Telescope Service 25×100 (Ba3 Series)

La United Optics, nota azienda che racchiude nel proprio sito internet la maggior parte dei  costruttori cinesi di ottiche, propone nel suo ampio catalogo, un binocolo con obiettivi da 100 mm di diametro, siglato BA3 che pare molto adatto per le osservazioni astronomiche.

Ho acquistato l’esemplare oggetto di questa recensione nel Maggio del 2003 , marchiato Telescope-Service, giacché  in quel periodo era l’unico distributore europeo di questi binocoli. Successivamente in Italia, arrivò Astrotech poi seguita da General HI-T.

Ba3 25x100
Un primo piano sul mastodontico 25×100

 

Il problema principale, abituato al mio classico Vixen BCF 20×80 era la ricerca di una montatura adatta a sostenere questo binocolo di grande diametro. Optai, alla fine per un treppiede Astrotech serie MagAlluminium dotato di una testa, di produzione, cinese, ispirata alla nota serie Bogen 501. Supporto economico per un binocolo, tutto sommato, molto abbordabile.

La prima cosa positiva che appurai fu l’ottima valigia di metallo in dotazione, anni luce rispetto alla borsetta in cordura fornita, ad esempio  da Celestron , per custodire il 25×100 SkyMaster.

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Passo ora a descrive i dati tecnici, che sono simili a quelli riscontrati testando, nel corso degli anni,  i seguenti modelli
1)Astrotech Optiks 25×100 II serie (solo un primo modello presentava un trattamento differente, forse monostrato sulle lenti degli obiettivi)
2)General Hi-T 25×100
3) Oberwerk 25×100

Gli obbiettivi sono composti da due doppietti in due gruppi, il rapporto focale e pari ad f/4.5,

il trattamento si è rilevato multi-strato su ogni superficie compresi i prismi, Gli oculari possiedono una estrazione pupillare di 18mm, che con i para-luce degli oculari (io evito di usarli) la riduce a 16 mm.

La pupilla di uscita è pari a 4 mm e non ho notato apprezzabili perdite di luce ai bordi ( con il  binocolo ovviamente ben collimato da Mr. Luca Mazzoleni)

Il campo reale, misurato attraverso i campi stellari è pari a 2.4 . Ciò comporta, secondo la formula classica (ingrandimenti X campo reale) un  campo apparente di circa 60 gradi.

La distanza di  messa a fuoco minima che ho misurato è  pari a  35 metri. La sua profondità di campo si spinge da cicirca 600metri sino all’infinito) Non è ovviamente un binocolo concepito per il birdwatching

Il costruttore dichiara una trasmissione di luce totale, pari all’ 85% (ciò significa il 99%circa per ogni superficie,  tale asserzione mi pare un po’ ottimistica) tuttavia la luminosità è davvero notevole.
Il binocolo è riempito in azoto.

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Gli oculari possiedono un ampio diametro. Anche il campo apparente è molto buono.

 

Il costruttore garantisce inoltre la protezione dalle infiltrazioni d’acqua, immergendo il binocolo per 5minuti ad un metro di profondità (ero tentato di fare la prova, come con il Fujinon, ma ho desistito..)

Prestazioni.
Il rapporto prezzo-prestazioni e’ davvero molto buono, con i soldi proferiti per acquistare questo binocolo, spesso, non si riesce a venire in possesso di un oculare di medio costo per uno spotting scope.

Non è un binocolo dotato di campo piatto. Si nota un deciso blurring delle immagini a partire da circa il 60% del campo. Un paio di esemplari che ho provato forniva prestazioni di poco superiori. Le stelle al centro del campo sono puntiformi senza arrivare all’eccellenza di un rifrattore astronomico.

La messa a fuoco non è dolcissima, ma grazie alla regolazione singola su ogni oculare è possibile focalizzare sulle stelle con molta attenzione. Oltre a ciò essendo privo di un economico carrello centrale è impossibile perdere il fuoco durante le osservazioni.

(Continua..)


di contro ha il pregio di non perdere il fuoco, solo appoggiando gli occhi agli oculari. Il campo di massimo contrasto è risultato variabile, nei vari modelli da me testati, ma ho quasi sempre raggiunto un’ottimo compromesso (il 4% di scostamento) dopo una corretta collimazione.

In sintesi, questo 25×100 non è il miglior binocolo presente sulla faccia della terra, tuttavia, grazie all’ampio diametro fornisce delle prestazioni  molto interessanti. Oserei dire differenti rispetto a quelle fornite da un telescopio di 15-20 cm. La sua compattezza, l’utilizzo di entrambi gli occhi , potranno consentirvi un approccio diverso alle osservazioni del cielo profondo.

Consiglio di leggere questo articolo, per avere ulteriori informazioni, sull’uso dei binocoli da 100 mm di diametro, per le osservazioni astronomiche.

Una nota di merito va anche ai vari importatori che stanno fornendo il binocolo a prezzi concorrenziali con il mercato americano, ricordo invece, che il Celestron 25×100 in America e’ spesso venduto a 199$ mentre qui costa  decisamente di  più.

Nel corso degli ultimi due anni, ho sperimentato ed acquistato (con la gioia di mia moglie) varie soluzioni per montare questo bestione e finalmente penso di aver trovato due setup ideali: una montatura a parallelogramma auto-costruita  dall’artigiano viareggino Gaddo Fiorini ed un treppiede General HI-T con testa Manfrotto Bogen 501.

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Il 25×100 e il “piccolo” Vixen Ultima 9×63

 

Utilizzo sul campo.
Le prime volte che portavo con me questo binocolo, notavo aria di diffidenza nei miei amici, che preferivano trasferire ad alta quota il loro telescopio, tuttavia dopo aver osservato decine di oggetti, spesso facendo paragoni “atipici”(Celestron C 9 1/4 , Celestron C8, Vixen  R200SS) hanno  sempre confessato di apprezzare questo genere di visioni.

Un altro fattore da non scordare è la velocità di montaggio: circa 3 minuti  il tempo di aprire la valigetta, la cerniera del treppiede, montare il binocolo sul supporto e aprire la porta di casa.