Vent’anni fa, amavo girare per mercatini estivi alla ricerca di “pezzi” interessanti provenienti dal mercato dell’Est.
Acquistai, ad esempio, un discreto Tento 20×60 e un microscopio LOMO con alcuni oculari, ben presto modificatI per l’uso astronomico. Purtroppo i tempi degli affari sono finiti, ma il vizio di sbirciare fra le bancarelle è rimasto, anche se si tratta di prodotti sicuramente economici.
investendo- in media- venti euro è possibile acquistare un piccolo binocolo con prismi di Porro. E’inutile citare le mirabolanti sigle sugli scafi ottici: si va dai 100×50, ai 7-50×30 e così via.

Caratteristiche tecniche dichiarate dalla Casa Madre
Ingrandimento | 7x |
Diametro obiettivi | 35 mm |
Pupille d’uscita | 5 mm |
Rilievo oculare | 13 mm |
Campo visivo | 9.2° |
Trattamenti ottici | Antiriflesso Multistrato |
Prismi | Porro, in vetro BK-7 |
Messa a fuoco | centrale |
Distanza interpupillare | da 58 a 72mm |
Luminosità relativa | 25 |
Peso | 624 g |
Prezzo, Artesky, Giugno 2018 (IVA INCLUSA) | 49 EURO. |
Per questo motivo ho deciso di provare un prodotto di fascia economica, ma fornito da un’azienda di qualità, dotato di garanzia e di un buon controllo qualitativo. Ho quindi chiesto ad ArteSky rivenditore dei prodotti Celestron – di spedirmi in visione un binocolo con prismi di Porro della serie Upclose, nello specifico il 7×35 con 9° di campo, che costa meno di cinquanta euro.

Meccanica e sistema di messa a fuoco
Basso costo, schema semplice: mi pare chiaro! In questa fascia di prezzo, è sempre preferibile utilizzare i prismi di Porro. Grazie al loro schema ottico poco complesso, più corretto e con meno passaggi aria-vetro, questi componenti riescono a fornire delle buone prestazioni.
Sono presenti una cerniera centrale e il carrello che sposta gli oculari per focalizzare gli oggetti inquadrati.
Ovviamente il Celestron Upclose non è riempito in azoto o impermeabilizzato con un sistema di O – ring, tuttavia la sua gommatura è spessa e avvolgente, infatti, l’azienda dichiara che possa resistere a una semplice pioggerella, ma evitate di farlo cadere in acqua: mi raccomando!
Il binocolo è dotato di una filettatura – celata da un tappino con il logo aziendale- che consente il collegamento ai treppiedi fotografici. Nel prezzo sono compresi: una borsa in cordura, tappi, e cinghia. Non male, direi, dato che una borsa di tale fattura si acquista a non meno di quindici euro.
I paraluce degli oculari non sono retrattili, i portatori di occhiali dovranno abbassarli.
L’ho pesato e la bilancia elettronica ha evidenziato 650 g (senza tappi e cinghia), quindi poco più di quanto è stato dichiarato nelle specifiche tecniche ufficiali. Non è neppure molto grande, visto anche il formato ridotto: è compatto in altezza e largo.

Distanza minima di messa a fuoco
Ho rilevato una distanza minima di messa a fuoco pari a due metri e mezzo. Per raggiungere l’infinito si deve ruotare la manopola (in senso anti-orario) per quasi un giro intero di corsa. Inquadrando un soggetto a sei metri è sufficiente, focalizzare il panorama, ruotando la corsa di poco meno che un quarto di giro.
Ottica
Devo ammettere che in proporzione al prezzo di acquisto, al centro del campo la resa è più che buona, ovviamente nulla di paragonabile al complesso e pregiato schema ottico di un binocolo d’alta gamma, tuttavia le immagini sono piacevolmente nitide, almeno sino al 50% di campo dove esibisce anche un contrasto più che discreto. Nelle giornate limpide, giudicando la resa al centro del campo, ho fatto fatica a percepire grosse differenze rispetto a un binocolo con prismi a tetto, proposto al doppi del prezzo, che palesava soltanto un po’ di contrasto in più’.

Oculari
Il campo di vista è molto ampio, pari a 9°, l’estrazione pupillare fornita dagli oculari è minima, di 13 mm, per tale motivo i portatori di occhiali dovrebbero provarlo prima dell’acquisto o eventualmente abbassare totalmente il bordo di gomma del paraluce. Personalmente, pur non utilizzando gli occhiali, ho dovuto incastrare il viso per godere dell’intero campo ottico.

Prismi
Fa uso di vetro Bak-7 che è più economico e meno trasparente del vetro Bak-4. Si nota una ovvia caduta di luce ai bordi. Le pupille di uscita non sono sferiche ma leggermente squadrate. Fatto comprensibile in un binocolo che ha una pupilla di uscita di 5 mm e prismi in vetro Bak-7.
Aberrazioni
Cromatica
Nelle giornate limpide, questa aberrazione è presente, ma in maniera lieve, un binocolo con prismi di Porro sa sempre regalare delle belle soddisfazioni anche a queste cifre. Ovviamente cede nelle situazioni critiche d’illuminazione, dove spesso e volentieri, osservando soggetti in controluce su uno sfondo molto luminoso (il classico rapace che si staglia di fronte a un cielo grigio chiaro) mostra i propri limiti di progettazione e di componentistica.
Cromatismo laterale
Presente, ma a causa del degrado ai bordi è molto difficile da quantificare.
Curvatura di campo
Non è un binocolo dal campo piatto, con il suo campo di vista di 9°, sarebbe stato necessario progettare uno schema ottico molto costoso, tanto che attualmente nessuna azienda ha deciso di farlo. E’ quindi un binocolo a campo curvo.
Altre aberrazioni
Nell’uso astronomico dal 70% del campo di vista s’inizia a percepire l’astigmatismo che degrada la puntiformità stellare, soprattutto delle stelle molto luminose.
Utilizzo sul campo.
Per cinquanta euro mi sarei aspettato un prodotto con una resa ottica inferiore, forse è anche per questo che ho evitato di pubblicare, nei mesi passati, alcune recensioni di prodotti simili.
Celestron ha dimostrato di aver alzato la qualità dei suoi prodotti entry-level. Il binocolo è ben progettato, non ci sono grossolani errori di assemblaggio o danni alla componentistica, ovvio che non sia un prodotto d’eccellenza e che non si possa pretendere delle rifiniture di alta qualità.
E’ un buon prodotto di fascia economica, con un formato azzeccato, che grazie al basso ingrandimento, controlla abbastanza bene le aberrazioni cromatiche.
Al centro del campo le immagini sono abbastanza neutre, con una nitidezza (per il prezzo) molto buona, cede, forse un filo nel contrasto, ma non mi pare il caso di fare troppo il pignolo. La messa a fuoco è funzionale, è ben gommato e la sua conformazione garantisce anche un’ottima presa. Ovviamente non è possibile aspettarsi un campo perfettamente corretto sino al bordo.
Qui di seguito il mio solito schema riassuntivo:Cm: 55%- CI 25% Cu 20%

Pregi e difetti
Pregi.
- Qualità complessiva globale in proporzione al prezzo di acquisto
- Campo di vista ampio, anche se non totalmente sfruttabile
- Ergonomia
- Dotazione completa in proporzione al prezzo
Difetti
- Estrazione pupillare piccola
- Messa a fuoco un po’ dura
- Ovvie aberrazioni geometriche che riducono le prestazioni al bordo del campo di vista.
In sintesi
A un prezzo pari a quello di una serata in pizzeria con la famiglia è possibile acquistare un discreto binocolo per iniziare a esplorare la Natura. E’ un prodotto adatto ai ragazzi, sia per il formato facilmente gestibile, sia per la relativa economicità in caso di urti o cadute.
Celestron è sinonimo di qualità e di un buon rapporto con il cliente finale, anche nel post-vendita. ArteSky si sta rilevando un ottimo negozio astronomico che ha deciso di dedicarsi con lo stesso vigore alla vendita di ottiche sportive.
Se volete fare un regalo ai vostri bambini per la fine dell’anno scolastico, non posso che consigliarvelo!
Ringraziamenti.
Ringrazio, come sempre, Luca Seveso per la sua cortesia e per lasciarmi libero di esprimere le mie impressioni.
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Disclaimer.
Questa recensione è stata pubblicata nel mese di Giugno dell’anno 2018- Si specifica che le mie impressioni d’uso sono date in completa libertà, senza vincolo e rapporto commerciale alcuno e sulla base di esperienza comprovata nell’utilizzo di tali strumenti ottici. Per eventuali informazioni, aggiornamenti e/o variazioni sui prezzi, sulle caratteristiche dello strumento, su i punti vendita autorizzati o altre informazioni in genere, si prega di contattare direttamente ArteSky
Piergiovanni Salimbeni è un tester e giornalista indipendente iscritto all’Albo Professionale dei Giornalisti della Lombardia. Si è laureato presso l’Università Statale di Milano con una tesi riguardante : ” I danni da inquinamento elettromagnetico e il caso Radio Vaticana”. E’ responsabile dei siti web: www.binomania.it e www.termicienotturni.it. Pubblica video recensioni sul suo canale YouTube. Dal 1997 collabora con mensili e quotidiani nazionali, sempre nei settori di sua competenza: ottica sportiva, astronomica, fotografica, sistemi per la visione notturna e termica, geologia lunare. Coltiva da sempre la passione per la scrittura, nel 2020 ha esordito con pseudonimo con un editore classico, mentre nel 2022 ha pubblicato su Amazon il suo secondo romanzo “Il Purificatore”, disponibile anche in formato e-book. Nel tempo libero leggi molti libri, pratica tiro sportivo a lunga distanza, fototrappolaggio, digiscoping, fotografia di paesaggio.