Video e recensione del binocolo Meopta Meostar B1 8×56

In questa nuova video recensione vorrei descrivervi le mie impressioni relative al binocolo Meopta Meostar B1 Plus 8×56 che mi è stato gentilmente fornito da Bignami, distributore ufficiale dei prodotti Meopta qui in Italia. Costa 1269 euro Iva inclusa.  
Prima di vedere il video o leggere la recensione mi piacerebbe se vi iscriveste gratuitamente al mio canale YouTube per rimanere sempre aggiornati. Vi basterà premere il pulsante qui di seguito.

 

PRIME IMPRESSIONI

Penso sia lecito scrivere una piccola premessa per presentare con piu’ attenzione il marchio ceco. La Meopta Prerov fu fondata nella città da cui prese il nome nel 1933. All’inizio, produceva obiettivi e condensatori, successivamente ampliò la gamma includendo svariati strumenti ottici compresi i binocoli e i cannocchiali. Dopo la Seconda Guerra Mondiale fu nazionalizzata e ribattezzata con il semplice nome “Meopta” il cui acronimo nella lingua natia significa semplicemente “produzione ottica meccanica”.

 Nel 1971 si specializzò nella costruzione di prodotti militare per poi interrompere bruscamente le attività nel 1981. Nel 1991 avvenne il grande passo: Meopta si privatizzò in una società per azioni. Attualmente è composta da una fabbrica di produzione che si estende su ben 26.000 metri quadrati con un team di circa 2400 dipendenti. È ancora il punto di riferimento per molti settori militari e una tra le poche aziende a garantire la riparazione dei prodotti vintage.

Immagine: un primo Meopta MeoStar B1 8×56

 

LA SERIE MEOSTAR

La serie Meopta Meostar B1 Plus è disponibile in ben sei formati, 8×32, 8×42, 10×42 HD, 12z50 HD, un 15×56 HD e questo 8×56. I formati con ingrandimenti superiore e pari a 10X sono composti anche da vetro HD che non è stato necessario utilizzare nell’8×56 che come vedremo fornisce ugualmente delle prestazioni molto interessanti.

 

MECCANICA E SISTEMA DI MESSA A FUOCO

 

Appena si impugna il Meopta Meostar B1 8×56 si comprende immediatamente l’esperienza del costruttore, il binocolo infatti è decisamente robusto, ha un classico design con finestra centrale e un ponte molto ampio dentro cui è incastonato il sistema di messa a fuoco.

 L’armatura è spessa, composta da una zona superiore zigrinata e da una inferiore con due incavi per consentire un miglior posizionamento della mano. Lo scafo è in lega di alluminio ed è ovviamente impermeabilizzato e riempito di azoto inerte per prevenire la formazione interna di condensa. Meopta garantisce che è possibile immergerlo in acqua in quanto è un binocolo totalmente protetto dalla umidità, dall’aria, dalla neve e dalla pioggia.

SOSTIENI BINOMANIA!

Se apprezzi le  recensioni, i video e gli articoli, puoi sostenere Binomania con una donazione tramite PayPal.
I fondi saranno utilizzati per pagare le spese di rinnovo del sito, del forum e le spese vive per la creazione delle video recensioni.
Grazie!

 

Immagine: il sistema di messa a fuoco si è rilevata molto preciso

La dotazione comprende oltre al Meopta Meostar B1 8×56, i tappi, una cinghia dotata di sganci rapidi, molto ben fatta e resistente e una borsa di alta qualità, paragonabile a quella di prodotti dal prezzo pari al doppio. Non è molto larga, quindi si deve prestare un po’ di attenzione quando si infila o sfila rapidamente. È disponibile anche una filettatura per il montaggio sul treppiede fotografico.  È celata da un tappo che si deve svitare facendo un po’ di attenzione dato che è praticamente incastonato dalla gommatura. Vi posso suggerire di utilizzare una moneta da 5 cent per sbloccarlo rapidamente.

Il sistema di messa a fuoco è un burro, veramente fluido senza giochi o impuntamenti. La distanza minima di messa a fuoco che ho rilevato è di quattro metri, da questa distanza è necessario ruotare la manopola di un giro e mezzo per raggiungere l’infinito. La situazione migliora a partire da circa otto metri ma non è il binocolo con la corsa della messa a fuoco piu’ breve che io abbia testato. Molto precisa mi è parsa anche la ghiera integrata per la regolazione delle diottrie che, come vedete, è dotata di sistema di blocco e di alcune tacche di riferimento ben visibili. La correzione diottrica dell’oculare è di + – 3 diottrie.

OTTICA

Obiettivi

Il Meopta Meostar B1 8×56 è dotato di obiettivi di alta qualità da 56 mm di diametro, non fa uso di lenti HD ma devo ammettere che la nitidezza e il contrasto sono ugualmente altissimi, ovviamente vi dovrete aspettare un po’ di cromatismo residuo come evidenzierò tra poco nella parte dedicata alle aberrazioni.  

 

Immagine: gli obiettivi da 56 mm sono dotati di un ottimo trattamento multi-strato

Oculari

È un binocolo molto confortevole anche se i paraluce di gomma non sono molto morbidi. Mi riferisco più che altro al perfetto diametro degli oculari che consente di osservare comodamente anche a chi possiede una distanza interpupillare modesta, tipo la mia. Ad esempio, a 65 mm di distanza, quella tra gli oculari è di 22.35 mm.  A causa dei grandi obiettivi, invece, la distanza interpupillare minima che ho misurato è di circa 62 millimetri ma raggiunge i 77. Il campo inquadrato è di 6.35° ossia un campo visivo di 111 metri a 1000 metri. Non è un binocolo grandangolare, dato che il campo apparente è di poco superiore ai 50°.

 

Pupilla di uscita

La pupilla di uscita di questo esemplare si è rilevata circolare e ben illuminata. Osservando il cielo azzurro a mezzogiorno non ho percepito nessuna evidente vignettatura ai bordi. Si nota, talvolta, ciò che si definisce: “falsa pupilla di uscita”, anzi se ne possono vedere due. Questa, forse, è l’unica differenza rispetto ad alcuni TOP DI GAMMA dal prezzo pari al doppio e che può generare un po’ di luce diffusa in alcune situazioni.


Prismi

I prismi sono Schmidt -Pechan di alta qualità in vetro Bak4 con un probabile rivestimento in argento a strato singolo o multi-strato, non ho trovato purtroppo nulla a riguardo.

Trattamenti sulle superfici

Il binocolo, inoltre, è ottimizzato con il trattamento anti-riflesso Meobright 5501 e con il sistema idrorepellente MeoDrop che evita l’agglomerazione delle gocce di acqua e facilità la pulizia delle lenti da sudore, olii, sporcizia.

ABERRAZIONI CROMATICHE E GEOMETRICHE

Aberrazione cromatica al centro del campo

 Al centro del campo, non essendo un binocolo dotato di ottiche ED si nota talvolta un po’ di aberrazione cromatica, più che altro su soggetti in forte controluce e si palesa come un lievissimo contorno ma in realtà nella maggior parte delle condizioni di illuminazione il centro mi è parso abbastanza privo di cromatismo.


Cromatismo laterale

Si palesa, invece, sul contorno dei soggetti in controluce sottoforma di lieve alone verde viola, già verso il 65-70% dal centro del campo.  Il Meopta Meostar B1 8×56 fornisce un buon campo di vista, quasi totalmente corretto sino al bordo.

Distorsione angolare

Le immagini degradano lievemente verso il 90-95 per cento del campo. La distorsione è presente a cuscinetto verso il 70%, dal centro del campo. Nel panning mi è parso piacevole da utilizzare.

Altre aberrazioni nell’uso astronomico
Per quanto riguarda le altre aberrazioni ho osservato anche il cielo stellato e ho notato che si palesa un po’ di astigmatismo ai bordi del campo, a circa l’85% dal centro del campo di vista. La coma è decisamente corretta.

Immagine: Piergiovanni Salimbeni durante un test sul campo

 

 COME USARE UN BINOCOLO AL CREPUSCOLO

Con questo binocolo ho voluto fare un piccolo esperimento, proprio per mostrare ai lettori le potenzialità di un crepuscolare da 56 mm di diametro. Spesso gli appassionati organizzano delle comparative veloci magari osservando da dentro la Jeep o da un’altana mentre utilizzano uno smartphone o si trovano in mezzo all’inquinamento luminoso. La leggenda metropolitana prevede che siano sufficienti pochi minuti per adattare la vista umana alla notte, in realtà il processo è molto piu’ complesso. Vi ho già parlato della fisiologia dell’occhio umano nel video riguardante la sfida al crepuscolo e spero abbiate letto l’ampia disamina nella speciale sui visori notturni apparso in edicola tempo fa. Potrei sintetizzare la questione scrivendo che la adattabilità alla luce non dipende solo dalla dilatazione pupillare e dalla grande latitudine di posa dell’occhio umano. L’adattamento all’oscurità, in realtà è un processo molto piu’ complesso e avviene in tre fasi Nella prima fase c’è la dilatazione della pupilla La seconda fase è l’adattamento all’oscurità della retina. In pratica ci vogliono una ventina di minuti prima che i coni aumentino la loro sensibilità di 100 volta, ma ben un ora affinché i bastoncelli inizino a essere sensibili un milione di volte in più. Comprenderete, quindi, come dopo una rapida occhiata. non sia possibile verificare la luminosità reale di un binocolo. È sufficiente, infatti, una semplice occhiata allo smartphone per rendere vano il processo di adattamento. Per tentare di limitare i danni è utile usare torce rosse o applicazioni che varino la colorazione del display verso il rosso (la cosiddetta modalità notturna). La terza fase avviene tramite i circuiti del cervello che interpretano le immagini. Questa è una fase molto complessa che richiede piu’ tempo e che migliora con le esperienze ripetute. All’atto pratico, due gemelli, con le stesse caratteristiche psico fisiche, potrebbero avere una percezione differente, qualora uno dei due avesse maturato più ore sul campo a osservare nelle ore crepuscolari, notturne.

È, infatti, il cervello a interpretare le immagini che giungono attraverso il sistema visivo, decodificandole in base all’esperienza pregressa.  Per questo motivo, per testare molto bene un binocolo crepuscolare è necessario trascorrere almeno un’oretta al buio, senza guardare nello smartphone. A tal punto sarete veramente in grado di percepire la reale luminosità di un binocolo. Vi mostro, ad esempio, cosa è successo qualche sera fa, durante un test sul campo.

 

PRESTAZIONE AL CREPUSCOLO

 

Ritornando a parlare delle prestazioni crepuscolari del Meopta 8×56 stento a credere che fornisca una trasmissione luminosa (dichiarata)dell’88% dato che dalle mie prove effettuata con un altro 8×56 di alta gamma prestatomi da un amico, mi pare sia piu’ vicino al 94-95%. In ogni caso, avrete compreso che attraverso questo strumento è possibile compiere delle interessanti e proficue osservazioni al crepuscolo e anche a notte inoltrata in presenza della luna piena e magari della neve. La sera in cui ho girato la clip in esterna avrei potuto continuare a usarlo per altre ore, visto che il mio adattamento visivo era ottimale e la luminosità fornita da due obiettivi, notevole.

Immagine: La sera del test crepuscolare…

 

OSSERVAZIONE NATURALISTICA



Non è un binocolo egregiamente corretto per l’aberrazione cromatica (soprattutto durante le giornate uggiose e su soggetti in controluce) e tale caratteristica potrebbe non essere apprezzata dai birdwatcher più esigenti, ma è palese come sia luminoso, robusto e in grado di fornire innumerevoli dettagli anche per le osservazioni nel sottobosco. Penso, però, che sia impareggiabile per l’osservazione degli ungulati al crepuscolo.


OSSERVAZIONA ASTRONOMICA


Non avrei dovuto parlarvi delle mie impressioni nella osservazione astronomica, ma una splendida nottata passata in montagna mi ha fatto comprenderne le potenzialità Non ha una resa perfetta sino ai bordi ma la luminosità è ottimale per osservare oggetti celesti come la nebulosa M42 di Orione o la Galassia di Andromeda. Ha delle prestazioni da binocolo astronomico, ma è ovvio che si debba sfruttare tutta la sua potenza sotto un cielo effettivamente scuro e con la vista ben adattata

 

PREGI E DIFETTI


Pregi

  • Ottima costruzione
  • Ottima qualità dei prismi
  • Ottima qualità dei trattamenti
  • Molto confortevole
  • Ottime prestazioni crepuscolari
  • Nessuna vignettatura
  • Buona correzione della coma

 

Difetti

  • Aberrazione cromatica non particolarmente corretta
  • Un po’ di luce diffusa in alcune condizioni osservative
  • Campo non grandangolare

 

IN SINTESI

 

Ritengo che il Meopta Meostar B1 8×56 sia un binocolo di alta qualità e soprattutto che vale i soldi che costa e forse anche di piu’. Nell’uso pratico ho apprezzato la sua grande qualità meccanica, la precisione della messa a fuoco e la grande comodità degli oculari. È un binocolo comodissimo, lo ripeto ancora una volta. Non è uno strumento grandangolare ma il campo di vista è quasi totalmente sfruttabile sino al bordo. Per chi non avesse grosse esigenze riguardo l’abbattimento dell’aberrazione cromatica penso sia una valida opzione rispetto alla piu’ costosa concorrenza. Oltretutto la percezione che ho avuto e che riesca a fornire una trasmissione luminosa maggiore di quanto dichiarata

Immagine: Il Meopta MeoStar 8×56 B1 fornisce un ottimo rapporto prezzo prestazioni

 

PREZZO

Il Meopta Meostar B1 8×56 costa 1269 euro iva inclusa

 

RINGRAZIAMENTI

Ringrazio il distributore italiano dei prodotti Meopta, Bignami, per avermi inviato in visione l’esemplare oggetto di questo test.