Sono la vera novità dell’anno: molti appassionati li aspettavano da tempo. Io ho avuto il piacere di provare tutti e cinque i formati. Dedicatemi dieci minuti del vostro tempo per saperne di più.
di Piergiovanni Salimbeni
Noi tutti li aspettavano con impazienza, molta, forse troppa: Kowa, si sa, non è mai stata foriera di novità marginali o superflue, i suoi prodotti sono sempre stati immessi sul mercato quando erano già maturi e si è assistito raramente a rapide rivisitazioni o al ritiro di prodotti per problemi costruttivi o qualitativi.
La serie Genesis (8.5×44 e 10.5×44) ad esempio, fu presentata ben tredici anni or sono, mentre la serie BD XD – nata per sostituire la vecchia BD “Made in Japan – fu svelata nel 2014.
Con la nuova serie BD II XD Kowa, (lascia forse per il momento il formato da 56 mm) ed entra di prepotenza sul mercato con una serie rivisitata, ove è disponibile anche un delizioso 6.5×32.
La caratteristica principale che ha destato subito l’attenzione dei fan della casa (e non solo) è l’aumento del campo di vista: questi binocoli, infatti, sono- senza dubbio alcuno- degli strumenti grandangolari.
E’ comprensibile, tuttavia, come la presentazione di prodotti con campi ottici così elevati abbia generato qualche dubbio tra i più esperti, giacché spesso la qualità non va a braccetto con un grande campo lineare, soprattutto se il prezzo di acquisto è conveniente.
Lo scopo principale di quest’articolo sarà di informare i lettori riguardo alle reali prestazioni ottiche di questi nuovi binocoli. (Sono stato letteralmente tempestato da decine e-mail, messaggi su Whatsapp e sui Social, spero quindi di poter accontentare tutti con questo articolo)
Dati tecnici visibili sul sito ufficiale.
I formati della nuova serie Kowa BD XD II
Come risaputo e già ripetuto nel forum, sui social e sul gruppo Whatsapp di Binomania (dove ormai siamo una piccola e grande famiglia) i formati disponibili sono i seguenti:
6.5×32 (10°) , 8×32(8.8°), 10×32 (6.7°), 8×42 (8.2°) e 10×42 (7-2)°
Meccanica e sistema di messa a fuoco
Ho deciso di descrivere alcune impressioni generiche che ben rappresentano tutti i formati, infine, mi soffermerò sulle aberrazioni cromatiche e geometriche di ogni specifico esemplare.
In seguito, anche con il senno di quanto specificatamente asserito, troverete le mie impressioni nell’uso pratico. Sono consapevole che avendo avuto poco tempo a disposizione non è stato possibile discernere alla perfezione le reali prestazioni che ogni formato può offrire, ciononostante scriverò quanto percepito.
Appena si esaminano è impossibile non comprendere che siano dei “Kowa”: il nuovo aggiornamento è foriero di dettagli che li rendono più simili alla serie Top di Gamma, rispetto a vecchi BD XD.
I binocoli sono robusti ma leggeri, lo scafo è composto di magnesio e metallo, l’armatura in gomma verde è antiscivolo e di pregevole fattura. La messa a fuoco si attua con una manopola zigrinata molto simile a quella presente sui Genesis 44 e 33, i movimenti (in tutti gli esemplari testati) si sono rivelati molto fluidi e precisi, mentre la compensazione diottrica è regolata da una semplice ghiera sull’oculare destro. Il paraluce di gomma è comodo, non troppo largo e dotato di quattro stop prefissati. Non si può estrarre del tutto per pulire la lente di campo degli oculari.
La comodità durante l’osservazione è aumentata rispetto ai modelli di alta gamma che possiedono dei paraluce degli oculari troppo grandi perché siano utilizzati con profitto dalle persone con una distanza inter-pupillare stretta.
Come vedremo sono anche molto compatti e leggeri (li ho pesati uno a uno con la bilancia elettronica.)
E’ stata incredibile, ad esempio, la differenza di peso tra il Kowa Genesis 10.5×44 e il Kowa BD II XD 10×42: quasi seicento grammi in meno a favore del nuovo prodotto.
I nuovi Kowa BD II XD hanno ovviamente la filettatura (nascosta da un coperchietto) per il collegamento ai treppiedi fotografici, la dotazione comprende: una borsa in cordura, i tappi, la cinghia e un piccolo panno per le pulizie) .
Posso confermare, inoltre, che una minuziosa analisi ha evidenziato una esemplare cura nell’assemblaggio: nessuna sporcizia dentro i tubi ottici, nessuna scollatura delle armature, nessun residuo di polvere negli obiettivi ottici.
Termino questo prima parte confermando che tutti i binocoli BD XD II sono ovviamente impermeabilizzati e riempiti in azoto: possono quindi essere utilizzati all’aria aperta anche sotto la pioggia, com’è giusto che sia. Beneficiano inoltre del trattamento Kowa “KR” che protegge dallo sporco, oltre a facilitare lo scivolamento delle gocce d’acqua e la pulizia.
Ottica
Lenti
Tutti i binocoli forniscono una resa ottica neutra, forse leggermente calda (come piace a me) i colori sono brillanti e saturi e mi hanno colpito molto sia il contrasto sia il micro – contrasto (ottimi anche in presenza di condizioni meteo avverse) La nitidezza in asse è più che buona.
Oculari
Gli oculari garantiscono un ottimo comfort, l’armatura dei paraluce è morbida e abbastanza spessa per evitare affaticamento durante le osservazioni prolungate. Il mio collaboratore Paolo Monti, portatore di occhiali da vista, ha provato con attenzione tutti e cinque i formati ed ha confermato di riuscire a vedere tutto il campo di vista, eccetto nel 10×32 che – almeno nel suo caso- non gli consente di percepire il bordo del campo.
L’estrazioni pupillari dichiarate sono: 17 mm per il 6.5×32, 16.5 mm per l’8×32, 15 mm per il 10×32.
I binocoli da 42 mm, invece, forniscono 17 mm (8×42) e 16.5 mm (10×42)
Aberrazioni cromatiche e geometriche di ogni esemplare
Kowa BDII 6.5×32 XD
Aberrazione cromatica
In asse: in pratica ininfluente (in asse) si percepisce leggermente soltanto durante le condizioni di forte contro-luce, osservando ad esempio rami, rapaci, aerei. Questa è un’ottima prestazione.
Cromatismo laterale: minimo, meglio tollerato rispetto a molti prodotti nella stessa fascia di prezzo.
Curvatura di campo: Fornendo dieci gradi di campo (175m a 1000m!) era abbastanza impossibile che non fosse inficiato da curvatura di campo, infatti questa aberrazione geometrica si inizia ad avvertire spostandosi verso il 70-75% del campo inquadrato, per poi aumentare verso il bordo , ostacolando la percezione dei dettagli inquadrati. Provando a rifocheggiare verso il bordo, il mio accomodamento visivo, in certe circostanze, porta alla percezione di un campo inquadrato gradevole per circa l’80%. Rammento che persone più giovani del sottoscritto, potrebbero riuscire a compensare meglio tale aberrazione.
Distorsione: presente, a cuscinetto, a partire da circa il 75% del campo di vista, ai bordi si nota anche un po’ di deformazione delle immagini, inquadrando ad esempio un oggetto sferico come un lampione, esso tenderà a ovalizzarsi.
Kowa BDII 8×32 XD
Aberrazione cromatica
In asse: Non noto molta differenza nel contenimento di quest’aberrazione tra il 6.5x e l’8X, sono entrambi prodotti di ottima qualità.
Cromatismo laterale: minimo, meglio tollerato rispetto a molti prodotti nella stessa fascia di prezzo.
Curvatura di campo: E’ più corretta, si nota da circa l’85% del campo ottico inquadrato.
Distorsione: presente, a cuscinetto, percettibilmente inferiore rispetto al 6.5×32
Kowa BDII 10×32 XD
Aberrazione cromatica
In asse: Che dire? E’ pregevole osservare in un binocolo ben corretto per questa aberrazione, soprattutto in tale fascia di prezzo. Si distingue esclusivamente, seppur in maniera tollerabile, nelle peggiori condizioni d’illuminazione. E’ un piacere osservare una cornacchia posata su un’antenna in una giornata uggiosa e ammirare un bel nero del piumaggio e non un violetto scuro.
Cromatismo laterale: minimo, meglio tollerato rispetto a molti prodotti nella stessa fascia di prezzo, rispetto al 6.5x e 8X si inizia a riconoscere più lontano dal centro del campo.
Curvatura di campo: E’ più corretta, si nota da circa l’85% del campo ottico inquadrato.
Distorsione: Le differenze sono abbastanza proporzionali all’aumentare dell’ingrandimento. Anche in questo caso, il 10X mostra meno distorsione angolare dell’8x, si coglie verso l’85% del campo di vista.
Kowa BDII 8×42 XD
Aberrazione cromatica
In asse: Mi aspettavo una prestazione peggiore, invece, anche i binocoli Kowa BD II XD da 42 mm contengono molto bene l’aberrazione cromatica. Se considero il fatto di aver spesso osservato durante giornate nuvolose, non posso di certo che lodare questa prestazione.
Cromatismo laterale: Una tra i migliori risultati in questa fascia di prezzo e forse anche analizzando binocoli di fascia superiore. La percezione della cromatica laterale inizia a essere evidente verso il 75% del campo di vista. Brava Kowa!
Curvatura di campo: Presente ma minima e anche ai bordi si riescono ugualmente a percepire i dettagli terrestri. Non è tuttavia un binocolo definibile come “a campo piatto”.
Distorsione: Verso i bordi è evidente una minima percentuale di distorsione angolare, penso pari al 3-5%.
Kowa BDII 10×42 XD
Aberrazione cromatica
In asse: L’aberrazione cromatica è molto ben corretta, direi impercettibile al centro del campo, tranne che in rare occasioni. Ho osservato in binocoli da ottocento euro che non erano all’altezza di questo binocolo.
Cromatismo laterale: Anche in questo caso ho notato come Kowa sia riuscita a frenare molto bene il cromatismo laterale, rispetto ad altri prodotti della concorrenza.
Curvatura di campo: Presente ma minima e anche ai bordi, i dettagli terrestri si riescono ugualmente a percepire. Non è tuttavia un binocolo definibile “a campo piatto”.
Distorsione: Quasi privo di distorsione, si nota, ma a fatica.
Distanza minima di messa a fuoco
Non citerò con minuziosità tutte le differenze, sappiate soltanto che il BD II 6.5×32, in tale frangente, è eccellente: mette a fuoco a poco più di mezzo metro e con solo “mezzo giro” di manopola mostra già dettagli nitidi all’infinito. Spesso nel birdwatching mi scordavo di focheggiare, tanta è la profondità di campo.
Anche il 10×42, raggiunge una distanza minima di messa a fuoco simile, tuttavia, impiega un giro esatto (almeno con il mio accomodamento visivo) per raggiungere l’infinito.
Gli altri formati sono una via di mezzo tra il 6.5x e il 10x.
Ulteriori dati misurati personalmente
BDII 6.5×32 XD
Peso (bilancia elettronica senza tappi): 530 g
Diametro oculari: 43 mm
Distanza tra gli oculari alla minima distanza interpupillare: 14 mm
BDII 8×32 XD
Peso (bilancia elettronica senza tappi): 537 g
Diametro oculari: 43 mm
Distanza tra gli oculari alla minima distanza interpupillare: 14 mm
Lunghezza (con paraluce retratto): 115mm
Larghezza (chiuso) 114 mm
BDII 10×32 XD
Peso (bilancia elettronica senza tappi): 518 g (il più leggero tra i 32mm)
Diametro oculari: 43 mm
Distanza tra gli oculari alla minima distanza interpupillare: 14 mm
Lunghezza (con paraluce retratto): 115 mm
Larghezza (chiuso) 114 mm
BDII8x42 XD
Peso (bilancia elettronica senza tappi): 621 g
Diametro oculari: 43 mm
Distanza tra gli oculari alla minima distanza interpupillare: 13 mm
Lunghezza (con paraluce retratto): 139 mm
Larghezza (chiuso): 117 mm
BDII 10×42 XD
Peso (bilancia elettronica senza tappi): 627 g
Diametro oculari: 43 mm
Distanza tra gli oculari alla minima distanza interpupillare: 13 mm
Lunghezza (con paraluce retratto): 139 mm
Larghezza (chiuso): 117 mm
Prova sul campo
Ognuno di questi binocoli ha pregi e difetti, in linea generale sono tutti contraddistinti da un eccellente rapporto prezzo prestazioni, tuttavia due binocoli mi sono rimasti nel cuore e sono le estreme concezioni di tale progetto.
Ho apprezzato molto, infatti, il formato 6.5×32 tanto che credo di acquistarne un esemplare per la mia piccola scuderia. Ha un campo di vista elevatissimo e seppur non sia perfettamente corretto, è un piacere osservare i panorami a questi ingrandimenti. E’ maneggevole, ha un’elevata profondità di campo e grazie al basso ingrandimento e il più luminoso tra i 32 mm. Osservando i rapaci nel cielo percepisco, infatti, meno miodesopsie, si brandeggia generando poche vibrazioni anche dopo una lunga risalita e seppur non mostri i dettagli di un 10X, evidenzia l’avi-fauna nel suo ambiente naturale, essendo alla lunga, il più avvincente da utilizzare. Si presta, inoltre, all’osservazione in musei, campi sportivi e in tutte quelle occasioni in cui avete la necessità di utilizzare un binocolo grandangolare.
Essendo, inoltre, appassionato di cloudspotting, confermo che è perfetto per l’osservazione delle nuvole e di vari fenomeni atmosferici. Ieri pomeriggio, ad esempio, ho ammirato un fronte nuvoloso che tentava di scavalcare il massiccio montano di fronte alla mia valle. Sembrava di assistere (al rallentatore) a uno Tsunami che stravolgeva una costa. Un’immagine da mozzare il fiato che mi ha lasciato incollato agli oculari per una ventina di minuti, il tempo che il fenomeno atmosferico, sparisse nella sua magnificenza.
Il secondo formato che mi è piaciuto è il 10×42: ha un ottimo contenimento dell’aberrazione cromatica, il cromatismo laterale è evidente soltanto verso i bordi del campo, e il suo ampio campo apparente unito agli ingrandimenti mi portano a ritenere che possa essere un ottimo compagno di avventure, soprattutto per gli appassionati di birdwatching. Ovviamente non è nitido come un Top di Gamma, ma per il prezzo di acquisto si rivelerà senz’altro un prodotto molto, molto interessante.
L’8×32 è in ogni caso il più equilibrato: corregge molto bene le aberrazioni geometriche in proporzione al campo di vista, ha una ottima profondità di campo, è leggero e maneggevole e fornisce un ottimo contrasto.
Se non amassi alla follia il 6.5×32, forse, opterei per questo formato.
Analizzando nella completezza questi binocoli ho apprezzato anche la tonalità leggermente calda delle immagini mostrate e soprattutto il contrasto e il micro contrasto. In alcune giornate la resa in asse era veramente nitida e contrasta, da non farmi rimpiangere prodotti dal prezzo superiore.
Non penso di avere molto altro da aggiungere, riguardo ai difetti? Beh, forse avrei preferito che i dieci gradi del 6.5×32 fossero più corretti ma all’atto pratico devo ammettere che il campo di vista aggiuntivo, rispetto a un correttissimo 8°, e’ sempre utile in decine di circostanze, inoltre, nel panning la distorsione pare migliorare la visibilità dei dettagli che si mostrano in maniera naturale e poco affaticante (almeno per il sottoscritto)
Se dovessi fare una critica a Kowa, chiederei di allargare leggermente i tappi copra oculari perché si tolgono spesso con un po’ di difficoltà, per il resto, in tutta sincerità, non ho trovato caratteristiche negative in questi prodotti, a parte, talvolta, la presenza di un po’ di luce diffusa ai bordi, in alcune condizioni di illuminazione un po’ particolari(soprattutto nei modelli più grandangolari) .
Avrebbe giovato, forse, un miglior annerimento nei pressi della zona dei prismi e degli oculari.
In sintesi
I nuovi KOWA BDII XD sono degli ottimi binocoli, tra i migliori in questa fascia di prezzo, i loro punti di forza sono molteplici: l’ottima costruzione, l’armatura da Top di Gamma, gli oculari più comodi da utilizzare rispetto alla serie Genesis, un ottimo contenimento dell’aberrazione cromatica, una resa abbastanza neutra, un contrasto decisamente alto e ovviamente dei campi ottici grandangolari.
Penso che Kowa debba rinnovare al più presto la sua vecchia gamma Genesis 44 e 33, perché questi nuovi BD II sono degli acerrimi nemici all’interno della stessa scuderia. I
In realtà, comparando il Kowa BDII 10×42 al Genesis 10.5X44 ho notato una maggior nitidezza e puntiformità del Top di Gamma, ma le prestazioni sono così simili da essere quasi imbarazzanti, oltretutto il campo di vista fornito dal nuovo 10×42 e’ visibilmente più ampio.
Spero, inoltre, che Kowa ci delizi anche con una versione da 56 mm, che penso possa reggere, senza remore anche quindici ingrandimenti.
https://www.kowaoptic.com/optics-range/binoculars/bdii-xd/
Prezzi attuali
Questi sono i prezzi attuali per l’Italia che ho ricevuto dal rivenditore MHZOutdoor che li sta per ricevere proprio durante la stesura di quest’articolo.
6.5×32: 399 EURO IVA INCLUSA
8×32: 409 EURO IVA INCLUSA
10×32: 419 EURO IVA INCLUSA
8×42: 469 EURO IVA INCLUSA
10×42: 479 EURO IVA INCLUSA
La spedizione è compresa nel prezzo
Ringraziamenti
Ringrazio, ovviamente, il dott Günter Reisner di Kowa Optimed Deutschland GmbH (partner europea di Kowa Company Limited) per aver fornito questi esemplari in anteprima.
Piergiovanni Salimbeni è un giornalista indipendente iscritto all’Albo Professionale dei Giornalisti della Lombardia. Si è laureato presso l’Università Statale di Milano con una tesi riguardante : ” I danni da inquinamento elettromagnetico e il caso Radio Vaticana”. E’ responsabile dei siti web: www.binomania.it e www.termicienotturni.it. Pubblica video recensioni sul suo canale YouTube. Dal 1997 collabora con mensili e quotidiani nazionali, sempre nei settori di sua competenza: ottica sportiva, astronomica, fotografica, sistemi per la visione notturna e termica.Nel 2021 è entrato a far parte della Patagonia PRO Team come professionista dell’outdoor. Coltiva da sempre la passione per la scrittura, nel 2020 ha esordito con pseudonimo con un editore classico, mentre nel 2022 ha pubblicato su Amazon il romanzo “Il Purificatore”, disponibile anche in formato e-book. Nel tempo libero pratica fotografia di paesaggio, caccia fotografica, fototrappolaggio, digiscoping, enduro con la mountainbike.