si dovrebbe spendere molto di più.
Se non avete voglia o possibilità di investire molto denaro, questo binocolo potrebbe essere la vostra migliore soluzione poiché è mix fra qualità ottica, compattezza, luminosità e prezzo di acquisto.
Il marchio Meopta, poi, è sinonimo di grande qualità e la distribuzione da parte di Bignami dovrebbe garantire un’eccellente assistenza post- vendita.
Lo consiglio a tutti gli amanti delle osservazioni crepuscolari che sono alla ricerca di un binocolo 8×56 in tale fascia di prezzo.
- Ringraziamenti.
Colgo ancora una volta l’occasione per ringraziare Bignami di fornito il binocolo oggetto di questo test, oltre a lasciarmi sempre libero di citare le mie reali impressioni senza restrizione alcuna.
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Disclaimer.
Questa recensione è stata pubblicata nel mese di Marzo dell’anno 2018- Si specifica che le impressioni d’uso sono totalmente personali e date dai tester di Binomania in completa libertà, senza vincolo e rapporto commerciale alcuno e sulla base di esperienza comprovata nell’utilizzo di tali strumenti ottici. Per eventuali informazioni, aggiornamenti e/o variazioni sui prezzi, sulle caratteristiche dello strumento, su i punti vendita autorizzati o altre informazioni in genere, si prega di contattare direttamente il distributore ufficiali Meopta: Bignami.
Piergiovanni Salimbeni è un giornalista indipendente iscritto all’Albo Professionale dei Giornalisti della Lombardia. Si è laureato presso l’Università Statale di Milano con una tesi riguardante : ” I danni da inquinamento elettromagnetico e il caso Radio Vaticana”. E’ responsabile dei siti web: www.binomania.it e www.termicienotturni.it. Pubblica video recensioni sul suo canale YouTube. Dal 1997 collabora con mensili e quotidiani nazionali, sempre nei settori di sua competenza: ottica sportiva, astronomica, fotografica, sistemi per la visione notturna e termica.Nel 2021 è entrato a far parte della Patagonia PRO Team come professionista dell’outdoor. Coltiva da sempre la passione per la scrittura, nel 2020 ha esordito con pseudonimo con un editore classico, mentre nel 2022 ha pubblicato su Amazon il romanzo “Il Purificatore”, disponibile anche in formato e-book. Nel tempo libero pratica fotografia di paesaggio, caccia fotografica, fototrappolaggio, digiscoping, enduro con la mountainbike.