Pubblico una breve recensione dello Zeiss Conquest HD 8×42. Purtroppo, ho potuto provarlo soltanto per 4 giorni. Per tale motivo, questo articolo non rappresenta una recensione approfondita, la definirei più “una preview”, termine molto gradito ai colleghi d’oltre oceano.
ingrandimento | 8 |
diametro lenti | 42 |
pupilla d’uscita | 5.25 mm |
estrazione pupillare | 18 mm |
campo visivo m/1000 | 128 |
campo visivo in gradi | 7.3° |
campo apparente | 59° |
distanza minima di messa a fuoco | circa 2 metri |
compensazione diottrica | +-4 diottrie |
distanza interpupillare | 54mm-74mm |
valore crepuscolare | 18.3 mm |
impermeabile | si,ISO DI |
dimensioni | 155mmx120mm |
peso gr. | 750g |
garanzia | 10 anni |
prezzo | da definire |
Il design dello Zeiss Conquest HD 8×42 è classico, dotato di un ponte centrale, presenta uno scafo ottico composto ” d’alluminio di alta qualità”, dotato di una buona gommatura, ergonomica ed anti-scivolo.. Il binocolo risulta bilanciato è abbastanza compatto, nella norma per un formato 8×42. Il peso è pari a 750gr distribuiti su 155mm x 120mm.
Costruzione e Meccanica:
La meccanica dello Zeiss Conquest HD 8×42 è pregevole, non posso giudicarne l’affidabilità nel tempo a causa delle poche ore d’utilizzo. Tuttavia ciò che posso dire è che il sistema a cerniera centrale è privo di giochi mentre, globalmente, la costruzione mi è parsa curata.
Il binocolo è garantito come waterproof e per tale motivo sono presenti vari O-ring ed il riempimento in azoto.
Lo Zeiss Conquest HD 8×42è dotato di un sistema di messa a fuoco interno, anch’esso tropicalizzato. Il rotore è preciso, fluido e privo di impuntamenti. La messa a fuoco minima è pari a due metri. Con il mio accomodamento visivo ho raggiunto una distanza inferiore.. Ho provato a poi raggiungere il fuoco all’infinito ed ho notato che occorre soltanto un giro di manopola. Da circa 15 metri all’infinito, invece,il raggiungimento del fuoco è immediato: pochissimi millimetri di corsa.
La profondità di campo è buona ma non eccellente.
La regolazione delle diottrie sull’oculare destro, seppur priva di blocco, ha dimostrato di non essere cedevole. Di fatto, non si è mai spostata accidentalmente, durante le ore di utilizzo, anche trasportandolo a tracolla e nello zaino da trekking.
La distanza interpupillare è compresa fra i 54mm ed i 74mm mentre le conchiglie degli oculari sono smontabili per facilitare la pulizia delle lenti.
La regolazione compensa quattro diottrie, l’estrazione pupillare è pari a 18mm. Durante l’incontro avvenuto sull’Alpe Quaggione, il mio collaboratore Paolo Monti, che utilizza, talvolta, gli occhiali, ha provato a verificare se fosse in grado di osservare tutto il campo di visto fornito. Per la sua conformazione del viso e degli occhiali mi ha confermato di non aver particolari problemi. Tale risultato potrebbe essere confortante anche per tutte le persone che attendono contrepidazione l’arrivo dello Zeiss HT, che pare possedere la medesima estrazione pupillare. E’ ovviamente consigliabile, per i portatori di occhiali, testarlo prima dell’acquisto per verificare l’eventuale comodità e la soggettiva percezione del campo fornito.
Ottica:
Lenti
Se con una frase dovessi rassicurare i proprietari del vecchio modello Conquest 8×40, potrei dire loro: si, ragazzi, la qualità ottica generale è migliorata. Non ho potuto fare un vero e proprio confronto, ma i ricordi che ho del vecchio modello sono decisamente meno piacevoli rispetto a quelli che avrò, ricordando questo nuovo HD.
Di fatto, seppur non abbia ancora avuto modo di informarmi sulla reale composizione degli elementi adottati, posso confermare che la resa dei colori è fedele, nella maggior parte delle condizioni. Non assume una tonalità glaciale come il Victory FL. L’aberrazione cromatica, al centro del campo, è stata quasi totalmente soppressa.
Nella maggior parte delle osservazioni, essa, è impercettibile e si nota, unicamente, in presenza di condizioni di luce molto critiche. Come ad esempio, quando si guardano dei rami di fronte ad un cielo nuvoloso ma ben illuminato. Osservando, invece, del ghiaccio e della neve , a 100 metri di distanza, alle 15 di pomeriggio, non ho percepito, al centro del campo, nessun residuo cromatico.
E’ presente, però, un po’ di aberrazione cromatica laterale, che compare a circa il 70% del campo e che varia al variare delle condizioni di luce e del soggetto-oggetto osservato.
Globalmente, però, la differenza con il vecchio modello è palese, è ben visibile anche ai meno esperti. In tale caso, quindi si può parlare di un netto miglioramento.
La nitidezza al centro del campo è molto buono, e nell’uso generico a mano libera, si fa fatica a percepire delle diferenze rispetto alla resa fornita da binocoli dal prezzo superiore. Ritengo, tuttavia che non raggiunga la nitidezza ed il contrasto dell’attuale Victory FL.
Trattamenti sulle lenti.
Zeiss, conferma che anche il nuovo Zeiss Conquest HD 8×42 fa uso del trattamento LotuTec ® , composto da materiale organico idrorepellente, in grado di respingere gran parte dell’acqua e di limitare l’accumulo della sporcizia.
Questa caratteristica migliora anche l’l’osservazione sotto la pioggia ed evita la formazione di condensa. Per ovvi motivi di tempo non ho avuto la possibilità di verificare tale asserzione. Zeiss garantisce , inoltre, che, grazie al suo sistema di trattamento multi-strato antiriflesso, T*® lo Zeiss Conquest HD 8×42, fornisce una trasmissione della luce superiore al 90%. Ricordo anche che il vecchio Conquest era un 8×40, quindi con due millimetri in meno di apertura libera degli obiettivi.
Gli oculari
Il costruttore non mi ha fornito lo schema ottico delle strumento per tale motivo non mi è possibile descrivere lo schema degli oculari. In ogni modo il campo abbracciato è nella media, dei binocoli in tale fascia di prezzo, non supera, il fatidico muro dei 60° apparenti. Un tale valore, rappresenta anche l’esigenza dell’azienda di contenere il prezzo dello strumento e di diversificarlo dal vero nuovo TOP DI GAMMA, lo Zeiss HT che sarà disponibile, ad un prezzo maggiore, nei prossimi mesi.
Prismi
Lo Zeiss Conquest HD 8×42 fa uso di prismi a tetto Schmidt Pechan.
Curvatura di campo
La curvatura di campo è presente ma non cosi invasiva. Le immagini iniziano a perdere di definizione a circa l’80% per cento del campo. Occore fuocheggiare pochissimo per raggiungere il fuoco ai bordi. Anche in questo caso, rispetto al vecchio modello Conquest, questa aberrazione geometrica è stata migliorata. Mi è parso, almeno a memoria, un risultato migliore rispetto a quello ottenibile con lo Zeiss Victroy FL.
Un rapido test sul cielo, mi ha consentito di verificare la presenza di un po’ di astigmatismo, che si nota a partire da circa l’80% del campo, lateralmente e circa il 75% dall’alto verso il basso. Del resto, come sono solito ribadire è abbastanza difficile analizzare alla perfezone la resa ai bordi di un binocolo dal basso ingrandimento, dato che spesso si sommano varie aberrazioni agli estremi del campo di vista fornito.
Distorsione angolare
Non ho notato una evidente distorsione. Ho fatto solo un paio di prove, osservando dei tralicci a circa 20 di metri di distanza. Prometto di ripetere questo test, quando, potrò riavere un esemplare, tuttavia mi è parso, sin dalle prime osservazioni, che la distorsione è alquanto contenuta.
Cut-off dei prismi
Nessuna vignettatura. La pupilla, nell’esemplare che ho testato, è risultata perfettamente sferica ed illuminata.
Aberrazione cromatica
Come ribadito, questa aberrazione è quasi impercettibile,al centro del campo, tranne in eccezionali condizioni di luce. Posso confermare che nella maggior parte delle osservazioni, il binocolo si comporta come un sistema ottico “a bassa dispersione.
Visibile, invece, un po’ di cromatismo ai bordi del campo di vista, che si palesa come un lieve alone blu presente su rami, contorno di oggetti luminosi, ali di volatili, etc.,etc.
In sintesi
Da questa prima analisi ho evidenziato, senza alcun dubbio, di un netto miglioramento rispetto alla vecchia serie Conquest: le immagini sono più nitide al centro del campo e decisamente più corrette. Sono svaniti gli aloni bluastri osservando soggetti ostici, tipo aironi bianchi, garzette, rapaci in controluce, etc etc.
Del resto, la qualità dei componenti migliora di anno in anno, e la resa di questo Zeiss di media gamma, potrebbe impensierire i più costosi binocoli proposti soltanto 5-6 anni or sono. Il prezzo è ancora in fase di definizione, almeno qui in italia, per tale motivo è molto difficile esprimere una impressione sull’eventuale rapporto prezzo-prestazioni.
Concludendo rispondendo ad una domanda che molti lettori mi chiederanno: Lo Zeiss Conquest HD 8×42è meglio dell’attuale Zeiss Victory FL? Direi di no, tuttavia ha apportato un miglioramento delle prestazioni nella sua fascia di appartenenza ed ha ristretto ancor di più le differenze che sussistevano prima fra il TOP Di GAMMA di casa Zeiss e la serie Conquest.
Ora non resta che verificare le prestazioni del nuovo Zeiss HT…
Ringraziamenti
Si ringrazia Bignami SPA – Importatore e rappresentante ufficiale per l’Italia di Zeiss ® – per aver gentilmente messo a disposizione di Binomania l’esemplare oggetto del presente test di impressioni d’uso.
Disclaimer. Questa recensione è stata pubblicata nel mese di Marzo 2012. Si specifica che le impressioni d’uso sono totalmente personali e date dai tester di Binomania in completa libertà, senza vincolo e rapporto commerciale alcuno e sulla base di esperienza comprovata nell’utilizzo di tali strumenti ottici. Per eventuali informazioni, aggiornamenti e/o variazioni sui prezzi, sulle caratteristiche dello strumento, su i punti vendita autorizzati o altre informazioni in genere, si prega di contattare direttamente la Bignami SPA cliccando sull’immagine qui di seguito.
Piergiovanni Salimbeni è un giornalista indipendente iscritto all’Albo Professionale dei Giornalisti della Lombardia. Si è laureato presso l’Università Statale di Milano con una tesi riguardante : ” I danni da inquinamento elettromagnetico e il caso Radio Vaticana”. E’ responsabile dei siti web: www.binomania.it e www.termicienotturni.it. Pubblica video recensioni sul suo canale YouTube. Dal 1997 collabora con mensili e quotidiani nazionali, sempre nei settori di sua competenza: ottica sportiva, astronomica, fotografica, sistemi per la visione notturna e termica.Nel 2021 è entrato a far parte della Patagonia PRO Team come professionista dell’outdoor. Coltiva da sempre la passione per la scrittura, nel 2020 ha esordito con pseudonimo con un editore classico, mentre nel 2022 ha pubblicato su Amazon il romanzo “Il Purificatore”, disponibile anche in formato e-book. Nel tempo libero pratica fotografia di paesaggio, caccia fotografica, fototrappolaggio, digiscoping, enduro con la mountainbike.