Carenza di materie prime. Ci dobbiamo preoccupare? Le aziende mi hanno risposto

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Molti lettori mi stanno scrivendo preoccupati per la mancanza di materie prime. Per questo motivo ho deciso di organizzare una intervista collettiva grazie alla collaborazione di alcune aziende del settore.
Anticipo che alcune tra esse non hanno voluto o potuto rispondere: Le varie risposte non sono state pubblicate in ordine alfabetico ma in ordine di arrivo
Ringrazio ovviamente chi ha voluto partecipare a dare maggiori informazioni agli appassionati italiani.

Prima di leggere i vari interventi, riassumo le aziende che ho contattato e il responsabile che ha risposto (o che non ha potuto rispondere).

 

Carl Zeiss AG (sport optics e visori termici). Ha risposto  Petra Kregelius Schmidt – Marketing Manager. www.zeiss.com 

Swarovski Optik Italia– ancora in attesa di risposta

Canon Italia (fotografia e binocoli). Ha risposto  il dott. Massimo Macarti -Amministratore Delegato Canon Italia www.canon.it

 Nikon Italia (fotografia e sport optics). Ha risposto Marco Rovere  (marketing manager) confermando a malincuore che Nikon ha deciso di  non rispondere a questa domanda.  www.nital.it

 Fujifilm (fotografia e sport optics). Ha risposto Matilde Cicchelli (Ufficio Stampa Fujifilm Italia) confermando che anche Fujifilm non ha voluto rispondere a questa domanda.

Noblex Germany (sport optics e visori termici). Ha risposto Thorsten Kortemeier – Managing Director  www.noblex-germany.com

Phenix Optics CO Ltd (microscopi, settore automotive e lenti digitali). Ha risposto la dott.ssa Renata Franziska Specht – senior product manager www.phenixoptics.com.cn

 Marine Pan Service (distributore ufficiale binocoli nautici Steiner e prodotti per la nautica). Ha risposto Mauro Dell’Uomo – delegato amministrativo.   
www.marinepanservice.com

Auriga (telescopi astronomici Celestron e Sky-Watcher). Ha risposto l’ing. Matteo di Bella – Product Manager. www.auriga.it

Cartoni Professional Camera Support (stativi professionali per video e fotografia). Ha risposto il dott. Luciano Belluzzo -Direttore Commerciale – www.cartoni.com

Kowa (sport optics). Ha risposto il dott. Gunter Reisner -manager di Kowa Optimed Deutschland Gmbh. www.kowaoptimed.com

Ruag Ammotec Italia S.r.l. (visori termici). Risponde Alice Zanaglio – Back office and Client Services https://ruag-ammotec.it/

Ziel Srl (sport optics, occhiali). Risponde Marco Masat – delegato amministrativo www.ziel.it

Leica Sport Optics (ottiche da puntamento e visori notturni). Risponde Tatiana Chiavegato –  Titolare Forest Italia s.r.l. Agente Unico Leica SO (www.forestitalia.com)

Pulsar e Yukon. Risponde Michele Adinolfi – delegato amministrativo www.adinolfi.com

 

 

 

 

Domanda: “L’attuale carenza di materie prime potrà portare evidenti ritardi nella consegna e presentazione dei vostri prodotti?”

 

CARL ZEISS 

Caro Piergiovanni, 
Come anche i tuoi lettori sapranno, stanno accadendo forti ritardi per ciò che riguarda la fornitura delle materie prima. Attualmente, Carl Zeiss è stata in grado di trovare delle valide alternative ovunque si siano verificati problemi e questo sarà ancora il nostro modo di procedere.

Cordialmente 
Petra

 

CANON ITALIA    

La pandemia ha inficiato le capacità produttive globali nel corso dei mesi passati. Questo ha causato un’inevitabile riduzione nella disponibilità di componenti elettronici fondamentali alla creazione di quasi ogni sorta di tecnologia. A seguito di ciò l’intero settore non può far mistero di fisiologici rallentamenti nella disponibilità dei prodotti.  Canon, a livello globale, è impegnata per assicurarsi che questa situazione si concluda quanto prima e soprattutto per supportare al meglio i propri clienti, facendo leva su tutte le soluzioni tecnologiche disponibili.
Cordialmente
Massimo Macarti

 

NOBLEX GERMANY

Ciao Piergiovanni, grazie mille per la tua domanda. NOBLEX è colpita, come molti altri produttori di ottica, dal ritardo nella consegna di componenti importanti. In particolare, i componenti elettronici, come i sensori di posizione per il nostro reticolo di spegnimento automatico dei cannocchiali, sono attualmente esauriti sul mercato mondiale. Questo importante componente non può essere semplicemente sostituito da un’alternativa. Negli ultimi 4 mesi, abbiamo dovuto modificare il design elettronico in modo da poter utilizzare un componente alternativo. Al momento mancano anche cose molto banali come il vetro ottico o il packaging. Nel secondo trimestre del 2022, prevediamo di avere la situazione si alleggerirà notevolmente. Fino ad allora, i nostri rivenditori e clienti dovranno purtroppo essere preparati per ulteriori ritardi nella consegna.
Grazie mille e cordiali saluti!
Thorsten Kortemeier

 

PHENIX OPTICS CO.Ltd

Caro Piergiovanni, nell’industria elettronica c’è una carenza di componenti elettronici, in particolare IC. In caso di nuovi ordini per i quali non è stata fatta alcuna previsione e non è stato preso in considerazione lo stock, il lead time può essere di otto mesi o anche di più. Attualmente non c’è carenza apparente di materiali a infrarossi. Secondo l’attuale programmazione, la consegna di un nuovo obiettivo IR normale richiederà dalle 4 alle 5 settimane, ad eccezione degli obiettivi zoom. Attualmente, 2/3 dei materiali per produrre lenti di visione artificiale scarseggiano senza inventario. La data specifica per la risoluzione di tale problematica non è ancora stata fissato. Per piccole quantità di stock garantiamo almeno la consegna regolare del campione.  Secondo l’attuale programmazione degli ordini, che risente anche della carenza di ricambi, la produzione di un nuovo microscopio richiede circa 5 settimane. A causa della politica del “doppio controllo del consumo energetico” del governo cinese, alcune fabbriche di materie prime si adattano a “lavoro per 3 giorni, stop per 4 giorni” e la loro capacità di produzione è diminuita drasticamente. 
Se hai ulteriori domande, non esitare a contattarmi.
Renata Specht

  

MARINE PAN SERVICE SRL 

Il settore nautico sta vivendo la crisi dei container e del chip crunch in modo differente a seconda del segmento.  La strumentazione elettronica, per ovvie ragioni, è nel pieno della crisi del chip crunch, in particolare l’audio perché c’è una lacuna più accesa proprio verso quella tipologia di chip.

Invece la crisi dei container coinvolge maggiormente tutti quei prodotti con un rapporto volume/prezzo sconveniente, quindi in particolare la ferramenta nautica (settore dove per fortuna non siamo coinvolti). Non rileviamo invece problemi per le produzioni che avvengono in Europa come nel caso di Steiner. Entrambi le due crisi tendono a manifestarsi con ritardi nella disponibilità dei prodotti ed aumenti dei listini sempre più consistenti. 
Non si intravedono al momento allentamenti di queste due morse.

 A presto
Mauro Dell’Uomo.

 

 

AURIGA

L’impatto devastante della pandemia SARS COVID-19 ha stravolto vite, abitudini ed economie di tutto il mondo purtroppo non risparmiando uno dei settori principali in cui AURIGA Srl opera, ovvero la distribuzione di strumentazione ottica.   Se da una parte la quarantena forzata ha risvegliato nelle persone il desiderio di osservare il cielo e la natura, portando ad un aumento esponenziale della domanda, dall’altra sono intervenuti problemi di carattere produttivi e logistici che hanno avuto pesanti ripercussioni sulla disponibilità della strumentazione sul mercato.  

La scarsa reperibilità di materie prime come alluminio e silicio o componentistica come chipset, che abbraccia TUTTI i settori del commercio, è attualmente solo una delle cause principali dei ritardi di approvvigionamento di strumentazione in Italia, Europa e resto del mondo.

Essa è imputabile alla crisi produttiva dei fornitori che a causa delle contingenze della pandemia hanno dovuto inizialmente frenare e successivamente arrestare la produzione; alle parziali riaperture sono seguite necessarie e stringenti normative di sicurezza che hanno obbligato le fabbriche a lavorare nel pieno rispetto del distanziamento sociale e con meno della metà della forza lavoro, ripercuotendosi in un allungamento delle tempistiche e dei processi e traducendosi in un consistente aumento del costo del prodotto finito. A partire da Ottobre 2021, il governo cinese ha introdotto l’obbligo di un regime produttivo a giorni alterni per tutti gli stabilimenti per ridurre le emissioni inquinanti.  A ciò si aggiunga la crisi della logistica dei trasporti via mare; la mancanza cronica di Containers, la disponibilità ridotta dei posti nave ed il congestionamento dei porti provoca uno slittamento dei “booking” anche di oltre un mese per merce già in attesa sulle banchine, con tariffe di nolo che sono attualmente OTTO volte superiori a quelle di inizi 2020. Non ultimo, vanno considerati i fattori “extra” che talvolta ritardano ulteriormente spedizioni; condizioni meteorologiche avverse, incidenti (come quello della nave incagliata a Suez), tempistiche sempre più allungate per operazioni doganali, scioperi dei lavoratori e proteste recenti in fase di ricezione merci in Italia. L’effetto congiunto di queste dinamiche ha portato i tempi di approvvigionamento degli stabilimenti dai 3-4 mesi “pre-pandemia” agli attuali 30 mesi (!!); per dare un’idea, la nostra Azienda ha già dovuto pianificare tutte le commesse per gli anni 2022-23-24 senza previsione alcuna di consumi o di tempistiche certe per gli arrivi futuri.  Nei mesi a venire prevediamo nuove rotture di stock soprattutto sui prodotti complessi di fascia medio/alta (professionale) e il congelamento della realizzazione dei nuovi prodotti; la situazione è leggermente migliore relativamente ai prodotti di fascia consumer come telescopi entry level, binocoli, cannocchiali, accessoristica o microscopi, per i quali prevediamo un costante afflusso nel nostro magazzino.  
Nonostante le difficoltà crescenti Auriga Srl si sforzerà di dare continuità con tutti i mezzi possibili agli arrivi per garantire lo stoccaggio e la distribuzione presso i negozi e le catene dei rivenditori autorizzati.
Cordialmente
Matteo di Bella

 

 

 CARTONI CAMERA PROFESSIONAL

 Buongiorno Piergiovanni, grazie per avermi contattato. 
Concordo totalmente con la preoccupazione dei Suoi lettori sulla mancanza di materie prime. Aggiungerei anche che non scarseggiano solo le materie prime ma anche i componenti. La causa principale è stata sicuramente la pandemia causata dal virus SARS-COV-2 iniziata a fine 2019. La pandemia ha provocato la sospensione/rallentamento della produzione mondiale. 
Automaticamente ci sono state subito due conseguenze: Anche l’industria primaria ha subito un forte rallentamento (estrazione mineraria, petrolifera, ecc.ecc. ). I trasporti si sono ridotti sia a causa della mancanza di prodotti (riduzione degli scambi commerciali) sia per le limitazioni agli ingressi nei porti a causa della pandemia. Quando nel 2021 la produzione industriale è ripartita, ci si è trovati di fronte a queste 3 situazioni:

I prezzi delle materie prime e dei componenti sono schizzati alle stelle.

I tempi di consegna si sono allungati a dismisura.

I costi del trasporto (via gomma, rotaia, aereo ma soprattutto via nave ) sono decuplicati.

Ovvio che moltissimi hanno speculato e approfittato di questa situazione. A differenza delle grandi corporation che hanno strutturato la loro produzione con il concetto del just-in-time e quindi con scorte pressoché azzerate, noi come Cartoni Spa (azienda familiare con 85 anni di vita) siamo stati previdenti e come da ns. abitudine abbiamo ordinato il nostro previsionale annuo di consumo di materie prime (Alluminio e Acciaio Inox ) prima della crisi e con prezzi fissi non modificabili. Questo ci ha permesso e ci permette tutt’ora di evadere gli ordini in 2, max. 3 settimane dalla data di acquisizione. 
Cordiali saluti 
Luciano  Belluzzo

 

KOWA  

Buon giorno Piergiovanni,
Naturalmente, gli attuali processi di produzione di Kowa sono fortemente influenzati dall’attuale carenza di materie prime. La cooperazione e il coordinamento con molti fornitori di materie prime è diventata molto esigente e sensibile. Finora, abbiamo avuto molto successo nell’evitare problemi di fornitura prolungati dei nostri prodotti e abbiamo adottato diverse misure per continuare a fornire nel modo più affidabile possibile. Tuttavia, nemmeno noi possiamo dare una garanzia al riguardo.

Cordiali Saluti 
Günter Reisner

 

RUAG AMMOTEC ITALIA S.r.L 

 Gent.mo, 
La situazione attuale di carenza di materie prime affligge anche il nostro settore. Al momento ci stiamo impegnando per cercare di soddisfare le richieste dei nostri clienti, talvolta causando una dilazione nei tempi di consegna. La ns. azienda si impegna a mantenere i soliti standard qualitativi che la contraddistinguono.

Cordialità.
Alice Zanaglio

 

ZIEL SRL

Buongiorno Piergiovanni, 
ti ringrazio per la domanda a cui rispondo molto volentieri. Questa pandemia mondiale ha stravolto in modo imprevedibile le dinamiche del mercato. La mancanza di materie prime è solo uno dei tanti problemi. Ti descriverò nel dettaglio ciò che sta succedendo in quanto, mi rendo conto che spesso i Clienti non immaginano nemmeno quali siano le difficoltà da affrontare in questo periodo.

Premetto che per il target di riferimento dei nostri prodotti, in Italia non c’è un fornitore che produce ciò che ci serve, quindi, siamo costretti a collaborare con partener esteri. L’esplosione di Coronavirus ha portato alla chiusura di alcune aziende fornitrici, pertanto, quelle rimaste sono oberate di lavoro anche per l’arrivo di nuovi clienti. Le materie prime necessarie vengono solitamente estratte in Paesi in via di sviluppo dove la copertura vaccinale non è quella dell’Italia. Pertanto, molte persone si sono ammalate e manca la manodopera nei siti di estrazione. Questo ha causato una diminuzione delle materie prime disponibili.

La stessa cosa succede per i trasporti. I container sono quasi impossibili da reperire e sono scoppiate delle epidemie tra i trasportatori delle navi. Ciò implica la quarantena obbligatoria e il conseguente fermo della nave per un lungo periodo. Giusto per darti un’idea della situazione, ciò che prima arrivava via nave nel giro di un mese, adesso può arrivare in due, tre oppure quattro mesi a seconda di quanti contagi ci sono tra i trasportatori. C’è da considerare, poi, il blocco della nave Evergreen avuto questa primavera. Questo evento ha ulteriormente rallentato i trasporti. Date le problematiche legate ai trasporti per via marittima, sempre più Aziende hanno iniziato ad importare le merci per via aerea con un conseguente aumento dei costi che sono lievitati anche del 30/40 % in alcuni casi. Anche in questo caso, oltre agli aumenti, ci sono i blocchi dovuti a quarantene del personale e ad eventi atmosferici. Il tifone che si è scatenato in Asia ad agosto ha compromesso le spedizioni causando ingorghi e rallentamenti. A tutto ciò si è unita la decisione del governo cinese di razionalizzare la corrente. Pertanto, le aziende sono costrette a lavorare 15 giorni/mese con un conseguente rallentamento della produzione. Inoltre, in alcune zone della Cina sono esplose ulteriori pandemie con conseguenti lockdown.

Se consideriamo che il 90% dei prodotti che utilizziamo abitualmente proviene dalla Cina, possiamo facilmente comprendere come la situazione sia molto tragica in tutti i settori. Inoltre, c’è da tener ben presente che nel tempo, la Cina si è accaparrata molti dei siti di estrazione e gran parte del controllo delle materie prime, quindi, spesso siamo in balia delle loro decisioni. Ci tengo a precisare che anche per i prodotti Made in Italy che usiamo tutti i giorni, spesso alcuni componenti provengono dalla Cina. È veramente difficile trovare un prodotto artigianale 100% Made in Italy a prezzi competitivi. Purtroppo il mercato è stato rovinato da scelte sbagliate prese molti anni fa e oggi ne viviamo le conseguenze. Le leggi italiane, inoltre, non agevolano lo sviluppo del lavoro e per il momento è davvero difficile riequilibrare la situazione. Mi auguro che tutto questo trambusto a livello mondiale serva per riequilibrare i mercati e le dinamiche internazionali che ad oggi sono molto squilibrate e non permettono lo sviluppo agevole di nuovi progetti e nuove idee.
Ti ringrazio per la domanda e ti auguro buon lavoro.
Marco Masat

 

LEICA SPORT OPTICS

Buongiorno Piergiovanni, 

Ci troviamo in una fase chiaramente speculativa. Non è possibile chiamare mercato una simile stortura della legge della domanda e dell’offerta.

 Leica Camera AG, grazie ad un lungimirante studio preventivo dell’andamento mondiale del mercato delle materie prime, ha intrapreso una strategia di acquisti straordinaria.  Non potendo combattere con le regole volatili della finanza mondiale Leica ha deciso di intraprendere azioni mirate in modo da garantire la continuità della produzione e gli alti livelli di standard qualitativi nella selezione delle materie prime pianificando con largo anticipo le richieste dei propri clienti. Analizzare gli intenti speculativi dei Paesi che decidono l’andamento del mercato mondiale è stata la mossa vincente della nostra Azienda che ci permette, anche in questo periodo di forte crescita, di non avere back order e di soddisfare le richieste dei nostri clienti in modo tempestivo.

Per i prossimi mesi saremo in grado di garantire le consegne dei nostri prodotti, nonché un veloce ed efficiente servizio di assistenza e riparazione.

Cordialmente
Tatiana Chiavegato

 

PULSAR E YUKON

Pulsar e Yukon, marchi appartenenti allo stesso gruppo, durante la pandemia hanno rafforzato la propria leadership grazie ai siti produttivi europei che, avvantaggiati rispetto alla concorrenza “made in China” bloccata nei porti orientali e nel canale di Suez, ha potuto accontentare molti appassionati in attesa dei dispositivi.  Senza dubbio il momento storico che i mercati stanno attraversando da marzo 2020, ha coinvolto anche Pulsar che ha sofferto un rallentamento nella supply chain che alimenta le linee di produzione.         

La reazione di Pulsar è comunque stata immediata con l’aumento degli ordini previsionali, fino a raddoppiare la copertura del fabbisogno industriale, verso importanti partner e fornitori di componentistica elettronica – come Sony – indispensabili alla realizzazione dei visori.   Pulsar, durante l’annuale meeting con i maggiori distributori USA ed Europa, fra i quali Adinolfi per l’Italia, ha voluto sottolineare come le difficoltà nell’approvvigionamento ed i considerevoli aumenti dei costi delle materie prime, non hanno fatto desistere il management dal voler mantenere gli elevati standard qualitativi adottati pre-pandemia. Come Adinolfi siamo riusciti, compatibilmente con le disposizioni sui lockdown ed adottando severe norme interne di prevenzione dei contagi, a superare il periodo più difficile mantenendo un costante contatto con i rivenditori specializzati per garantire, ai possessori di Pulsar e Yukon, un elevato livello di assistenza post vendita.   Le previsioni sono orientate a stimare ancora un paio di mesi di assestamento e poi si dovrebbe tornare alla tanto agognata normalità; ed i primi segnali di disponibilità per il mercato italiano sono già tangibili con l’arrivo dell’atteso Proton XQ30, il clip-on termico di Pulsar che stupirà per le prestazioni e versatilità di impiego.
Cordiali Saluti
Michele Adinolfi