Recensione dello spotting scope ZEISS CONQUEST GAVIA 30-60x 85

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PREMESSA

Da anni, utilizzo con profitto uno spotting scope Zeiss Victory Harpia 95, ero quindi molto curioso di testare il modello di fascia inferiore. Grazie alla collaborazione del distributore ufficiale Bignamiho ricevuto in visione un esemplare dello Zeiss Conquest Gavia 30-60×85 che costa attualmente 2.349,00 € e beneficia di dieci anni di garanzia.

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DATI TECNICI DICHIARATI DALLA CASA MADRE

Modello

ZEISS CONQUEST GAVIA  85

Ingrandimento

30-60 x

Obiettivi (mm)

85

Pupilla di uscita (mm)

2,8-1,4

Campo lineare in metri a 100 m

33-23

Campo lineare in gradi

1.9° – 1.35°

Distanza minima di messa a fuoco (m)

3.3

Trasmissione di Luce

N.D.

Lunghezza Focale

494 mm

Attacco filtri

M 86×1

Impermeabilizzazione

Sì, con azoto 400 mbar

Temperatura di esercizio (°)

N.D.

Dimensioni (mm)

396

Peso (g)

1700

Prezzo 

2349 Euro

Garanzia

10 anni

Sito di riferimento

www.bignami.it

 

FORMATI DISPONIBILI

La serie Zeiss Conquest Gavia 85 è disponibile unicamente nel diametro di  85 mm

 

ACCESSORI IN DOTAZIONE

FIG.1 – Lo Zeiss Conquest Gavia 85 arriva all’interno di questa scatola

Il packaging di questo telescopio da osservazione è eccellente, come tutte le più recenti produzioni Zeiss. Si tratta di una scatola  bianca protetta da una custodia in cartone con stampata una immagine del telescopio da osservazione.  Al suo interno è custodito lo spotting scope con l’oculare zoom 30x -60x, i tappi, un panno per la pulizia per le ottiche e un piccolo manuale con le istruzioni per il primo utilizzo. 

ACCESSORI OPZIONALI


E’ possibile acquistare separatamente: la custodia da campo, una barra maggiorata per un miglior bilanciamento del telescopio, un cavalletto in carbonio con testa video fluida e un adattatore per il digiscoping. Per gli amanti dell’astronomia sono disponibili un adattatore che consente l’utilizzo degli oculari astronomici con barilotto da 31. 8 mm e per i patiti della fotografia è presente in catalogo anche un adattatore fotografico. Potete leggere maggiori informazioni visitando questa pagina: https://www.zeiss.it/consumer-products/osservazione-naturalistica/spotting-scopes/accessori-per-telescopi.html

 

 

MECCANICA E SISTEMA DI MESSA A FUOCO

Il telescopio da osservazione Zeiss Conquest Gavia  30-60×85  è molto leggero e compatto, questo è un fattore decisamente apprezzabile per chi compie lunghe escursioni in mezzo alla natura. La mia bilancia elettronica ha stimato, un peso senza oculari, di 1418 grammi che diventano 1779 con l’oculare zoom e i tappi montati. La sua leggerezza dipende dall’utilizzo della  lega di magnesio per la composizione dello scafo ottico. E’ protetto da una armatura di gomma nera, abbastanza spessa che presenza alcune zone con maggior spessore per proteggerlo dagli urti accidentali e per migliorare la presa. E’ riempito in azoto e garantito per resistere sino a 400 mbar, ossia a una colonna di acqua alta circa 4 metri.

FIG.2 – Lo Zeiss Conquest Gavia 85 in azione sulle rive del Lago Maggiore

Sono presenti dei deflettori interni per prevenire la luce diffusa sia nei pressi dell’obiettivo sia nei pressi del sistema di messa a fuoco.  Il paraluce è estraibile, mentre i tappi sono di alta qualità, soprattutto quello frontale che è simile alle migliori soluzioni per gli obiettivi fotografici. Consente un rapido inserimento e una veloce estrazione grazie alla sua forma ergonomica e al sistema di fissaggio affidabile. Questo telescopio è stato prodotto in Giappone su specifiche Zeiss ma la qualità è identica per rifiniture, meccanica e trattamenti ottici ai prodotti che sino a pochi anni fa erano costruiti in Germania. Non penso che,  ormai, sia molto utile criticare la provenienza di uno strumento ottico. E’  stato inserito anche un piedino con passo Manfrotto che concede un collegamento molto rapido. E’ ottimizzato con le  classica filettatura da 3/8 e riduttore da 1/4. Ottima la meccanica del collare ruotabile a 360° che mostra un sistema click-stop decisamente pregevole per un prodotto in tale fascia di prezzo.

FIG.3 – Un primo piano sul sistema di blocco del collare ruotabile a 360°

 

Modello

Peso

Dimensioni ( chiuso)

CONQUEST GAVIA 30-60×85

1719 g con tappi e oculari 396 mm

 La sua è una linea classica, snella e decisamente ergonomica anche grazie alla ampia ghiera zigrinata di derivazione fotografica che consente una rapida focalizzazione dei soggetti. Rispetto al più pregiato Zeiss Victory Harpia non è stato dotato del pregiato sistema “Dual Focus”  ma l’ho apprezzato ugualmente nell’utilizzo sul campo.  Il punto di fuoco mi è parso ben univoco sia in intrafocale che in extra focale. E’ necessario fare un po’ di pressione per ruotare la ghiera e questo, nella maggior parte dei casi, scongiura gli spostamenti accidentali.

FIG.4- La ghiera per la messa a fuoco è decisamente precisa

La messa a fuoco minima è eccellente, con il mio visus sono arrivato a poco meno dei tre metri e mezzo dichiarati. Questo concede di compiere delle belle osservazioni a soggetti ravvicinati , magari da capanno, ma anche di fiori e insetti. Per raggiungere l’infinito da questa distanza è necessario girare la ghiera di un giro e 3/4 . Un pregio di poter sfruttare una ghiera così grande  è la velocità di rotazione e la grande corsa per focalizzare con precisione.  Comprenderete, inoltre, che questa ghiera  sia molto facile da utilizzare anche con i guanti invernali.

FIG.5 – Piacevole il design “snello” dello Zeiss Conquest Gavia

Modello

Distanza minima di messa a fuoco rilevata

Senso di rotazione

Raggiungiment1o dell’infinito dalla distanza minima

ZEISS CONQUEST GAVIA

3,1 metri

anti-orario

Poco piu’ di 3/4 di giro

 

 

 

 OTTICA

 Obiettivo

Non possiede un’ottica di alta qualità come il modello Zeiss Victory Harpia che si pregia di ottiche definite ” ULTRA FL” ma fa uso di ottiche che prevedono senza dubbio un elemento a bassa dispersione, il cosiddetto vetro ED e HD, Zeiss in questo caso lo definisce HD. Le immagini stupiscono per contrasto e nitidezza, sono anche brillanti nella sua fascia di prezzo e rivaleggiano anche con strumenti dal costo superiore.

FIG.6 – Un primo piano sull’obiettivo da 85 mm di diametro

 

Oculare

Come la maggior parte dei prodotti di  fascia medio alta, anche in questo caso  è stato utilizzato un oculare zoom con un discreto intervallo  di ingrandimento ma che esibisce un campo di vista non grandangolare a bassi ingrandimenti.  I 33.2 metri a 1000 m dichiarati a 30x, sono 1.9° di campo lineare e 57° di campo apparente. Ottimo, invece, il campo apparente a 60X che è di ben 81.4° e che consente una ottima immersione nella scena, grazie ai 23.7 m a 1000 metri pari a 1.35°

FIG.7 – L’oculare zoom di serie è molto nitido, con un campo corretto ma poco grandangolare ai bassi ingrandimenti

 Il sistema di regolazione degli ingrandimenti avviene ruotando la  ghiera zigrinata integrata sull’oculare. Il paraluce è morbido, estraibile senza click prefissati ma non è possibile toglierlo completamente per facilitare la pulizia della lente. Il diametro del suo barilotto non è eccessivo (51.70 mm)   e nel mio caso ho apprezzato molto la comodità di non dover osservare in un oculare troppo grande. La lente di campo misura 25.90 mm  ed è abbastanza ampia per non appannarsi facilmente nell’uso intenso invernale.

FIG. 8 – L’oculare zoom non è parafocale, è quindi necessario ritoccare la messa a fuoco durante la regolazione dell’ingrandimento

La lunghezza focale dell’obiettivo è pari a 494 mm e presenta un rapporto focale di F/5.8.  L’oculare zoom ha quindi una lunghezza focale compresa tra 8 e 16 mm.  L’oculare non è parafocale ed è necessario ritoccare un po’ la messa a fuoco, soprattutto, passando rapidamente da 30x a 60x.  

L’oculare si estrae in rotazione ed è composto da un sistema a baionetta. E’ stata utilizzata un ghiera di blocco, anch’essa zigrinata che garantisce sicurezza e impermeabilizzazione. L’ho preferita date le sue ottime dimensioni, alle classiche leve o pulsanti laterali che si notano spesso su strumenti anche più costosi. So che è abbastanza inusuale armeggiare in mezzo alla Natura con i guanti per estrarre l’oculare di serie, tuttavia, grazie al possibile utilizzo dell’adattatore per gli oculari astronomici, questa operazione  potrebbe essere compiuta più di quanto si possa credere.

FIG.9 – Un primo piano sulla sede dell’oculare con attacco a baionetta

Trattamenti anti-riflesso

Lo Zeiss Conquest Gavia  30-60×85 beneficia sia del noto trattamento  ZEISS T*  che concede di ottenere immagini contrastate e luminose ma a anche  del rivestimento esterno protettivo LotuTec®. Repellente ad acqua, polvere, neve e impronte digitale, evita l’agglomerazione delle gocce d’acqua facilitando nel contempo la pulizia degli obiettivi.

FIG.10 – Anche lo Zeiss Conquest Gavia beneficia del trattamento Lotutech

 

ABERRAZIONI CROMATICHE 

Aberrazione cromatica al centro del campo

Ho avuto il piacere di paragonarlo allo Zeiss Victory Harpia 95 e vi posso confermare che lo Zeiss Conquest Gavia 85 non delude, soprattutto ai bassi ingrandimenti dove  rivela un ottimo contenimento dell’aberrazione cromatica che è leggermente inferiore a quello del più costoso Harpia. Si nota più che altro ad alti ingrandimenti ma soltanto nelle pessime condizioni di illuminazione e su soggetti molto contrastati.  Osservando un’antenna televisiva, lo Zeiss Conquest Gavia 85 mostra una sottile bordo verde-viola intorno alla sagoma dell’antenna che è appena impercettibile nell’Harpia. 

Cromatismo laterale

E’ presente e come in tutti i casi, aumenta spostandosi dal centro verso al bordo, nelle normali condizioni di illuminazione non è mai invasivo e si percepisce più che altro ad alti ingrandimenti.

FIG.11 – Lo Zeiss Conquest Gavia 85  ( a sinistra) comparato a sua maestà Zeiss Victory Harpia 95

ABERRAZIONI GEOMETRICHE

Curvatura di campo

Nell’uso terrestre ho apprezzato particolarmente la resa ai bordi – in tutto il range di focale- di questo spotting scope che posso definire a campo piatto.


Distorsione angolare

La distorsione angolare a cuscinetto è presente, verso il 78% del campo in una misura pari a circa il 5%. Nel panning mi pare ottimale senza essere troppo inficiato dall’effetto dalla “palla rotolante” vedesi glossario che si nota negli strumenti ottici privi di distorsione angolare.

 

Altre aberrazioni nell’uso astronomico

Ho osservato con molto piacere il cielo con questo strumento – tra poco vi scriverò perché-  e posso confermarvi che seppur di giorno si apprezzi un campo completamente privo di aberrazione, durante la notte, verso l’80-85% dal centro del campo, compare un po’ di coma/astigmatismo a togliere puntiformità alle stelle inquadrate al bordo del campo.. 

Campo di massima nitidezza (CN) Campo ancora utilizzabile (CU) Campo inutilizzabile (CI) Puntiformità stellare inficiata da
75% 15% 10% Coma e un po’ di astigmatismo

 

 

TEST CON USAF CHART A 35 METRI

Ho testato lo Zeiss Conquest Gavia 85  con la USAF CHART in tre momenti della giornata e non ho mancato di compararlo al mio Zeiss HARPIA 95. Posso confermare – come visibile nella immagine- che lo Zeiss Gavia 85 è in grado di fornire un ottima risolvenza su dettagli fini.  Rispetto all’Harpia si notava-ovviamente meno campo di vista ai bassi ingrandimenti agli alti c’era un calo di nitidezza e un maggior aberrazione cromatica ma era un confronto un po’ impari non solo perché uno costa molto di più ma anche perché il mio Harpia ha un diametro dell’obiettivo frontale di 95 mm.

FIG.12 – Il risultato della Usaf Chart, lo Zeiss Harpia a 70X si è spinto sino alla riga “3” nella colonna sinistra mentre il Gavia si è fermato alla riga “1”

Questo test ha anche rilevato un ottimo contenimento dell’aberrazione cromatica che era quasi invisibile a bassi ingrandimenti anche nelle zone ad alto contrasto tra le righe nere e la zona bianca e  si mostrava lievemente soltanto ad alti ingrandimenti con luce intensa.

 

 

RIFLESSI, IMMAGINI FANTASMA

Non ho rilevato riflessi o immagini fantasma intensi da poter inficiare la visione con questo telescopio da osservazione.

 

PROVA SUL CAMPO

Come sempre citerò la mia esperienza nei vari settori osservativi.

Birdwatching

Ho apprezzato particolarmente lo Zeiss  Conquest Gavia 85 nella pratica del birdwatching per vari motivi: in primis è leggero e compatto, si può trasportare per ore nello zaino ma anche trasportarlo direttamente con un treppiede, meglio se di carbonio. L’obbiettivo con un elemento HD a bassa dispersione fornisce una ottima nitidezza e un elevato contrasto che sono molto simili al centro del campo a quanto visibile nello Zeiss Harpia. L’aberrazione cromatica si nota unicamente nelle pessime condizioni di illuminazione. L’unico difetto rispetto al più costoso Harpia è l’ingrandimento minimo pari a 30x che non consente  di sfruttare un enorme campo di vista come è concesso dal Top di Gamma Zeiss a 23X. Per il resto se lo comprerete potrete realmente beneficiare di  ottime prestazioni.

FIG.13 – Lo Zeiss Conquest Gavia durante una sessione di birdwatching sulle sponde del Lago Maggiore

Osservazione del paesaggio

Anche in questo caso l’ho apprezzato per la compattezza che consente di trasportarlo senza alcun sacrificio, Ottima la resa a 50-60 X dove si può beneficiare ancora di un alto contrasto e di una buona nitidezza ma anche di un campo apparente elevato che risulta solo discreto a 30X. 

FIG.14 – Il treppiede in carbonio con testa Zeiss e il Gavia 85 sono un kit molto leggero e performante

Osservazione crepuscolare

Un telescopio da osservazione da 85 mm è il perfetto trait d’union tra la luminosità e la compattezza, lo Zeiss Gavia 85  si è dimostrato molto luminoso nella sua fascia di prezzo.

Osservazione astronomica

Rispetto alla sua destinazione prettamente astronomica l’ho utilizzato spesso e volentieri anche per le osservazioni astronomiche, potendo compararlo al mio Zeiss Harpia 95. Come già anticipato  non fornisce un campo di vista molto grande a 30X ingrandimenti, ad esempio, lo Zeiss Harpia a 23x mostra tutte e tre le Stelle della Cintura di Orione perfettamente in campo oltre che ben  puntiformi. Lo Zeiss Conquest Gavia 85, ai minimi ingrandimenti disponibili (30X) mostra 2 stelle e inquadra esattamente la metà della distanza per raggiungere la terza stella.  La puntiformità stellare è simile, così come il contrasto, per il resto la maggior qualità dell’Harpia si nota soltanto a 60X osservando il pianeta Venere dove il Gavia  85 svela un residuo cromatico verde-viola intorno al bordo del pianeta.

FIG.15 – Le due simulazioni sono state ottenute con il planetario STELLARIUM 1.2 – www.stellarium.org

Questa caratteristica  si ridimensiona su Giove che è meno luminoso di Venere, inoltre, a tratti mi è parso di notare una colorazione più calda nel Gavia. Il paragone era un po’ impari perché il Gavia ha un obiettivo da 85 mm mentre il mio Harpia  ha un diametro di 95 mm.

Per quanto riguarda lo star test, questo esemplare ha fornito un risultato tra i migliori mai visti. Non sono solito dare molta importanza a questa analisi che uso prettamente per i telescopi astronomici ma non è detto che io non la applichi sul campo. Le immagini in intra e in extra focale sono praticamente perfette senza alcuna differenza quantificabile come “evidente”. Si può soltanto percepire una lievissima luce diffusa in extra focale. Ritengo sia un eccellente risultato visto il treno ottico abbastanza complesso e il sistema di spaziatura dell’obiettivo progettato per essere robusto e impermeabilizzato e non per lavorare ad ingrandimenti…astronomici.
 Un altro pregio del Gavia rispetto all’Harpia è la possibilità di avvalersi degli oculari astronomici con barilotto da 31.8 mm, questo consente di utilizzare sia oculari di pregio sia oculari economici che nella maggior parte dei casi, a 25- 30x possono mostrare più campo di vista rispetto allo zoom di serie.

La puntiformità stellare è buona sino al 80% dal centro del campo poi si nota – come già vi avevo anticipato –   un po’ di coma  e  di astigmatismo.

 

 

 

PREGI E DIFETTI

Pregi

  • Ottiche  HD di buona qualità 
  •  Nitido e contrastato
  • Leggero e compatto
  • Messa a fuoco a ghiera precisa e facile da usare anche con i guanti invernali
  • Ottimo controllo dell’aberrazione cromatica nella sua fascia di prezzo
  • Possibilità di usare oculari astronomici con l’adattatore opzionale
  • Dieci anni di garanzia


Difetti

  • In alcune circostanze si nota un po’ di aberrazione cromatica, soprattutto su soggetti ad alto contrasto
  • Ai bassi ingrandimenti la visione non è grandangolare

IN SINTESI

Lo Zeiss Harpia 85 costa 3.729,00 senza oculare che costa altri 749 euro. Lo Zeiss Conquest Gavia  85 costa  2349  euro oculare compreso. Lo Zeiss Harpia costa quasi il doppio ma è due volte migliore? Direi di no, ci sono ovviamente delle evidenti differenze soprattutto per quanto riguardo lo schema ottico che nell’Harpia consente di ottenere un campo grandangolare ampio e che non varia a livello apparente dai minimi ai massimi ingrandimenti. Il  Gavia 85, inoltre, non è dotato del sistema “smart focus” che beneficia di  una demoltiplica integrata nella stessa ghiera, tuttavia è nitido, contrastato molto leggero con una ottima luminosità che nella maggior parte delle condizioni di illuminazione non farà rimpiangere strumenti dal costo superiore. Come tutta la serie Conquest, anche il telescopio da osservazione Gavia  è un prodotto concreto, a tratti spartano, quindi essenziale nel senso che ha tutte le qualità che servono per osservare a media lunga distanza senza particolari fronzoli.  Rispetto alla serie Harpia consente l’utilizzo di oculari astronomici e con poca spesa vi assicuro che potreste anche ovviare alla scarsa grandangolarità ai bassi ingrandimenti, magari sfruttando anche 20X.

Lo consiglio senza dubbio alle persone esigenti che necessitano di un ottimo telescopio da osservazione che consenta anche di fotografare ma che non vuole investire una cifra notevole come quella investita per l’acquisto di un top di gamma.

FIG.16 – Penso che lo Zeiss Conquest Gavia 85 sia un prodotto che dovrebbe aver maggior successo tra gli appassionati italiani, viste le sue caratteristiche tecniche

 

PREZZO E GARANZIA


Il prezzo ufficiale dello Zeiss Conquest Gavia 85  è di 2349 euro con una garanzia di dieci anni 

 

RINGRAZIAMENTI

Io ringrazio Achille Berti di Bignami.it– distributore ufficiale per l’Italia dei prodotti Zeiss, per aver fornito l’esemplare oggetto di questo test e per avermi lasciato libero di citare le mie impressioni personali sul campo.

DISCLAIMER

Binomania non è un negozio, Nel mio sito web troverete unicamente recensioni di prodotti ottico sportivi, fotografici e astronomici.  Le mie impressioni sono imparziali come è dovere di ogni giornalista e non ho alcuna percentuale di vendita sull’eventuale acquisto dei prodotti. Per questo motivo, qualora voleste acquistare o avere informazioni su eventuali variazioni di prezzo o novità, vi consiglio di visitare il sito ufficiale  di Bignami.it