Binocolo Leupold Bx-2 Tioga HD 12×50
Un binocolo da dodici ingrandimenti possiede pregi e difetti, non è ovviamente maneggevole come un binocolo compatto, di contro è ancora ben gestibile a mano libera, consentendo nel frattempo di percepire dettagli simili a quelli osservabili in un cannocchiale che sviluppi almeno 15-18 ingrandimenti.
Oggetto di questa recensione è il binocolo Leupold BX-2 12×50 della serie Tioga e che è da poco uscito di produzione ma che è ancora possibile trovare a un prezzo pari a circa 350 euro.

Dati tecnici dichiarati dalla Casa Madre
Serie BX-2 | 12×50 |
Prismi | Schmidt Pechan |
Estrazione pupillare | 15.5 mm |
Campo di vista a 1000 m | 87 m |
Distanza minima di messa a fuoco | 3.8 m |
Trattamento | Fully Multi Coated |
Impermeabilizzazione | Si |
Regolazione distanza inter-pupillare | 56-76 mm |
Peso | 810 g |
Garanzia | a vita |
Meccanica e sistema di messa a fuoco
Il BX-2 12×50 è fornito con un’ottima borsa in cordura, una cinghia in neoprene, i tappi per coprire gli obiettivi e gli oculari e l’immancabile panno per la pulizia delle ottiche. E’ disponibile in una classica livrea grigia e in un’aggressiva colorazione mimetica denominato Mossy Oak Mountain Country. Il binocolo è riempito in azoto e impermeabilizzato. Come tutti i prodotti Leupold, è garantito a vita.
Il suo chassis è composto da una cerniera centrale con un ponte unico e molto ampio, su cui sorge in bella vista l’ampia manopola per la regolazione della messa a fuoco. La bilancia elettronica che utilizzo ha stimato un peso (senza tappi) pari a 930 g. Le sue dimensioni alla mia distanza inter -pupillare sono: 120 mm di larghezza (lato oculari), 130 mm (lato obiettivi) 180 mm di lunghezza e 58 mm di spessore.
Il Leupold BX-2 Tioga HD 12×50 è protetto da una spessa gommatura grigia che è ottimizzata – nella parte esterna dei tubi ottici- con un sistema anti-scivolo che migliora la presa, anche con le mani sudate.

Gli obiettivi sono al riparo grazie a dei tappi dotati di ring-stop, mentre per gli oculari è stato usato un unico componente che si può fissare alla tracolla di neoprene.
Pur essendo un binocolo dal costo non eccessivo è stato concepito per fornire una qualità non molto distante dalle serie più prestigiose della casa.
Di fatto, non ho notato evidenti problemi di assemblaggio e men che meno particelle di sporco nel treno ottico, graffi o scollimazione. Il binocolo è ben concepito e sviluppato. Può essere adatto, come secondo strumento, anche a un pubblico esigente che richiede un “12x” senza dover necessariamente investire cifre folli.

Il sistema di messa a fuoco (interno) è governato dalla già citata manopola di policarbonato che ha esibito una discreta fluidità e soprattutto nessuna presenza di blocchi. Essendo un binocolo con un ingrandimento discreto non può fornire una brevità di corsa molta elevata. Di fatto, per passare dalla distanza minima di messa a fuoco che è pari a circa due metri e mezzo, sino all’infinito occorre ruotare la manopola in senso- antiorario di quasi due giri e mezzo.. Migliore ovviamente la sua prestazione a partire dai sei metri, dove è sufficiente meno di mezzo giro di manopola per arrivare ad avvistare rapaci in alta quota.
Lo snap test è stato discreto, con un punto di fuoco, abbastanza preciso, non ovviamente come i Top di casa Leupold.
La compensazione diottrica è affidata a una spartana, ma abbastanza funzionale ghiera che si deve spostare con una certa forza, evitando, così, spostamenti accidentali.
Ottica
Le ottiche a corredo sono definite HD, non possono ovviamente offrire le prestazioni dei TOP DI GAMMA di casa Leupold, tuttavia devo ammettere di essere rimasto abbastanza stupito dalla resa di questo binocolo che, a tutti gli effetti, è un Entry Level.
Al centro del campo la nitidezza è più che buona, giacché, nella mia carriera di appassionato di binocoli, ho usato dei 10x economici, certamente meno nitidi. Anche il contrasto è più che sufficiente.

Ovviamente quando si cerca “Il dettaglio” a lunga distanza, l’ottica se paragonata a un blasonato 12×50 da 2000 euro è un po’ morbida, ma non per questo insufficiente. Il lavoro di monitoraggio o selezione si esegue senza problemi, anche se con prestazioni un po’ differenti.
La resa dei colori è lievemente calda.
Oculari
Gli oculari del Leupold BX-2 Tioga HD 12×50 offrono un campo lineare pari a 79 m, ossia, 4.5° gradi di campo, che sono – con la formula classica 54.5° di campo. Leupold dichiara ottimisticamente 5°- Per fugare ogni dubbio ho utilizzato un software astronomico, ove potevo verificare la distanza angolare fra stelle per verificare quale fosse la prestazione reale.
Navigano nella costellazione del Leone ho trovato due stelle…. Ergo il binocolo inquadra circa 4-5° di campo.
Gli oculari possiedono dei paraluce estraibili a rotazione che non si possono smontare per facilitare la pulizia della lente di campo (caratteristica abbastanza comune in tali fasce di prezzo). La parte a contatto con il viso è composta di gomma poco spessa ma morbida. Quando i paraluce sono totalmente estratti, le persone con una scarsa distanza inter – pupillare potrebbero essere non molto comode, poiché la distanza fra i due oculari è pari a 16 mm.
L’estrazione pupillare che ho calcolato è di 13 mm.
Pupilla di uscita
A dispetto del prezzo di acquisto la pupilla di uscita si è rilevata abbastanza circolare. C’è solo un po’ di caduta di luce ai bordi del campo e si nota un po’ di luce diffusa ai bordi in alcune condizioni di illuminazione.
Trattamenti.
L’azienda dichiara che il binocolo utilizza un trattamento anti-riflesso “fully multi-coated”. E’ ovviamente presente il trattamento dielettrico sui prismi che migliora la trasmissione della luce, aumentando nel frattempo il contrasto e la nitidezza (ovviamente in proporzione alle componenti utilizzate)
Aberrazioni
Cromatica
Il binocolo non mostra accenno di spettro secondario blu, di contro si percepisce a tratti un lieve alone rosso-verde intorno ai bordi delle immagini più luminose. Senza entrare troppo nello specifico questo risultato si evidenzia quando il progettista vuole eliminare parte o tutto lo spettro blu cui è più sensibile l’occhio umano.
Nelle giornate terse, la percezione dell’aberrazione cromatica è veramente minima, per tale motivo si può fregiare del termine HD, ovviamente riferito a prodotti entry-level.
Cromatica Laterale
Presente, già poco dopo il centro del campo, anche se come ribadito non molto invasiva. Si nota, più che altro su soggetti in controluce e raramente osservando il fogliame. Esemplificando posso confermare che puntando una gazza a cinquanta metri di distanza con il sole che la illumina lateralmente, al centro del campo sarà in sostanza impossibile evidenziare traccia di residuo cromatico che inizierà a palesarsi poco dopo il centro del campo, come un lievissimo alone rosso-verde intorno al becco del volatile.
A volte ho anche paura a essere così minuzioso descrivendo binocolo con un prezzo molto conveniente, ma mi pare doveroso illustrare al meglio le mie sensazioni.

Curvatura di Campo
Minima, direi, quasi impercettibile, anche grazie al campo di vista non grandangolare.
Distorsione
Non ho notato distorsione d’ingrandimento, mentre ho percepito l’angolare da circa l’80% dal centro del campo.
Altre aberrazioni.
Si sa, osservando i campI stellari, la maggior parte delle ottiche – anche quelle astronomiche- mostrano qualche problema.
Il Leupold BX-2 Tioga HD 12×50 ha esibito stelle puntiformi sino a circa il 75% del campo di vista.
Dopo di che si nota un po’ di coma e astigmatismo. Non è ovviamente un binocolo espressamente concepito per tale genere di osservazioni.

Utilizzo sul campo
Il Bx-2 Tioga 12×50 HD è un binocolo fornito a un prezzo conveniente che possiede delle caratteristiche che potrebbero interessare a molti utenti. E’ robusto e con una solida protezione di gomma, il contenimento delle aberrazioni cromatiche è pregevole per fascia di comparazione e ingrandimenti forniti. Ho apprezzato le rifiniture e alcune soluzioni come il solido ponte centrale che potrebbero fare la differenza rispetto ad altri prodotti nella medesima fascia di prezzo.
Il “ 12X “ è un prodotto un po’ specialistico, una via di mezzo fra il classico 10×50 e il 15×56 che si gestisce sempre e soltanto su un treppiede. Può essere interessante in alcuni settori osservativi, dove è necessario osservare dei dettagli a lunga distanza ma non si può necessariamente acquistare o trasportare uno spottingscope compatto o un binocolo da diametro e ingrandimenti superiori.
Lo vedo più come un prodotto da affiancare al classico 8×42 che come a un binocolo tuttofare.
Pregi e Difetti
Fra i pregi cito:
- La costruzione e la finitura dei particolari
- Possibilità di scegliere fra due colori
- Buona resa ottica globale delle ottiche da 50 mm qui definite “HD”
- Garanzia trentennale
- Ottimo post-vendita garantito in Italia da Paganini, che è noto per l’assistenza verso la clientela
Difetti
- Campo apparente non grandangolare
- Un po’ di luce diffusa ai bordi che migliora con una corretta regolazione dei paraluce degli oculari.
In sintesi
Avete un 8×42 ma vorreste osservare a dodici ingrandimenti senza spendere due stipendi? Volete divertirvi a osservare con maggior potenza i rapaci o gli aerei? Non potete comprare un costoso 15×56? IL BX-2 12×50 potrebbe essere lo strumento che fa per voi.
Ringraziamenti
Ringrazio come sempre Andrea Ambrosio della Paganini SRL che mi ha consentito di testare ben due esemplari di questo prodotto.
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Disclaimer.
Questa recensione è stata pubblicata nel mese di Maggio dell’anno 2019. Si specifica che le impressioni d’uso sono totalmente personali e date dai tester di Binomania in completa libertà, senza vincolo e rapporto commerciale alcuno e sulla base di esperienza comprovata nell’utilizzo di tali strumenti ottici. Per eventuali informazioni, aggiornamenti e/o variazioni sui prezzi, sulle caratteristiche dello strumento, su i punti vendita autorizzati o altre informazioni in genere, si prega di contattare direttamente il distributore italiano Paganini SRL
Piergiovanni Salimbeni è un tester e giornalista indipendente iscritto all’Albo Professionale dei Giornalisti della Lombardia. Si è laureato presso l’Università Statale di Milano con una tesi riguardante : ” I danni da inquinamento elettromagnetico e il caso Radio Vaticana”. E’ responsabile dei siti web: www.binomania.it e www.termicienotturni.it. Pubblica video recensioni sul suo canale YouTube. Dal 1997 collabora con mensili e quotidiani nazionali, sempre nei settori di sua competenza: ottica sportiva, astronomica, fotografica, sistemi per la visione notturna e termica, geologia lunare. Coltiva da sempre la passione per la scrittura, nel 2020 ha esordito con pseudonimo con un editore classico, mentre nel 2022 ha pubblicato su Amazon il suo secondo romanzo “Il Purificatore”, disponibile anche in formato e-book. Nel tempo libero leggi molti libri, pratica tiro sportivo a lunga distanza, fototrappolaggio, digiscoping, fotografia di paesaggio.