Chi opta per un binocolo compatto lo fa per delle esigenze molto precise. Nel corso degli anni, accogliendo le confidenze e le richieste dei lettori, ho notato che l’acquirente medio può’ essere incluso, quasi sempre, in uno di questi settori:
- E’ un birdwatcher itinerante e necessita di attrezzatura facilmente trasportabile (vacanze, pausa ufficio, gite con la famiglia).
- E’ un fotografo naturalista o un digiscoper e non vuole sborsare molto denaro per acquistare un binocolo.
- E’ un grande appassionato di binocoli e non vuole che nella sua ampia collezione manchi un “compatto”.
- E’ un turista amante dei paesaggi e dell’architettura.
L’azienda giapponese Kowa propone, da qualche anno, alcuni binocoli compatti di basso-medio costo, tuttavia non aveva ancora presentato un prodotto di piccolo diametro nella fascia alta, la cosiddetta serie “Alpha” o “Top di Gamma”.
Poche settimane fa, a sorpresa, ha rotto il silenzio, attraverso una valida campagna pubblicitaria comparsa sui social e sul sito www.kowanextbigthing.com. In questo modo è stata in grado di sussurrare, incuriosire e infine svelare la serie Genesis22 . Questi binocoli sono, quindi, il corretto completamento della serie Genesis,composta da strumenti con lenti da quarantaquattro e trentatré millimetri di diametro.
Grazie alla collaborazione di Kowa Optimed Deutschland GmbH ho avuto la possibilità di utilizzare per quasi due mesi sia il formato 8×22 sia il formato 10×22.
Caratteristiche tecniche dichiarate dalla Casa Madre.
Modello | 8×22 | 10×22 |
Ingrandimento | 8x | 10x |
Diametro | 22 mm | 22 mm |
Distanza minima di messa a fuoco | 1.5 m | 1.5 m |
Campo di vista | 7.5° | 6° |
Campo di vista a 1000 m | 131.8 m | 104,8 m |
Dimensioni | 105x110x38 mm | 105x110x38 |
Peso | 315 g | 325 g |
Prezzo al pubblico (Iva inclusa) | 699 Euro | 739 Euro |
Garanzia | 10 anni | 10 anni |
Meccanica e messa a fuoco.
La prima impressione che ho avuto, impugnando i Kowa Genesis22 è stata quella di avere a che fare con prodotti di alta qualità: robusti, curati nelle finiture, con un’ottima meccanica e componentistica.
Il ponte centrale è sicuramente ampio, la doppia cerniera che collega i tubi ottici e priva di giochi. Esteticamente è proprio bello da guardare e se dovessi immaginare un nuovo binocolo Kowa da 40-45 mm di diametro, mi piacerebbe che avesse lo stesso design moderno e accattivante dei Genesis22.
Le rifiniture sono di alta qualità, cosi come i materiali utilizzati. Lo scafo è composto di magnesio, la protezione di gomma, presente in alcune parti del binocolo, oltre a proteggerlo da eventuali urti, garantisce un ottimo gip. E’ totalmente impermeabile e riempito in azoto.
La manopola di messa a fuoco degli esemplari (DEMO) che ho ricevuto si è rilevata priva di giochi e d’incertezze. Non è scorrevolissima, ne apprezzo la giusta resistenza ma soprattutto è priva di giochi e di impuntamenti nella fase di rotazione.
Anche la ghiera di regolazione si è rilevata efficiente. Entrambi i rotori richiamano le serie di maggior diametro, sia per il colore, sia per la simile godronatura .
Un tocco di classe è dato anche dal piccolo logo rosso “Kowa” incastonato nella manopola centrale di messa a fuoco. Molto elegante mi è parsa, invece, la finitura color cenere, nei pressi dei tubi ottici che stacca nettamente con il resto dello strumento.
La distanza minima di messa a fuoco che ho rilevato è identica a quella dichiarata, ossia pari a un metro e mezzo. Per raggiungere i dieci metri di distanza, occorre ruotare la manopola di quasi 340°. Da tale distanza all’infinito è necessario continuare la corsa per pochissimi millimetri.
L’estrazione pupillare pari a 15 mm è più che buona, l’unico difetto che riscontro, a causa della mia conformazione del viso e del diametro degli oculari, è che, con i paraluce totalmente estratti, le mie ciglia sfregano leggermente contro i bordi gommati. Ovviamente sono abituato a utilizzare binocoli di maggior diametro. E’ indubitabile, in ogni modo che le sue dimensioni siano il giusto compromesso fra un micro – compatto, come ad esempio lo Zeiss Victory Compact 8×20 T o un compattone come lo Swarovski Cl Pocket 8×25.
Lenti e trattamento
Beh, la parte forte di questo binocolo sono proprio le lenti! Composto con vetro Kowa XD a bassa dispersione, i Kowa Genesis 22 forniscono delle immagini molto brillanti, nitide e contrastate. Da cultore dei binocoli da birdwatching di almeno 42 mm di alta qualità, non nego di avere avuto, all’inizio, qualche remora, nell’abbandonare a casa una dei “miei pezzi preferiti” per portare in giro il piccoletto.
In realtà soprattutto durante il giorno, i Kowa Genesis22 non mi hanno fatto rimpiangere binocoli dal diametro superiore. Il contenimento dell’aberrazione cromatica è eccellente, forse il migliore fra i compatti che ho provato nel corso degli anni. Ho fatto anche una lunga comparativa con un esemplare di Swarovski CL Pocket 8×25 e il binocolo giapponese ha dimostrato di fornire un contenimento di questa aberrazione superiore a quello del prodotto austriaco.
Oltre al trattamento multi-strato antiriflesso è dotato anche del trattamento repellente Kowa KR che evita alle gocce di agglomerarsi sulle lenti cosi come l’umidità e lo sporco, facilitando nello stesso tempo la pulizia.
I possessori del Kowa TSN-883 o dei Genesis 44, riconosceranno il “DNA Kowa” anche in questo prodotto, che, anzi, secondo me, è per molti versi, sicuramente più curato rispetto alla ormai vecchia serie di binocolo Genesis da 44 mm e 33 mm.
Gli oculari sono dotati di un sistema di paraluce a rotazione dotato di tre stop di regolazione. Sono rimasto stupito, ancora una volta, dalla cura e dalla solidità nella progettazione di questi componenti. Sotto la gommatura è presente, infatti, uno scheletro metallico molto robusto, caratteristico, spesso di binocoli di ben altro diametro e costo.
Il campo di vista è il più ampio fra i compatti di alta fascia e si nota immediatamente, dato che uno dei difetti più comuni nei binocoli di questo formato è il campo apparente non eccezionale. In questo caso stiamo parlando di ben 7.5 gradi a 8X e di ben 6° a 10X. Numeri da formato 8×42. Complimenti a Kowa.
Solo Docter, (nella fascia medio-alta) con il DOCTER compact 8×21 è riuscita a fornire un campo simile, ma la nitidezza e il contrasto non sono cosi alti come quelli percepibili osservando nel binocolo giapponese.
Modello | Kowa Genesis Prominar 22 8×22 | Swarovski CL Pocket 8×25 | Zeiss Victory Compact 8×20 | Leica Ultravid 8×20 | |
Campo visivo a 1000 m | 131.8 | 119 | 118 | 110 | |
Campo reale | 7.5 | 6.8 | 6.7 | 6.2 | |
Distanza minima di messa a fuoco | 1.5 | 2.5 | 2.6 | 2.2 | |
Estrazione pupillare | 13.5 mm | ||||
Dimensioni | 105x110x38 mm | 110x98x46 mm | 93×97 | 94x60x35 | |
Peso | 315 | 345 | 225 | 245 | |
Impermeabile’ | Si | Si | si | si |
Aberrazioni
Aberrazione Cromatica.
In asse è in pratica inesistente, mentre la cromatica laterale è molto ben contenuta, si percepisce appena agli estremi bordi del campo. Penso che questa prova fotografica valga più di mille parole.
Situazione al limite: cielo nuvoloso con luce intensa, foglie in controluce. Gustatevi il particolare pubblicato. Semplice accostamento di un Samsung Galaxy S7 all’oculare del Kowa Genesis 8×22.
Questa prova farebbe impallidire molti binocoli da 2000 euro, soprattutto se calcolate che un sensore digitale è molto piu’ sensibile all’aberrazione cromatica rispetto all’occhio umano.
Curvatura di campo.
Minima. E’ un binocolo che possiede un campo quasi totalmente piatto. Direi che sugli 8 gradi dichiarati, almeno 7.5° sono perfetti.
Distorsione angolare.
Non sono stato in grado di percepirla
Comparativa sul campo con alcuni binocoli compatti.
Nel corso delle settimane ho avuto la possibilità di compiere alcune brevi comparative.
Io citerò brevemente i pro e i contro dei vari contendenti.
Swarovski CL Pocket 8×25 : Il binocolo austriaco è leggermente più grande, per tale motivo mi è parso un poco più confortevole da indossare, inoltre, è lievemente più luminoso.
Il campo è quasi perfettamente piatto sino al bordo ma non è ampio come quello del Kowa Genesis22: 6.8° contro 7.5°. Al centro del campo e ai bordi, lo Swarovski CL Pocket 8×25 mostra più aberrazione cromatica. La nitidezza mi è parsa simile, forse il Kowa Genesis22 è leggermente più contrastato. Anche la manopola della messa a fuoco del binocolo austriaco (che però era un esemplare demo usato molto durante le fiere ) mi è parsa leggermente meno precisa di quella giapponese.
Leica Trinovid 8×20: Il Leica, come visibile in queste immagini, è ovviamente più compatto, fornisce una buona nitidezza ma nelle condizioni critiche il Kowa Genesis22 si è rilevato sempre superiore sia per il contrasto, sia per la maggiore luminosità. Anche in questo caso il binocolo del Sol Levante fornisce un maggior campo di vista e un migliore contenimento dell’aberrazione cromatica .
Leica Ultravid 10×25. Colori stupendi, buona compattezza, buon contenimento dell’aberrazione cromatica, alta nitidezza al centro del campo. Rispetto al Kowa, però mi è parso meno confortevole , mostra maggiore aberrazione cromatica e un campo reale decisamente inferiore.
In sintesi.
Devo ammettere che i lati positivi del Kowa Genesi22 sono innumerevoli:
- L’alta qualità costruttiva
- Il design moderno
- Il compromesso fra compattezza e ergonomia
- La nitidezza
- L’alto contrasto
- L’ottimo contenimento dell’aberrazione cromatica
- Il campo di vista grandangolare
Cosa avrei preferito? Beh, difficile dirlo, forse mi sarebbe piaciuto vedere un paraluce degli oculari meno sagomato per consentire un maggior confort visivo . La cella degli obiettivi “nuda” è molto bella, tuttavia si deve prestare attenzione a dove si poggiare il binocolo perché la vernice si rovina, ovviamente, con maggiore facilità rispetta alla gommatura.
Ritengo che il Kowa Genesis22 sia un ottimo binocolo per le persone che dispongono già di uno strumento di maggior diametro di alta qualità e che non vogliono scendere a compromessi nella scelta di un binocolo compatto.
Grazie alla sua robusta costruzione e alla impermeabilizzazione ben si presta anche ad un gravoso utilizzo outdoor, anche se ovviamente non è in grado di fornire una luminosità al crepuscolo, simile a quello di un binocolo 8×32.
Si è rivelato decisamente performante anche nelle osservazioni di dettagli architettonici e per lo studio di fiori e di insetti.
Fra i due formati ho prediletto quello da otto ingrandimenti, per due motivi: ne ho apprezzato l’ampio campo di vista e la minor percezioni delle vibrazioni rispetto alla versione 10x
Spero vivamente che Kowa aggiorni al più presto la gamma Genesis con dei binocoli di diametro maggiore che presentino la stessa qualità ottico-meccanica del piccolo Genesis22, dato che gli appassionati lo stanno aspettando da ormai molto tempo.
Ringraziamenti.
Ringrazio Guenter Reisner, manager di Kowa Optimed Deutschland GmbH, responsabile del settore ottico-sportivo di Kowa Europe, per aver fornito in anteprima europea i prodotti oggetti di questo test e Robert Wilton International Marketing Manager per tutte le indiscrezioni ricevute durante la fase di presentazione del prodotto.
Disclaimer. Questa recensione è stata pubblicata nel mese di Settembre dell’anno 2016. Si specifica che le impressioni d’uso sono totalmente personali e date dai tester di Binomania in completa libertà, senza vincolo e rapporto commerciale alcuno e sulla base di esperienza comprovata nell’utilizzo di tali strumenti ottici. Per eventuali informazioni, aggiornamenti e/o variazioni sui prezzi, sulle caratteristiche dello strumento, su i punti vendita autorizzati o altre informazioni in genere, si prega di visionare direttamente il sito web dell’importatore italiano dei prodotti Kowa : Auriga.
Piergiovanni Salimbeni è un giornalista indipendente iscritto all’Albo Professionale dei Giornalisti della Lombardia. Si è laureato presso l’Università Statale di Milano con una tesi riguardante : ” I danni da inquinamento elettromagnetico e il caso Radio Vaticana”. E’ responsabile dei siti web: www.binomania.it e www.termicienotturni.it. Pubblica video recensioni sul suo canale YouTube. Dal 1997 collabora con mensili e quotidiani nazionali, sempre nei settori di sua competenza: ottica sportiva, astronomica, fotografica, sistemi per la visione notturna e termica.Nel 2021 è entrato a far parte della Patagonia PRO Team come professionista dell’outdoor. Coltiva da sempre la passione per la scrittura, nel 2020 ha esordito con pseudonimo con un editore classico, mentre nel 2022 ha pubblicato su Amazon il romanzo “Il Purificatore”, disponibile anche in formato e-book. Nel tempo libero pratica fotografia di paesaggio, caccia fotografica, fototrappolaggio, digiscoping, enduro con la mountainbike.