PREMESSA
Nell’ampio catalogo di Sky-Watcher sono disponibili tre gamme di rifrattori: la costosa ESPRIT, la piu’ economica EVOSTAR e ciò che potrei definire un “media-gamma” il cui nome è EVOLUX ED. E’ disponibile in due diametri, da 82 mm e da 62 mm. Seppur sia uno strumento dedicato all’astrofotografia, visto il prezzo interessante, ho deciso di testarlo nel mero utilizzo naturalistico come se si trattasse di uno spotting scope di piccolo diametro e di medio-alta qualità. Ho ricevuto l’esemplare oggetto di questo test da UnitronItaliaa mentre Auriga mi ha inviato alcuni accessori marchiati con il loro brand. Il prezzo attuale (mese di Novembre 2022) è pari a 757 euro IVA INCLUSA, comprensivi di valigia rigida e riduttore e spianatore 0.9X con rotatore di campo.
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STORIA DEL MARCHIO
Gli appassionati di astronomia conoscono molto bene il marchio Sky-Watcher, nato alla fine degli anni Novanta ha apportato, in breve tempo, una serie di eccellenti novità nel settore dell’astronomia amatoriale. Il fondatore David Shen ha iniziato a lavorare come tecnico di lucidatura presso un Istituto di Ricerca di Taiwan e all’età di 26 ha deciso di realizzare il suo sogno: costruire telescopi e accessori di qualità ma con un prezzo favorevole per tutti gli appassionati. Negli anni Novanta ha fondato la Synta, e nel 1999 ha lanciato il marchio Sky-Watcher ormai sinonimo di prodotti contraddistinti da un ottimo rapporto prestazioni.

DATI TECNICI DICHIARATI DALLA CASA MADRE
Diametro (mm) |
62 |
Composizione obiettivo |
Doppietto ED |
Vetro Utilizzato |
N.D. |
Lunghezza focale (mm) |
400 |
Rapporto focale |
f/6.45 |
Ingrandimento massimo suggerito |
124x |
Focheggiatore |
Dual Speed 2.4″ con riduzione 1:11 |
Strehl Ratio |
N.D. |
Composizione scafo ottico |
Alluminio |
Peso OTA (g) |
2490 |
Peso con barra e anelli (g) |
5557 |
Distributore ufficiale per l’Italia |
www.auriga.it |
Fornito per il test da: |
www.unitronitalia.com |
Prezzo EURO IVA INCLUSA |
757 EURO comprensivo di spianatore di focale |
Garanzia |
3 anni di garanzia Auriga su tutti i telescopi registrandosi sul sito con il codice univoco presente nella confezione |
ACCESSORI IN DOTAZIONE
Il rifrattore Sky-Watcher EVOLUX 62 ED è venduto all’interno di una robusta valigia di metallo, in dotazione sono compresi: una culla con doppio pomello di regolazione, una slitta Vixen, due mini-culle con passo Vixen per ospitare cercatori, cannocchiali guida e altri accessori e lo spianatore riduttore 0,9x FULL FRAME che porta la focale da 400 mm F/6.45 a 360 mm F/5.8.

ACCESSORI INVIATI DA AURIGA SRL
Prisma raddrizzatore da 31.8 mm a 45°
|
€ 79 |
Diagonale da 31.8 mm con twist lock |
€ 109 |
Diagonale a specchio da 2″ twist lock |
€ 198 |
Oculare zoom 7.2 -21.5 mm |
€ 138 |
Oculare Premium Flat 5.5 mm |
€ 69 |
Oculare UWA 13 mm |
€ 133 |
Oculare UWA 7 mm |
€ 116 |
Oculare Premium Flat 5.5 mm |
€ 69 |
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|
MECCANICA E SISTEMA A FUOCO
Seppur non rappresenti l’eccellenza meccanica attualmente sul mercato, l’EVOLUX 62 ED mostra delle soluzioni e delle caratteristiche superiori alla piu’ economica serie EVOSTAR, ad esempio è dotato di un focheggiatore da 2.4” (61mm) che consente una capacità di carico superiore (non solo per l’uso astronomico). Il tubo è di metallo con una vernice bianca ben depositata e una ottima cura nelle rifiniture. L’interno del tubo è nero con vari diaframmi nei punti strategici. L’insieme dello strumento denota robustezza e qualità.

Un’altra caratteristica che lo differenzia dall’Evostar, rendendolo anche il rifrattore piu’ compatto prodotto da SKy-Watcher è la presenza del paraluce collassabile dotato di sistema di bloccaggio con due viti. Le sue dimensioni sono le seguenti:
Modello |
Lunghezza |
Larghezza massima |
Sky-Watcher EVOLUX 62 ED 62 ED |
29 cm |
171 mm (zona focheggiatore) |
Con paraluce estratto |
37 cm |
90.61 mm (paraluce) |
Con focheggiatore estratto |
43 cm |
|
Con prisma e oculare zoom |
54 cm |
|
Per quanto riguarda il sistema di messa a fuoco è stato utilizzato un focheggiatore con pignone e cremagliera con un tubo che presenta un diametro esterno di 2.7 pollici, è presente, come anticipato il raccordo da due pollici. L’estrazione totale del tubo focheggiatore è di due pollici e mezzo, ossia 63.50 mm. Sul tubo è visibile una scala graduata molto utile per la tecnica della astrofotografia. E’ stato integrato un sistema dual-speed che si è rilevato funzionale sia nell’utilizzo visuale ad alti ingrandimenti, sia nella fotografia e nella tecnica del digiscoping. Il sistema dual speed è dotato di vite inferiore per il serraggio e di varie viti per una regolazione di precisione della scorrevolezza. In alto è anche stata inserito un pomello per bloccare l’escursione del tubo focheggiatore
Per quanto riguarda la meccanica della messa a fuoco vi posso confermare che nell’uso visuale è molto fluida e precisa e non è stato necessario apportare alcune regolazioni, anche perché il sistema “Prisma raddrizzatore Auriga e oculare Zoom” pesa soltanto 410 grammi. Caso mai, l’unico problema riscontrato è stato il serraggio dei collari da due pollici e da 31.8 mm che mal digeriscono i barilotti scanalati.
La distanza minima di messa a fuoco che ho rilevato ai minimi ingrandimenti forniti dallo zoom (18.6X) è di circa quattro metri da questa distanza si deve ruotare le manopole di circa due giri per raggiungere l’infinito. In questa foto potete vedere l’escursione necessaria con il prisma e l’oculare citati.
Visto che la recensione riguarderà il settore osservativo naturalistico, posso confermarvi che utilizzando un prisma raddrizzatore Auriga, lo zoom Auriga 7.2 mm – 21.5 mm, il tappo copri obiettivo e una piastra per il collegamento ai miei treppiedi fotografici ho raggiunto un peso di circa tre chilogrammi. Un telescopio terrestre, come ad esempio il KOWA TSN-601 pesa circa 730 grammi che possono arrivare a 1000g con un oculare di qualità. È chiaro quindi che questo strumento non sia concorrenziale rispetto a uno spotting scope per peso e dimensioni infatti questo non è lo scopo della mia recensione. Ritengo, infatti, che sia interessante mostrare ai lettori se uno strumento del genere che costa come un oculare zoom di alta fascia per uso naturalistico possa fornire delle prestazioni ottiche e fotografiche interessanti.
OTTICA
Obiettivo
Il rifrattore astronomico Sky-Watcher EVOLUX 62 ED utilizza, come anticipato, un doppietto da 62 mm di diametro con un rapporto focale di 6.45 che è definito apocromatico dal costruttore. Nei pressi della cella – come potete vedere in questa immagine – sono citati: Sky-Watcher, EVOLUX 62 ED 62ED, D=62, F=400 mm – F/6.45 – FULLY MULTI COATED – e il numero di serie. Nessun riferimento al vetro ottico utilizzato. Ho provato a chiedere informazioni ad Auriga – il distributore italiano dei prodotti Sky-Watcher per avere informazioni riguardo la sua composizione ma non sono stato in grado di ricevere una risposta. Pare che Sky-Watcher da qualche anno preferisca non citare i vetri utilizzati, limitandosi a definirli vetri ED di alta qualità. Potrebbe essere stato utilizzato un vetro simile al FPL51 ma non posso esserne certo. Sia utile sapere, però che nell’ uso naturalistico le immagini sono nitide e contrastate con una lieve tonalità calda che migliora il micro-contrasto nelle giornate fosche.

Mi sono divertito a mostrare le sue prestazioni nella Riserva Naturale Palude Brabbia a qualche birdwatcher e fotografo che di solito utilizza prodotti piu’ leggeri ma senz’altro piu’ costosi (ad esempio uno Swarovski ATS 65 Kit costa circa 2300 euro, quindi circa 2.3 volte in piu’, anche considerando l’acquisto dell’oculare zoom e del prisma Sky-Watcher e magari di un anello T con prolunga per la fotografia a fuoco diretto.
STAR TEST
Anche se la recensione riguarda l’utilizzo nel settore naturalistico, essendo un telescopio concepito espressamente per le osservazioni astronomiche e la fotografia non potevo esimermi da compiere uno star test. Ho sfruttato sia una stella artificiale Geoptik con LED a fibra ottica da 50 micron posizionata a 80 metri di distanza, sia un paio di stelle bianche visibili nel cielo autunnale. In entrambe le modalità di analisi ho notato una correzione piu’ che buona. Le stelle a fuoco sono puntiformi con un disco di diffrazione circondato da anelli regolari, senza evidente luce diffusa.
Nessun astigmatismo o errori zonali. Le immagini in extra focale mostravano unicamente un po’ di luce diffusa sintomo di una lieve sotto-correzione della sferica, peraltro abbastanza normali in rapporti focali del genere. In visione diretta e con un tubo di prolunga le stelle bianche sono perfettamente a fuoco si nota soltanto una lieve dominante calda come verificato nell’uso diurno e un po’ di residuo cromatico sopra i 100-150X come è ovvio trattandosi di un mero doppietto ED.

TRATTAMENTO ANTI-RIFLESSO
Eccellente il trattamento anti-riflesso, in effetti i prodotti Sky-Watcher di ultima generazione hanno in dotazione delle ottiche che sono molto concorrenziali rispetto ai piu’ blasonati prodotti giapponesi.
ABERRAZIONI CROMATICHE E GEOMETRICHE
Visto che mi è stato proposto di testarlo nell’ uso naturalistico ho provato a osservare in due modalità, per preferire, alla fine, la meno costosa.
Il primo Kit è composto dal diagonale a specchio da due pollici Auriga e dall’oculare KOWA TE-11WZ II con raccordo da due pollici. Come sapete l’oculare Kowa costa oltre 800 euro, quindi piu’ dello stesso strumento, inoltre, seppur il diagonale a specchio sia molto luminoso, le immagini non sono raddrizzate e nell’utilizzo prettamente naturalistico potrebbe essere un problema. Ho quindi preferito sfruttare il prisma raddrizzatore Auriga con il piccolo Zoom e ritengo si sia rilevata una scelta vincente. Il prezzo, infatti, è inferiore ai 220 euro e il peso contenuto.

Considerate tuttavia che le prestazioni citate riguarderanno appunto il kit prisma raddrizzatore + oculare zoom, è possibile ottenere dei risultati differenti con accessori diversi e oculari di maggiore qualità.
Aberrazione cromatica in asse
Nella maggior parte delle condizioni di illuminazione, sia a 18x sia a 55X, l’aberrazione cromatica è contenuta molto bene. Si nota soltanto osservando soggetti in forte controluce soprattutto sopra i 35-40X come un lieve alone verde- violetto intorno alle immagini. Il cromatismo residuo diminuisce ad alti ingrandimenti facendo uso di un oculare di pregio a ingrandimento fisso ma anche con un prisma di alta qualità non raddrizzante.
Cromatismo laterale
Si nota sempre con il kit citato come lieve alone blu-verde a partire da circa il 65-70% dal centro del campo.
Curvatura di campo
L’oculare zoom Auriga non è dotato di lenti asferiche, si nota quindi la presenza di pochissima i curvatura di campo, anche se la resa ai bordi è i lievemente inficiata anche da altre aberrazioni.
Distorsione angolare
Ricordando che non si tratta di un oculare progettato per le osservazione terrestri, senza esagerare con il panning le sue prestazioni sono piu’ che soddisfacenti.
Altre aberrazioni
Usando l’oculare zoom le stelle distorcono a partire da circa l’85- 90% dal centro del campo, fattore causato da un po’ di coma e astigmatismo.
TEST CON USAF CHART A 35 METRI con zoom AURIGA 7.2-21.5 mm 18.6x -55.5x
Il piccolo EVOLUX 62 ED ha fornito delle prestazioni di tutto rispetto con le righe ben differenziate e un buon contrasto tra le zone chiare e le scure. Si nota, soprattutto agli alti ingrandimenti un po’ di cromatismo residuo- verde viola sui bordi neri delle righe. Inutile dire che con oculari ad ingrandimento fisso e con l’oculare Kowa TE-11WZ (in combo con un diagonale a specchio da due pollici) la situazione migliora di circa una riga, ossia si passa dal livello “4” al “5”.

PROVA SUL CAMPO
Ho deciso di dividere la prova sul campo in tre sezioni: Birdwatching, osservazione del paesaggio e fotografia. La fotografia è stata suddivisa, inoltre, in digiscoping e tecnica a fuoco diretto, facendo uso di un tubo di prolunga e di un anello T per il collegamento del corpo macchina Olympus OMD E-M5 MARK II.
BIRDWATCHING
Se non si ha la necessità di utilizzare uno strumento leggero e impermeabilizzato e magari si può accedere a un capanno torretta osservativa o si predilige osservare dal giardino della propria abitazione, il piccolo EVOLUX 62 ED fornisce delle prestazioni molto interessanti. Il range di escursione, infatti, è ottimale per garantire una buona percezione dei dettagli e anche se non beneficia di una distanza minima di messa a fuoco da spottingscope si è rilevata sfruttabile nella maggior parte delle occasioni. La messa a fuoco demoltiplicata, inoltre è rapida e nel contempo precisa per focalizzare il piumaggio dei volatili anche a 55X.

Nelle giornate assolate ho spinto “Il piccoletto” anche a 80 X (con oculare Auriga Flat Field da 5mm) e in tal caso ho potuto osservare dei rapaci posati a un chilometro dalla mia postazione che erano impossibile da distinguere con un classico spotting da 60-65mm che beneficia al massimo di una cinquantina di ingrandimenti.
Ovviamente- lo ribadisco- è un doppietto ED e quindi ad alti ingrandimenti, nella media degli oculari utilizzati, si percepirà sempre un po’ di residuo cromatico.
OSSERVAZIONE DEL PAESAGGIO
Per ciò che concerne la osservazione del paesaggio i punti a favore sono principalmente tre: é abbastanza compatto da essere trasportato in uno zaino fotografico, la qualità del vetro ED consente di percepire dettagli senza colori spuri (eccetto nelle forti condizioni di illuminazione) ed è possibile sfruttare innumerevoli oculari a ingrandimenti fiso che sono anche piu’ grandangolari dello zoom testato , potendosi spingere, tranquillamente, quando il seeing lo concede, anche a 80 ingrandimenti.
UTILIZZO FOTOGRAFICO
DIGISCOPING
Come anticipato, ho effettuato varie prove, la migliore si è rilevata diagonale a specchio da due pollici con Oculare zoom Kowa +TSNDA10 e Olympus OMD EM5 Mark II. I reali problemi erano il loro peso e le dimensioni, oltre ovviamente al ribaltamento destra-sinistra delle immagini. Ritengo che questo piccolo rifrattore astronomico ben si adatti all’utilizzo della tecnica del phonescoping. Ho sfruttato con l’adattatore Celestron NEXYZ . In questo caso, sfruttando il vostro smartphone potrete beneficiare di un sistema piu’ compatto che alla fine dei conti è ottimale per la riproduzione di brevi video a lunga distanza.

UTILIZZO FOTOGRAFICO
Nella classica ripresa fotografica che prevede il semplice utilizzo del corpo macchina collegata al telescopio come se fosse un normale teleobiettivo, pensavo di essere piu’ ostacolato dalla assenza di messa a fuoco manuale. Certamente non è possibile ottenere degli scatti meravigliosi su soggetti in rapido movimento (a meno di avere un po’ di manico, pazienza e sfruttare, ad esempio, la tecnica della messa a fuoco predittiva) . Devo confermare, però ,che grazie ai buoni display delle nuove mirrorless e alla possibilità di sfruttare lo zoom sia da display che da mirino elettronico sono riuscito a ottenere video di buona qualità anche su soggetti lontani e in movimento. Del resto collegandolo a una mirrorless Microquattroterzi, l’EVOLUX 62 ED si comporta come un teleobiettivo da 800 mm di focale chiuso a circa F/13, prestazioni ancora valide, nella ripresa diurna.

PREGI E DIFETTI
Pregi
- Rapporto prezzo prestazioni rispetto a uno spotting scope con ottiche della stessa qualità
- Paraluce collassabile
- Ancora trasportabile utilizzando un comune zaino fotografico
- Accessori in dotazione
- Focheggiatore con demoltiplica
- Universalità rispetto a uno spotting scope sia per quanto rigaurda l’uso degli oculari sia per quanto riguarda gli accessori sfruttabili a livello fotografico e nel digiscoping.
Difetti
- Non so se si tratta di un problema imputabile al mio esemplare ma i sistemi di bloccaggio da due pollici e quello a serraggio da 31.8 mm non erano molto precisi con i barilotti scanalati di diagonali, oculari accessori utilizzati.
- Essendo equipaggiato con un semplice doppietto ED, nelle pessime condizioni di illuminazione si nota un po’ di cromatismo residuo
- Non è impermeabilizzato, leggero e robusto come uno spotting scope dedicato

IN SINTESI
Il piccolo rifrattore Sky-Watcher EVOLUX 62 ED non raggiunge la qualità meccanica e ottica del piu’ pregiato Esprit ma rappresenta un ottimo strumento, progettato in prismi per la fotografia astronomica ma che ben si adatta anche alle mere osservazioni naturalistico. Dopo vari esperimenti con oculari, diagonali e prismi ho trovato il miglior compromesso per l’uso naturalistico sfruttando un prisma raddrizzatore Auriga con lo zoom omonimo che fornisce un range di ingrandimento compreso tra circa 18x e 55X. Se non si necessita di uno strumento leggero, robusto e impermeabilizzato ma si volesse osservare sia il Cielo sia la Natura oltre a fotografare, è senz’altro uno strumento consigliabile. Da rivedere leggermente il sistema di serraggio.
PREZZO
Il prezzo attuale (mese di Novembre 2022) è pari a 757 euro IVA INCLUSA, comprensivi di valigia rigida e riduttore e spianatore 0.9X con rotatore di campo.
RINGRAZIAMENTI
Io ringrazio Andrea Camomilla e Giovanni (Gianni) Quarra di UnitronItalia, per aver fornito l’esemplare oggetto di questo test, lasciandomi libero di citare le mie impressioni sul campo. Un forte ringraziamento anche a Valerio Zuffi di Auriga Srl per avermi inviato vari accessori da utilizzare con questo piccolo telescopio ED.
DISCLAIMER
Binomania non è un negozio, Nel mio sito web troverete unicamente recensioni di prodotti ottico sportivi, fotografici e astronomici. Le mie impressioni sono imparziali come è dovere di ogni giornalista e non ho alcuna percentuale di vendita sull’eventuale acquisto dei prodotti. Per questo motivo, qualora voleste acquistare o avere informazioni su eventuali variazioni di prezzo o novità, vi consiglio di visitare il sito ufficiale di UnitronItalia cliccando sul banner che rappresenta l’unica forma pubblicitaria presente in questo articolo. Grazie!
Piergiovanni Salimbeni è un tester e giornalista indipendente iscritto all’Albo Professionale dei Giornalisti della Lombardia. Si è laureato presso l’Università Statale di Milano con una tesi riguardante : ” I danni da inquinamento elettromagnetico e il caso Radio Vaticana”. E’ responsabile dei siti web: www.binomania.it e www.termicienotturni.it. Pubblica video recensioni sul suo canale YouTube. Dal 1997 collabora con mensili e quotidiani nazionali, sempre nei settori di sua competenza: ottica sportiva, astronomica, fotografica, sistemi per la visione notturna e termica, geologia lunare. Coltiva da sempre la passione per la scrittura, nel 2020 ha esordito con pseudonimo con un editore classico, mentre nel 2022 ha pubblicato su Amazon il suo secondo romanzo “Il Purificatore”, disponibile anche in formato e-book. Nel tempo libero leggi molti libri, pratica tiro sportivo a lunga distanza, fototrappolaggio, digiscoping, fotografia di paesaggio.